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SpiderTruman non esiste


arlights
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SpiderTruman, la rete prova a smascherarlo
“Bisogna capire se le denunce sono vere” Si tratta della prima operazione del Popolo Viola in vista di un autunno di manifestazioni. "Le notizie - dice Gianfranco Mascia - che finora ha riportato sono solo un antipasto, anche se in pochi daranno diffusione a quanto diranno i precari nelle prossime settimane” La Rete inizia a smascherare SpiderTruman. Che è la prima operazione online del Popolo Viola in vista di un autunno di mobilitazione politica. Ieri sul blog l’ex precario della Casta ha scritto un post in cui prometteva di rivelare la sua vera identità, ma che in realtà, oltre a ribadire l’anonimato, ricalcava ampi stralci di quanto aveva scritto un clone del collettivo di San Precario alla vigilia del NoBDay del 2009. A scoprire le analogie è stato Pasquale Videtta che sul suo profilo Facebook ha messo a confronto i due testi.

Anche il NoBDay è stata un’idea targata Popolo Viola, lo stesso che per primo sulla sua pagina Facebook ha dato l’annuncio delle pubblicazioni di SpiderTruman e che due giorni dopo ha annunciato la mobilitazione “Piazza Pulita” che si svolgerà a Roma il 10 e 11 settembre. Una serie di coincidenze che si collocano nel quadro più ampio dell’“autunno caldo” di cui il portavoce Gianfranco Mascia aveva già parlato a ilfattoquotidiano.it per il lancio dell’Appello arancione.

A lui, dunque, chiediamo chi si nasconda dietro il blogger. “Non è rilevante attribuire un nome reale a Spider Truman – spiega Mascia – perché la sua storia è verosimile. E’ più importante certificare la veridicità delle sue denunce anziché rincorrere il gossip”. Il portavoce, senza chiarire i nostri dubbi sull’identità dell’utente anticasta, spiega che le sue “rivelazioni” su Facebook sono il primo tassello di un progetto più ampio che, da qui a settembre, “porterà alla luce altri precari sfruttati da altre Caste. Dopo quella della politica, seguiranno quella dei giornalisti, dei sindacati e tante altre”. Una sequela di denunce su cui il Popolo Viola non vuole mettere il cappello, ma per le quali si impegna a fare cassa di risonanza.

“Questa è un’operazione della Rete, non di un gruppo”, puntualizza Mascia. “Sfruttiamo la nostra visibilità per un progetto di cambiamento più ampio che culminerà nella manifestazione di settembre, per cambiare le logiche di cooptazione che affliggono il nostro paese”.

Eppure Spider Truman, per ora, non ha dato in pasto alla rete nessuno scoop, ma ha soltanto riportato quanto altre inchieste giornalistiche avevano già pubblicato. “Le notizie che finora ha riportato sono solo un antipasto, anche se in pochi daranno diffusione a quanto diranno i precari nelle prossime settimane”, osserva, senza specificare se si tratterà di contenuti originali. Sulle tempistiche di coming out dei precari ancora nessuna scaletta, perché “dipenderà da come organizzeranno i loro documenti da pubblicare su Internet”.

Il post ‘clonato’ e l’anonimato hanno screditato Spider Truman agli occhi di tanti utenti della Rete. O forse, il suo nome è proprio quello di San Precario. “I precari, che vivono la stessa condizione di instabilità, usano termini simili. E ogni tanto c’è bisogno di riannodare i fili e tornare alle origini”. Insomma, è anche possibile che il marchio sia lo stesso. E oltre a questo, anche l’identità incognita continua ad attirare le critiche. “E’ una questione di strategia comunicativa– aggiunge Mascia –. Se avessimo fatto una conferenza stampa sui privilegi della Casta, chi ci avrebbe ascoltato? Nessuno. Metterci la faccia in questo caso non sarebbe servito a nulla, così abbiamo attirato l’attenzione in maniera diversa”. E le sorprese virali non finiscono con le denunce dei precari anonimi perché “nel prossimo mese e mezzo di preparazione ci saranno altre iniziative importanti”. Anche se Di Pietro ha parlato di fine settembre, il portavoce del Popolo Viola crede che “le forze politiche convergeranno sulle date del 10 e dell’11, ma noi non facciamo da piattaforma per unire i partito”. E sul Pd che assimila SpiderTruman allo spettro dell’antipolitica? “Sbaglia. E’ chi ha fatto politica negli ultimi anni che non ha assolto alla sua funzione”. Quindi parte adesso l’autunno caldo. Bocche cucite però sulle modalità e i protagonisti.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/19/caso-spidertruman-la-rete-prova-a-smascherarlo-capire-se-le-denunce-sono-vere/146308/

Chissà che dietro a tutto questo marketing virale non ci sia la ben nota società di comunicazione...


Citazione
arlights
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SpiderTruman non esiste. Come avevamo subito intuito. Dietro c'è Gianfranco Mascia del Popolo Viola e dell'IDV

In una INTERVISTA rilasciata da Gianfranco Mascia, Popolo Viola e IDV, pubblicata oggi da Il Fatto Quotidiano, viene fuori che SpiderTruman non esiste ed è un'operazione di marketing politico contro la casta. Bene, avevamo ragione. I NOSTRI SOSPETTI si sono rivelati fondati. E la migliore risposta agli insulti che ci sono stati rivolti in questi giorni è la semplice verità che è venuta fuori.

Ora però vogliamo andare fino in fondo e chiediamo in nome della trasparenza della relazione tra il cittadino e la politica se l'Onorevole Di Pietro, che ha tempestivamente lanciato una manifestazione anticasta (una manifestazione mai vista, a detta del leader dell'IDV) per fine settembre a poche ore dall'apertura della pagina "I segreti della Casta di Montecitorio", in qualche modo, direttamente o indirettamente, sia dietro a questa macchinazione.

Perché questa operazione non ci piace? Ve lo spieghiamo con l'analisi fatta da GALATEA VAGLIO su tutta la vicenda:

"Al momento in cui scrivo questo post QUESTA PAGINA di Facebook conta più di 200mila fan. E’ stata aperta, si legge nelle informazioni, da un sedicente “precario”, ossia un portaborse, il quale, licenziato dopo quindici anni di onorato servizio, dice di aver deciso di svelare “tutti i segreti della Casta”. Di segreti, in realtà, ce ne sono pochini. Le agevolazioni, le offerte e i canali privilegiati di cui parlamentari e politici godono in virtù del loro ruolo sono in realtà già noti da tempo, grazie a libri e inchieste sui giornali.

Il fantomatico “portaborse” si limita infatti a scrivere dei post in cui riassume questi privilegi: sconti su auto, tariffe telefoniche agevolate. Tutte cose che in periodi di crisi economica ammetto che facciano un po’ arrabbiare i privati cittadini che si devono pagare tutto, ma che poi, comparate con analoghe tariffe e sconti offerte dalle varie società ai normali dirigenti d’azienda non sono così scandalose. Poco più interessanti i post in cui si spiega come alcuni parlamentari ottengano una scorta non dovuta, o portino mogli e amanti in giro sulle auto blu. Ma anche qua, nulla che non si sapesse: basta dare una scorsa ai libri di Stella e si viene a conoscenza di particolari ben peggiori, e sono citati anche nome e cognome dei politici coinvolti, mentre qui, c’è da dire, nomi e cognomi tragicamente mancano: non solo quelli dei politici, ma anche quello dell’autore dei post.

Mentre la stampa ha dato gran risalto alla pagina di Facebook del sedicente ex portaborse, affrettandosi a dichiaralo “il nuovo Assange anticasta” e pare dare per scontato la veridicità della storia da lui raccontata (QUI il Corriere e QUI la Stampa) la Rete, quella che è sempre accusata di saper creare solo bufale, dimostra invece di avere una straordinaria capacità di creare anche gli anticorpi alle stesse: Arianna Ciccone subodora qualcosa che non torna nell’operazione, e altri GIORNALI, messi sull’avviso dal tam tam web si chiedono se non vi sia dietro qualche abile manovra di marketing.

Il sedicente ex portaborse, intanto, apre un blog ed un account su Twitter, dicendosi spaventato che lo si voglia “zittire” a causa di presunte minacce a lui giunte di chiusura della pagina di FB. Si fa accenno ad imprecisate “violazioni del copyright”, ma non è chiaro a cosa ci si possa mai riferire. Il precario stesso, per quanto invitato nei commenti a chiarire, non risponde; anzi, per la verità, a parte le comunicazioni tramite lo status e i link a nuove note, non replica proprio e non interagisce con i suoi fan.

Da qualche accenno sparso in rete su altri siti e sui SN, però, pare che i commenti in cui alcuni esprimano dubbi o chiedano maggiori informazioni vengano anzi prontamente cassati. Quelli rimasti in calce ai post sono numerosissimi e tutti entusiasti. I fan del “precario” infatti si distinguono per l’assoluta mancanza di dubbi su quanto viene loro raccontato. Non tanto sulla sostanza dei post, ma sull’identità di chi racconta questi fatti. In breve, la storia del precario licenziato scritta sul box viene presa per vera senza alcuna ulteriore verifica. A nessuno dei fan viene in mente che, non essendoci un nome e un cognome, né nessun indizio riguardante la regione di provenienza, non vi è la minima certezza né alcuna maniera di verificare che l’autore della pagina sia davvero un ex portaborse di Montecitorio e non una parrucchiera bontempona di Trento, per dire.

Alcuni, più sgamati, dimostrano in realtà di non considerare importante se la biografia raccontata dal precario sia vera o falsa. In altri blog o pagine di GOOGLE+, come la mia, dove si apre un dibattito, arrivano a dire che non è importante sapere se il precario esista o meno, perché l’importante è che serva a far scoppiare una sommossa popolare, a svegliare le coscienze. Se per far questo bisogna ricorrere all’espediente di qualcuno che racconta una biografia falsa in rete, è a fin di bene. Man mano che i fan aumentano, sulla pagina di Facebook si assiste ad una deriva nei commenti: mentre i primi erano solo di schifo profondo per quanto veniva raccontato, negli ultimi si arrivano ad invocare “ghigliottine”, “rivoluzioni”, e c’è chi definisce il fantomatico precario un “eroe”, uno “con le palle”. Il tutto senza che ancora sia stata data dall’”eroe” una sola prova della sua esistenza reale.

In pratica, potrebbe davvero trattarsi di una parrucchiera di Trento che ha letto e riassunto bene i libri di Gian Antonio Stella, di Pansa e qualche altra inchiesta affine, anche se il sospetto più fondato, dato l’aggiornamento costante della pagina, la velocità con cui le redazioni dei giornali sono state avvertite della “messa on line” del materiale ancora prima che il precario sbarcasse su Facebook, fanno pensare ad un collettivo di persone che si san muovere bene su internet e tengono monitorata costantemente la rete.

Ieri alle 13 Spider Truman – che nel frattempo si è scelto come avatar la foto di V per Vendetta – esce con questo POST, in cui dice di voler svelare la sua identità, ma poi, in realtà, in pratica svela la beffa: Spider Truman non esiste, o meglio dovrebbe incarnare (non si sa a che titolo) tutti gli “sfruttati” della società. Con un tono apocalittico ma ingiustificato – dato la pochezza delle “rivelazioni” fatte – evoca una rivoluzione vaga e di là da venire. Alcuni dei commenti cominciano ad essere fortemente critici, ma la maggior parte è entusiasta. In certuni si continua a far riferimento ad una fantomatica “censura” da parte di Facebook, addirittura chiedendo il BOICOTTAGGIO DI FB. Censura che però non è mai avvenuta, e non ci sono nemmeno prove che sia nemmeno stata mai minacciata, ma ormai, per taluni fan, è diventata un dato di fatto incontrovertibile. Nonostante il fantomatico precario non abbia dato indicazioni su cosa praticamente voglia fare, si moltiplicano nei commenti anche i suggerimenti a organizzare manifestazioni e occupazioni. Suggerimenti che per ora cadono nel vuoto, perché il “precario” non risponde.

Alcune riflessioni sulla vicenda:
La Rete e le bufale. Stando a quanto è avvenuto, è per lo meno impreciso dire che “la rete” ha appoggiato in modo acritico il “precario”, o si è bevuta senza controllo la storia. In realtà, come si è visto, le prime voci scettiche ed inchieste serie sulla vicenda sono partite proprio dalla “rete” stessa, o meglio da alcuni blogger, mentre la stampa tradizionale si è dimostrata molto più propensa a riportare la storia senza alcun controllo reale su quanto veniva affermato, più interessata, forse, sulle prime, all’aspetto “folkloristico” della cosa che ad una indagine seria su quello che veniva detto dagli autori della pagina facebook.
La “rete” intesa
come entità omogenea, non esiste: esistono persone che scrivono e si muovono sulla rete. Alcuni di questi, come il gruppo dietro al “precario”, conoscendo i meccanismi pubblicitari li sfruttano per creare storie acchiappaaudience. Ma le tecniche usate, anche se declinate sul web, sono simili a quelle che vengono usate dal marketing per qualsiasi altro ambito.
La “rete” semmai – o meglio: alcuni blogger che operano in essa – hanno capito ben prima dei media tradizionali che qualcosa non tornava nelle affermazioni proposte e si sono mossi più speditamente ed in maniera più incisiva dei giornalisti “professionisti” (distinzione peraltro anche difficile da fare: Arianna Ciccone è una giornalista).

La credibilità dell’eroe.
Fra i fan del precario in larga parte però si nota l’assoluta incapacità di distinguere fra una storia “falsa” e una “verificata”. Il grosso pubblico – formato, si noti, anche da persone mediamente “colte” – dimostra di prendere per oro colato le affermazioni del “precario” sulle presunte pressioni o possibili censure e rischi da lui corsi, nonostante l’assurdità di queste affermazioni sia palese (la pagina di FB non è stata chiusa, è ancora là; i post vaghi che ha pubblicato, pieni di notizie ampiamente pubbliche, non possono in alcun caso essere oggetto di querela da parte di nessuno, il precario non ha alcun bisogno di postare da sconosciuti internet point come un agente segreto braccato, eccetera). Una volta assunto il “precario” come eroe, i fan in pratica abdicano ad ogni filtro razionale sulle sue affermazioni, ed anzi paiono affascinati quanto più queste si colorano di aspetti da fumetto o da romanzo d’appendice.
La Rivoluzione non è un pranzo di gala, ma è affascinante solo se sembra una brutta puntata della Primula Rossa. I fan, inoltre, sembrano del tutto insensibili al fatto che il presunto loro eroe in realtà non ha ancora fatto nulla di “eroico”: non ha rivelato scottanti segreti, non ha rischiato nulla, non ha neppure proposto e fatto girare un qualche “programma” concreto. Neppure risponde in pratica alle loro sollecitazioni o idee. In questo il “precario” è una sorta di Beppe Grillo all’ennesima potenza. Beppe Grillo, infatti, è una persona reale che ha messo in piedi un movimento reale partendo dalla rete; il “precario” è una figura totalmente virtuale e senza back ground, e nemmeno interagisce con i fan. Eppure è incredibile come sul sito si moltiplichino i commenti di chi “vuole dare una mano” e si offre per mobilitarsi. Per cosa, non si sa.

Il complesso della collana della Regina.
Altrettanto interessanti sono coloro che, pur subodorando che si tratti di una bufala, però dicono che è meglio, perché tutto quanto serva a far scoppiare l’ira contro la casta, anche una manifesta operazione montata ad arte, va bene. Qua siamo dalle parti dei pamphlet rivoluzionari contro Maria Antonietta, che spesso inventavano ad usum populi incredibili storie di corruzione alla corte di Francia, tipo la vicenda della Collana della Regina.
Anche qua, il “virtuale” vince il reale: in un momento in cui per trovare vere storie di malaffare, molto più pesanti di quelle citate dal fantomatico precario e con tanto di nomi e cognomi verificabili, basta guardare le prime pagine dei giornali, la storia che conquista è quella del fantomatico precario, non tanto per quello che racconta, ma per come è raccontata e impacchettata. L’indignazione è vincolata ad una narrazione affascinante creata da un personaggio con tratti avventurosi.

Il disprezzo intrinseco per le masse.
C’è da domandarsi però se coloro che plaudono a questo tipo di spettacolarizzazione come “mezzo” per calamitare le masse e portarle verso una “rivoluzione anticasta” si rendano conto che così agiscono esattamente come coloro che odiano: manipolano il consenso popolare, spingendo una torma di individui a mobilitarsi per una narrazione fasulla.
A voler fare una analisi politica, usare la falsa storia del precario per suscitare indignazione anziché usare una storia reale è una operazione che denota una un dispregio totale nella capacità del “popolo” di sapersi mobilitare per le cause “giuste”. Più che una rivoluzione dal basso, chi usa una storia simile per creare attorno a sé consenso si dimostra parte di una élite che vuole usare la massa per arrivare ad una qualche forma di potere. Insomma, è una operazione che, nei suoi tratti distintivi di fondo, non è pensata per abbattere “la casta”. Solo per sostituire una casta ad un’altra, semmai".

http://www.valigiablu.it/doc/444/spidertruman-non-esiste-come-avevamo-subito-intuito-dietro-c-gianfranco-mascia-del-popolo-viola-e-dellidv.htm


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radisol
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Cazzate .... chi è Spider Truman lo sanno in molti .... per anni ha scritto le stesse medesime cose su Indymedia firmandosi per nome e cognome ... e non c'entra un tubo con viola e grillini o con "giustizialisti" in genere .... è un anarchico ....

Ed effettivamente è un ex dipendente precario della Camera .... non solo licenziato ma anche sottoposto, dopo il licenziamento, ad una vera e propria persecuzione personale.

Probabilmente s'è rotto i coglioni ed adesso agisce con un nick .... ma dice le stesse cose che già diceva da anni ...

Ma poi che importa chi è veramente Spider Truman .... l'importante è che pubblica cose vere, documenti, circolari ecc. ecc.

Ed è davvero curioso che l'attacco gli venga da fuoco "amico" ( soprattutto da vari bloggers di siti "di denuncia", quasi tutti di sinistra come lui) ... più che dal "potere" che ovviamente non sa cosa dire su cose certe ed inoppugnabili ..... cos'è, "invidia professionale" ?


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Pellegrino
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Radisol, ma per piacere...basta con le scoperte dell'acqua calda....


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radisol
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Appunto ... scoperte dell'acqua calda .... lo sanno in tanti chi è Spider Truman, è tutto meno che un segreto ....

E non è proprio il caso di inventarsi "complotti" che non esistono .... potrei ritrovarti gli stessi medesimi articoli, persino con gli stessi punti e virgole, negli archivi di Indymedia di qualche anno fa ... se non è direttamente la stessa persona che all'epoca li firmava con nome e cognome ... ed effettivamente risponde alle caratteristiche dell'ex dipendente precario della camera cacciato ecc. ecc. .... è qualcun altro che ricopia i medesimi articoli ..... il risultato non cambia ....

Che poi, certo, quelle di Spider Truman non sono nemmeno queste grandi rivelazioni ... Stella nel suo libro del 2007 ha scritto di più e di peggio .... solo che vederle tutte insieme, su Facebook e non su un libro che costava un sacco di soldi o su Indymedia che è considerata roba fortemente politicizzata ed "estremista".... ma su Facebook ...... e soprattutto per un pubblico largamente giovanile, come quello di Facebook, che ai tempi del libro di Stella o degli articoli del tizio su Indymedia, erano adolescenti o proprio bambini, fa evidentemente una particolare impressione .... in più a quei tempi non c'era ancora questa crisi, questo massacro di manovra economica ed evidentemente quindi ci si incazzava di meno ...

Che poi i "viola" o l'IdV, che peraltro non sono propriamente la stessa cosa, utilizzino politicamente la marea di indignazione montante fa parte del gioco .... del resto lo stanno facendo a modo loro pure Libero ed Il Giornale ....

Come se poi Valigia Blu non facesse a sua volta parte dell'area ex girotondina, giustizialista ecc. ecc. ... e non avesse concreti problemi di visibilità e di "concorrenza" con i viola, con i grillini o con i dipietristi ...

Ma qui su Cdc si sta giocando invece, su questa storia, tutta un'altra partita ... per sedicenti "informatori", anche in perfetta buona fede, un tizio che racconta non sull'11 Settembre o sulle manovre globali di Soros o del Club Bildemberg, ma di semplici, concreti e quotidiani scandaletti di palazzo e raggiunge i 300.000 contatti in tre giorni quando qui se va bene ti leggono in mille ..... evidentemente fa scattare in molti una rabbia ed un invidia senza più argini ....

Per cui se qualche cazzone a sua volta "giustizialista" come quelli di Valigia Blu ti smonta il "mito", finiscono per essere contenti anche i peggiori "complottisti" ...... che in condizioni normali su quelli di Valigia Blu ci sputerebbero sopra .....


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AlbaKan
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Appunto ... scoperte dell'acqua calda .... lo sanno in tanti chi è Spider Truman, è tutto meno che un segreto ....

beh....io ad esempio non lo sapevo...
Per me il calcio si pò anche abolire, non m'interessa nè il popolo viola, nè quello a striscie nerazzurre o rossonero, nè quello zebrato!
NADA!
😆

P.S. Anche leggere cavolate in rete a volte è uno sport!


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dana74
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"per cambiare le logiche di cooptazione che affliggono il nostro paese”.

Come? Cambiate da chi?

Proposte avanzate? Mah.


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dana74
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comunque anche le considerazioni di valigie blu sono un pò prevenute.
La verità è sempre auspicabile ovviamente ma qui non sò se è questo il fine primario o il voerl smontare l'indignazione a tutti i costi, vero che se questa fosse montata apposta per "sostituire una casta con un'altra" concorderei in pieno nello sputtanare un'operazione del genere perché si tratterebbe di prendere per i fondelli la gente in buona fede, ma se il popolo per una volta si indignasse per qualcosa di reale non sarebbe male.

Chi scrive su valigie blu da una parte dice che non si può verificare la sua identità, poi in fondo da per scontato che si tratta di un falso, pur sapendo che non si può dare per assodato che stia per forza mentendo.

Poi scrive che insomma sono sconti che danno ai dirigenti aziendali che sarà mai..
Tende a sminuire queste ruberie della casta, senza minimamente pensare che incidono su questo debito pubblico per il quale doniamo il sangue ogni respiro che facciamo.

Tende anche ad attribuire alla carta stampata il bollino della "veridicità" dei fatti riportati, come se la rete non avesse più volte smascherato le bugie della carta stampata ormai ridotta a squallida velina delle elite.

Secondo me sono "sfuggiti" due dettagli importanti, su questo forse dovremmo puntare l'attenzione:

1) che la gente è inkazzata ma non sa come "sfogarsi", vuoi perché è stata delusa molte volte da chi raccoglie il dissenso per strumentalizzarlo, vuoi perché protestare fa fatica ed altre ragioni che ignoro, ed ecco che per attirare l'attenzione ci si debbba "inventare uno spider truman".

Ma chi scrive l'articolo di valigie blu, non si è chiesta come mai se ne parla Rizzo e Stella va bene, è politically correct (guardacaso poi ai due autori scrivono altre porcherire, a sostegno della tesi ufficiale dell'11 set, a sostegno del Tav, insomma, anticasta per finta) se invece queste denunce sullo sperpero della casta fossero firmate da chicchessia, la cosiddetta stampa di regime, quanto risalto ne avrebbe dato?
Nessuno. Se questo può essere considerato scorretto, ovvero usare l'anonimato, la stampa dovrebbe farsi un pò di mea culpa.

2) che il potere ha chiuso ed irrigimentato ogni valvola di sfogo civile, per cui se si vuole davvero cambiare sistema si è propensi a pensare ad azioni violente, dando ancora di più la scusa per la repressione (vedi val susa che se rompi una rete diventi un violento ed arriva il lacrimogeno)

Un'altra cosa, che ne sa l'autrice se arrivano o no minacce allo spider truman?
Che legge la sua posta privata?
E Fb che usi la censura non è proprio una novità e da amici che ci sono si lamentano che spariscono i loro amici senza preavviso.


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dana74
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Casta, niente anagrafe

Non consultabili i dati dell'87% dei parlamentari.

di Fabio Chiusi
Articolo in versione breve

Da quando ha preso il polso (agitato) dell'indignazione popolare, la Casta ha provato a mettere in campo, per l'ennesima volta, tutta una serie di proposte per emendarsi dei suoi vizi. Eppure quando si tratta di facilitare la trasparenza online sulle proprie cariche, patrimoni, finanziamenti, sono in pochi a metterci la faccia.
Per l'esattezza, solamente 120 su 945 parlamentari. Cioè il 12,7%. E dire che si tratta di una semplice Anagrafe pubblica degli eletti. Una estensione, cioè, al digitale della legge che da 30 anni prevede l'obbligo di rendere consultabili quei dati in forma cartacea.
QUALCHE VIRTUOSA ECCEZIONE. A dire il vero alcune amministrazioni hanno approvato e implementato una delibera che prevede lo stesso per gli enti locali, ma sono pochissime: la Regione Puglia, qualche provincia (Pescara, Frosinon e L'Aquila), i comuni di Roma, Napoli e Torino. E anche in questi casi, non senza distinguo e difficoltà.
Ma non dovrebbe stupire: al Comune di Catania e alla Regione Calabria mancano ancora i regolamenti attuativi per fruire dei documenti in formato cartaceo. Trent'anni non sono stati sufficienti per produrli.

Martedì, 19 Luglio 2011
http://www.lettera43.it/politica/21350/i-dati-dell-87-dei-parlamentari-non-sono-consultabili-in-rete_breve.htm


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Pellegrino
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per farla breve, la mia opinione coincide con questa: http://www.youtube.com/watch?v=V7KNizlPRwI


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dana74
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ambasciator non porta pena...mi sembrava utile segnalare questa info
..si vedrà

SPIDER TRUMAN ESISTE, SMENTISCE E SARA' A GENOVA

Attenzione: apre in una nuova finestra. PDFStampaE-mail
20/07/2011 12:53 | POLITICA - ITALIA

24 minuti fa Spider Truman sulla pagina fb I SEGRETI DELLA CASTA DI MONTECITORIO ha smentito l'appropriazione indebita da parte di Gianfranco Mascia amplificata da Il Fatto ed ha annunciato la sua presenza alle manifestazioni di Genova per il decennale del G8.

"alcuni cialtroni che si sono autoproclamati portavoci, ora hanno anche la faccia tosta di raccontare in giro che sono o conoscono Spider Truman. io non c'entro nulla con questi politicanti "viola" in carriera.Se volete cercarmi, potete trovarmi a Genova per i 10 anni dal G8.
Io non ho fatto alcun videomessaggio, ma ho visto che su corriere.it qualcuno ha girato un video spacciandosi per me: bravi,chiunque voi siate!"

http://www.controlacrisi.org/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=16361&catid=39&Itemid=68


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radisol
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Sul suo profilo Facebook si presenta così. "Licenziato dopo 15 anni di precariato in quel palazzo, ho deciso di svelare pian piano tutti i segreti della casta".

Si tratterebbe di un lavoratore licenziato da Montecitorio che a qunto pare non l'ha presa per niente bene ed ha quindi deciso di svelare tutti i segreti in suo possesso circa i privilegi della "casta!". E ce n'è per tutti i gusti: costo e utilizzo delle famigerate auto blu, barbieri raccomandati dallo stipendio molto generoso (e un accento particolare), tariffe agevolate per gli "onorevoli"... e chi più ne ha, più ne metta.

Su facebook e gli altri social networks sta spopolando: in meno di un giorno 50000 fans (quasi 100.000 nell'istante in cui scriviamo). Qualcuno, proprio dalla rete, inizia ad insinuare qualche dubbio. Non tanto sulla veridicità dei contenuti, perché di quella davvero non dubita nessuno, quanto della reale esistenza del personaggio. La vicenda ricorda un po' quella di Amina, la blogger siriana. Già in quel caso facemmo notare come anche dietro l'inesistenza fisica (o meglio travisata) di una persona reale si potevano rendere note brucianti verità (con tutti i rischi del caso di manipolabilità per conto terzi). La cosa ci sembra tanto più vera quando si mette le mani nella merda di casa nostra.

Considerata a mente fredda la vicenda sembrerebbe l'ennesimo concentrato di rancore e passioni tristi facile veicolo di un nuovo populismo anti-politico. Ma la cosa non può che svestire ancora di più le nude (dis)grazie del ceto politico di casa nostra. E per questo, non possiamo non essere grati a spider Truman... chiunque esso sia!

Infoaut

http://www.infoaut.org/blog/prima-pagina/item/2132-le-verità-scomode-di-spider-truman

_______

Per saperne di più:

http://isegretidellacasta.blogspot.com

http://www.facebook.com/pages/I-segreti-della-casta-di-Montecitorio/232643153433351

http://twitter.com/#!/SpiderTruman


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Pellegrino
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ma "segreti" de che????


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MicheleMorini
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coome ci si fà prendere per il culo....

ma dico io..

ma-ma-ma-ma
boh


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