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Evergrande all'inferno


Tashtego
Honorable Member
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Post: 675
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Bene, a quanto pare Evergrande non fa fronte ai suoi debiti. Io capisco ben poco di economia e questo articolo sembra prefigurare un disastro globale. E' credibile? Se è credibile quali saranno le tappe e che riflessi può avere sull'economia reale?

https://www.databaseitalia.it/evergrande-allinferno/


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cedric
Noble Member
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Post: 1697
 

Non accadrà praticamente nulla: col caso Evergrande il governo cinese ha  voluto far toccare con mano, anzi col portafoglio, ai propri sudditi cosa sia il capitalismo finanziario occidentale.

I gonzi cinesi che hanno comperato le obbligazioni di Evergrande faranno un po' di penitenza per aver perso un paio di anni di risparmi  (qualcuno anche qualcosa in più). I  nuovi borghesucci cinesi che  hanno speculato comperando case ancora da costruire per rivenderle al doppio, sempre in costruzione, andranno (giustamente) a lavorare nei campi per onorare i debiti fatti sperando di arricchirsi.

Gli edge fund occidentali si leccheranno le ferite accettando la ristrutturazione dl debito (riavranno indietro il 20-30% dei quattrini se gli va bene) ed impareranno  che argentini e cinesi sono della stessa razza quando si tratta di passare fregature offrendo tassi di interesse senza senso. Poi cercheranno altri polli, che non mancano mai,  a cui vendere altra cartaccia.

La cosa piu' interessante è che il governo cinese sta imponendo a tutte le società cinesi il  delisting (uscita dalle quotazioni) dalle borse occidentali consentendo loro di essere quotate solo alla borse nazionali (Shanghai, Shenzhen e qualche altra minore ma NON Hong Kong).

Il messaggio è chiaro: le aziende cinesi quotate in borsa devono restare in mano ai cinesi (o almeno sotto il controllo delle borse cinesi), cos' ai capitalisti decadenti occidentali passa la voglia di accaparrasi qualche ditta con competenze e capacità stategiche. Ccà nisciun è fess come in italia....

 


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PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
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Il messaggio è chiaro: le aziende cinesi quotate in borsa devono restare in mano ai cinesi (o almeno sotto il controllo delle borse cinesi), cos' ai capitalisti decadenti occidentali passa la voglia di accaparrasi qualche ditta con competenze e capacità stategiche. Ccà nisciun è fess come in italia....

 

La stessa cosa devono fare gli occidentali, europei e italiani in testa e in più mettere DAZI 'cum grano salis' cioè sui prodotti asiatici che siamo capaci di produrre anche noi ad un prezzo più elevato.


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oriundo2006
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Ciao Pietro, ti cito:’’.. mettere DAZI 'cum grano salis' cioè sui prodotti asiatici che siamo capaci di produrre anche noi ad un prezzo più elevato..’'.

Primo: non siamo capaci di niente nell’elettronica consumer. Siamo a livelli pre-cibernetici il che è tutto dire sul nostro futuro. Sappiamo però fare la pizza, cosa che tutto il mondo ci invidia e che ci pone all’ apice della modernità. O no ?

Secondo: che dazi vuoi mai mettere quando la FIAT ha venduto la Magneti Marelli ai giapponesi, quando si parla proprio adesso delle batterie di nuova generazione e nessuno in Italia le sa fare  tranne forse il caso M.M. ? Dazi di ‘ritorno’ che colpirebbero quel poco di Made in Italy che sopravvive nel mare magnum di fusioni ed acquisizioni internazionali in cui siamo uno dei bocconi privilegiati…ma fino ad un certo punto. Nel frattempo COMAU e IVECO anche loro un giorno sì ed uno no sono in vendita ad aziende orientali: è solo una questione di tempo e di prezzo…e di consenso dei circoli che contano. Circoli internazionali, obvius...

Terzo: l’economia ‘occidentale’ oramai fa blocco unico anche se separata ancora dalle ‘origini’ delle politiche fiscali e dalle strategie nazionali che cercano di salvare il salvabile, come fa la Francia. Qui da noi subiresti l’ anatema ‘antifà’, con le autorità del trono e dell’ altare a maledirti uribis et orbis per una simile presa di posizione…ed essendo tutti, dico tutti, cattolici ancorché di un cattolicesimo inventato pro domo propria, ti troveresti solo soletto a rimirare la tua brillante carriera improvvisamente crollata sulle ali di uno scandalo montato ad arte.

Quarto: a livello internazionale siamo soli. L’ Italia non vale NULLA, i suoi rappresentanti politici NULLA, le sue politiche derise da TUTTI, si capisce off Records e molto ma molto a bassa voce. Morale: la nave è spinta dai venti verso un destino che nessuno sa e che nessuno capisce davvero, mentre la ciurma rema disperatamente maltrattata e mal governata. Sul cassero però l’elite festeggia: ha ridotto i cittadini a instrumentum servilis come mai nel passato recente con il consenso dei sodomiti del Vaticano. Cosa chiedere di più ?


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PietroGE
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L'Italia aveva in Olivetti una compagnia capace che è stata distrutta per fare qualche soldo. Lo stesso vale per Magneti Marelli. Due cose sono da farsi PRIMA di mettere i dazi: non cedere a nessuno know how, tanto meno a gente capace di produrre a prezzi stracciati come i cinesi, e questo può farlo l'Italia da sola con leggi e con monitoraggio, cercare di mantenere in Italia la gente capace , è ce n'è ancora, e eventualmente far ritornare la gente qualificata dall'estero. Poi è ovvio che i dazi li deve mettere l'Europa, non l'Italia da sola perché  le ritorsioni sono sicure. Il problema della mancanza di produzione di tecnologia avanzata non è solo italiano, anche tedeschi e francesi lo hanno, si tratta quindi di prendere coscienza a livello politico, quello che ad esempio ha fatto Trump in USA. I dazi contro le merci cinesi sono stati una penalizzazione per il consumatore americano ma hanno permesso di stabilizzare la produzione interna che stava andando a rotoli. E il problema non è solo economico ma anche geopolitico e militare.


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oriundo2006
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Siamo d’accordo Pietro. Ma il mondo va nella direzione opposta. Per il momento...


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