A proposito di puttane. Ce n’era una che lasciava la porta socchiusa. Una furbizia, questa, affinché l’avventore in attesa vedesse già l’opera all’opera e arrivasse quindi pronto. Ce n’era un’altra che teneva la pentola sempre sul fuoco, mescolava l’acqua calda del tegamino con quella fredda della brocca, l’intiepidiva e procedeva al lavaggio di rito e alla conseguente visita dermatologica per escludere creste di gallo, alias condilomi acuminati, o scolo, alias gonorrea. Al paese, a Castelvetrano, c’era Liliana che era tanto bella che ogni cliente ci tornava almeno tre volte nello stesso pomeriggio. C’era poi Fina detta “la monaca” che era stata, per l’appunto, una suora. Ma, soprattutto, c’era la zia Gioacchina, illustre tenutaria, la prima a permettersi il lusso di costruirsi una casa in muratura dopo il terremoto del Belice, nel 1968, e capace poi di far trasferire ad Aosta il capitano dei carabinieri che s’era imputato di farle chiudere il bordello. Così si fa: ad Aosta, ad Aosta!
Pietrangelo Buttafuoco
Fonte: www.ilfoglio.it
26.06.2013
Però sto Buttafuoco, se ne intende, deve averne lasciati parecchi di soldi a quelle signore! 😀