Di Francesco Santoianni
Di oramai antica origine la leggenda degli ospedali pediatrici bombardati
In Siria, ad esempio, nel 2016 si era arrivati ad addebitare ad Assad e all’aviazione russa la distruzione, con relativi bambini morti, di ben 9 ospedali pediatrici senza che nessun “esperto” in TV si domandasse che interesse aveva mai Assad o l’aviazione russa a distruggere ospedali pediatrici popolati da siriani. E nessuno se lo chiede neanche adesso davanti al “bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol” attestato anche dal Open, Tempio del Fact Checking.
Ma invece di affrontare questo enigma, meglio concentrarsi sulle “prove” che dovrebbero documentare il bombardamento degli ospedali pediatrici. In Siria, dove operava il davvero efficiente servizio di propaganda dei White Helmets, queste “prove” venivano fornite subito anche perché i White Helmets, imponendo alle popolazioni sotto il loro controllo l’effettuazione di “esercitazioni”, avevano la loro cineteca piena di filmati con bambini e comparse debitamente truccati, pronti per essere divulgati come la documentazione di un massacro. Tutt’altra situazione in una Mariupol dove le milizie fasciste che tuttora occupano l’area e gli i sponsor locali si devono arrangiare con quel poco che c'è.
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