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Per coloro che..." Alessandro dov'è, Alessandro cosa fa ? "


Arcadia
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Per coloro che..." Alessandro dov'è, Alessandro cosa fa ? "
Intervista di Luca De Carolis a #Alessandro Di Battista

L’uomo che riempiva le piazze è rimasto dov’era, un passo di lato: “Ma la passione per la politica è sempre fortissima, e alle prossime elezioni politiche ci sarò”. E comunque anche fuori dai Palazzi dove da un po’ di tempo comandano loro, i 5Stelle, Alessandro Di Battista ha molto da dire sui temi su cui il governo discute, anzi litiga: “Se fossi in Parlamento voterei contro l’accordo sul Mes, il fondo salva stati. E quanto sta accadendo sulla fondazione Open conferma l’urgenza di una legge sul conflitto d’interessi”.

-Partiamo dall’inchiesta sulla fondazione vicina a Matteo Renzi. Al di là delle eventuali responsabilità penali, cosa racconta della società e della politica italiana?

In una delle ultime interviste pubbliche, da Fabio Fazio, dissi che la corruzione non è più quella della bustarelle, ma si fa con le consulenze. E l’unico modo per smascherarla è appunto una serie legge sul conflitto d’interessi. Prima la politica era più forte delle lobby, poi le lobby hanno prevalso e ora i politici si trasformano direttamente in lobbisti.

-Ma non è colpa anche del M5S? Dannando la politica tradizionale e il finanziamento pubblico come sterco del diavolo non avete indirettamente favorito lo strapotere delle lobby?

Noi non abbiamo abolito il finanziamento privato. Da quanto leggo, l’ipotesi degli inquirenti è che le norme con cui è regolato siano state aggirate, ossia che certi imprenditori o multinazionali abbiano restituito il favore per alcune leggi ai governi Renzi e Gentiloni finanziando la fondazione legata ai renziani. Le ricche consulenze commissionate dal gruppo Toto all’avvocato Bianchi (colui che gestiva la fondazione Open, ndr) sono un fatto, e non parlo della loro liceità.

-Voi siete contro il finanziamento pubblico, ma Casaleggio si fa dare dai parlamentari i soldi per la piattaforma Rousseau, e sono denari pubblici: tanti.

Sono soldi che i parlamentari accettano di prendere dai loro stipendi per destinarli funzionamento di una piattaforma. Non aggirano norme sul finanziamento, e quei soldi non vengono versati in cambio di favori.

-Il governo dovrà occuparsi della blockchain, un tema centrale anche per la Casaleggio associati. Il rischio di un conflitto d’interessi è evidente, non crede?

La blockchain è il futuro, perché è un sistema che consente di colpire il malaffare. La Casaleggio se ne occupa come si occupava del reddito di cittadinanza, e su questo serve un dibattito pubblico e trasparente.

-Lei è sempre molto duro con Renzi…

È uno che esiste solo nelle pagine dei giornali, non nel Paese. Si rivende un’identità politica in Arabia Saudita (dove ha partecipato a un convegno dove c’erano grandi produttori di armi, ndr). Anzi, da cittadino vorrei sapere se il senatore Renzi ha ricevuto soldi per conferenze o consulenze. Se ci fosse la legge sul conflitto d’interessi non sarebbe legale.

-Resta il fatto che Renzi governa con il Movimento.

Ho criticato l’alleanza con il Pd proprio perché tanti renziani erano rimasti nel partito. Ero molto perplesso su questo governo, ma ora mi auguro che faccia le cose e vada avanti, almeno fino all’entrata in vigore del taglio dei parlamentari.

-Crede che rischi di cadere prima?
Conosco i parlamentari e la loro passione per le loro poltrone. Centinaia di posti in meno possono rappresentare un problema. Certo, ai renziani non credo converrebbe: senza stare in Parlamento si è esposti a intercettazioni.

-Il governo potrebbe franare per debolezza. Il M5S è dilaniato.
Io penso che il Movimento debba alzare il tiro su determinati temi, come la giustizia, il Mes e le fondazioni dei partiti. Luigi Di Maio lo sta facendo e io sono dalla sua parte, lo sostengo in questa linea.

-Ripeto: i 5Stelle esplodono.

Voglio che il Movimento porti avanti le sue battaglie, come la revoca delle concessioni ai Benetton. Su questo noi 5Stelle ci giochiamo il futuro.

-Il M5S si è spaccato anche nel parlamento europeo nel voto sulla commissione von der Leyen. Brutto, no?

Comprendo le ragioni dei nostri europarlamentari Ignazio Corrao e Piernicola Pedicini, che hanno votato contro la commissione von der Leyen. Nella grande maggioranza dei suo componenti è fatta di esponenti del liberismo, e il Movimento invece deve essere sempre più anti-liberista. Le proteste in varie parti del mondo sono contro questo sistema, contro l’establishment.

-Il presidente del Consiglio Conte deve trattare con l’Europa. Così rischiate di indebolirlo mortalmente, no?

Rispetto il presidente Conte, ma su questioni dirimenti come il Mes deve essere sovrano il Parlamento. Se io fossi un eletto, voterei contro il Mes: questo accordo così com’è rischia di spalancare le porte alla troika. L’Italia deve alzare la voce.

-Con il Pd litigate molto anche sulla giustizia.

Quello della prescrizione è un tema su cui i dem devono per forza cedere. Fosse per me, andrebbe bloccata al momento del rinvio a giudizio. È evidente che il Pd votasse con Forza Italia contro questa riforma il M5S non potrebbe portare avanti questo governo. Ma non credo accadrà.

-Anche il Pd ha il diritto di discutere di leggi e obiettivi politici, no?

Ritengo che i dem e la Lega siano estremamente simili tra loro, come lo sono Renzi e Salvini.

-Quindi alle Regionali in Emilia Romagna e in Calabria non si sarebbe alleato con il Pd? Almeno era favorevole a presentarsi?

Gli iscritti si sono espressi, e io rispetto il loro voto, come sempre.

-Lei cosa ha votato?

Non ho votato.

-Entrerà nella nuova struttura del M5S?

Vediamo. Non vivo di denaro pubblico e devo lavorare per mantenere la mia famiglia.

FQ 29 novembre 2019


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