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“La Repubblica”, gli immigrati e l’ordine pubblico


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
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Caro Direttore,

il sospetto lo avevo avuto nei giorni scorsi leggendo la rubrica delle lettere di Augias e "L'amaca" di Michele Serra. Un sospetto che volevo cancellare dalla mia mente dandomi del paranoico per talune affermazioni riguardanti l'immigrazione e la vittoria del Berlusconi di oltre alpi. Ho notato una sorta di invidia verso la destra che aveva scoperto la strada dei "doveri" mentre la sinistra si attardava nelle veteroideologia dei "diritti".

Purtroppo oggi ho avuto amara conferma. Il giornale che da laico democratico leggo da trenta anni e che finora non cambierei per niente al mondo spara un prima pagina un titolo allarmistico: Il trentatre per cento dei reati compiuti in Italia sono compiuti dagli immigrati e questi sono soltanto il quattro per cento della popolazione.

Già di per se stesso questo dato è enormemente ansiogeno. Insomma, se il quattro per cento commette un terzo dei reati, quando questo quattro per cento diventerà sei per cento e poi otto per cento dove ci troveremo? In quale inferno di illegalità, di violenza precipiteremo? Chi ci proteggerà dall'essere rapinati, stuprati, uccisi, derubati della nostra casa e dei nostri beni?

La Repubblica (e qui sta il trucco) non spiega, non riferisce di che genere di reati si tratta. Come è composto questo trentatre per cento? E' il trentatre per cento degli omicidi, delle rapine a mano armata, dello sfruttamento della prostituzione, dell'usura,

insomma di tutta la gamma dei reati veramente gravi previsti dal nostro Codice Penale?

No!!!! Sono reati in grandissima parte legati alla inosservanza della Bossi-Fini, reati che riguardano il rapporto tra gli immigrati e l'Italia e non una componente importante della criminalità che si sviluppa nel nostro Paese.

Il giornale non so se per cinismo o per ignoranza o per malafede non dice niente. Non specifica. Si limita soltanto a sbattere il mostro in prima pagina. Ecco: un quattro per cento che produce il trentatre per cento della illegalità.....

Spero che qualcuno, a cominciare dal Dr.Mauro, si degni di dare una spiegazione, di chiedere scusa allle comunità di immigrati che assicurano la ripresa economica di questo Paese, che offrono una manod'opera sfruttata selvaggiamente e spesso al livello dello schiavismo, che aiutano gli industrialotti protetti da Bersani a mantenere attorno o sotto i mille euro mensili le paghe di fame dei lavoratori italiani.

Pare che Repubblica si stia unendo al coro di quanti reclamano ordine, sicurezza, primazia degli aborigeni ricchi, con misure repressive che presto arriveranno a ledere fondamentali diritti garantiti dalla Costituzione.

la nascita del PD incoraggia tutto il fronte "moderato" italiano ed indebolisce la sinistra e le classi subalterne. I "moderati" italiani sono spesso fascisti ed autoritari ed non hanno niente a che spartire con la borghesia keinesiana e liberale che pure esiste da qualche parte.

Spero che " La Repubblica " rifletta sulla strada che ha intrapreso e che già suscita interesse nei Borghezio.

Per quanto mi riguarda, in assenza di scuse al mondo dell'immigrazione e di rinunzia a copiare il Berlusconi francese per vin cere, cesserò di comprare il giornale e renderò pubblica questa scelta.

Pietro Ancona
10.05.07


Citazione
Territorio_Comanche
Eminent Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 37
 

E ancora peggio di così.
La Repubblica spara il titolo sulla nozione di reati "commessi" mentre all'interno si tratta solo delle denunce elevate dalle forze di pubblica sicurezza, ovvero riguardo a persone che si presume costituzionalmente NON colpevoli fino a sentenza definitiva.
I dati sulla popolazione carceraria sono lungi dall'avere una composizione di quel tipo.


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