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Questa è molto ma molto interessante.

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sarah
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Non mi stupisce la notizia proveniente dall'Olanda. Penso anche che se analoghe ricerche fossero effettuate qui o in altri Paesi, darebbero risultati simili. Personalmente nutro fortissime perplessità dal 21 febbraio 2020 sulla dinamica di comparsa dell'infezione in Italia. Solo incoerenze, ricostruzioni oltre il limite dell'incredibile. Quello che so ( per formazione universitaria ) è che: non si può disporre di un test molecolare cosiddetto pcr prima di conoscere la sequenza del virus da ricercare ( che invece non era stato nemmeno isolato o, nella migliore delle ipotesi, isolato da pochi giorni ), la presenza di DNA di generico coronavirus nelle prime vie respiratorie non indica né malattia né contagiosità. Tutto ovvio e conosciuto dagli addetti ai lavori ma travolto dall'onda di irrazionalità collettiva che ahimè conosciamo a che ha causato vittime e danni. Non abbiamo elementi per credere che il ceppo denominato sars cov-2 non esistesse già e che fosse "confuso" con le miriadi di affezioni respiratorie di cui certo non si va a ricercare la causa esatta. Perchè vi sia stato un aumento di mortalità in quel periodo dell'anno e in determinate zone d'Italia ( e solo in quelle ) è una domanda che resta ancora ben lungi dal trovare una risposta congrua. Tra l'altro, ricordo altre due notizie analoghe: la positività di un campione biologico risalente al 2019 rilevata a Milano e quella delle acque reflue di Barcellona annunciata tempo fa da un'università spagnola. Viene forse da dire che qua e là inizia magari a comparire qualche indicazione meno incoerente, più logica... Che sia forse il segno che il velo si potrà strappare?


oriundo2006, Hospiton e Pfefferminz hanno apprezzato
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Pfefferminz
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@sarah

Il virus di Wuhan non è stato isolato. I cinesi inviarono tre sequenze al prof. Drosten, il quale nel gennaio 2020 creò il famoso test RT-PCR  al computer.  Subito dopo l'OMS raccomandò il test come metodo adatto per individuare l'infezione con il SARS-CoV-2. I virus SARS-CoV-2 che sono stati "isolati" (isolati, ma non secondo le regole) e sequenziati successivamente, sono mutazioni di quel primo virus di Wuhan. 

Esperti di statistica che hanno esaminato la dinamica dell'evolversi dei contagi e dei decessi in diversi Paesi nel 2020/2021, non hanno riscontrato nulla di diverso rispetto agli anni precedenti, perlomeno fino a fine settembre 2021. La loro conclusione è che ci hanno fatto credere che esiste qualcosa che in realtà non c'è. 

In pratica hanno distolto la nostra attenzione dai preparativi di cambiamenti sconvolgenti. 

 


oriundo2006 hanno apprezzato
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sarah
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@pfefferminz sono d'accordo con Lei, la situazione reale non è certamente molto dissimile da quella che Lei descrive. Forse non ho sviluppato bene alcuni miei punti o mi sono spiegata male: ad esempio mi sembra palese l'uso distorto del test Real Time PCR basato appunto su sequenze "indicate" ma non accertate come provenienti da un isolamento virale. E sulla mortalità in Italia sono sicuramente stata troppo evasiva. Chiedo venia. Ho detto che siamo lontani da una risposta congrua perchè, in effetti, la notizia divulgata non è nemmeno suffragata dal dato statistico. Quindi la notizia che arriva dall'Olanda rafforza la nostra visione poichè non esiste in letteratura ( di questo sono certa ) nessuna raccolta di dati degna di nota sulla prevalenza di anticorpi e/o antigeni riconducibili a coronavirus nella popolazione umana. Io ormai sono vaccinata ( ahimè ), come avevo già spiegato, e non so se ho sviluppato anticorpi, e poi quali anticorpi? Nella vita sono sicuramente già entrata in contatto più volte con coronavirus generici quindi chissà, se ne avessi, a quando risalirebbero... Non conosciamo la situazione antecedente al 2020, quindi non siamo autorizzati a credere che quei test, prima di allora, non dessero dei risultati positivi in molti casi. Manca il confronto. Quindi danno informazioni del tutto inattendibili. Spero di essermi spiegata meglio, la stanchezza questa sera non mi aiuta, ma ho trovato la notizia molto interessante. Grazie della Sua attenzione.


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Pfefferminz
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@luxignis

Conferma dell'immunità cellulare (cellule T) mediante esame del sangue.

Nel seguente video, al minuto 240, il dott. Fuellmich chiede al dott. Wodarg se è possibile dimostrare, mediante un esame del sangue, che si è immuni nei confronti del SARS-CoV-2, al fine di evitare la vaccinazione.

Il dott. Wodarg spiega che si può esaminare se le cellule T del sistema immunitario reagiscono all'esposizione a parti del virus.

Sì tratta comunque di immunità cellulare, duratura, diversa da quella data dagli anticorpi. 

(Successivamente Wodarg espone la sua opinione sulla terza dose di vaccino)

https://youtu.be/BB6jEblb1Xw

(video in inglese) 


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LuxIgnis
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@pfefferminz

Ho trovato l'articolo che avevo citato riguardo alla non avvenuta purificazione-isolamento del virus. E poi ne hanno pubblicato un altro.

Il primo è del giornalista americano Jon Rappoport, che ha da sempre sostenuto la non esistenza del virus. E' un giornalista d'inchiesta, che conoscevo da prima della pandemia. Alcune volte mi piace altre no, ma sono interessanti le sue opinioni.

https://nexusnewsfeed.com/article/jon-rappoport/the-non-existent-virus-an-explosive-interview-with-christine-massey

 

Il secondo riguarda il governo spagnolo che alla richiesta delle colture per l'isolamento che provassero l'esistenza del virus ha risposto che non ce l'ha.

https://nexusnewsfeed.com/article/geopolitics/spanish-government-says-that-the-sars-cov-2-virus-has-not-been-isolated

Sono in inglese.

Insomma sto virus è un po' un fantasma; tutti ne parlano ma nessuno pare averlo visto.


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ndr60
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@pfefferminz

Nella risposta immunitaria entrano in gioco l'immunità cellulo-mediata e quella umorale; nella prima, i linfociti T memoria sono i depositari (appunto) della memoria immunitaria, ossia si "ricordano" degli antigeni che il soggetto ha contattato nel corso della vita. Si ritiene che essi siano attivati nel corso di un'infezione naturale da sars cov-2, ed è per questo che l'immunità acquisita dopo un'infezione naturale è molto più efficiente.

Purtroppo pare che i vaccini, sollecitando la risposta contro una sola proteina virale (la famosa spike), non siano in grado di attivare una risposta a lungo termine, ma solo una a breve termine con anticorpi anti-spike prodotti dai linfociti B.

Una cosa da sapere è che se un soggetto ha un basso livello di anticorpi anti-spike non è detto che sia poco protetto dal virus, infatti per avere un quadro completo della risposta immunitaria del soggetto bisognerebbe anche dosare i linfociti T memoria, un esame complesso e praticato in pochi lab.

Il rischio è ovviamente quello di innescare una ADE (potenziamento anticorpo-dipendente) in un soggetto apparentemente poco rispondente al vaccino, ma che in realtà ha avuto in precedenza infezioni con corona-virus con antigeni comuni al sars cov-2.


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emilyever
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@pfefferminz

Sono una di quelle persone che a pagamento, per soddisfare la curiosità se fra gennaio e febbraio 2020 la mia febbricola per un mese e tosse, preceduta da uno strano raffreddore fosse stata covid, ho fatto un sierologico circa un mese fa, e non ho praticamente anticorpi, però ho visto, con metodo clia, che si è fatta la distinzione, di cui avevi parlato anche tu nei mesi scorsi, fra  anticorpi Igm. prodotti nella fase iniziale, e che poi scompaiono, e quelli IgG, che dovrebbero rimanere più a lungo.A miei amici che sanno per certo di avere avuto il covid a marzo 2020 , sono rimasti, al sierologico, a tutt'oggi un centinaio di anticorpi.Era di questo che stavi parlando o di altro? Ricordo anche che Didier Raoult disse che all'apparire di questo coronavirus circa il 40 per cento della popolazione era probabilmente già immunizzato: i bambini, per esempio, che erano venuti in contatto con altri coronavirus per i loro particolari rialzi febbrili brevi e improvvisi, e probabilmente le persone che vivevano con loro. Era un'ipotesi, questa, aveva avanzato, potrebbero esserci altre spiegazioni dipendenti  dal particolare sistema immunitario dei bambini.

Sempre lo stesso Raoult, poi, in collaborazione con scienziati russi, sta facendo uno studio che ipotizza che la grande influenza russa a metà dell'800 potesse essere già questo coronavirus


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ndr60
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@emilyever

Non so se la domanda era rivolta a me, comunque rispondo volentieri. Sì, gli anticorpi IgM testimoniano un'infezione in corso, gli anticorpi IgG quelli immuni; il livello di IgG, come detto prima, anche se basso può essere sufficiente, dipende dalla presenza (o meno)  di linfociti T memoria.

Tutte le simulazioni matematiche sull'immensa pandemia che ipotizzavano milioni di morti (ad esempio, Neil Ferguson nel Regno Unito) partivano dal presupposto che la popolazione non avesse MAI contattato il sars cov-2 e che non avesse anticorpi anti-corona virus.

Come Raoult (e altri: Bhakdi, Yeadon) aveva evidenziato un anno fa, le infezioni da corona virus sono molto comuni ed è ovvio che la popolazione avesse anticorpi contro di loro, e che potenzialmente potevano agire anche contro questo virus, nuovo fino a un certo punto.

Tanto è vero che le cure esistevano a un pezzo (e non basta: la cinanserina, usata fin dagli anni '70 per curare altre malattie, si è scoperto essere un inibitore della proteinasi 3-CL, comune a TUTTI i coronavirus; i primi test in tal senso risalgono al 2005, l'anno della SARS, per un progetto di ricerca finanziato... dalla stessa UE).

Ricordo che i vaccini sono stati introdotti in via condizionata, IN MANCANZA DI CURE ALTERNATIVE. Qualcuno dovrà dare spiegazioni su queste contraddizioni, e dovranno essere molto convincenti. 

https://cordis.europa.eu/article/id/24006-fp6-project-finds-cure-for-sars/it


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Pfefferminz
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@emilyever

"Era di questo che stavi parlando o di altro?"

Cercavo di chiarirmi le idee su una frase di Bhakdi e ora, grazie alle spiegazioni di ndr60  e alla tua testimonianza, credo di avere finalmente capito. Ricapitolando, si possono fare due tipi di esami del sangue, uno sugli anticorpi, come hai fatto tu, e uno sulle cellule T.  Il sierologico è quello più comune, mentre l'esame del sangue sulle cellule T viene fatto solo da laboratori specializzati. Il dott. Wodarg, nel video, parla di questo secondo tipo di esame.

Penso che Bhakdi volesse mettere in evidenza "l'immunità cellulo-mediata" in cui

"i linfociti T memoria sono i depositari (appunto) della memoria immunitaria, ossia si "ricordano" degli antigeni che il soggetto ha contattato nel corso della vita." (ndr60)

La mia impressione è che nella narrazione ufficiale ci si concentri troppo sugli anticorpi e si faccia finta di non sapere che esiste anche l'immunità cellulo-mediata. 


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Pfefferminz
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@sarah

"Quello che so ( per formazione universitaria ) è che: non si può disporre di un test molecolare cosiddetto pcr prima di conoscere la sequenza del virus da ricercare ( che invece non era stato nemmeno isolato o, nella migliore delle ipotesi, isolato da pochi giorni )"

La conferma ufficiale della FDA. 

https://t.me/AllesAusserMainstream/13648

Un documento della FDA in formato PDF in cui si ammette che il test PCR per il  "Covid 19"era stato creato senza che si avessero  a disposizione dei campioni isolati per la calibrazione del test (questo secondo la traduzione allegata di Samuel Eckert).

Il test farlocco che ha sostenuto tutto l'impianto della falsa pandemia. 

 

 


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Luca VFR
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@luxignis

Non è un fantasma: hanno preso il virus del raffreddore, magari in una forma più robusta, e l'han chiamato Covid terrorizzando la gente, che ci è cascata in pieno. D'altronde l'Enciclopedia Britannica alla voce Coronavirus dice: Common cold, raffreddore comune. E, che io sappia, nessuno s'è mai sognato di fermare il mondo per un raffreddore. O per un'influenza.


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