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Puglia, scoppia la guerra del grano "La nostra pasta a


Arcadia
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Puglia, scoppia la guerra del grano
"La nostra pasta a stelle e strisce"

L’ultimo carico è arrivato dall’Oregon, un'altra nave dal Messico sta scaricando da giorni, lunedì ne arriva una dal Canada. Coldiretti: “Pasta non italiana, cambiamo l’etichetta sulle buste”. Confindustria: “Import necessario”
di FRANCESCA RUSSI

Poco dopo le dieci del mattino ha attraccato al porto di Bari con un carico da 58mila tonnellate di grano. È ormeggiata al molo 16 la nave Santa Barbara proveniente dall'Oregon, stato della costa pacifica a nord della California, e ci rimarrà ancora per qualche giorno prima di ripartire per Ravenna. Il tempo di svuotare parte della stiva con le gru.

Alla Puglia sono destinate 37mila tonnellate del grano americano trasportato, il restante quantitativo, invece, è diretto al nord. Il mercantile statunitense è solamente uno dei tanti carichi di grano che arrivano ogni settimana nel porto del capoluogo pugliese. A pochi metri di distanza, infatti, c'è un cargo battente bandiera messicana che sta scaricando ormai da cinque giorni 43mila tonnellate e lunedì è previsto l'arrivo di un'altra nave dal Canada. In media gru e tramogge riescono a svuotare e caricare sui camion circa 89mila tonnellate al giorno.

Una volta riempiti, i tir si dirigono verso i pastifici pugliesi. Così dai cargo americani il grano finisce sulle tavole italiane. È con frumento estero, infatti, che si produce il piatto italiano per eccellenza, la pasta. Un curioso paradosso che ha scatenato una vera e propria guerra del grano. Da un lato ci sono i coltivatori, dall'altro gli industriali. "Chiediamo ufficialmente che sulle buste di pasta pugliese e italiana vengano rappresentate le 50 stelle della bandiera americana, al posto dei simboli dell'italianità - provoca il presidente della Coldiretti Puglia Gianni Cantele Ha più senso ed è più rispettoso nei confronti dei consumatori, considerata la passione degli industriali del nostro Belpaese per il grano americano".

In Puglia si concentra oltre il 36% dell'attività molitoria nazionale, con la lavorazione di circa 80mila quintali al giorno di solo grano duro e altri 15mila di grano tenero. "Ma soltanto il 30 per cento della pasta prodotta in Puglia utilizza grano locale - fa i conti il direttore Coldiretti Antonio De Concilio - La certificazione italiana, se il territorio ha un valore, deve essere del prodotto e non del processo. Servono poi controlli perché il trasporto fa innalzare il rischio di contaminazioni".

Gli industriali, però, non ci stanno. "Senza grano estero la pasta italiana non si potrebbe produrre - replica Confindustria Bari e Bat la soluzione potrebbe essere quella di aumentare la produzione agricola di grano pugliese e di innalzarne la qualità. Non c'è altra via per soddisfare la domanda dell'industria e ridurre le importazioni di grano estero. La produzione nazionale di frumento duro risulta deficitaria rispetto ai fabbisogni dell'industria".

Negli ultimi sei anni sono state prodotte circa 3,4 milioni di tonnellate di grano all'anno a fronte di un fabbisogno industriale di 5,3 milioni di tonnellate. "Al problema della quantità occorre aggiungere anche la questione della qualità del grano locale - vanno avanti gli imprenditori Confindustria invita i consumatori e non farsi ingannare da alcuni miti collettivi, come quello secondo cui tutto ciò che è coltivato in Italia sia necessariamente migliore di ciò che è coltivato altrove nel mondo".

(19 ottobre 2013)
http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/10/19/news/grano-68907213/


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qasiqasi
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non sarà il migliore del mondo ma è nostro,coltivato qui,e indicato come italiano sulle etichette .cari pastai italiani voi state facendo i soldi a palate con la pasta italiana fatta con grano canadese,americano,messicano ecc.quindi se volete fregiarvi della tradizione e del gusto italiano che ha grande credito nel mondo dovete usare grano coltivato qui,nelle murge,nella capitanata ecc.se non basta la pasta fatta con grano estero chiamatela "like italian pasta"e fatene una sottomarca


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Affus
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Post: 3261
 

non sarà il migliore del mondo ma è nostro,coltivato qui,e indicato come italiano sulle etichette .cari pastai italiani voi state facendo i soldi a palate con la pasta italiana fatta con grano canadese,americano,messicano ecc.quindi se volete fregiarvi della tradizione e del gusto italiano che ha grande credito nel mondo dovete usare grano coltivato qui,nelle murge,nella capitanata ecc.se non basta la pasta fatta con grano estero chiamatela "like italian pasta"e fatene una sottomarca

Si, c'è un problema però , fanno spesso un grano di qualità superiore al nostro !! Ora se ci piace fare i nazionalisti e campanilisti puniamoli con l'etichetta americana, ma se alla fine ci interessa la qualità ,ebbene , se non vogliamo piantare roba di qualità pure noi , non rompiamo i zebedei per sciocchi motivi di bottega e nazionali italici. La concorrenza si batte con la qualità non con le tasse e gli steccati .


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Truman
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Post: 4113
 

La concorrenza si batte con la qualità non con le tasse e gli steccati .

Per la mia esperienza questo solitamente non succede. Negli anni '60 in Italia c'erano decine di produttori di automobili: Alfa Romeo, Autobianchi, De Tomaso, Innocenti, Lancia, Maserati, Ferrari, Lamborghini e molte altre. Poi c'era la peggiore di tutte, che invece di investire sulla qualità investiva nel comprarsi i politici. Adesso è l'unica marca italiana. (O forse non è più nemmeno italiana).

Una trentina di anni dopo c'erano decine di aziende che producevano sistemi operativi per computer. Ne rimase una sola. Anche qui la peggiore. Che però era brava a comprarsi i politici degli USA.

E molti altri esempi si potrebbero fare.


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Merio
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Quindi il grano è USA?

Uhm...

sarà OGM?

Mah...

http://en.wikipedia.org/wiki/Genetically_modified_wheat


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paolodegregorio
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Post: 1630
 

Come al solito chi decide tutto non sono i politici ma i capitalisti, che importano il grano che costa meno di quello italiano:
Se ne fregano del fatto che per tale ragione contadini italiani abbandonano la coltivazione di grano. Dimostrano di non avere il mnimo senso patriottico, e nemmeno l'orgoglio di fare un prodotto di grande qualità ,di filiera tutta italiana che avrebbe tra l'altro un successo economico molto maggiore, sia in Italia che all'estero.

Ricordo anche la puntata di Report che parlava dell'abbandono della coltivazione del grano in Sicilia perchè ai porti arrivano navi di grano a prezzo minore dagli USA, dal Canada, e da altri paesi.
E' uno degli effetti negativi della globalizzazione.

La politica potrebbe e dovrebbe fare leggi che impongono che il marchio made in Italy può essere utilizzato solo se è stata seguita l'intera filiera italiana: dalla coltivazione del grano alla produzione finale della pasta.
I nostri politici a chiacchiere parlano di ripresa, ma nei fatti non fanno nemmeno il minimo che è loro consentito per livelli di sopravvivenza della nostra economia.

e poi un piccolo dubbio che circola sul web: come mai questo aumento di celiachia che è quasi una epidemia? il dubbio è che sia causata da qualche partita di ogm smaltita senza controllo.


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MM
 MM
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1555
 

In realtà, e non è un mistero, la celiachia "nasce" con l'intervento di "miniaturizzazione" effettuato sul frumento, dai 130-150 cm di altezza ai 70- 80 cm circa attuali, volto ad evitarne l'allettamento. Si tratta di grano duro risultato di un incrocio tra un frumento duro (un ibrido, a sua volta derivato da un incrocio tra grani duri e teneri) con un frumento "mutante" ottenuto per via genetica, a partire dal grano Senatore Cappelli, attraverso irradiazione con raggi gamma.
Si è così arrivati al grano Creso il quale rappresenta ancora una gran parte della produzione mondiale di grano duro.

La scienza ufficiale non conferma tale dato, questo collegamento, anzi lo smentisce ma la realtà dei fatti poi, a sua volta, smentisce la scienza.


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enzosabe
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Registrato: 2 anni fa
Post: 443
 

In pratica stiamo importando ciö che la Russia (e forse la Cina) non vogliono che arrivi alle tavole dei loro cittadini.
http://www.nationofchange.org/russia-bans-use-and-import-monsanto-s-gmo-corn-following-study-1348759383
oppure
http://www.greenmedinfo.com/blog/breaking-news-china-destroys-3-us-shipments-gm-corn-a
(qui credo ci sia la risposta alla domanda di Merio).
Quindi credo che noi stiamo mangiando quello che loro considerano puro letame.


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Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

In pratica stiamo importando ciö che la Russia (e forse la Cina) non vogliono che arrivi alle tavole dei loro cittadini.
http://www.nationofchange.org/russia-bans-use-and-import-monsanto-s-gmo-corn-following-study-1348759383

Però qui stiamo parlando di grano e "corn" è quello che noi chiamiamo granturco oppure mais.


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enzosabe
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Registrato: 2 anni fa
Post: 443
 

In pratica stiamo importando ciö che la Russia (e forse la Cina) non vogliono che arrivi alle tavole dei loro cittadini.
http://www.nationofchange.org/russia-bans-use-and-import-monsanto-s-gmo-corn-following-study-1348759383

Però qui stiamo parlando di grano e "corn" è quello che noi chiamiamo granturco oppure mais.

Grazie della segnalazione della mia (grave) inesattezza. Ho fatto una velocissima (un poco piu´approfondita) ricerca.
Wheat (durum) dovrebbe essere il nome generico del frumento che viene utilizzato per fare la pasta. Pare che sia vero che non esiste nessun tipo di frumento ogm che sia stato autorizzato ad essere commercializzato in Usa (ma autorizzato a essere coltivato solo sperimentalmente, si), ma.....
nel 1999, scienziati in Thailandia hanno trovato frumento resistente al glyphosate (che e´ un erbicida commercializzato con il nome di Round-up da Monsanto) in una partita di grano, e quindi OGM. Come ci e´andato a finire? Nessuno lo sa. Pare neanche Monsanto. Fatto sta che stava per finire sulla tavola dei thailandesi che credo avrebbero mangiato anche un po` di Round-up.
Nel 2013 e´stato scoperto in Oregon (Usa) un campo con del frumento sperimentale Monsanto (MON718000, sebbene nel 2005 la Monsanto stessa abbia ritirato l´autorizzazione ottenuta nel 1998 a condurre campi sperimentali proprio su questo tipo di frumento; quindi queste piante non sarebbero proprio dovute esistere).
http://en.wikipedia.org/wiki/Genetically_modified_wheat
Il fatto: un coltivatore voleva preparare il campo per la prossima semina ed aveva sparso dell´erbicida Round-up per ripulire il campo da quelle che pensava fossero erbacce. Queste perö non ne volevano sapere di morire. Analizzate in laboratorio, si scopri´che si trattava del frumento MON81700. Nessuno e´stato in grado di spiegare con certezza come quel frumento sia pervenuto lä, ne´ Monsanto (la quale sostiene che e´stato un atto di sabotaggio) ne´ altri. Quindi le domande rimangono aperte: si e´ veramente trattato di un atto di sabotaggio? I semi sono stati trasportati dal vento ad anni di distanza (8 per la precisione)? Si tratta di contaminazione? Oppure cosa?
Cosa mi dice questo? Mi dice che bisogna stare molto attenti alle granaglie che gli Usa esportano. Nel primo caso (Thailandia) puö essere successo che per qualche errore, delle sementi Monsanto siano state miscelate a quelle naturali. Nel secondo caso si puö essere trattato di contaminazione o anche di sabotaggio (come afferma Monsanto). Chiaramente il mal pensante di turno ipotizzera` che il tutto e´ stato fatto intenzionalmente (e cioe´ potrebbe dire p.e., che nel imo caso invece di distruggere il frumento sperimentale lo si sia voluto rifilare ad altri per fare comunque cassa, nel secondo caso che si sia voluto continuare con le sperimentazioni in maniera nascosta pur ritirando l´autorizzazione a condurre apertamente gli esperimenti per sottrarsi alla pubblicita´negativa che circonda gli Ogm).
In ogni caso: l´esperienza mostra che le sementi Usa non sono sicure da miscelamento per errore/contaminazione/sabotaggio(?) da Omg.
Bisogna dunque stare attenti.
Vorrei segnalare questo interessante articolo di Greenpeace.com (in inglese): http://greenpeaceblogs.org/2013/05/31/when-will-governments-learn-that-ge-crops-are-uncontrollable/
E vorrei segnalare anche la notizia che la Russia, dopo aver vietato l´importazione di mais Ogm, stia considerando un divieto totale di importazione di qualsiasi prodotto geneticamente modificato, http://www.realfarmacy.com/total-gmo-ban-to-be-considered-by-russia-within-weeks/ (e premere anche il link GMO-free platform per vedere dove il consumatore nel mondo viene tutelato maggiormente dagli OGM).
Insomma in Russia (a quanto pare perö in Cina non e´ cosi`) non solo il mais Ogm viene gia´considerato come puro letame, ma qualsiasi Ogm e´sospettato di essere tale.


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