Pedofilia, l’anatema del Vaticano: “L’inferno più duro per chi abusa”
Oddio, ora mi tocca parlare pure di Teologia.
Vabbè, è domenica, prendetela come se fosse il controsermone. Partiamo dalla dichiarazione di monsignor Scicluna, promotore della Congregazione dell Fede, (che poi sarebbe il nome nuovo che hanno dato alla beneamata Inquisizione istituita da Paolo III), che riporto nella sua integrità perchè nella Teologia tutte le parole sono importanti. Ha detto:
«Sarebbe davvero meglio» per i sacerdoti colpevoli di abusi sessuali su minori che i loro crimini fossero «causa di morte» perchè per loro «la dannazione sarà più terribile». Lo ha detto il promotore di giustizia della Congregazione della Fede, mons. Charles Scicluna, incaricato di seguire tutti i casi di preti abusatori, in una preghiera di riparazione a San Pietro per lo scandalo di pedofilia nella Chiesa. Mons. Scicluna ha citato il passo del Vangelo di Marco, nel quale Gesù afferma «Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare» e ha riproposto l'interpretazione che del passo diede S.Gregorio Magno. «Gregorio Magno - ha detto il promotore vaticano - così commenta queste terribili parole di Gesù: 'Misticamente espresso nella macina d'asino è il ritmo duro della vita secolare mentre il profondo del mare sta a significare la dannazione più terribilè. Perciò - ha spiegato -, chi dopo essersi portato ad una professione di santità distrugge altri tramite la parola o l'esempio, sarebbe davvero meglio per lui che i suoi malfatti gli fossero causa di morte essendo secolare, piuttosto che il suo sacro ufficio lo imponesse come esempio per altri nelle sue colpe, perchè tendenzialmente se fosse caduto da solo il suo tormento nell'inferno sarebbe di qualità più sopportabile».
Bene, questa dichiarazione se volete potete archiviarla nel file: Minchiate e vi spiego perchè.
Innanzi tutto perchè l’idea dell’Inferno è sempre stata molto vaga nella Chiesa. Mosè minaccia il suo popolo di pene corporali e Gesù Cristo parla della Geenna, una valle fuori Gerusalemme dove i pagani facevano sacrifici umani e che poi è diventata una discarica dove si bruciavano i rifiuti compresi i cadaveri.
Marco 9, 43
43Ora, se la tua mano ti è occasione di peccato, tagliala; è meglio per te entrare monco nella vita, che avere due mani e andare nella Geenna, dove il fuoco non si spegne...
Punto. La Chiesa Cristiana, malgrado precedenti illustri ( il Gilgamesh per esempio) non ha mai approfondito il concetto di Inferno fino alla descrizione medievale di Dante Alighieri che ha non solo riformato le prediche ma ha anche influenzato il mondo dell’Arte. L’unica cosa su cui i padri si sono soffermati, è il dolore eterno per la privazione di Dio. UN PROVVEDIMENTO ASSOLUTO perchè fuori dal tempo, infatti, è eterno.
Ne consegue che la graduatoria delle pene dell’Inferno è un’invenzione laica e stupisce che questo Inquisitore usi le parole del Savonarola, per addolcire la pillola al popolino, e la pillola sarebbe questa: la Chiesa Cattolica di Roma, contro i preti pedofili non ha ancora preso alcun provvedimento, contrariamente ad altre Chiese straniere e più viruose.
E così, per giustificare questa carenza che grida vendetta al cospetto di Dio, questo monsignore, poveretto, è costretto a contorsioni da circo equestre.
Ma la Teologia, ahimè è cosa ben più seria dei nostri cardinali.
Questo ormai, è certo.
Amen.
Andate in Pace
ALDO VINCENT
www.giornalismi.info/aldovincent
Pedofilia, l’anatema del Vaticano: “L’inferno più duro per chi abusa”
Oddio, ora mi tocca parlare pure di Teologia.
La gente come te si lamenta della Chiesa " perchè interferisce con la vita politica "
Ovviamente però se c'è da parlare di teologia la gente come te nn si fa nessun problema, dimostrando per altro di nn sapere un cavolo!
Deciditi se nn vuoi che la Chiesa nn esprima le sue opinioni in politica nemmeno tu devi esprimerle in materia teologica, se però le esprimi devi lasciare alla Chiesa esprimere la sua in politica! 😆
Che le Chiese straniere siano piu virtuose mi pare molto dubbio . Qualunque cosa tu intenda per chiese straniere
Cei, azione zero sui pedofili
29 maggio 2010
Abusi. La Chiesa italiana fa la sua scelta: azione zero. Sugli stupri del clero l’assemblea dei vescovi decide che un intervento collettivo non serve. Niente “tolleranza zero” come negli Usa, niente linee guida come quelle che autorizzano in Germania a chiamare a rapporto il singolo presule disattento, niente commissione d’inchiesta come in Austria, niente numeri verdi né referenti cui possa rivolgersi la vittima. L’esempio inglese citato dal direttore dell’Osservatore Romano – una task force in ogni parrocchia–viene definito “non un’indicazione per l’Italia”. Troppo persino per una giornalista cattolica, che in conferenza stampa ha chiesto al cardinal Bagnasco: “Scusi Eminenza, ma allora uno deve chiamare il centralino della diocesi dicendo: sono una vittima, mi passi il vescovo?”.
Il comunicato dell’assemblea esalta il “coraggio della verità che, anche quando è dolorosa e odiosa, non può essere taciuta e coperta”: proclamazione surreale mentre i vertici ecclesiastici negano chiarimenti all’opinione pubblica su chi sono e che fine hanno fatto i cento preti delinquenti (numero fornito dalla Cei) già coinvolti in un procedimento. È un fossato tra l’invito di papa Ratzinger all’azione per dare voce a quanti per decenni non sono stati ascoltati, portando i colpevoli in tribunale, e l’inazione della Cei come organismo collettivo.
Evidentemente prevale nelle gerarchie la paura di scoperchiare il vaso delle violenze. Sostiene Bagnasco che, date le autorevoli indicazioni dei testi vaticani, “non è necessario né opportuno” prendere altri provvedimenti. Tutto è lasciato al “discernimento” dei singoli vescovi. Esattamente ciò che per secoli ha prodotto insabbiamenti e ritardi, che lo stesso Bagnasco ammette “possibili”. Riproporre questo sistema è attendismo e si paga sempre.
da Il Fatto Quotidiano del 29 maggio 2010
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2492927&yy=2010&mm=05&dd=29&title=cei_azione_zero_sui_pedofili
Pedofilia, l’anatema del Vaticano: “L’inferno più duro per chi abusa”
Oddio, ora mi tocca parlare pure di Teologia.
La gente come te si lamenta della Chiesa " perchè interferisce con la vita politica "
Ovviamente però se c'è da parlare di teologia la gente come te nn si fa nessun problema, dimostrando per altro di nn sapere un cavolo!
Deciditi se nn vuoi che la Chiesa nn esprima le sue opinioni in politica nemmeno tu devi esprimerle in materia teologica, se però le esprimi devi lasciare alla Chiesa esprimere la sua in politica! 😆
Ahimè, confondere la Teologia con la Chiesa Cattolica è come paragonare un'automobile col carburatore.
Comprendere le ragioni di coloro con i quali non si è d'accordo, non mi pare un atto oscurantista.
Per tornare alla questione, io chiedo alla Chiesa Cattolica Romana di non interferire con lo Stato laico dove vivo e questo è un punto, diciamo così, di diritto.
Poi come persona, rifletto sulle ragioni che dovrebbero fare di me un uomo di Fede (non l'Emilio...) e con la mia testolina traggo conclusioni.
Poi, poichè siamo tutti scrittori, le posto pure sul Web.
In assoluta libertà.
Se stridono con le tue convinzioni, ti prego, non leggere...
Grazzzzz
Pedofilia, l’anatema del Vaticano: “L’inferno più duro per chi abusa”
Oddio, ora mi tocca parlare pure di Teologia.
La gente come te si lamenta della Chiesa " perchè interferisce con la vita politica "
Ovviamente però se c'è da parlare di teologia la gente come te nn si fa nessun problema, dimostrando per altro di nn sapere un cavolo!
Deciditi se nn vuoi che la Chiesa nn esprima le sue opinioni in politica nemmeno tu devi esprimerle in materia teologica, se però le esprimi devi lasciare alla Chiesa esprimere la sua in politica! 😆Ahimè, confondere la Teologia con la Chiesa Cattolica è come paragonare un'automobile col carburatore.
Comprendere le ragioni di coloro con i quali non si è d'accordo, non mi pare un atto oscurantista.Per tornare alla questione, io chiedo alla Chiesa Cattolica Romana di non interferire con lo Stato laico dove vivo e questo è un punto, diciamo così, di diritto.
Poi come persona, rifletto sulle ragioni che dovrebbero fare di me un uomo di Fede (non l'Emilio...) e con la mia testolina traggo conclusioni.
Poi, poichè siamo tutti scrittori, le posto pure sul Web.
In assoluta libertà.
Se stridono con le tue convinzioni, ti prego, non leggere...
Grazzzzz
....e anche i preti e i cattolici fanno lo stesso e dico e diranno ( giustamente ) sempre la loro!