E’ il titolo di un’intervista di un campione di colore nero concessa al giornale “La Repubblica” il quale giornale si fa vanto di essere portabandiera di questa rinnovata guerra ai popoli di colore bianco e anche olivastro. Quindi, attenzione, non più lotta all’ “uomo bianco” ma al “pensiero bianco”!
Dimenticano questi nuovi “cavalieri (di colore) senza macchia” che senza “pensiero bianco” (come impropriamente lo chiamano) non avremmo avuto un Omero, un Platone, un Aristotile, un Dante, un Leonardo, e anche un Gesù Cristo, (guarda caso, tutti dotati di un "pensiero universale nè bianco nè colorato") e mi fermo qua perché l’elenco richiederebbe lo spazio di tutto il CdC che ha la cortesia di ospitarmi.
Mentre il “pensiero nero”, è spiacevole ricordarlo, ma è la dura verità, oltre a un Martin Luther King, un Mandela, un corridore olimpico, o un boxer non è andato. E ometto di ricordare i precedenti tribali per non essere tacciato come un razzista relapso.
Esiste certo un “sapienza egizia e indiana” che ci riporta alla civiltà geroglifica e all’induismo, ma non sono i discendenti dei faraoni o dei bramini a invadere l’Italia con giustificazioni il più delle volte infondate e assurde, come la “fuga da guerre e persecuzioni” inesistenti. Quando gli egizi approdarono sulle coste della Campania, fiorì a Napoli la sapienza di Hermete Trismegisto (scusate se è poco!...)
La verità è che dietro le invasioni di clandestini c’è una programmazione di tipo mafioso basata sul traffico di vite umane e sulla compravendita di uomini da impiegare come manodopera a basso costa in conformità a un metodo che ha un solo nome: “sfruttamento” e che è proibito da tutte le Convenzioni Internazionali di difesa dei Diritti dell’uomo, messa allegramente sotto i piedi dai trafficanti e dai partiti, specialmente di sinistra, che difendono tale sfruttamento senza minimamente vergognarsi.
Thuram con questa intervista sta convalidando la tesi suprematista bianca che l'uomo nero non capisce un emerito 'piffero'.
"Vile, tu uccidi un uomo morto!"
Come mai qualche novello Maramaldo prende l'iniziativa di combattere il "pensiero bianco" proprio quando questo latita da decenni?
Condivido quello che dici, @Mystes, ma questa iniziativa si unisce felicemente a quella degli antifascisti combattenti contro il fascismo fantasma o a quella delle femministe in guerra contro la mascolinità tossica perché morta intossicata. Si fa presto a combattere contro ciò che non c'è, o meglio, che non c'è più.
Occorre osservare come la maggior parte degli alfieri del pensiero global/antifascista/femminista siano bianchi, maschi ed italici perché sono quelli che vogliono dimostrare, sempre e comunque, di essere più papisti del papa.
Il problema reale non è il fatto che qualcuno voglia combattere il pensiero bianco e neanche il fatto che in pochi siano disposti a difenderlo ma che questo fantomatico pensiero bianco oggi non c'è proprio più.
@pietroge Lo stesso Thuram accusato di violenza domestica, 'che pestava a sangue sua moglie' ci viene a fare la morale, niente di nuovo.
E poi per essere contro il 'pensiero bianco' bisogna prima conoscerlo. Dubito fortemente che il buon difensore della nazionale francese sappia che cosa sia.
@pietroge Non lo sa e non può saperlo perchè il "pensiero oscuro" non ha alcun interesse o capacità di capire il "pensiero chiaro". Intendiamoci bene al "pensiero oscuro" non appartiene solo la gente di "colore", sarebbe troppo ovvio, ma tutti coloro che additano la nitidezza e la chiarezza di pensare come un nemico da combattere.
Per combattere un pensiero razzista, non importa il colore, ci vuole uno che di razzismo ne sapeva qualcosa e... un altro che sia direttamente interessato e sia capace di esprimere un pensiero che vada oltre l'approfittarsi della "cuccagna". Non mi soprende per ciò che un artista di colore come Aaron McGruder, un genio assoluto, non abbia il riconoscimento che dovrebbe.
https://youtu.be/eD3HrudljNs?t=148
Comunque mi sento anche di esprimere un parere personale sul questo commento:
Dimenticano questi nuovi “cavalieri (di colore) senza macchia” che senza “pensiero bianco” (come impropriamente lo chiamano) non avremmo avuto un Omero, un Platone, un Aristotile, un Dante, un Leonardo, e anche un Gesù Cristo, (guarda caso, tutti dotati di un "pensiero universale nè bianco nè colorato") e mi fermo qua perché l’elenco richiederebbe lo spazio di tutto il CdC che ha la cortesia di ospitarmi.