https://www.youtube.com/watch?v=2Vrb4ZDvgV4
in un video di 12 minuti Saviano interviene di nuovo su Decima mas e la Russa.
Condivido i suoi argomenti e alcuni potevate già trovarli nei miei post sulla polemica:
Saviano dovrebbe occuparsi del nazismo e del razzismo, con tanto di pulizia etnica, nel suo Paese : Israele. Se veramente l'Italia fosse una Paese con un minimo di sovranità lo avrebbe già rispedito a casa sua accompagnato dai barconi pieni di africani che lui difende a spada tratta. Mi immagino come verrebbe accolto.
marcopa tu condividi Saviano perchè sei un comunista d' antan come lui...!
la decima Mas era un glorioso corpo d' elite della Regia Marina Italiana dei Patrioti al servizio del Paese
Saviano non sa cosa sia il pudore, tant'è vero che appare sul canale di FanPage, e chiude il video citando parole di Primo Levi che descrivono perfettamente il regime di cui lui è al servizio:
"Ogni tempo ha il suo fascismo. Se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere e di attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi: non necessariamente col terrore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un tempo in cui regnava sovrano l'ordine ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti".
Praticamente, un affresco della repubblica italiana e in particolare del suo apogeo covidiano, in cui ci si vedeva precluso il diritto al lavoro o la possibilità di salire sull'autobus, senza che i saltimbanchi di regime levassero le loro vibranti voci in accorati appelli a difesa dei sudditi vessati e discriminati, dal momento che il "fascista di turno" era nientemeno che il PD della tua cara compagna ed amica Elly, vero marcopa? Non ancora segretaria, ma complice.
Tornando a Saviano, le sue argomentazioni sulla Seconda guerra mondiale, la Decima M.A.S. e il surreale episodio che tanto ha fatto starnazzare le sinistre in lotta per sopravvivere sono di uno squallore e una bassezza abissale, per cui ogni commento sarebbe superfluo. Su una cosa però sono perfettamente d'accordo con lui: nessun "vogliamoci bene", "siam tutti italiani", e similari facezie. Saviano e quelli come lui sono una cosa soltanto: nemici. E quando mi tocca guardare le loro facce, penso con invidia ai tempi in cui sul nemico si poteva, da soldati, aprire il fuoco.
Se Saviano è un italiano allora non lo è Arian, lui è un mio avversario nemico.
Se Saviano è un italiano allora non lo è Arian, lui è un mio avversario nemico.
Il nemico peggiore non è mai lo straniero, ma quello che parla la tua lingua e ti pugnala alle spalle. Nel 1940-45 ne abbiamo avuto una dimostrazione inequivocabile, direi.
Il nemico esterno fa soltanto il suo lavoro e, un giorno, non si sa mai, ci si potrebbe anche dare la mano. Ma coi traditori non può esserci nessuna pacificazione, bisogna essere spietati perché agire altrimenti sarebbe imperdonabile. Mussolini, purtroppo, non comprese mai che la spietatezza non è un'opzione ma un dovere, per un capo responsabile: se avesse preso esempio da Stalin, le cose sarebbero potute andare diversamente. Se mai, in un improbabile futuro, una forza nazionale dovesse prendere in mano le sorti dell'Italia, spero con tutto il cuore che avranno appreso questa lezione, e si regoleranno di conseguenza.