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Tav, crepe nelle case esposto in procura


kitiaram
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ALTA VELOCITA'
Tav, crepe nelle case esposto in procura
Crepe e lesioni a due abitazioni causate dallo scavo per il tunnel dell'Alta velocità.
E' la denuncia depositata da due famiglie della zona di Rifredi

di MARIO NERI

Sembrano le prime avvisaglie di quello che comitati e associazioni No Tav fiorentini denunciano ormai da mesi. Crepe, lesioni e cedimenti alle case dovuti allo scavo per il sottoattraversamento dell'Alta Velocità in appalto alla società Nodavia. E' l'allarme lanciato da due famiglie di Rifredi che hanno deciso di depositare un esposto alla procura di Firenze. Le due abitazioni si trovano nella zona del Sodo e i danneggiamenti alle case sarebbero apparsi già a partire dalla primavera del 2008 per poi espandersi e moltiplicarsi.

A darne notizia è lavvocato Walter Cabras. Il legale ha depositato l'esposto nel quale le due famiglie denunciano "i gravi disagi che dall'inizio dei lavori di scavo si vedono costrette a subire a causa dei cedimenti del terreno sottostante la loro abitazione, determinati dal prosciugamento della falda acquifera". In conseguenza dei cedimenti, continua la denuncia, "le loro abitazioni sono state interessate da una serie di crepe e lesioni di vario genere che sono andate via via aggravandosi e moltiplicandosi". Nell'esposto le due famiglie segnalano anche cedimenti alle fondazioni e fenditure che si aprono continuamente sui muri. Tutto perché i lavori di consolidamento sarebbero cominciati troppo tardi, mentre l'apertura del cantiere sarebbe avvenuta in anticipo e in sordina. Inoltre, sottolienea l'esposto, le lesioni sarebbero state create da scavi che per ora si sarebbero spinti a 9 metri di profondità. Un elemento che preoccupa i comitati, visto che per il tunnel da quasi 8 chilometri che attraverserà la città la talpa dovrà scavare anche fino a 30 metri.

In una nota Cabras ricostruisce quanto accaduto a partire dal periodo "tra la primavera e l'estate 2008" quando si presentarono le prime crepe "a seguito delle prime opere di scavo Tav" e, inoltre, sottolinea che "non vi sono dubbi che tutti gli enti interessati al sottoattraversamento e alla relativa valutazione di impatto ambientale, nessuno escluso, fossero a conoscenza delle conseguenze dannose che siffatta infrastruttura e i lavori ad essa propedeutici avrebbero determinato a carico della falda acquifera e conseguentemente agli immobili posti 'a valle' dell'opera".

"Questa notizia conferma quanto stiamo dicendo ormai da anni. Lo temevamo, lo avevamo annunciato anche presentando le osservazioni di alcuni esperti e ora ne abbiamo un nuovo riscontro", dice Tiziano Cardosi del comitato contro il sottoattraversamento Tav. Per l'associazione, inoltre, non si tratterebbe del primo caso in cui i lavori provocano danni alle case. "Sevmpre per la zona di Rifredi sappiamo di allagamenti ad alcune cantine causate dagli effetti dei lavori sulla falda di superficie, che tecnicamente viene chiamata falda epidermica. Per questo continuano a non convincerci e non ci hanno rassicurato le dichiarazioni del presidente Rossi e dell'assessore Ceccobao. Dicono di aver richiesto a Ferrovie di stanziare fondi per attivare un monitoraggio. Perché, non erano già previsti i monitoraggi?"
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/02/17/news/tav_crepe_nelle_case_esposto_in_procura-12580342/


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