La mia parente che è informatore scientifico mi ha appena riportato quanto segue.
Visitando per lavoro un medico di base questo le ha raccontato di quanto sia ultimamente indaffarato a causa delle vaccinazioni e dei malati di Covid.
In particolare ha raccontato che solo 5 dei suoi assistiti, al momento, lo hanno contratto. 3 di questi sono così gravi da dover essere ospedalizzati e necessitano di supporto respiratorio. 2 di loro hanno 66 anni e non presentavano patologie pregresse, il terzo ha 71 anni ed è cardiopatico. E, pensate la "sfiga", questo medico ha dovuto farsi il tampone perché curiosamente tutti e 5 questi pazienti hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale pochi giorni prima di presentare i sintomi del Covid!!!
In aggiunta il medico ha riferito che le ASL non forniscono al medico di base alcun protocollo di cura per la malattia, se non quello di richiedere il ricovero in caso in cui il paziente vada in ipossiemia.
Non sono autorizzati a prescrivere il Remdesivir non perché non funzioni ma perché può essere utilizzato solamente in ospedale... eppure l'AIFA ne suggerisce l'uso solo se assunto entro 10gg dalla comparsa dei sintomi, ossia prima dell'ospedalizzazione!!!
Ma meno male, in questo caso, che il redemsivir non viene fornito a casa: a parte che non vi sono studi che attestino che qualcuno si sia negativizzato prendendolo, ma in ospedale ha solamente ridotto in genere la permanenza in terapia intensiva da 15 a 11 giorni. E' costosissimo, poi, circa 9000 euro a paziente a settimana. In Cina l'hanno lasciato da tempo per le gravi complicanze renali, alcuni finiti in dialisi, così nel gruppo di studio francese. Nonostante sia stato interrotto per tali complicanze, e la Gilead, produttrice del farmaco, ha ritirato la richiesta alla sanità francese di rimborso del farmaco, la loro agenzia nazionale l'ha autorizzato, mentre, nonostante le migliaia di persone, documentate, curate e negativizzate con l'idrossiclorochina a Marsiglia, ha bloccato il rifornimento della Sanofi all'IHU di quella città- Non so se la frode sanitaria sia più grave o meno di quella elettorale statunitense. Se si crede in questa narrazione, comunque sono indubbiamente legate
Vale sempre il saggio pensiero di Andreotti: "A pensar male si commette peccato, ma molto spesso si indovina".