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Perché la Chiesa sostiene l’invasione dell’Europa?


Anonymous
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Perché la Chiesa sostiene l’invasione dell’Europa?

Roma, 23 ago – Perché la Chiesa Cattolica Romana ha oramai definitivamente sposato il punto di vista “liberal” sull’immigrazione dal Terzo Mondo all’Europa?

Ad una analisi superficiale potrebbe sembrare che la ragione sia da attribuirsi al tanto deprecato danaro, sterco del demonio solo nelle tasche dei fedeli, ma benedetto quando entra nei santissimi forzieri Ior. In effetti, le organizzazioni legate alla Chiesa incassano dallo Stato circa 40 euro al giorno per ogni immigrato e, dato che tali organizzazioni ricevono, da enti pubblici e da soggetti privati, cospicue donazioni di denaro, di cibarie, di indumenti, di detergenti, di immobili (come proprietà o come uso), che coprono i costi vivi, essi equivalgono ad un utile netto e del tutto esentasse. Oltretutto, le onlus e simili organizzazioni non subiscono nessun particolare controllo contabile, fiscale o bancario ergo è piuttosto agevole spostare per tramite di esso quantità anche ingenti di danaro senza problemi di sorta.

Questa spiegazione però appare troppo semplicistica, troppo economicista, troppo veteromarxista. Certo, il lucro sarà sicuramente una concausa, un eccellente “lubrificante” per così dire, ma una organizzazione bimillenaria come la Chiesa non può certo limitarsi a queste bassezze come un Buzzi qualunque.

Una spiegazione alternativa (o forse, come abbiamo detto, complementare) sembra provenire dal prof. Manlio Graziano, autorevole accademico della Sorbona, nel suo saggio “Guerra Santa e Santa Alleanza”, in cui teorizza esplicitamente la volontà papista di spingere al collasso il già traballante Stato sociale europeo e così potersi proporre come unica forza capace di gestire il problema non solo degli immigrati ma anche degli italiani impoveriti e disoccupati dalle politiche economico-finanziarie degli ultimi decenni. Può sembrare un delirio complottardo ed anticlericale, ma l’autore fa notare che questa è stata esattamente la strategia che ha garantito il successo di organizzazioni salafite come la Fratellanza Musulmana in Egitto ed Hamas in Palestina: sostituirsi ad uno Stato praticamente assente nella gestione dei problemi delle persone ed al contempo indottrinarle sfruttando il senso di gratitudine e di comunione.

Anche questa spiegazione, però, seppur interessante e dotata di spunti notevoli di riflessione, ci appare tronca. Certamente il danaro conta, e certamente il proselitismo è più facile con masse di miserabili che con gente abbiente, ma peccheremmo veramente di ingenuità se non cercassimo di trovare qualcosa di più profondo, qualcosa di infero, qualcosa di apparentemente rimosso, che fa paura alle persone comuni mettere a fuoco, come quando si finge con tutte le forze che un dato problema non esista, finendo per crederci veramente. Però, in fondo all’anima, qualcosa resterà sempre, qualcosa di orrendo che tenterà di visitarci quando le nostre difese sono abbassate, nell’ora più oscura della notte.

Proviamo a metterla a fuoco allora. La Chiesa, ma in generale il cristianesimo, non appartiene all’Europa, ma è solo una delle tante religioni sincretiche medio orientali nate in quel crogiuolo che fu la decomposizione del mondo ellenistico. La Chiesa ha preso atto che in futuro la popolazione europea conterà solo per qualche percento in confronto alle orde africane e che la competizione con l’islam sarà nel Terzo Mondo. La Chiesa quindi sta, cinicamente, scaricando l’Europa perché non vuole essere trattata come la Chiesa dei bianchi, la Chiesa dei ricchi, la Chiesa dell’Occidente.

Il processo di disintegrazione dell’ethos indoeuropeo, iniziato due millenni fa, sta semplicemente proseguendo sotto una nuova forma. Nemmeno troppo nuova in fondo: i barbari che mettevano a ferro e fuoco Roma erano battezzati e benedetti dal “vicario di Cristo sulla Terra”. In molti si sono illusi che il cristianesimo potesse svolgere una qualche funzione identitaria, mobilitante, politica in Europa, ma se questo è accaduto, appartiene al passato e probabilmente era dovuto alla forte pressione esterna, militare, dei tagliagole maomettani (arabi o ottomani a seconda del periodo). Oggi i tempi sono diversi, non vi è più un’Europa cristianizzata più o meno forzatamente da una serie di imperatori traditori del proprio retaggio da difendere contro i propri fratellini abramitici, ma solo un piccolo continente morente di appena mezzo miliardo di persone con una età media piuttosto avanzata ed in larga parte miscredenti. Non vale la pena darsi da fare per difenderla, quando ci sono miliardi di giovani africani, asiatici o sudamericani che possono tranquillamente fungere alla bisogna da nuovo gregge.

Matteo Rovatti


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diotima
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"Proviamo a metterla a fuoco allora. La Chiesa, ma in generale il cristianesimo, non appartiene all’Europa, ma è solo una delle tante religioni sincretiche medio orientali nate in quel crogiuolo che fu la decomposizione del mondo ellenistico."

Poteva essere interessante questo articolo, ma imbattersi in una tale bestialità ne inficia l'impianto a posteriori.
Sincretico il cristianesimo?
L'esatto contrario.
Era sincretismo il paganesimo romano che per assoggettare le popolazioni delle nuove provincie conquistate dall'impero, trovò necessario unificare la fede nel culto dell'imperatore. Culto al quale si sottrassero i cristiani, che sincretici non erano e non possono essere (almeno formalmente, visto che si tratta di religione monoteista) a costo di 2/3 secoli di persecuzione.
Ora i bigotti senza Dio -come pare essere il Rovatti- non partono dalla considerazione che anche la chiesa è composta di uomini che, come tali, falliscono tanto quanto gli altri. All'interno della chiesa, nessuno è in grado di salvarsi da solo; ciò che salva è sempre e solo Colui nel cui nome, pur razzolando male, la chiesa è stata fondata.

Ritornando nel solco tracciato dall'articolo, il proselitismo nella storia del cristianesimo, quando sia la brutta copia dell'evangelizzazione ( diffusione della parola di Dio proposta alla libertà, intoccabile, dell'uomo) ha sempre prodotto storture e sto usando un eufemismo: che ci possa essere una tensione ,diciamo così, "temporale" al potere sulle masse, non mi stupisce perchè, ripeto, pure gli uomini di chiesa falliscono e hanno fallito.
Non so quanto e se sia concreto l'allarme lanciato da questo articolo; è certa -per me- l'ambiguità di questo papa così tanto osannato.
Nel frattempo che ci preoccupiamo di questo, un potere più subdolo ha soggiogato le masse moderne e non si sa come uscirne fuori. Siamo carne da macello.


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Neriana
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Ohhh, Matteo Rovatti la pensa come me..o quasi,

Il processo di disintegrazione dell’ethos indoeuropeo, iniziato due millenni fa,

E' iniziato prima, già con i romani che sono i mediorientali precursori dei cristiani. Pons pilates ( Ponte per le moltitudini) è Tiberio che non fa il gesto di "" lavarsi le mani " , ma il gesto di una mano lava l'altra, per intensificare l'invasione mediorientale dell'Europa attraverso una religione semplificata e percio' spendibile, e ben inquadrata, a differenza del paganesimo romano che era ben diverso dal paganesimo indoariano dei popoli italici ed europei.

Il mondo ellenistico è stato il precursore della decomposizione del mondo indoariano ed è assurto a modello di decomposizione degli indigeni greci come i minoici e delle religioni indoariane attraverso la creazione degli idoli a sostituzione del creato come manifestazione di Dio. Maestro creatore di idoli è Ippocrate--- da cui la parola ipocrisia-
D'altra parte il mondo occidentale è rappresnetato da Ulisse, che non è un eroe , ma un traditore del patto con gli dei, Sacro per i popoli indoariani.
La Dea della giustizia, per i poli indoariani era rappresentata dal Cavallo, perchè se hai una gamba di qua e una di la, ( se tieni in equilibrio le due parti ) sei un uomo Retto, Diritto... e a li la parola Diritto.

L'armistizio tra Greci e Troiani fu sancito sotta la pancia del cavallo, ovvero della Dea della Giustizia, ma Ulisse fece finta di partire e poi rientré a Troia con i suoi uomini attraverso le fognature.

Un traditore, simbolo della morale ellenico/egiuio/romana.


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MarioG
Famed Member
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Post: 3055
 

Ohhh, Matteo Rovatti la pensa come me..o quasi,

Il processo di disintegrazione dell’ethos indoeuropeo, iniziato due millenni fa,

E' iniziato prima, già con i romani che sono i mediorientali precursori dei cristiani. Pons pilates ( Ponte per le multitudini) è Tiberio che non fa il gesto di "" lavarsi le mani " , ma il gesto di una mano lava l'altra, per intensificare l'invasione mediorientale dell'Europa attraverso una religione semplificata e percio' spendibile, e ben inquadrata, a differenza del paganesimo romano che era ben diverso dal paganesimo indoariano dei popoli itaici ed europei.

Il mondo ellenistico è stato il precursore della decomposizione del mondo indoariano ed è assurto a modello di decomposizione degli indigeni greci come i minoici.
D'altra parte il mondo occidentale è rappresnetato da Ulisse, che non è un eroe , ma un traditore del patto con gli dei, Sacro per i popoli indoariani.
La Dea della giustizia, per i poli indoariani era rappresentata dal Cavallo, perchè se hai una gamba di qua e una di la, ( se tieni in equilibrio le due parti ) sei un uomo Retto, Diritto... e a li la parola Diritto.

L'armistizio tra Greci e Troiani fu sancito sotta la pancia del cavallo, ovvero della Dea della Giustizia, ma Ulisse fece finta di partire e poi rientré a Troia con i suoi uomini attraverso le fognature.

Un traditore, simbolo della morale ellenico/egiuio/romana.

Vedo che non corre pericolo di calarsi nell'attualita'!
Dove ha desunto quelle informazioni su Tiberio?


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Neriana
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Dalla Storia , dai Libri... non lo sapeva di Tiberio ?


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MarioG
Famed Member
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Dalla Storia , dai Libri... non lo sapeva di Tiberio ?

No. Di che si tratta? E soprattutto, dove si trova?


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spadaccinonero
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Registrato: 2 anni fa
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il principio universalista fa si che la babele multietnica sia fattibile

e poi come trovare discepoli se non cercando tra i "nuovi arrivi" che hanno bisogno di ogni cosa?


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PietroGE
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La Chiesa ha preso atto che in futuro la popolazione europea conterà solo per qualche percento in confronto alle orde africane e che la competizione con l’islam sarà nel Terzo Mondo. La Chiesa quindi sta, cinicamente, scaricando l’Europa perché non vuole essere trattata come la Chiesa dei bianchi, la Chiesa dei ricchi, la Chiesa dell’Occidente.

Infatti, questa è la spiegazione vera.
A mio parere però è un errore madornale. Se la Chiesa non è capace neanche di mantenere cristiano il continente in cui è nata come religione universale vuol dire che non potrà in alcun modo competere con una religione che sta conquistando le masse del terzo mondo con la spada e il sangue.
L'islamizzazione dell'Europa sarà vista come debolezza intrinseca del cristianesimo, e quest'ultimo come una religione perdente.
Il Vaticano, con questa politica sta affondando se stesso e il cristianesimo.
Spero che ci sia una svolta e un nuovo Papa al più presto possibile.


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Neriana
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Il Vaticano, con questa politica sta affondando se stesso e il cristianesimo.

Anche no.... mi ricordo che Karol Wojtila disse che il cristianesimo e l'islam erano i fratelli minori dell'ebraismo percio il potere resta in famiglia....
Medioriente- Monoteismo- e Potere dei clerici-

Poi devo dire che questo "scontro " con l'islam sta radicalizzando i cristiani credenti..... una goduria per il potere temporale della Chiesa


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spadaccinonero
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più che radicalizzare io direi cretinizzare in quanto rinnegano loro stessi sostenendo le tesi del ciccio


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