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Tolto a coppia bimbo nato in Ucraina da madre surrogata


helios
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Tolto a coppia bimbo nato da madre surrogata
Per la Cassazione è come se fosse stato abbandonato

Margherita Nanetti ROMA
12 novembre 201411:52

La Cassazione sbarra il passo alla pratica della maternità surrogata e alla possibilità che i figli nati all'estero con questo tipo di 'accordi' possano essere riconosciuti legittimamente anche in Italia. Una coppia di Brescia ha infatti perso la prima causa approdata alla Suprema Corte e tesa al riconoscimento di un figlio nato in Ucraina da una madre surrogata che si era resa disponibile a soddisfare il desiderio di genitorialità di marito e moglie. Per effetto di questa decisione 'pilota', è stato dato in adozione, con il via libero definitivo degli 'ermellini', il piccolo 'Tommaso' nato nel 2011 da una madre surrogata su "committenza" dei coniugi oggi cinquantenni di Brescia che non potevano avere figli e ai quali, per tre volte, era stata respinta la richiesta di adottare in Italia. Ad avviso dei supremi giudici, l'Italia non riconosce la pratica della "fecondazione extracorporea" e, quindi, quel piccolo è come se fosse figlio di nessuno e occorre trovargli una famiglia dato che la coppia ha cercato di mentire sulla sua nascita.

Di diverso avviso invece è stata la Procura generale della Cassazione rappresentata da Francesca Cerioni che aveva chiesto la revoca dello stato di adottabilità e la 'restituzione' di Tommaso a quelli che si erano spacciati per i suoi veri genitori e che al loro rientro dall'Ucraina erano stati 'scoperti' e denunciati per frode anagrafica. Dalle indagini era subito emerso che nè il marito nè la moglie erano in grado di procreare: alla signora era stato asportato l'utero da tempo, e l'uomo era affetto da oligospermia. La coppia alle strette ammise di aver avuto quel bambino in Ucraina da una madre 'in affitto' che una volta partorito non aveva voluto che il suo nome figurasse sul certificato di nascita del bebè e dunque, adesso, non è nemmeno rintracciabile. Fatto sta che questa vicenda non è in regola nemmeno con la legge Ucraina che prevede che almeno il 50% del patrimonio genetico appartenga alla coppia "committente" e che gli ovociti non siano della gestante. Comunque il parere della Suprema Corte non sarebbe cambiato data la totale contrarietà giuridica a questo tipo di "committenza".

Senza successo, marito e moglie hanno chiesto alla Cassazione di lasciargli il bambino sostenendo che i tempi sono maturi perchè l'Italia provveda a "individuare i valori condivisi dalla comunità internazionale armonizzandoli con il sistema interno". Gli 'ermellini' - con la sentenza 24001, presidente Gabriella Luccioli, relatore Carlo De Chiara - hanno replicato, pur riconoscendo che il Consiglio d'Europa su questo tema lascia i Paesi membri abbastanza liberi di darsi regole, che "l'ordinamento italiano, per il quale la madre è colei che partorisce, contiene un espresso divieto, rafforzato da sanzione penale, della surrogazione di maternità, ossia della pratica secondo cui una donna si presta ad avere una gravidanza e a partorire un figlio per un'altra donna". Questo divieto - prosegue il verdetto - non è stato "travolto dalla declaratoria di illegittimità costituzionale parziale dell'analogo divieto di fecondazione eterologa, pronunciato dalla Consulta con la recente sentenza 162 del 2014". Ed è posto "a presidio di beni giuridici fondamentali", quali "la dignità umana, costituzionalmente tutelata, della gestante e l'istituto dell'adozione, con il quale la surrogazione di maternità si pone oggettivamente in conflitto perchè soltanto a tale istituto, governato da regole particolari poste a tutela di tutti gli interessati, in primo luogo dei minori, e non al mero accordo delle parti, l'ordinamento affida la realizzazione di progetti di genitorialità priva di legami biologici con il nato".

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/11/11/tolto-a-coppia-bresciana-bimbo-dato-in-adozione-e-nato-da-madre-surrogata_7a24354f-6156-43f9-a182-e2f7e7dd4b76.html


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sotis
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Mi auguro che la stessa sorte tocchi a Vendola.


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Kovacs
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La cassazione ha poco da fare la spavalda, quando come in casi come questo la così detta legge rifiuta per ben 3 volte ad una coppia di poter adottare un bimbo in italia.......magari non erano veramente idonei, ma cristo santo, quante coppie stanno in ballo per anni prima di vedersi adottare un figlio?.......noi i problemi ce li creiamo in una maniera ingegnosissima......meritiamo di estinguerci


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Rasna
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Bene ha fatto la legge a dare in adozione a genitori meritevoli quel bambino, togliendolo dalle grinfie di quei meschini acquirenti che, nonostante lo stato italiano li avesse già dichiarati non idonei all'adozione, hanno ben pensato di fottere tutti cercando la classica scorciatoia.
Mi auguro vivamente che questa sentenza faccia storia e che serva a dissuadere tutti quelli che si credono migliori di altri solo perché hanno soldi e il pelo sullo stomaco per sfruttare una donna e il suo utero.

In tutta questa storia ciò che fa riflettere maggiormente non è tanto il fatto che una coppia abbia voluto usare un altro essere umano per mero egoismo, ma il fatto che abbia compiuto questa indegnità dopo che il tribunale dei minori aveva già deciso che non erano in grado di adottare un bambino.
Intendo dire, non che non siano riusciti ad avere l'adozione per mancanza di bambini (ricordo la proporzione di circa 25 "domande" di adozione contro 1 bambino disponibile) ma dopo tre volte sono stati dichiarati non idonei.

Per questa gente io proporrei almeno 5 anni di galera per aver tentato di truffare lo stato, per sfruttamento dello stato di necessità altrui (la "portatrice") e per crimini internazionali... oltre alla condanna pubblica per lo schifo.


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mda1
 mda1
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decisione interessante.
vediamo ceh succede al riccone pugliese che si è comprato un figlio coi soldi dei contribuenti....


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helios
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Concordo con Rasna. Se per diverse volte i due non risultavano idonei per l adozione Diversi motivi c erano.A cinquant anni volere un figlio neonato comprandolo hanno solo dimostrato un egoismo in cui un bambino non poteva crescere normalmente.
Oltretutto hanno dimostrato che non si sono sbagliati a non ritenerli idoneo all adozione.

Mda1, Vendola non ha fatto nulla. Il figlio e del compagno.
Lui non puo ptretendere nulla, il patrimonio genetico del bambino non e suo.
Vediamo in quale maniera lo potranno portare in italia quando per l italia la madre e solo colei che partorisce. In pratica Testa e non Vendola come potra dimostrare in italia che madre ha il bimbo? Deve dimostrare chi e madre e chi e il padre. Hanno fatto un casino,che se lo sbrighino da soli. Tanto di denari ne hanno,li spendano adesso per tirarsi fuori dal fango.
A questo punto se vanno via dall italia sarebbe giusto.il vitalizio di Vendola non pare che gli porti bene.


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[Utente Cancellato]
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Bene ha fatto la legge a dare in adozione a genitori meritevoli quel bambino, togliendolo dalle grinfie di quei meschini acquirenti che, nonostante lo stato italiano li avesse già dichiarati non idonei all'adozione, hanno ben pensato di fottere tutti cercando la classica scorciatoia.
Mi auguro vivamente che questa sentenza faccia storia e che serva a dissuadere tutti quelli che si credono migliori di altri solo perché hanno soldi e il pelo sullo stomaco per sfruttare una donna e il suo utero.

In tutta questa storia ciò che fa riflettere maggiormente non è tanto il fatto che una coppia abbia voluto usare un altro essere umano per mero egoismo, ma il fatto che abbia compiuto questa indegnità dopo che il tribunale dei minori aveva già deciso che non erano in grado di adottare un bambino.
Intendo dire, non che non siano riusciti ad avere l'adozione per mancanza di bambini (ricordo la proporzione di circa 25 "domande" di adozione contro 1 bambino disponibile) ma dopo tre volte sono stati dichiarati non idonei.

Per questa gente io proporrei almeno 5 anni di galera per aver tentato di truffare lo stato, per sfruttamento dello stato di necessità altrui (la "portatrice") e per crimini internazionali... oltre alla condanna pubblica per lo schifo.

Onore al merito.


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uomospeciale
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La cassazione ha poco da fare la spavalda, quando come in casi come questo la così detta legge rifiuta per ben 3 volte ad una coppia di poter adottare un bimbo in italia.......magari non erano veramente idonei, ma cristo santo, quante coppie stanno in ballo per anni prima di vedersi adottare un figlio?.......noi i problemi ce li creiamo in una maniera ingegnosissima......meritiamo di estinguerci

E il bello è che invece si permette a cani e porci di procreare e crescere nidiate di figli
nell'indigenza più totale e assoluta, oppure di crescere bambini anche a chi è un delinquente mafioso puri-pregiudicato, senza che nessuno fiati.

Infatti proprio per questo ci sono centinaia di migliaia di famiglie in Italia che DA GENERAZIONI sanno produrre solo e soltanto criminali perchè si passano la delinquenza come professione dal nonno, ai genitori, ai figli e ai figli dei figli, in una catena senza fine.

Basti guardare i cognomi, sempre e solo gli stessi almeno dai primi del 900 ad oggi.
Ci sono famiglie dove tutti ma proprio tutti sono finiti in galera più e più volte.....
Come dire che sono dei "clienti affezionati" delle patrie galere da generazioni e generazioni.........Converrebbe quasi fargli un abbonamento speciale.


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