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Rifiuti in Campania: De Gennaro verso il fallimento


Tao
 Tao
Illustrious Member
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L’esperienza del supercommissario Gianni De Gennaro si avvia ad un clamoroso, quanto prevedibile, fallimento. Fin dalla presentazione del piano, nello scorso gennaio, si era intuito che il compito dell’ex capo della polizia non solo era arduo, ma puntava ad un obiettivo troppo limitato: ripulire le strade della regione dai rifiuti, cercando di trovare un luogo qualsiasi dove mettere tutti i rifiuti accumulati negli ultimi mesi. In altre parole De Gennaro non è mai sembrato l’uomo incaricato di risolvere il problema, ma solo l’uomo tappa buchi (letteralmente). Ma a quasi due mesi di distanza il “buco” non è stato predisposto, dal momento che lo stesso De Gennaro ha dovuto ammettere che le discariche indicate nel suo piano non possono essere riaperte. Un errore di pianificazione? Probabile.
Emblematico della solita disorganizzazione i casi delle discariche di Treponti a Montesarchio e di Difesa Grande vicino ad Ariano Irpino: i dati forniti dai tecnici, che offrivano piene rassicurazioni sulla staticità del terreno e sulla sua messa in sicurezza, erano in realtà del tutto inventati. Ma c’è di più: i controlli eseguiti dal genio militare hanno trovato infiltrazioni di percolato nel terreno, con rischi in aggiunta all’inquinamento generato. Come dire che le vecchie discariche sono pericolose, non riutilizzabili e, se riutilizzate, si trasformerebbero in vere e proprie bombe ecologiche.
De Gennaro è stato così costretto ad ammettere che i cittadini “avevano ragione”, scoprendo quanto aveva già affermato uno dei suoi predecessori, il direttore della Protezione civile Guido Bertolaso.

Ora mancano meno di tre mesi alla fine del mandato assegnato a De Gennaro e la ricerca di nuovi siti deve ancora cominciare, visto che già altre due discariche sono state nel frattempo cancellate dal piano (quelle di Caserta e Villaricca, in provincia di Napoli). E l’unica soluzione sembra essere il trasferimento dei rifiuti all’estero, come dire nulla di nuovo dal momento che i rifiuti della Campania sono quotidianamente inviati nel nord Europa. Se fossero confermati i dati trapelati dalla Ecolog (una divisione delle Ferrovie Italiane impegnata nel trasporto dei rifiuti campani), per i quali ogni giorno lo Stato italiano spende circa 200mila euro per due treni che trasportano circa mille tonnellate di rifiuti, equivalente a un settimo del quantitativo prodotto quotidianamente in tutta la regione (stimato in 7200 tonnellate, dati del commissariato ai rifiuti), il costo per lo smaltimento dei rifiuti campani raggiungerebbe livelli stratosferici.

Fonte: www.misteriditalia.com
Link: http://www.misteriditalia.com/newsletter/120/120.html#2
Anno 9 - Numero 120 - 7 marzo 2008


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