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Si rafforza la pena di morte negli USA


Maia
 Maia
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Si rafforza la pena di morte negli Stati Uniti

Le Monde, Francia
L’8 novembre, nello stesso momento in cui si sono svolte le elezioni presidenziali e politiche negli Stati Uniti, tre stati hanno organizzato un referendum sulla pena di morte (il Nebraska, l’Oklahoma e la California). La pena capitale è stata ristabilita in Nebraska, dopo essere stata abolita nel maggio del 2015. Più del 57 per cento degli elettori si è espresso in favore di questa decisione.

In Oklahoma agli elettori è stato chiesto di legittimare il ricorso alla pena di morte, che era stato messo in discussione da chi accusava lo stato di usare metodi crudeli e inumani durante le esecuzioni capitali. “L’Oklahoma, che ha il più alto numero di esecuzioni pro capite negli Stati Uniti, diventerà in questo modo il primo stato che garantirà la legittimità della pena di morte, includendola nella costituzione”, scrive Time.

Il 67 per cento degli elettori dell’Oklahoma ha approvato un nuovo articolo della costituzione e in questo modo non potrà più essere invocato l’ottavo emendamento della costituzione degli Stati Uniti per fermare le esecuzioni capitali. L’ottavo emendamento prevede infatti che siano vietate “punizioni crudeli e inusuali”.

Dopo il Nebraska e l’Oklahoma, “tutti gli occhi erano puntati sulla California”, roccaforte dei democratici. I californiani erano chiamati a esprimersi su due misure contraddittorie: la proposta 62 per abolire del tutto la pena di morte; e la proposta 66 che invece proponeva di accelerare la procedura per l’esecuzione capitale. Quest’ultima misura è stata votata dal 52 per cento degli elettori.

Il voto in questi tre stati aveva il valore di una prova del nove per sondare l’opinione pubblica su questo tema controverso. Il voto della California ha avuto una grande risonanza a livello nazionale. In questo stato, il più popoloso degli Stati Uniti, quasi 750 detenuti sono in attesa nel braccio della morte.

La pena capitale non sta quindi per scomparire, come era stato auspicato dal Financial Times una settimana prima del referendum. La tendenza tuttavia è chiara: il numero delle esecuzioni negli Stati Uniti è sceso da 98 nel 1999 a 28 del 2015. La proposta 66 non potrà essere certo applicata alla lettera, suggeriscono i giuristi, altrimenti in California un giudice dovrebbe ordinare “l’esecuzione di una persona a settimana per 14 anni”.

http://www.internazionale.it/notizie/2016/11/11/pena-di-morte-referendum-stati-uniti


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