EDITORIALI
Il senso di La Russa per la storia. Via Rasella e un crescendo grottesco e quasi paranoide
Il paese avrebbe urgente bisogno di uscire da questo eterno 25 aprile, l’emergenza antifascista metafisica, e uscite come quelle del presidente del Senato non aiutano. Idea: invece di riprocessare la Storia, organizzi un convegno con i dissidenti delle autocrazie e i cristiani perseguitati
Ora, sono sei mesi che La Russa è in carica e non si capisce davvero perché tanto rimestare nella storia italiana più cupa, liquidando, relativizzando, diffamando, in un crescendo quasi paranoide.
Non stimo La Russa e non mi interessa quello che dice, anche perché nel migliore dei casi potrebbe dire mezze verità, quando non quarti od ottavi abbondantemente edulcorati, fino a diventare digeribili dai suoi padroni. Ma bisogna anche riconoscere che 'sti giornalisti che "incalzano" sempre gli stessi, guardandosi bene dal farlo con chi andrebbe incalzato davvero, e più in generale gli antifascisti in servizio permanente (e remunerato), hanno ormai spaccato il caxxo oltre ogni limite ragionevole e tollerabile.
Finché a rimestare nella storia più cupa liquidando e diffamando sono loro, va tutto bene. Quando lo fanno gli altri invece, apriti cielo! Si va dalle minacce, agli insulti, ai guaiti di indignazione, alla pretesa di scuse, di dimissioni, di censura, di galera, di messa al bando del malcapitato, reo di vilipendio della Sacra Resistenza o di uno qualsiasi dei tanti sepolcri imbiancati che costellano la storia di questo disgraziato paese.
Ma non funziona così, cari "democratici". Tutto finisce, a questo mondo, anche il vostro abusivo monopolio del discorso, e prima o poi vi ritroverete nudi come il famoso re, ad assistere con le spalle al muro allo sgretolarsi della narrativa ipocrita e menzognera che avete creato a beneficio vostro e dell'occupante. A cominciare da via Rasella, che non è stato un atto "tutt'altro che nobile", ma un atto terroristico escogitato dai pcisti allo scopo deliberato di scatenare la rappresaglia tedesca contro la popolazione civile.
Al di là del fatto che in quell'attentato morirono ignari passanti romani, tra cui dei bambini, mettere una bomba in un cassonetto dell'immondizia non è precisamente una "azione eroica", ma è invece il tipo di infamia che ci si aspetterebbe da una banda di assassini e voltagabbana, già appartenenti ai GUF e rigorosamente imboscati durante la guerra, come Calamandrei e Bentivegna (e non dimentichiamo Carla Capponi, per non far torto al gentil sesso...). Un atto che va giudicato per le sue conseguenze, perfettamente coincidenti con le intenzioni: non ebbe alcuna influenza sulle operazioni militari, ma provocó la morte di oltre trecento persone, in gran parte innocenti, e contribuì grandemente ad avvelenare e insanguinare la guerra civile, già abbastanza tragica, che sconvolse l'Italia mentre eserciti stranieri si combattevano sul nostro suolo.
l' articolo è per abbonati ma l' incipit e il titolo dicono già molte cose
Senza dubbio: dicono che dopo ottant'anni, gli amici antifascisti e la stampa di regime intendono continuare imperterriti ad ammorbarci con la loro ipocrisia, doppiopesismo, malafede e mancanza di pudore.
EDITORIALI
Su Via Rasella un pessimo La Russa. Ancora una volta
Il Foglio ha cambiato il suo titolo che era troppo forte,
assi la storia del busto di Mussolini, roba da antiquariato un po’ grottesco (meglio il busto di Churchill nello Studio Ovale della Casa Bianca). Passi il sottrarsi alla domanda dei giornalisti a Gerusalemme se il fascismo sia stato il famoso “male assoluto” (nella scala del male, ci sono anche Hitler e Stalin, ma anche qui siamo ai limiti). Ma oggi la seconda carica dello stato, incalzato sulla Liberazione e il 25 aprile, ha definito così Via Rasella: “E’ stata una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza: quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani, antifascisti e non”.
Tagliate anche le tre righe finali della parte leggibile anche dai non abbonati
Un attentato terroristico eseguito, forse su richiesta degli americani (i quali poi si sono dissociati), dal PCI per rivendicare una sua preminenza nella resistenza contro i tedeschi. Come dice la stessa Wikipedia : "..nella decisione del PCI di ordinare l'attentato avrebbe influito anche la circostanza che, in quel momento, a via Tasso e Regina Coeli il numero dei propri militanti di primo piano sarebbe stato relativamente esiguo, cosicché il rischio di rappresaglia sarebbe stato principalmente a carico di altri..". Si sapeva benissimo che ci sarebbe stata una rappresaglia ma questa è stata messa in conto per cercare di rifarsi una 'verginità' antifascista da molta gente (tra i quali intellettuali divenuti celebri antifascisti dopo la guerra) che aveva aderito pienamente al fascismo. Oltre ai 33 altoatesini (si evita accuratamente di dire che erano de facto italiani che avevano il diritto di prestare il servizio militare con i tedeschi visto che noi eravamo loro alleati) sono morti (e dimenticati) anche 2 civili italiani tra i quali un ragazzo di 12 anni. Il 'salto della quaglia' cioè fa vedere agli alleati che noi eravamo dalla loro parte contro i (già sconfitti) nazisti, non ha di certo ingannato nessuno, meno che mai gli americani.
E' proprio così, @BrunoWald, non ci sarebbe altro da aggiungere. Comunque, purtroppo, il dibattito politico in Italia è letteralmente ( e volutamente ) bloccato tra questi paletti e non c'è modo di rimuoverli. Quanto al Foglio, non mi stupisce né la cifra, né la scelta dell'ennesima non-notizia. Chissà se hanno almeno cambiato il loro stile contorto di esposizione, non bastava certo quello a qualificarlo come un giornale per "intellettuali".
Non stimo La Russa e non mi interessa quello che dice, anche perché nel migliore dei casi potrebbe dire mezze verità, quando non quarti od ottavi abbondantemente edulcorati, fino a diventare digeribili dai suoi padroni. Ma bisogna anche riconoscere che 'sti giornalisti che "incalzano" sempre gli stessi, guardandosi bene dal farlo con chi andrebbe incalzato davvero, e più in generale gli antifascisti in servizio permanente (e remunerato), hanno ormai spaccato il caxxo oltre ogni limite ragionevole e tollerabile.
Ben detto Brunowald. E' questa la parte che mi interessa e la incornicio. Inoltre, non si tratta ahimé dei soli giornalisti, ma di tutta l'opinione pubblica di sinistra e di quella "apolitica". E non avviene per caso tutto ciò. Vengono appositamente fuorviati dall'obiettivo principale (il Vero Potere, diceva Barnard) e si fossilizzano sui vari Berlusconi, La Russa, Calderoli, Borghezio, Salvini, Melonimerda, ecc. Ovviamente, se ci si basa strettamente sui fatti e non sulle apparenze pagliaccesche e "fascistoidi", i danni provocati dai sinistri che invece fan bella figura con il loro atteggiamento colto e distinto sono infinitamente maggiori. Per i tifosi di sinistra, il nemico è il "capitalista" (parola che non significa nulla in pratica), l'imprenditore, il fascista, il prete, il politico di destra eccentrico, ecc.
Mai una parola contro il VERO POTERE (massoneria, globalismo, élites giudaiche che occupano tutti i posti chiave, lobbies pedo-omofile, ecc) essendo telecomandati a non parlarne.
Premesso tutto ciò, vien voglia di difendere tutta la destra. E senza affatto cadere nel giochetto delle false contrapposizioni create ad arte per dividerci. Quando miri dritto al vero potere, puoi creare solo UNIONE
Dici bene anche tu: non solo questo squallido episodio, ma quasi tutto il teatro della politica serve appunto a distrarre l'attenzione dal vero potere, che è nemico di tutti, anche del sinistrato medio che è troppo scemo per capirlo.
Sono invece in totale disaccordo sulla conclusione che ne trai: con questa destra piagnucolosa e cialtrona non berrei neppure un caffé, figuriamoci se penso a difenderla, o a una qualsiasi unione. Il vero nemico è quello che hai descritto, senza dubbio: ma se i sinistri sono i suoi sgherri, i destrorsi ne sono i giullari di corte. Non è possibile scegliere tra due mali.
Un buffone come La Russa, che prima parla e poi si cala pubblicamente le brache, che non si vergogna di definire "veri patrioti" i partigiani, pur di non perdere il favore del padrone, merita solo disprezzo.
Certo che la vulgata ufficiale mediatica scatenata dal commento La Russa ormai non teme ridicolo ne scadimento a livello di circo equestre. Sto sentendo su La 7 Farinetti, figlio di partigiano, il quale afferma, non smentito da nessuno, che noi "grazie ai partigiani abbiamo vinto la guerra , mentre chi ha perso sono i nazisti e i fascisti." Kakkio! Uno si chiede poi come mai non siamo una potenza nucleare, non abbiamo mantenuto le colonie e non abbiamo un seggio al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Anzi dobbiamo sottostare alle servitù militari. Poi si lamentano se a livello internazionale nessuno ci prende sul serio.
BrunoWald
Sì conosco già la tua contrarietà al governo (come quella di molti altri).
La mia difesa di questa destra al governo si basa sui fatti. Non ad esempio sul chiacchiericcio assolutamente infondato della controinformazione, della sinistra e dell'estrema destra. Trovo tanta superficialità generale, nessun risalto nei mass media a ciò che sta facendo di eccezionale rispetto ai passati governi (salvo talvolta la mera menzione per onor di cronaca).
In notizie dall'Italia sto informando il forum in merito da 2-3 mesetti.
NB: non ho votato mai la destra e non voto dal 2006 (sinistra...)
Non vivo in Italia e confesso di non essere particolarmente attento e informato riguardo alla politica del governo Meloni; so che stai facendo opera di informazione al riguardo, e non metto in discussione quello che dici. Non è questo il punto. Se il governo in carica sta facendo cose buone per l'Italia, posso solo rallegrarmene e, su ciascun punto specifico, rendergliene merito.
Il mio discorso è completamente diverso. I nemici dell'Italia di ottant'anni or sono continuano ad essere i suoi nemici oggi, travestiti da "alleati" e di fatto padroni. Un governo che serve gli interessi di quel nemico, che collabora con esso, che obbedisce agli ordini ricevuti, per amore o per forza, è di fatto un nemico a sua volta, e non riesco a immaginare una qualche spericolata acrobazia logica che mi consenta di ignorare questo fatto.
Ci fu un tempo in cui migliaia di italiani morirono per l'Idea in cui credevano, e per difendere una patria che stava affondando. Non mi riferisco ai conformisti del Ventennio, ma a coloro che presero le armi quando tutto era perduto, indifferenti al loro destino personale. Furono costretti, da un nemico spietato, a combattere una crudele guerra civile che impedì di concentrare le forze contro l'invasore straniero. Dopo ottant'anni il loro sacrificio continua ad essere negato, e la loro memoria infangata e vilipesa.
Non mi aspetto nulla di diverso da anime sfigurate dall'odio, o dagli eterni opportunisti che campano alla grande suonando la musica gradita al padrone. Ma che un La Russa, il quale da giovane faceva il saluto romano e militava in un partito che pretendeva (truffaldinamente...) di rappresentare l'eredità della Repubblica Sociale Italiana, non si vergogni di calare le brache davanti al nemico facendo affermazioni ignobili, per non perdere i privilegi di cui gode, merita solo un disprezzo infinito.
BrunoWald, i nemici dell'Italia sono carne morta.
- L'UE è in cattive acque e non ha un futuro (quantomeno non lo ha se vuole continuare a sottomettere i popoli europei e l'Italia in primis, danneggiandola come ha fatto negli ultimi 22 anni)
- Gli USA (la loro parte globalista, DEM, Silicon Valley, dollarocrazia, ecc) sparano le loro ultime cartucce disperatamente
- Il loro avamposto in Ucraina, dove commettere tutte le loro nefandezze, è in via di sgretolamento per mano di Putin
- I paesi arabi produttori di petrolio si defilano dal loro sodalizio con le élites globaliste
- La Regina Elisabetta è morta e la Corona non sembra più affatto in forma
- Il sistema BRICS coinvolge sempre più paesi "non allineati" e che non si vogliono allineare
- La vittoria di Trump assicurerà lo smantellamento della NATO o una guida più assennata e non più appannaggio delle élites "esportatrici di democrazia"
- In Israele i primi casini della storia (salvo qualche bandiera LGBTQ tra i manifestanti 🤔 )
- Chissà cos'altro dimentico, a braccio...
NB: sono al corrente di ogni possibile critica sui vari Trump e Putin ma guardo i fatti e le accantono fino a prova contraria SERIA.