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La Bufala dei missili a lungo raggio


GioCo
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sarah
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Eh... Ci potrebbe anche essere "di peggio", @GioCo. Ironicamente, di peggio. La notizia, partita in modo fumoso, potrebbe in qualche modo "auto - ufficializzarsi" e diventare "vera" nel senso che questo aggettivo ha nella comunicazione di oggi. Tant'è che nelle ultime ore si parla già di attacchi al territorio russo con armi occidentali. Tutto come da copione, insomma. E gli attacchi continueranno e le dichiarazioni e le minacce, pure e tutto avverrà, molto probabilmente e ancora una volta, in un clima di surreale indifferenza in cui continueranno a tenere banco discorsi ben più banali. Se tutto ciò ci sembra assurdo, forse in fondo non lo è poi più di tanto: anche il pubblico più imbambolato ormai è assuefatto a questa narrazione le cui mosse sono tanto prevedibili da generare nausea. Al limite si attenderà la cosiddetta "morte del fatto" quando la notizia eclatante, tra non molto, avrà esaurito il proprio potenziale. Perché fondamentalmente siamo di fronte a uno, cento, mille controsensi: da un lato, apparentemente, si lavora per ordinare i tasselli di un quadro che porta dritto a conseguenze drammatiche mentre dall'altro si alza costantemente il livello della banalizzazione. Della banalizzazione di tutto. Io spero che si riesca a cogliere il senso di ciò che mi spinge a commentare in questo modo, anche se la stanchezza non mi sta aiutando con le parole. Insomma, a cosa stiamo assistendo? Delle due una: o siamo i classici suonatori sul ponte della nave che affonda e che si bevono un ultimo bicchiere, tanto ormai oppure siamo davvero "forzati" dentro uno scenario obbligato che ci espone a una miriade di simulazioni delle peggiori catastrofi che in realtà però hanno senso solo in un'altra dimensione, forse quella dei pensieri "malati" di chi muove denaro e potere. Attacchi all'iran, attacchi dell'iran, bombe atomiche, movimenti di truppe, rivoluzioni americane... Fatti veri? Veri solo nella loro dimensione mediatica? Fatti che accadono, mentre noi siamo come Fantozzi (scusi il paragone) obbligati a guardare mille volte il film inginocchiati sui ceci, fino a non poterne più... Cosa vogliono davvero ottenere?


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BrunoWald
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La rete è piena di video e di commenti sul presunto "attacco in profondità" all'interno della Russia con missili a lungo raggio, il tutto nei termini più melodrammatici possibili, tanto per non indurre sonnolenza nel gentile pubblico. Quel buontempone di Nicolai Lilin si spinge ad affermare che adesso la Russia avrebbe il sacrosanto diritto di colpire obiettivi in Ucraina e in Europa con armi nucleari, nientemeno...

Poi se hai la pazienza di approfondire si scopre che il presunto attacco in profondità con gli ATACMS sarebbe avvenuto nell'oblast di Briansk, letteralmente confinante con l'Ucraina, e sarebbero stati colpiti dei magazzini militari in disuso dell'era sovietica. In sintesi: ci stanno prendendo per i fondelli come sempre. Uno non vorrebbe pensar male, ma sono proprio questo genere di sfacciate manipolazioni a farci dedurre che si tratti di una gigantesca farsa in vari atti (pandemenza, guerre, terrorismo, clima, ecc): una farsa, non certo per i disgraziati che sono vittime di questi criminali, ma per miliardi di spettatori, costretti a vivere sempre più immersi in uno psicodramma planetario.

Io ormai sono convinto che la propaganda occidentale e quella russa - che ha arruolato non pochi operatori italiani (o italianizzati, come il suddetto Lilin) si equivalgano, e siano sostanzialmente complici. Del resto, i loro committenti baciano l'anello, per non dire un'altra cosa, agli stessi figuri.


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oriundo2006
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Non penso in questi termini, ovvero che si tratti di disinformazione pilotata da remoto dalle centrali militari dei due Paesi in singolare comunione di intenti, da buontemponi che giocano a risiko.

Che vi sia una 'recita' e che questa vada avanti da parecchio tempo, mi pare possibile ma improbabile diciamo dopo il Crocus. Li' e' avvenuto un attacco diretto in Russia stessa oltretutto nel centro nevralgico dell' Oblast di Mosca e qualsivoglia possibile 'accordo' per limitare il teatro di guerra all' Ucraina, proprio li' e' definitivamente tramontato: qualsiasi 'accordo' di una qualsiasi 'recita' li' e' definitivamente finito.

C'e' un perche' che consolida la mia visione, ed e' enorme: la Russia negli ultimi anni ha cambiato diverse volte la propria strategia militare ufficiale sopratutto negli ultimissimmi tempi, per adeguarla alla minaccia incombente e fino a considerare possibile una risposta atomica anche in presenza di un attacco 'tradizionale' ma importante, non piu' solo 'esiziale' per la vita del Paese: dunque non solo piu' attacco atomico vs atomico ma anche un attacco 'tradizionale' puo' far scattare una rappresaglia atomica potenzialmente illimitata.

Chiaramente questo mutamente strategico vanifica la portata di un qualsiasi accordo precedente.

La soglia si e' abbassata di molto e se 'combine' vi fosse anche a questo punto, e' una 'combine' che militarmente non potra' fermersi qui: sfuggira' obbligatoriamente e rapidamente di mano a tutti.

Nessuno puo' ragionevolmente prevedere un conflitto limitato perche', e qui vi e' il secondo perche', nell' organizzazione militare russa, i singoli distretti hanno la piu' ampia capacita' di utilizzo delle armi a loro disposizione: non devono attendere ordini da un comando centrale che inoltre, se fosse a sua volta gia' decapitato, prevede la cosidetta 'mano morta', ovvero l' ordine automatico dato alle forze aere, missilistiche, marittime ed altre, tra cui quelle spaziali, di distruzione totale dell'avversario. Migliaia di missili partirebbero senza intervento umano ed ognuno con diverse testate. Della Terra non resterebbe piu' nulla: un deserto radioattivo con sullo sfondo un lancinante Ulivo disseccato a rammentare che la pace era possibile ma la follia ha vinto.

Dunque se ipoteticamente alla Russia fosse stata data la parte del 'cattivo', a seguito di trattative coordinate a questo punto per eliminare un terzo contendente, agli americani, quella dei vincitori a spese altrui, e' impossibile che sia stata data perche', terzo perche', dopo un attacco a Mosca a Pietroburgo e successiva ritorsione anche solo 'limitata', semplicemente non esisterebbero piu' cittadini americani, dato che non hanno protezioni atomiche estese a differenza di quelli dell' ex Urss, i quali pero' a loro volta non potrebbero sopravvivere a lungo in un mondo atomizzato.

Dunque non giochiamo su tutto questo. La vita di infiniti uomini e donne dipende da quell' Ulivo.

 

 


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PietroGE
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Non si capisce il clamore mediatico per una decisione, quella dei missili a lungo raggio, che era nell'aria da mesi se non da un anno e cha fa parte da tempo di una strategia americana volta a congelare la situazione di guerra in modo 'coreano'. La ragione è che gli interessi strategici americani lo richiedono. L'errore che molti degli analisti fanno è di vedere la guerra ucraina come separata dagli altri scenari internazionali mentre in effetti non lo è, e non lo è vista da Washington. Gli USA se ne fregano , se non avete ancora capito, del Donbass, della Crimea e dell'Ucraina in generale, a loro interessa che la Russia, come potenziale alleata militare della Cina, perda il più gran numero di soldati e equipaggiamento militare possibili e si indebolisca, anche economicamente, a tal punto da non costituire più una minaccia. Il vero scontro, che cambierà gli equilibri mondiali, sarà con la Cina. I missili a lungo raggio servono a colpire e danneggiare le infrastrutture militari russe, non cambiano e non cambieranno la situazione al fronte, questo gli americani lo sanno benissimo. Per cambiare lo stato della guerra, gli ucraini avrebbero bisogno di più soldati, di più armi e di una aviazione capace di supportarli, tutte cose che non hanno. La notizia interessante è il cambiamento della dottrina nucleare russa e cioè l'uso di armi nucleari anche se attaccati e invasi con armi convenzionali. Tutti hanno compreso che Putin sarebbe disposto a usare le armi nucleari in Ucraina, dove, tra l'atro, vivono milioni di russi e ci sono i 500 000 soldati russi come forza di occupazione. In realtà questo cambiamento di strategia di uso della armi nucleari vale in generale, e vale in modo particolare contro quelle nazioni che hanno una quantità enorme di soldati che potrebbero invadere i territori russi praticamente disabitati della Siberia, e non sono certo gli europei.


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Bertozzi
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Ma oriundo caro, davvero ri-tiri fuori il crocus? Avevi previsto come sicuri "milioni di morti" e "mesi terribili" dopo il fatto. Niente di tutto questo è mai successo. A fartelo notare mi hai dato del "negazionista". Visto che ne riparli - hai aspettato tutto sto tempo sperando che dimenticassimo la figuraccia? Beh, son qui a ricordartela. Adesso ti si mette davanti al naso che queste notizie sono tutte farloccate e nonostante tutto tu riparli di nuovo di Conflitti illimitati e senza controllo e armi atomiche che potrebbero scoppiare domani. Ma non capisci che sei vittima della propaganda come la vicina di casa covidiota? 

È un anno che ogni mese c'è un casus belli, un anno intero. E ancora non capite il giochino. L' intellettualismo e la geo tinellica vi hanno dato alla testa. Ho detto che a fine anno farò un pamphlet con tutti i casus belli mese per mese, e lo farò. Con i vostri commenti e dichiarazioni che prevedevano guerra senza confine un giorno si e l'altro pure. Son curioso di vedere se me lo pubblicano. Sarò impietoso, preparatevi.


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PietroGE
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Caro Bertozzi, potresti spiegare il perché tutte la nazioni anche quelle che avrebbero un assoluto  bisogno di welfare e di investimenti nell'economia stanno riarmandosi come pazze? E la cosa è generalizzata, non è limitata all'occidente o alla Cina. Chi aveva acquistato per tempo azioni delle multinazionali degli armamenti ora è ricco sfondato. E le armi prima o poi si usano, la guerra in Ucraina, quella in MO e quella che su sta preparando nel Mar della Cina Meridionale insegnano. È vero d'altra parte che le previsioni sullo stato di una guerra, in generale, lasciano il tempo che trovano. Ricordo che 2 anni fa TUTTI gli analisti davano per sconfitta l'Ucraina nel giro di dieci giorni, i più ottimisti filo ucraini gli davano 2 settimane e il governo tedesco non aveva intenzione di dare armi agli ucraini perché stimava che  loro avevano già perso. Una guerra si sa come inizia ma non si sa mai con certezza come va a finire. 


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Bertozzi
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Dai Pietro che domande, come mai gli stati usano i soldi per armarsi invece che aiutare il popolo? Davvero mi stai facendo sta domanda? Quando mai hanno smesso di armarsi o di dare soldi alla lobby delle armi e di big-pharma invece di aiutare il popolo?

Perché il popolo è bestia da tosare, per arricchire la cricca lassù. E più il popolo grida alla guerra e ci crede e più si fa tosare! E mi fa specie quando le bestie in questione cioè noi, aderiamo alla narrazione dicendo "eh, se si stanno armando è perché faranno la guerra!" Quelli gongolano!

Sono tre anni che dite che siamo sull'orlo del baratro nucleare - stessa strategia della guerra fredda negli anni 70 per drenare soldi ai cittadini attraverso la paura - e però nulla succede. Nessun milione di morti né guerra mondiale che ci polverizzerà tutti. 

Questi sono i fatti, il resto son chiacchiere, che oggi valgono, domani son già dimenticate, così come i casus belli apparsi regolarmente durante l'anno. E ciò che mi fa più specie è che ci credete, sulla base di deduzioni vostre che pensate molto intelligenti, basate a loro volta su informazioni mainstream che vengono sbufalate puntualmente.

Poi pure tu ammetti che le previsioni su eventuali guerre lasciano il tempo che trovano, e allora di che stiamo a parla'?

I saggi oggi come oggi dicono: lasciate le guerre e le narrazioni fuori di casa, non lasciatele entrare e magicamente spariranno! Provare per credere!


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BrunoWald
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Sta di fatto che siamo già in una situazione sufficientemente antipatica, non vedo perché dovremmo perderci in polemiche acrimoniose tra di noi: tutta energia sprecata. Ognuno vede le cose dal suo punto di vista, non necessariamente l'unico valido. Riconosco che i fatti per il momento danno ragione a Bertozzi (a meno di essere ucraini o palestinesi...), e c'è molta verità nelle cose che dice. Ma d'altra parte, quelli che nella bella estate del 1939 prendevano il caffé ai tavolini di Berlino o di Parigi non avevano idea di quello che incombeva sulle loro teste. I primi venti tempestosi avevano cominciato a soffiare già nel 1935, ci vollero 4 o 5 anni perché scoppiasse l'uragano; forse adesso ci metteranno più tempo.

O forse è tutta una manipolazione ordita contro di noi, con la complicità di guelfi e ghibellini, a dispetto del sangue e delle distruzioni reali che provocano, come comincio a pensare con sempre maggior forza. Ci troviamo un pò nella situazione del sergente Hartmann: "Ma che cazzo di cinematografo è questo"?

Secondo me, i diversi litiganti sono manovrati dalla stessa cupola, e benché i loro scazzi siano probabilmente reali, il loro vero nemico siamo noi: almeno su questo, sono tutti d'accordo di sicuro.


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GioCo
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Partiamo da un dato che il video sottolinea: questa guerra è soprattutto (per ora) di parole. Un po' come prima di un incontro sul ring i bulli che si scambiano vicendevoli "carinerie" che hanno più scopi sovrapposti come @sarah nota. In parte si lanciano messaggi ai rispettivi "stati profondi" e in parte al pubblico che tifa per questo o per quello.

Il motivo di nuovo è semplice, questa guerra è prima di tutto spirituale e prima di tutto per la sopravvivenza del monoteismo come concetto nel dominio della realtà "immaginata" globalmente. Fateci caso, a capo della Russia e della Cina non ci sono governi succubi di teocrazie, tanto meno monoteiste.

Apparentemente anche l'UE e gli USA, che però sottostanno a una tirannia teocratica monotesita assoluta catto-aschenazi mascherata da democrazia. Appunto, quella che chiamo demoniocrazia perché di fatto riassume l'epicentro delle fantasie più malate che ci gravitano addosso.

Quindi abbiamo teocrazie totalitarie assolute Vs governi anti-religiosi, nel senso che per costoro il governatorato laico è un fatto, non un velo per nascondere teocrazie. Accanto poi ci sono i regni comunque religiosi e in prevalenza monoteisti, come quelli mediorientali, ma con una proiezione gepolitica regionale e con la garanzia di continuità chiunque "vinca".

Dato che la guerra è spirituale, non si combatte con armi normali. Si combatte con armi emotive. Come la paura ad esempio. Ma anche l'odio e la rabbia che possono nascere dallo sconforto, dalla frustrazione, dall'impotenza e dall'isolamento semantico (=mancanza di ascolto). Ad esempio nel vedere che nonostante tutto il massacro a Gaza prosegue indisturbato e impunito, cioè ingiustizia per alimentare garanzie d'insicurezza. Se notate si pesta molto il tasto della sicurezza ultimamente, dicendo che bisogna aumentarla mentre si minano le condizioni che la rendenvano inutile. Come la costante minaccia rivolta alla Russia, appunto.

Tutto verte attorno alla necessità di martellare l'animo con continue e costanti minacce, come ad esempio il tecno-siero genico che è un arma militare, come ho detto da subito e che ci ucciderebbe entro 5 anni. La tecnologia del siero è ora nell'acqua, nell'aria, nel cibo... Ovunque. Quindi è più probabile che l'intento sia quello di proteggere una parte della popolazione selettivamente da un arma bellica biologica concepita apposta per quello scopo: rendere dipendenti a vita dall'antidoto i sopravvissuti. Quindi è più probabile che il tecno-siero fosse veleno certo ma non per tutti e che i prescelti siano stati selezionati con l'aiuto dell'I.A.

Quindi chi non si è fatto il siero "salvifico" (cioè quello che è stato geneticamente predisposto a quello scopo sui targhet prescelti del tutto ignari) muore ? Di nuovo, è un arma bellica bioingenerizzata come il covid. Quando una bomba esplode, esplode per fare danni. Non per far crescere fiorellini sui prati della Mulino Bianco. La bioingegneria è un fatto che non si può più far finta di non conoscere, eppure, come vedete, di punto in bianco è sparita dai radar della controinformazione che ora cerca di "pescare" con reti a strascico i dispersi dal dissenso.

L'operazione Trump ha questo esatto fine secondo me: riportare le pecorelle smarrite dal dissenso all'ovile cattolico per prepararle al nuovo macello di innocenza prossimo venturo. Trump non è sotto il controllo gesuita ma è un mafioso ed è come tutti i mafiosi un devoto cattolico, tanto quanto Totò Riina, perché sono persone che conoscono bene il potere. Solo che è un palazzinaro com'era il Berlusca, non il braccio armato di una cosca. Ma la mentalità è esattamente quella e la mafia è la brutta copia delle cosorterie catto-aschenazi, quindi si intendono bene tra loro e siccome il coltello dalla parte del manico ce l'hanno i catto-aschenazi, già dai collaboratori della nuova amministrazione è evidentissimo che tutto è totalmente e pienamente sotto il loro controllo. A parte la facciata, al solito.

Il tavolo per il macello molochiano prossimo venturo è già in piena fase di apparecchiamento e lo vediamo bene. Come ho detto e ripeto la guerra si farà perché è inevitabile. Il monoteismo sta perdendo, nonostante le apparenze, la battaglia cruciale che è proprio quella delle parole.

A prescindere da tutto la vittoria di Trump significa esattamente questo, che il tavolo non sta ottenendo quello che vuole e ha fretta. Deve chiudere la partita è iniziare il banchetto ma non è ancora pronto. Prima le pecorelle vanno raccolte o non ci sarà sufficiente carne da macellare.

Gaza e Ucraina sono solo antipasti...

 


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sarah
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C'è da rilevare anche questo: nei confronti dello scenario internazionale nevrotico si generano grosso modo due diversi tipi di reazione. Da una parte chi come noi, pur con approcci un po' diversi, applica un vaglio critico e si ritrova poi bene o male a sospettare l'esistenza di una regia senza nome, al servizio di "interessi" o principi a noi del tutto alieni e dall'altra il pubblico ordinario (questa volta lo dico senza snobismo) che ancora vede coerenza nei fatti e nella loro narrazione. Quest'ultimo, tuttavia, è distratto e latitante, essendo ben più attratto da banalità di corto respiro. A differenza della grande mobilitazione nazional popolare contro il covis, in questo caso la latitanza del pubblico non può che facilitare le iniziative politiche proprio di quegli organismi non elettivi che poi di fatto controllano le politiche nazionali. Tutto questo mi fa pensare che, a dispetto di uno schema che sembra ricalcare il passato, oggi il gioco del risiko politico sia più complesso di prima. Qualche carta di troppo è stata scoperta e, ben lungi dal disporre di informazioni dirimenti che consentirebbero previsioni credibili, ogni mossa genera un inevitabile sospetto. Persino la tendenza consolidata all'astensione dal voto va in questa direzione. Quindi oggi, forse dopo le esagerazioni parossistiche della pandemia e delle crisi perenni, è più difficile "radunare eserciti" e scaldare gli animi. Chi è disposto davvero a sacrificarsi per simili cause? Per questo parlavo prima di mosse prevedibili. Io che mi ritengo ignorante in materia di strategia e politica estera non ho ragione alcuna per poter escludere sviluppi sorprendenti ed anche la rapida degenerazione della situazione. Ma se ciò avverrà, non penso che sarà la diretta conseguenza dei fatti scanditi regolarmente dai media. Probabilmente seguirà vie che al momento sono prese in scarsissima considerazione.


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GioCo
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Pubblicato da: @sarah

... Ma se ciò avverrà, non penso che sarà la diretta conseguenza dei fatti scanditi regolarmente dai media. Probabilmente seguirà vie che al momento sono prese in scarsissima considerazione.

La risposta è nel meridione del nostro paese. Luogo ove da secoli si cova rancore per le infinite ingiustizie croniche e dove si nota quella sorta di "arrendevolezza" alla condizione mafiosa, mai del tutto satura e sempre pronta a forme di micro-contrasto anche sostenute che però non cambiano mai gli equilibri di forza. Un mafioso è un esperto nel fare il bene per fare il Male. Quindi distribuisce concessioni al popolino e lo fa per essere generoso e anche se tutti sanno che non è uno stinco di santo, però lo servono e lo proteggono. Noi oggi siamo esattamente in quella condizione ma fatichiamo a riconoscerlo avendo condannato per tanto tempo quelle regioni come "empie" per difetto loro congenito.

Per i cattolici manipolare gli animi per tramite del senso di colpa è un arte millenaria, sono gli esperti assoluti di questo pianeta. Meglio degli psicologi.


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sarah
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Pensi, @GioCo che sia nel campo cattolico che in quello evangelico - riformato c'è chi tutt'oggi ha la faccia tosta di attribuire questa cifra distintiva proprio alla politica russa. Mi riferisco al fatto della retorica religiosa a fondamento delle decisioni politiche. L'ortodossia come fonte di orgoglio russo e senso di appartenenza nazionale. Forse sarà anche vero ma il ragionamento va in una direzione pazzesca. Ho sentito un sacerdote, abbastanza noto al suo pubblico poiché direttore di radio maria, ribadire con forza la necessità di fermare l'espansionismo russo - ortodosso che avrebbe come ultima mira il controllo di roma e dell'occidente tutto. Per il prete, dunque, si vis pacem para bellum, francamente deluso per il rischio che gli "aiuti al popolo ucraino" (ovvero l'invio di armi al feudatario usa) si possano interrompere. Pare incredibile non essere in grado non dico di rifiutare un simile conflitto semantico, ma almeno di riconoscerlo. Sul fronte protestante forse le teste sono ancora più calde, se è vero ciò che si legge sulle visioni millenariste che vedono le chiese evangeliche avvicinarsi sempre più al bellicismo is.realiano. Non solo per questo, ma anche per questo ho parlato di modalità al momento scarsamente considerate.


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dana74
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decisamente d'accordo Oriundo. Ci sta tutto, ma che due fazioni fingano di belligerare e per giunta di mettersi d'accordo sulla sceneggiata dei missili a lungo raggio ce ne vuole. Inoltre, la Pubble, mostra di non capirci molto di sistemi di armamento, manco io, ma approfondisco da chi ne sa più di me prima di parlare.

Beh d'altronde la Pubble, che pur mi piace, nel dibattito con Mazzucco su Border Nights ha mostrato di credere a diverse panzane mainstream, chemio, allunaggio ad esempio e mo addirittura sosterrebbe questo accordo per la messa in scena. Mah.


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dalassio
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Basta non essere squartato da una bomba e si puó dire tutto e il contrario di tutto.., quello che noto che oltre a tutte le vie di informazione o disinformazione tradizionali, vi sia un proliferare di quelli che cominciano a sembrarmi o che io comincio a definire gli avvoltoi della guerra...che non ci mollano un minuto, che hanno la veritá in tasca,e che " mi raccomando datemi il like, iscrivetevi,mandate dei soldini"...  parlo degli orsi, lilin, torresi, montingelli, ecc. Sará una roba che rende bene...perché..e in due e in tre e con quello o quella e poi tutti insieme, per dire cosa poi? Le stesse notizie giá dette e ridette...ma perché non vanno a farsi due passi in un bosco a guardare le foglie?                                                Eh ma hanno le mappe...

 

Boh speriamo che Bertozzi abbia ragione anche in futuro...


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