Si tratta della seconda scomunica che il Vaticano emette in questo giorni, dopo quella che ha colpito le monache clarisse in Spagna.
Riporto uno stralcio delle tesi accusate di 'deviazioni' dal dogma pontificale dell'assoluta infallibilità 'ex chatedra' ( ma ci sarebbe da dire a questo proposito, essendo le critiche di Viganò di diversa natura come anche le esternazioni di Francesco di 'peso' differente )
“..Questa è una lista parziale delle sue eresie, ascoltate”, esordisce Viganò.. “Secondo Bergoglio, non esiste l’inferno. Questa è un’eresia. Gli atei vanno in paradiso. Questa è un’eresia, e Dio vuole che le persone vivano da fornicatori, in concubinato per mantenere l’unità familiare. Questo era in un documento qualche anno fa”.
“Ha detto che le coppie che vivono in matrimoni adulterini falsi possono ricevere la comunione. Ha detto recentemente che dobbiamo reinterpretare gli insegnamenti del Vaticano I sull’infallibilità papale per allinearli maggiormente con la teologia moderna. Questa è un’eresia. È l’eresia dell’evoluzione del dogma, condannata da San Pio X”.
“Ha anche condannato la propagazione della fede. Ha detto che il proselitismo, che significa la propagazione della fede, è suprema assurdità. Assurdità solenne. Questa è una citazione, assurdità solenne. Non si dovrebbe cercare di convertire le persone. Questa è un’eresia, giusto?”
“E ha fatto molte, molte dichiarazioni e atti a sostegno dell’ecumenismo, che è anche un’eresia condannata da Papa Pio XI. Ha detto che i musulmani adorano lo stesso Dio che adoriamo noi, ma i musulmani dicono che il loro Dio non ha un figlio. Come potrebbero adorare lo stesso Dio che adoriamo noi se il loro Dio non ha un figlio?”
“Questa è solo una lista parziale. […] Questa è la persona che ha scomunicato l’Arcivescovo Viganò. Ognuna di queste cose avrebbe meritato che Bergoglio fosse scomunicato”, ha concluso Viganò ( sbagliando: non è il papa V. a poter censurare e comunque se critichi la censura non puoi avvalertene ).
Attriti fra il monsignore scomunicato e Papa Francesco si erano avuti anche in merito al tema dell’omosessualità. Inizialmente Bergoglio sembrava avere aperto ai gay. Almeno prima che arrivasse l’inversione a U sull’eccessiva “frociaggine” in seminario..''.
Comunqueo si voglia giudicare Viganò, la sua scomunica, atto estremo dal punto di vista canonico, non fa onore ad un papa come l'attuale ed alla sua 'religione dell'amore' fondata sulla 'misericordia': a parole, nel chiuso dei confessionali dove domina la 'frociaggine'...
Dobbiamo dunque ritenere che esistano due papi ancora oggi, essendosi 'sdoppiato' Ciccio in due ? Tipo il cattivone ed il buono ?
Misteri della fede: una 'inversione' dei valori del papa attuale ? Bergoglio sterza a dx per andare meglio a sx ?
Oppure come più probabilmente, il consigliere di papa Ciccio, il gesuita 'papa nero' Sosa Abascal ha preso il comando in remoto della sua criatura e manco lui sa come fare per tamponare le critiche ?
Acque sempre più torbide agitano la Curia apostolica ed il seggio di Pietro. Anche qui sta per scoppiare un gran casino a lungo sedato da fumi di incenso e di chiacchiere su argomenti tutto sommato banali.
Invece qui vi può essere materia 'seria': Viganò asserisce riportando il pensiero del papa che ''.. i musulmani dicono che il loro Dio non ha un figlio..'. In realtà il Corano dice che Allah non fa figli come gli esseri umani. Il che è differente, e va riportato al clima 'mentale' dell'epoca oramai di 1300 anni fa circa, nelle quale parecchi cristiani intendevano letteralmente i 'misteri' evangelici: la censura di Muhammad sembrerebbe rivolgersi a costoro, esortandoli a capire la dimensione spirituale della natura profetica 'speciale' di Gesù.
''..Sure 4:169; 6:101; 19 “Dio è un solo Dio! Lungi dalla Sua gloria l’avere un figlio!” “Come, quando non ha consorte, avrà Egli un figlio?” “Non si addice a Dio generare ( nel senso 'sessuale' ) un figlio” ( da: https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1965681 ); interessante il resto del commento citato ( sempre su Wol ):
ADAMO, “IL FIGLIO DI DIO”
La parola “figlio” significa “un maschio umano considerato in riferimento ai suoi genitori o all’uno o all’altro d’essi; un discendente maschile”. Ogni bambino o persona di sesso maschile dev’essere figlio di qualcuno che come padre produsse o generò la sua vita. Quindi, siccome Abdallah generò la vita di colui che divenne il profeta Maometto, Maometto è chiamato “figlio di Abdallah”. Ora, che dire del primo antenato di Maometto e di tutti noi, il primo uomo Adamo: chi fu suo padre? Adamo non ebbe un padre umano, ma tuttavia dovette essere figlio di qualcuno. Di chi? Dio fu suo padre. Quindi Adamo dev’essere stato il figlio di Dio. Correttamente, il Libro contenente la più antica storia della razza umana dice, in Luca 3:38, che Adamo fu “il figlio di Dio” qui la genealogia 'a ritroso': ..figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, figlio di Dio..''.
E' il Vangelo di Luca a istituire la corretta genealogia 'divina', da intendersi NON in termini 'umani', perchè altrimenti incomprensibile se non ammettendo che Gesù fosse la reincarnazione di Adamo, cosa negata e censurata dalla Chiesa tranne che nel Vangelo di Giovanni in cui si fa dire ( secoli dopo la parusia ) a Gesù stesso di essere l' alfa e l' omega della creazione.
Se su tutto questo è lecito dibattere a lungo, non è invece lecito oggi, millenni dopo, scomunicare o vilipendere alcuno o trarre inferenze indebite.
Figlio di Dio (un altro termine usato nel Vangelo è : Figlio dell'Uomo) vuol dire l'incarnazione del Dio per condividere la natura umana. È ovvio a tutti che Dio non ha bisogno di procreare, in quel caso non sarebbe Dio. I musulmani e prima di loro le antiche comunità cristiane siriane, da dove deriva il nucleo teologico del Corano, hanno sbagliato prendendo il concetto alla lettera. Figlio di Dio in senso letterale infatti non ha alcun senso. I musulmani adorano ovviamente lo stesso Dio dei cristiani, perché Dio è uno, ma la loro concezione di Dio è diversa da quella cristiana, come risulta dal Corano. Per il resto la narrazione islamica attuale è una invenzione degli Abbasidi, a cominciare dal profeta Muhammad, del quale non esiste traccia nella storia. Viganò fa bene a criticare il Papa per tutta una serie di motivi, ma non è ritornando alla controriforma e alla Messa tridentina che il cattolicesimo può ritornare a essere una religione influente come lo era una volta.
Salve Pietro, tralasciando le idee divergenti che abbiamo, io vedo il dissidio in chiave strettamente politica, nel senso che si stanno ridefinendo le gerarchie di potere nel mondo intero, quantomeno di parte 'occidentale' e la classe sociale dominante per la prima volta da millenni è quella ebraica, almeno oggi in Occidente.
Non più quella cattolica o quella protestante. Sono state messe in soffitta entrambe, o meglio spodestate dabbasso, appena dopo il culto massonico: non contano più assolutamente nulla. Destano compatimento e risate di disprezzo.
Non esercitano più alcuna egemonia nè nella cultura generale, nè nell'economia, nè nella vita intellettuale, nè in quella strettamente religiosa e neppure all' interno della propria area di influenza: senza dire dei chiostri e dei seminari, dediti a ben altre pratiche che a rinvigorire un albero spirituale che sta morendo.
Viganò ed il papa attuale sono simili se non uguali: vorrebbero tornare al primato della chiesa cattolica non capendo che questo primato non c'è più.
Questo è completamente fi-ni-to a livello di potere sociale e politico condiviso, dunque di 'presa' sulle masse, oggi artatamente 'intortate' mediaticamente in modo insulso proprio perciò, perchè non pensino a nulla e docilmente invece si lascino guidare al macello prossimo venturo dalle nuove elites, che non sanno che farsene di miliardi di 'untermenschen' goy.
Il fatto di un Biden che pare una marionetta lo testimonia in maniera cruda e tremenda: rappresenta con la sua persona il ghigno finale di chi lo ha messo lì e lo tiene per gli zebedei solo ed esclusivamente come dileggio verso il mondo goy in generale ed è destinato a rimanere lì se 'costoro' decidono che lì debba rimanere. Loro e non altri. Nessun altro: neppure Biden può decidere su sè stesso.
Se lo guardiamo storicamente, questo fenomeno è davvero la dimostrazione del tramonto dell' Occidente in piena modalità pre-apocalittica, senza alcun 'paracadute' di riferimento, senza alcun appiglio come quello religioso che ha sempre dato un 'contraltare' al potere politico quando era 'domestico' ed ora che non lo è più, ora che le elites sono internazionali a base giudaica le religioni dei goy non hanno più nulla da dire.
Il cattolicesimo può tornare indietro finchè crede, anche agli albori dei primi secoli, anche nelle catacombe, e Viganò può rifarsi una mentalità medievale se crede, vestendosi di stracci ed andando in giro con alti gridi invitando al pentimento, ed il papa può trastullarsi a compiacere invertiti e prosseneti ma la realtà è questa e se non avverranno mutamenti violenti sarà questa per i secoli a venire.
Non solo non serve tornare indietro ma pure andare avanti rincorrendo le parole d'ordine di questa modernità bacata.
Non serve a nulla.
L'egemonia attuale è e sarà così dei giudei 'ab aeterno', come promesso loro dal 'loro' 'dio' che, mi spiace, non è nè l' 'unico' nè il 'padrone' della Vita sulla Terra. E' l'espressione teologica della sostituzione del vero Dio con 'altra' 'entità', loro favorevole sino al crimine manifesto, come il cristianesimo è stata la sostituzione di Adamo con 'altro' 'soggetto', anche qui con atrocità senza fine, e l' Islam un tentativo fallito di rettificare tutto contentandosi di professare la fede nella unicità ed unità del Divino: errore catastrofico, condito anche qui da stermini senza posa, giacchè il Nemico del genere umano ama così definirsi: uno ed unico senza 'altri' perchè titolare 'assoluto' della qualità 'divina', qualità che invece appartiene a tutti noi sin dagli albori dell' Umanità e l' 'ominazione' rappresenta lo sviluppo ed il finale raggiungimento di tale 'progetto', oggi ostaggio alienato dell' ebraismo in tutti i campi 'sensibili', dalla genetica alla scienza in generale, alla tecnica moderna.
Questo è il punto fondamentale: il mondo giudeo esercita una egemonia incontrastata su cui oggi nessun potere pare in grado di opporsi validamente: anzi opporsi significa tornare al medioevo, regredire...e regredire oggi significa sparire.
Qual'è il cavallo di troia 'teologico' che ha determinato questa situazione ?
E' semplice: credere che il 'dio degli ebrei sia lo stesso dei cristiani e dei musulmani è l'errore che sta conducendo queste religioni, innestatesi sul tronco antico, al loro tramonto: che farsene delle copie quando si ha l' originale, con tutta la potenza delle Lettere Sacre dispiegate per il trionfo del popolo 'eletto', cosa che vediamo ogni giorno, fatto esoterico che nè i cristiani nè i musulmani hanno a disposizione e che neppure osano contrastare davvero, a pena della loro distruzione ?
( Il potere dei giudei cabalisti lo consente, siatene certi ).
Rimarrà solo da chiarire chi sia il 'figlio' di 'dio' e chi sia il 'figlio' dell' 'uomo', vecchia questione di sapore antiquario per pochi attempati cultori.
Un pò poco, a ben vedere.
Tutto sommato è ininfluente definirlo, una volta che il 'popolo eletto' avrà il dominio assoluto sulla Terra, graziosamente fornitogli da dei goy ignoranti e decerebrati, cullantisi in vaghe idee intese a ricostituire un primato morale e sociale definitivamente perso.
Premettendo di non essere cattolico, la questione e' semplicissima: Vigano' e' un cattolico, Bergoglio non lo e' ed è effettivamente un politicante ed un eretico che sta svendendo la dottrina cristiana e cattolica al neoglobalismo a trazione ebraica.
Si potrebbe dire allora in modo un po' semplicistico che, a prescindere per un attimo dal giudizio morale e globale sul cattolicesimo, la condotta di bergoglio se ne allontana mentre quella di Monsignor Viganò vi resta più fedele. Ribadisco anch'io che con questo non sto formulando una difesa personale della dottrina, automaticamente. Assolutamente no, rilevo solo le caratteristiche dell'una e dell'altra posizione. Ho letto molte dichiarazioni di solidarietà a Viganò, sul cui contenuto si potrebbero scrivere pagine di commenti. Devo per forza considerare Carlo M. Viganò un uomo di fede, che sceglie consapevolmente di credere senza prove e che è senza dubbio un buon conoscitore degli scritti apocalittici che, nella visione cristiana, prevedono esattamente un periodo di buio e di vuoto (morale e spirituale) che daranno l'impressione della totale sconfitta. Il non praevalebunt implica di per sé una battaglia, destinata per fede alla vittoria certa del bene, ma che comprenderà anche una fase di apparente sconfitta. Per "fede", appunto: quella di cui presumo sia dotato Viganò e che evidentemente latita nell'attuale gerarchia ecclesiastica. Forse però egli è soltanto mosso dalla smania di recuperare il potere perduto? Non so, in tal caso gli sarebbe bastato fare la sua piccola parte nell'attuale coro pseudoumanista vaticano. Il fatto è che, come rileva bene @oriundo2006, il gesto potrebbe rivelarsi vano poiché è la chiesa tutta ad aver perso la prerogativa del potere così come l'abbiamo conosciuto. La causa che indica è convincente e decisamente verosimile: adesso è "una certa altra parte" a controllare il potere in modo profondo e senza più tanti nascondimenti - vedi caso biden. Dunque i "concorrenti" e i collaterali non hanno più senso di esistere. Ed è ciò che accade, sotto i nostri occhi. Si può allora credere che la cristianità (e forse l'islam) siano stati solo la longa manus dei fratelli maggiori per portare a compimento la fase storica che stiamo vivendo (che siano questi i "tempi ultimi"? ), oppure no purché forse ci si metta d'accordo - compito assai arduo - su cosa non dovrà prevalere, su cosa predilige la nostra più intima coscienza. Su questo Monsignor Viganò si è espresso chiaramente più e più volte. Ai posteri - forse - l'ardua sentenza.
La storia si ripete, ci sarà il "papa" e l' "antipapa", (con l'areo privato pronto a decollare per Avignone) ma tutti discendono da un unico "padre" il giudeo Jeshua