Migranti in Albania...
 
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Migranti in Albania e ritorno. Il pendolo della Meloni sempre oscillante tra trionfalismo e vittimismo oggi è posizionato sul vittimismo.


marcopa
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Migranti in Albania, respinte le richieste di asilo. Ma i giudici di Roma non convalidano i trattenimenti: il rientro domani a Bari

Migranti in Albania, respinte le richieste di asilo. Ma i giudici di Roma non convalidano i trattenimenti: il rientro domani a Bari

I 12 egiziani e bangladesi torneranno in Italia su un mezzo della Guardia costiera. Piantedosi: “Faremo ricorso”. Schlein: “Il governo si fermi, c’è danno erariale”. Pd, M5s e Avs chiedono alla Ue di aprire una procedura d’infrazione. Meloni: “Vergogna”

18 Ottobre 2024
 
 
da Repubblica
 
 

I giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma hanno deciso: i dodici migranti portati in Albania devono tornare in Italia. Tutti. Da ora. E questo nonostante le loro richieste di asilo siano state respinte dalle Commissioni territoriali. Due decisioni opposte, seppur su due materie di diversa competenza, che accendono lo scontro politico tra governo e opposizioni e soprattutto l’ira della maggioranza contro le toghe che hanno però applicato il diritto europeo.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, annuncia: “Faremo ricorso fino in Cassazione”. Ma intanto domani i dodici egiziani e bangladesi rientreranno a Bari a bordo della Classe de Grazia, un mezzo della Guardia costiera. Il mega centro in Albania che a pieno regime ospiterebbe un migliaio di migranti rischia di restare vuoto già a una settimana dalla sua apertura.

Eppure, nonostante la pronuncia del tribunale romano sulla scia di quella europea abbia minato alle fondamenta l’intera operazione albanese, il governo è deciso a tirare dritto. “Andremo avanti anche con queste iniziative perché dal 2026 quelle che l'Italia sta realizzando in Albania, e non solo, diventerà diritto europeo", recita sicuro Piantedosi.

 

La decisione dei giudici e il richiamo alla Corte europea

Intanto, ecco i fatti. Questa mattina i magistrati romani non hanno convalidato, come era pronosticabile, il trattenimento dei dodici richiedenti asilo provenienti da Egitto e Bangladesh, soccorsi nella notte del 13 ottobre dalla Guardia di finanza nelle acque internazionali della zona Sar italiana e trasferiti a bordo della nave Libra della Marina Militare fino al porto di Shengjin e dal lì al centro di detenzione di Gjader.

La ragione è semplice ed era prevedibile perché è contenuta nella sentenza della Corte di giustizia europea emessa il 4 ottobre e cioè prima che i centri per i migranti aperti in Albania sotto la giurisdizione italiana aprissero. Dice quella sentenza che un Paese per essere considerato sicuro lo deve essere in ogni sua parte e per ogni persona: non possono esserci persecuzioni, discriminazioni o torture verso nessuno in nessuna zona di territorio. E l’Egitto e il Bangladesh, così come la Tunisia, applicando i criteri della sentenza, sicuri non lo sono.

A spiegarlo in maniera molto chiara è la presidente della sezione Luciana Sangiovanni in una nota stampa: "I trattenimenti non sono stati convalidati in applicazione dei principi, vincolanti per i giudici nazionali e per la stessa amministrazione, enunciati dalla recente pronuncia della Corte europea a seguito del rinvio pregiudiziale proposto dal giudice della Repubblica ceca. Il diniego della convalida dei trattenimenti nelle strutture ed aree albanesi equiparate alle zone di frontiera o di transito italiane è dovuto all’impossibilità di riconoscere come “paesi sicuri” gli Stati di provenienza delle persone trattenute, con la conseguenza dell’inapplicabilità della procedura di frontiera e, come previsto dal protocollo, del trasferimento al di fuori del territorio albanese delle persone migranti, che hanno quindi diritto ad essere condotte in Italia”.

Il rientro obbligato in Italia

I migranti nei centri oltre confine infatti non possono restare né possono essere lasciati liberi su territorio albanese. Anche il presidente Edi Rama lo ha ribadito nell’intervista rilasciata a Repubblica. Per cui i migranti dovranno salire nuovamente su una nave per essere riportati in Italia. Saranno imbarcati domattina da Shengjin su un mezzo della Guardia costiera e quasi certamente finiranno nel Cara di Bari.

Avranno poi 14 giorni di tempo da oggi per presentare ricorso contro la bocciatura della loro richiesta di asilo agli stessi giudici della sezione immigrazione che valuteranno caso per caso. Ma essendo i dinieghi viziati dalle procedure di frontiera ora inapplicabili è altamente probabile che le richieste di asilo verranno rivalutate secondo le procedure ordinarie che hanno tempi più lunghi.

E questo nonostante nel frattempo le Commissioni territoriali riunite ieri abbiano rigettato tutte le richieste di protezione internazionale, aprendo dunque la via al trasferimento dei dodici nel secondo girone della struttura detentiva: il Cpr da 144 posti (a oggi ne sono pronti 24).

"Le autorità italiano hanno quindi il dovere di riportare in Italia le persone trattenute e così consentire loro l'esercizio del diritto di asilo sul territorio italiano”, chiariscono gli avvocati Silvia Calderoni, Paolo Iafrate e Arturo Salerni che assistono un cittadino bengalese rinchiuso a Gjader.

Il tentativo di accelerare il diniego all’asilo, pur consentito dalle procedure rapide ma mai così veloce, è stato, secondo i deputati delle opposizioni entrati nei centri di trattenimento e reclusione albanesi, una mossa per provare a complicare l’azione delle toghe.

Il fallimento dell’operazione Albania e l’ipotesi danno erariale

E a evitare forse che il primo viaggio della nave-hub Libra attraverso lo Ionio e l’Adriatico, durato due giorni e costato circa 20mila euro a migrante in un’operazione che in totale pesa sullo Stato italiano per quasi un miliardo in 5 anni, si rivelasse un completo fallimento. Degli 85 salvati in mare da quattro barconi solo in 16 erano stati portati sull’imbarcazione della Marina da 13 posti. Altri due, minorenni, erano stati rimandati indietro appena arrivati al porto di Shengjin. Il monitoraggio delle vulnerabilità ne aveva esclusi poi altri due. E oggi è arrivato il “no” al trattenimento degli ultimi dodici. I centri albanesi da mille posti operativi dal 13 ottobre potrebbero restare da domani già vuoti.

Anche perché, vista la decisione odierna dei giudici di Roma, in Albania potranno essere portate persone proveniente solo da 7 Paesi sicuri senza eccezioni. E cioè quelli in arrivo da Capo Verde, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord, Kosovo, Bosnia e la stessa Albania.

“Un gioco dell’oca”, riassume Giuseppe Conte. “Una costosissima presa in giro” per Carlo Calenda. La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, si spinge un gradino più in là: “Si potrebbe profilare un danno erariale”, dice, per lo spreco di denaro per un’iniziativa partita in salita.

L’ira di Lega e Fratelli d’Italia

Il flop è invece colpa della magistratura secondo la maggioranza che ora si scaglia contro i giudici. "Assurdo! In aiuto della sinistra parlamentare arriva quella giudiziaria", si legge in un post sul profilo X di Fratelli d'Italia, in una grafica con una toga di colore rosso. "Alcuni magistrati politicizzati hanno deciso che non esistono Paesi sicuri di provenienza: impossibile trattenere chi entra illegalmente, vietato rimpatriare i clandestini - afferma ancora il messaggio sui social del partito della premier Giorgia Meloni -. Vorrebbero abolire i confini dell'Italia, non lo permetteremo".

Attacca anche la Lega: “L'ordinanza che non convalida il trattenimento degli immigrati in Albania è particolarmente inaccettabile e grave. I giudici pro-immigrati si candidino alle elezioni, ma sappiano che non ci faremo intimidire".

Storcono il naso anche le più alte cariche dello Stato come il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Sono rimasto molto, molto stupito. Ma non voglio commentare la decisione dei giudici, perché lo stupore supera ogni commento".

A chiarire però la questione giuridica ci pensa il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia: "Sono giudici che applicano le norme volute dal nostro ordinamento e dall'ordinamento europeo di cui siamo parte integrante", e "l'ordinamento sovranazionale che considera l'Egitto e il Bangladesh tra i Paesi non sicuri prevale".

Il responsabile del Viminale che ha annunciato il ricorso spiega: “Rispetto i giudici ma qui si nega il diritto del governo di attivare procedure accelerate: fare in un mese quello che altrimenti avviene in tre anni".

Mentre il Pd insiste: “Il piano è fallito, Meloni dovrebbe chiedere scusa”. Da +Europa Riccardo Magi aggiunge: “E Piantedosi dimettersi”.

Le opposizioni: “Ue apra procedura infrazione”. Meloni: “Vergogna”

Sull’intero protocollo Pd, M5s e Avs hanno chiesto all’Unione europea di aprire una procedura di infrazione giudicando “illegali” le misure previste dall’accordo Italia-Albania. Un’interrogazione che ha mandato su tutte le furie la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che su X ha scritto: "Avete capito bene, alcuni partiti italiani stanno di fatto sollecitando l'Europa a sanzionare la propria Nazione e i propri cittadini, con il solo obiettivo di colpire politicamente questo governo. Una vergogna che non può passare inosservata".


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BrunoWald
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E dunque, l'ineffabile magistratura italiana ordina l'ingresso in Italia di dodici clandestini, ovviamente a spese dei contribuenti cornuti e mazziati. Bisognerebbe fare una legge per cui siano solo piddini e sinistrati a pagare tutte le spese dei vagabondi, fino all'ultimo centesimo, comprese eventuali spese processuali, indennizzi alle vittime di furti, aggressioni, omicidi e quant'altro, e andrebbe introdotto pure l'obbligo di ospitarli a casa loro: perché la "solidarietà" con il culo degli altri è un pò troppo comoda, si assumano invece la responsabilità integrale delle loro convinzioni, ammesso che ne abbiano qualcuna sincera.

Resti comunque agli atti che per i magistrati le "persone migranti" - ossia i vagabondi - hanno "diritto ad essere condotte in Italia". Se mai un giorno dovesse scoppiare la guerra civile che loro stessi avranno provocato, insieme ai loro compagnucci di merende del progressismo arcobaleno inclusivo ed equosolidale, non si lamentino qualora alla plebe ignorante e primitiva dovesse venire la balzana idea di presentar loro il conto.

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mago
 mago
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La responsabilità di ogni italiano morto o donne violentate deve ricadere su questi giudici.


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marcopa
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Il ministro Nordio: " Se la magistratura esonda dobbiamo intervenire "

Convocato per lunedì un consiglio dei ministri sulla questione.

 

Vedremo quindi lunedì sera !!!

da IlFattoquotidiano

 

Il ministro della GiustiziaCarlo Nordiosi lancia contro la sentenza che definisce “abnorme”. Il ministro dice che “La reazione della politica non è stata contro la magistratura macontro il merito di questa sentenzache non condividiamo e riteniamo addirittura abnorme.Non può essere la magistraturaa definire uno Stato più o meno sicuro, è una decisione di altissima politica.Prenderemo dei provvedimenti legislativi”.

 

Nordio afferma quindi che“Se la magistratura esonda dai propri poteriattribuendosi delle prerogative che non può avere come quella di definire uno Stato sicurodeve intervenire la politicache esprime la volontà popolare. Noirispondiamo al popolo, se il popolo non è d’accordo con quello che facciano noi andiamo a casa. La magistratura, che è autonoma e indipendente, non risponde a nessuno e quindi proprio per questo non può assumersi prerogative che sono squisitamente ed essenzialmente politiche”.

“Mi sembra evidente, che c’è unaparte di magistratura che fa pesantemente politica di sinistra. C’è qualche giudice che pensa di essere in uncentro socialepiù che in un tribunale. Se non gli piacciono leggi sull’immigrazione, si candidino alle elezioni e chiedano i voti degli italiani”, ha poi rincarato Salvini, a margine di un incontro ad Imperia. Il leder della Lega auspica anche un “meccanismo per togliere la politica dai tribunali”e minaccia:“L’avanzamento automatico di carriera el’aumento di stipendioautomatico per i giudici a prescindere da lavoro che fanno, non è più ammissibile”.

Prende posizione pure il ministro per le Imprese e il made in ItalyAdolfo Urso.“Se proseguiremo, viste le sentenze in questa direzione? Il Paese ha avuto un mandato preciso da parte degli elettori e dei cittadini. Le decisioni politiche e di governo, che sono conseguenti,rispecchiano pianamente il mandato ricevuto.Noi ci siamo vorremmo che ci fossero anche gli altri” dice a margine di un incontro a Palermo. “Sono stati due anni di lavoro febbrile e intenso. Alcune cose sono state definite, altre avviate, altre ancora devono essere realizzate nei prossimi tre anni,la magistratura ci dovrà consentire di avviare il programmaper il quale abbiamo ricevuto il consenso”, dice il ministro della Protezione Civile,Nello Musumeci.

“Quando c’è uno scontro tra i poteri dello stesso Paeseè sempre un problema.E rischia di diventare unproblema per la democrazia.Noi continuiamo a sostenere che la legge Bossi Fini vada superata”, commenta il segretario generale della Uil,Pierpaolo Bombardieri

 

Migranti Albania, De Raho: “Da maggioranza affermazioni sovversive contro i giudici, li vogliono proni alla linea governati

 

 
 
 

 


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marcopa
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Logo (AGENPARL) - Roma, 19 Ottobre 2024

(AGENPARL) – sab 19 ottobre 2024 Giustizia: Pd, Nordio si dimetta

“In un Paese democratico, la cui vita democratica e civile è regolata da una Costituzione – nella quale è limpidamente scolpito il principio della separazione dei poteri- un Ministro della Giustizia che sferra un attacco così pesante alla Magistratura e alla sua indipendenza non può rimanere al suo posto.

Nordio è uno dei simboli più appariscenti del fallimento di questo Governo. Le sue politiche per la Giustizia e le sue enormi responsabilità sulla situazione delle carceri già ne consiglierebbero l’uscita. Ma l’attacco di questa mattina alla Magistratura supera il segno e, calpestando lui -Guardasigilli! – i principi costituzionali, conferma la sua inadeguatezza e l’ incompatibilità con quel ruolo”.

Lo dichiarano Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella Segreteria nazionale del Pd, Alfredo Bazoli, Federico Gianassi e Walter Verini, capigruppo Pd in commissione Giustizia di Senato e Camera e Commissione Antimafia.

Roma, 19 ottobre 2024

 

 
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PietroGE
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Mentre tutti i media parlano di schiaffo al governo da parte della Magistratura  e di poveri immigrati costretti ad una gita in Albania, solo pochi vedono il disegno che c'è dietro questa operazione, la quale, come il processo a Salvini, è stata ovviamente pianificata a tavolino. Si tratta dello svuotamento dell'Art. 1 della Costituzione che assegna la sovranità al popolo. La Magistratura in combutta con la sinistra sta provando il colpo di stato con il trasferimento della sovranità dal popolo alla Magistratura. È un processo che è già andato avanti da tempo con i governi tecnici eletti da nessuno, le direttive di Bruxelles, le sentenze della Corte Europea in mano alle lobby mondialiste e l'ideologia mondialista da imporre costi quel che costi. L'Italia deve cessare di essere una nazione per diventare un centro profughi, una valvola di sfogo per l'esplosione demografica africana e islamica. Gli illusi sinistrorsi nostrani credono veramente che con l'invasione possono costituirsi una clientela elettorale capace di produrre quei voti che il popolo italiano e in particolare la classe operaia non gli danno più. Capitanati da una che fa finta di essere italiana e che ha una sola missione da compiere : riempire l'Italia di immigrati e far diventare gli italiani una minoranza nel loro stesso Paese. Poi quando il Paese andrà in malora, farà valere il fatto di avere altri 2 passaporti oltre a quello italiano (il 4, quello di Israele lo può ottenere subito, il tempo di stamparlo) mentre il popolo scemo italiano sarà ridotto a combattere con le altre minoranze per il controllo del territorio un tempo suo. 


3CENT0, BrunoWald e oriundo2006 hanno apprezzato
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oriundo2006
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Solo qualche numerino. Egitto: 120 milioni di abitanti. Bangladesh 180 milioni.

Totale, 300 minimo.

Se non sono ‘paesi sicuri’ allora di conseguenza gli abitanti possono chiedere TUTTI DI VENIRE QUI e nessuno di quelli che lo fanno può essere respinto.

Nessuno.

La sentenza di una magistratura di potere distrugge ogni possibilità di governare, vi toglie ogni legittimità e vulnera l’autonomia del potere centrale dello stato in modo irreversibile, escludendo di conseguenza la rilevanza del risultato delle elezioni: quale che sia ma sopratutto se di dx. Se di sx tutto quello che avverrà non subirà alcuna censura, patrimoniali comprese, demolizione di quello che resta della ‘sovranità’ compresa, diritti di invertiti compresi, sino alla pedofilia e simili: fino ad un bel ’trenino’ durante un ‘pride’.

Dato che la Schlein, chiaramente la prossima futura presidentessa, è israeliana nessuno potrà opporsi a pena di ricevere maledizioni talmudiche ed altre amenità: forse, a questo punto, anche la galera.

I sudditi italiani, che un tempo ebbero l’ardire di rivoltarsi al potere segreto dei giudei, sono tenuti ad abbassare ancor di più la testa in attesa di ricevere altri colpi.

Due ‘entità’ fanno da bordone a tutto ciò. La prima, gli USA, paese ridicolo ed abbruttito in mano a violenti e degenerati rappresentanti di una nazione che osa dichiararsi ‘indispensabile’: a sion e basta.

La seconda il vaticano, cenacolo di massoni ed invertiti la cui missione, data la ‘primazia’ che rivendicano su questo nostro Paese, di averne ‘pastorale cura' data la sua costitutiva debolezza, è stata volta al contrario: la sua distruzione vi viene incoraggiata quando non è voluta apertamente .in omaggio alle direttive dei ‘fratelli maggiori'

L’ Italia d’ora in avanti dovrà affidarsi ad altri protettori o meglio ancora, vista la caratura dei due, farne finalmente a meno.

Nel frattempo, chi può emigra.


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BrunoWald
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“In un Paese democratico, la cui vita democratica e civile è regolata da una Costituzione – nella quale è limpidamente scolpito il principio della separazione dei poteri-

Costituzione con la quale proprio voi vi siete puliti il posteriore, egregia signora Serracchiani, quando avete retto il sacco per due anni al golpista Conte e al bankster Draghi, sicario della mafia khazara e nemico degli italiani, imponendo alla nazione un regime tirannico che, se fosse stato opera di altri, vi avrebbe fatti strillare alla "dittatura fascista" come galline impazzite...

Un regime che ha devastato il paese e la sua economia, che ha provocato la morte di migliaia di italiani (la cifra reale ce la diranno gli studi futuri...), sofferenze inaudite, psicosi di massa, discriminazioni infami per milioni di concittadini insultati, derisi, additati all'odio della canea e trattati come sorci (Burioni dixit...), costretti a firmare un "consenso informato" senza venire informati, privati del lavoro, costretti a mangiare all'aperto, a non poter salire su un autobus, a farsi raschiare le narici ogni due giorni a proprie spese per poter continuare a sfamare la famiglia... 

E oggi voi bastardi avete la sfrontatezza temeraria di appellarvi alla Costituzione, voi che l'avete calpestata platealmente, come nessun altro da quando è stata redatta? Oggi voi pretendete le dimissioni altrui? Voi parlate di "inadeguatezza e incompatibilità con quel ruolo": voi, che siete incompatibili con la specie umana?

Ma davvero credete  che siamo tutti degli imbecilli? Degli smemorati?

Le mie sono parole retoriche, naturalmente, nel senso che non mi rivolgerei mai ai piddini, loro sì dei sorci venduti e traditori, assassini del proprio popolo. Semmai mi piacerebbe chiedere a quelli di voi che si dichiarano di sinistra, che in gioventù ve ne andavate in giro con le sciarpe rosse al collo, e che oggi state - volenti o nolenti - dalla parte degli sbirri in toga o in uniforme; voi che sognavate la Rivoluzione, la Fantasia al Potere, e vi siete ridotti a fiancheggiare questi viscidi vermi mercenari del partito di De Benedetti...

Ma non vi assale mai la depressione? Non sentite un impulso irresistibile a ritirarvi su un'isola deserta?

"Mare, mare, mare, voglio annegare... Portami lontano a naufragare..."

Quando ci si metteva d'impegno era un grande, Battiato. 

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oriundo2006
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Voglio solo entrare nel merito della qualifica del ‘paese non sicuro’ per i diritti dei gay.

Chiunque sia stato in Egitto sa benissimo come stiano le cose: io, da vecchietto, sono stato ‘attenzionato’ da nerboruto egiziano che voleva fare con me quella cosa sì…perchè anche altri ‘turisti’ glielo chiedevano. Bangladesh non saprei..ma so che diversi bangalini qui a MI arrotondano.

 Sapete le crasse risate che si faranno laggiù ?

Questo giudice donna, di Mag.Dem., non conosce la realtà.

 


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sarah
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Non ci sarebbe nemmeno da perder tempo con questa ennesima commedia. Ma forse solo per notare una cosa: la magistratura evidentemente intende - consapevolmente - mandare un messaggio preciso a questo paese tutto. Il messaggio per cui, agli occhi delle istituzioni, vi sono due categorie distinte di individui. Avrete capito: chi non è migrante o portatore di altri "diritti", in italia non deve contare un tubo. Ecco perché ai paria è stato negato lo stipendio, la dignità e persino l'integrità fisica. Lo capiamo o no che certe "tutele" non sono più per noi? Se mai lo sono state... E non si illudano i "portatori di diritti", al bisogno ce ne sarebbe anche per loro. Basta vedere come si comportano i nostri "paesi amici" con i loro correligionari. E' solo una spietata e disgustosa partita giocata sulla nostra pelle. Indecenti.


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