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Alcune riflessioni sulla questione "moneta"

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istwine
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[La discussione è indirizzata a chi è interessato alla questione monetaria, ed in generale alle sue ripercussioni. Prego dunque chi non è interessato di non intervenire con frasi generiche sul fatto che non sia interessante o fondamentale. CDC offre una mole di materiale di altro genere e riguardante altre questioni.]

ALCUNE RIFLESSIONI SULLA QUESTIONE “SISTEMA MONETARIO” E L’APPROCCIO AL PROBLEMA NEL WEB.

Come molti di voi sanno nel web attualmente vi sono più o meno tre approcci basilari alla questione monetaria o allo studio di esso. Ci son 1) le teorie sul signoraggio bancario; 2) la teoria mainstream e da poco tempo quella che viene etichettata come 3) MMT. All’interno di queste tre grandi categorie vi sono poi diverse varianti. Nella categoria 1, possiamo trovare dal più becero complottismo a ragionamenti anche interessanti sugli aspetti giuridici o di valore della moneta. Inutile dire che il più becero complottismo è quello che va per la maggiore. Non sto qui ad analizzare tutte le continue scemenze che escono, non importa, semmai più giù cercherò di dire brevemente cosa non va in queste teorie e qual è il vizio di fondo. Nella categoria 2, ovvero la categoria mainstream, ci rientrano le cosiddette teorie da libro di testo, ovvero ciò che di base si insegna nelle università, si trova su Wikipedia, ed è ciò che cavalcano i vari siti che si prefiggono di voler sfatare tutti i complottismi del web. Infine nella categoria 3 si inserisce la MMT come descritta da Paolo Barnard, e poi le sue mille varianti, di chi fondamentalmente non c’ha capito nulla, e di base, questi ferventi ammiratori, da quel che ho capito leggendo qua e là, rimandano sempre e solo al documento di Paolo Barnard. Sulla MMT ci sarebbe molto da dire, in particolare sullo squallore che la sua presentazione sta generando, ma immagino che il Summit organizzato da Barnard, aiuterà anche a coprire queste pesanti lacune che circolano sul web (e ne ho lette, anzi, posso affermare che il 99% dei fanatici che postano MMT ovunque, non sanno minimamente di cosa parlano e sono perlopiù deleteri). Ad ogni modo, non parlerò della MMT, ma quest’ultima semplicemente descrive come funziona il sistema monetario, ed è del tutto consistente con buona parte della letteratura tecnica, compresi i sistemi di pagamento.

Vi sono due grandi errori grossolani che guidano le prime due categorie ed la terza nella variante “fanatismo”:

1) Esiste una letteratura tecnica (ovvero chi lavora in Banca Centrale quotidianamente nella sezione Management, nel Desk della FED di New York, non certo Draghi o Bernanke) sconfinata sulla materia riguardante il funzionamento di una Banca Centrale, delle banche commerciali, del sistema dei prestiti, della contabilità delle riserve bancarie, della gestione dei tassi d’interesse, del mercato interbancario, degli strumenti della Banca Centrale, degli aspetti giuridici e sull’indipendenza della Banca Centrale (pro e contro). Nessuna delle tre categorie (considerando solo la variante fanatismo della terza categoria) l’ha mai letta o si è mai interessato alla questione in termini accademici, intendendo come metodo accademico, lo studio e la conoscenza della letteratura sull’argomento e poi la presentazione delle eventuali critiche.

2) Il fanatismo e l’approccio acritico, o falsamente critico, con tutta la deriva “falsi profeti” che questo porta.

Chi è attento o interessato alle continue polemiche nel web tra “signoraggisti” e “antisignoraggisti” sul web (ovvero i vari economisti di regime che trascrivono il proprio libro di testo mentre commentano sul web, con la spocchia direttamente proporzionale alla loro ignoranza) si sarà resoconto che ambedue utilizzano lo stesso modello di studio del sistema monetario, e da lì i primi lo criticano, da un punto di vista giuridico, etico, moralistico, economico, ed i secondi che sposano acriticamente quel modello. Il modello utilizzato è il modello monetarista (della famosa scuola monetarista) che fa delle assunzioni totalmente fuori dalla realtà quotidiana. Perché precedentemente ho detto che nessuno di loro ha mai letto la letteratura tecnica sulle banche centrali? Semplicemente perché se l’avessero letta avrebbero trovato che nulla di ciò di cui parlano esiste. Non esiste la riserva frazionaria né il moltiplicatore monetario, non esiste la BC che decide l’offerta di moneta, non esiste l’emissione di moneta inflattiva (dovremmo avere iperinflazione ogni fine giornata), non esistono le “operazioni di mercato aperto per aumentare o diminuire l’offerta di moneta” (sta cazzata la trovate in tutti i libri mainstream tipo Mankiw o Blanchard, che si studiano all’università), non esiste che le banche commerciali siano intermediari, non esiste l’idea che la BC possa emettere “moneta in eccesso” ed altri piccoli tecnicismi che purtroppo portano ad enormi conclusioni sconclusionate (la scuola austriaca è imbattibile in questo).

E l’assurdo qual è? Esattamente che le prime due categorie utilizzano lo stesso identico modello. È falso, inesistente, dunque tutta la letteratura sul signoraggio è tecnicamente sbagliata perché critica un modello credendolo esatto, ma lo critica da un punto di vista etico. Allora ritroverete maestri di vita come Marco Saba o Della Luna raccontare le loro particolari idee sui danni del sistema monetario, e dall’altra grandi cultori della materia (così loro credono di essere) tipo Signoraggio Informazione Corretta. Entrambi non sanno –letteralmente- di cosa parlano. Anzi, straparlano, e la cosa deleteria è che l’intero dibattito sul web è in mano a queste due categorie, ovvero il nulla più totale. Forse i secondi son anche più divertenti perché arrivano a bollare come “complottisti” chiunque non si allinei al modello monetarista, non sapendo, per pesante ignoranza, che lo stesso è stato rimpiazzato anche nello stesso mainstream, dal modello New Consensus basato sulle idee di Taylor, e che le Banche Centrali non si filano il modello monetarista di Friedman da più di vent’anni.

Perché è dunque necessario, per chi vuole cambiare paradigma economico, cambiare anche modello descrittivo? Perché non porta da nessuna parte dibattere sulla bontà o malvagità di una cosa che non esiste.

C’è un grosso malinteso che inoltre guida questi approcci, ed è pensare che esista una sola scuola economica. È normale, da 30 anni a questa parte i programmi ministeriali si sono appiattiti su una sola proposta formativa, ovvero le scuole economiche mainstream, misto di liberismo e keynes rozzo (per farla molto breve, Emiliano Brancaccio spiega molto bene questa faccenda in diversi suoi scritti). Il problema è dunque quello di concludere spesso che l’economista sia solo di un tipo, e che il modello monetarista sia l’unico modello di spiegazione. No, non lo è, ed era rigettato sia ai tempi della sua diffusione ed è rigettato tuttora dal mainstream stesso e il New Consensus.

Nessuna critica fatta dai signoraggisti è economicamente valida, perché è basata su concetti sbagliati che portano a conclusioni altrettanto sbagliate, sia contabili che di valore. Va riconosciuto che alcuni portano l’attenzione sulla questione “proprietà della moneta”, che è un ragionamento interessante, ma che nella maggior parte dei casi porta sempre a conclusioni sballate quando l’argomentazione si sposta su questioni economiche. Alla base c’è anche l’idea che la Banca Centrale sia onnipotente o che sia in un qual modo l’agente più importante dell’economia, ed è forse anche questa una conseguenza di anni e anni di idee liberiste basate sulla superiorità presunta della politica monetaria sulla politica fiscale (o forse no, in effetti la Banca è sempre stata additata come il ladro per eccellenza). È però di fondamentale importanza riconoscere il fatto che, anche se spesso in maniera confusa, portino l’idea giusta e intelligente di smettere di emette
re Titoli di Stato, perché non ha ragione di esistere come idea basilare di uno Stato sovrano. Anche qui, la maggior parte delle critiche degli antisignoraggisti son su presunte spinte iperinflazionistiche della scelta, ma come ho avuto modo di far notare tante volte (e avendo anche rimandato a determinati articoli), i critici non sanno di che parlano e parlano per “pizzini economici” ovvero emissione moneta = inflazione, banca centrale dipendente = inflazione, banca centrale che acquista i titoli = inflazione ed altre idiozie insensate in termini di transazioni reali che avvengono.

Lo stesso problema dell’acriticità accomuna tutte e tre le categorie suddette. I primi li conosciamo tutti hanno alcuni slogan base come “moneta debito” “proprietà della moneta all’atto dell’emissione” ecc, i secondi sono gli acchiappafantasmi dell’economia, sempre in cerca di un etichetta da affibbiare o da un complotto da sfatare (anche se son solo spiegazioni un poco diverse dal comune pensare, o anche solo dei dubbi, loro agiscono da gestapo intellettuale), ed i terzi, i fanatici della MMT sono deleteri perché propagandano la scuola economica neo-cartalista alla stessa maniera dei testimoni di geova, non dando i giusti riconoscimenti a tutti gli studiosi che hanno contribuito e che hanno spesso dato spunti più importanti quanto la MMT (che ovviamente la gestapo considera “complottista”, avrete notato). Esistono tanti altri economisti e studiosi validi, inutile star qua a fare della religione.

In definitiva, questa serie di riflessioni sparse e disordinate, spero servano a dare un spunto di riflessione su un unico punto:

- la materia monetaria, come ogni materia, è stata affrontata in lungo e in largo. sarebbe salutare (per chiunque abbia interesse a discuterne o semplicemente per chiunque abbia interesse) conoscere la letteratura tecnica e conoscere cosa fanno istituzioni come le BC e le banche commerciali, i rapporti col Tesoro e quant’altro, possibilmente ponendo fine definitivamente a questa cappa di idiozia che è il monetarismo (e a tutti quei tonti che bollano come complottista chiunque gli faccia notare che le loro chiacchiere stanno a zero) e anche ponendo fine ad una visione medievale della questione monetaria, come se ci fosse qualcosa di misterioso in ciò che fanno queste istituzioni.

Saluti.


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luigidifrancesco
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Premetto di considerarmi un inesperto della materia, in modo di evitarmi apprezzamenti poco lusinghieri quanto sbrigativi, ma cerco ugualmente di seguire il dibattito e di porre domande a chi mi pare padroneggi almeno in parte l' argomento .
Mi pare che le argomentazioni portate da P B e seguaci vari siano largamente condivisibili almeno quando criticano le politiche economiche attualmente in uso e gli effetti che queste possono avere, ma ho il dubbio che le soluzioni proposte siano decisive e comunque le sole praticabili.
Credo invece che il fattore decisivo sia ln chi attua queste misure e su chi controlla il tutto. Se il controllo effettivo delle politiche economiche e sociali fosse affidato realmente a chi ne sopporta principalmente gli effetti, cioè alle masse,anche una (per estremo paradosso ) monarchia illuminata o un sistema comunista potrebbero sortire effetti positivi . O no?


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istwine
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si luigi, e non ti preoccupare per gli apprezzamenti poco lusinghieri, io vorrei solo si aprisse il dibattito su determinati aspetti, ma sulle conseguenze o sulla politica economica ovviamente ognuno ha la sua idea. a me piacerebbe solo che tutti coloro che son in buona fede riguardo l'argomento, aprissero un attimo la mente e non si mettessero a urlare sempre le stesse cose.

in modo tale che poi si possa finalmente discutere di come attuare idee economiche e sociali nuove.


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Georgejefferson
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Come si fa,caro istwine a studiare le dinamiche dei piani tecnici per la gente comune,tra grafici,sigle e astrusi termini non ci si sta dietro...io personalmente dovrei farmi 10 anni si superiori e università forse per riuscire ad addentrarmi i quei tecnicismi..abbiamo bisogno di divulgazione all'inizio e soprattutto capire cosa significano tante parole inglesi...comunque,mi sembra che la questione riserva frazionaria sia fattore di alto fraintendimento di dialoghi,mi spiego,tu dici che non esiste...come Barnard...forse comprendo il vostro punto di vista della realtà perché se la base della MMT descrive il funzionamento odierno della moneta(un po come il modern money mechanics)la conseguenza della pratica di riserva obbligatoria,e' proprio la fiat money che si descrive...difatti e' la maggioranza di moneta...e non e' altro che un debito della banca verso il correntista..debito che viene monetizzato ed utilizzato come pagamento...o sbaglio?il problema di fondo di tale secolare pratica(intendo monetizzazione di un debito,perche deduco che la fiat money esistesse assai prima del 1971,un po come pratica furbesca che serviva anche a finanziare le crescite economiche,o le guerre)la descrive bene allais secondo me,e cioe' che si monetizzano debiti a lungo a fronte di crediti a breve...queste bolle di moneta nuova al netto crea ovviamente fiammate inflattive se non indirizzate ai beni produttivi...o sbaglio?da qui la necessita delle bc di assorbire.Comunque il mio e' un'approccio amatoriale e son ben lontano da capire bene le dinamiche reali tecniche.Concludo...mi sembra di intuire la speranza della MMT,cioe',la moneta fiduciaria puo essere uno strumento fondamentale di incentivo alla fiducia reciproca di collaborazione e produttività...la moneta moderna gia esiste ma essa e' utilizzata prevalentemente a favore di pochi contro l'interesse di tanti...cioe' contro il bene comune.La MMT descrive il funzionamento di questo strumento,accompagnato dalla volonta politica di attuarlo per il bene comune.Mà.......non lo permetteranno mai...spero nella diffusione


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Anonymous
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Credo che quello che manca sia innanzitutto una analisi politica. Prima di entrare nella descrizione tecnica del funzionamento di questi meccanismi, cosa che ai più potrebbe anche non interessare, io prima vorrei sapere PERCHE' da sempre i privati proprietari dei cartelli bancari fanno con le mani e con i piedi, con le buone e con le cattive (riuscendoci) per avere proprietà e controllo delle banche centrali, e perchè si sono fatte guerre contro chi ha cercato di sottrarre questo potere alle oligarchie bancarie. Vorrei sapere perchè la loro struttura sociale, i proprietari, il funzionamento, le riunioni dei soci, insomma tutto quanto le concerne è avvolto nel totale mistero e a nessuno è dato sapere cosa succede, cosa dicono, cosa fanno, chi sono. Tutto questo puzza maledettamente di imbroglio! Non sono un tecnico ma da cittadino mi sta alquanto sul cazzo che un potere così devastante sia gestito in segreto e con chissà quali finalità da ricchi privati. Non sopporto che il tirapedi di queste organizzazioni (eletto da chi?) ci tenga per le palle e lanci diktat ai governi. Prima di parlare di studiare i libri di "tecnica" credo sia importante chiarire dei principi di base: cos'è la moneta, quale funzione ha, di chi è, chi la deve creare e gestire, come la deve gestire e con quali finalità. Altrimenti siamo sempre li a far vedere chi ne sa di più ma alla fine quelli si ingrassano e noi soffriamo. Ho reso l'idea? Grazie


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Bubba
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@ istwine

Ti leggo da un po' e volevo ringraziari perchè il tuo contributo così informato è davvero importante: illumini il discorso sull'economia, esponi in modo chiaro, semplice e ordinato, supplisci alle mancanze di Barnard per quanto riguarda la spiegazione di aspetti tecnici che lui si rifiuta di dare, sai fare un quadro esauriente del dibattito economico e ricostruire lo sviluppo storico della MMT (almeno a grandi linee, ma ciò è più che sufficiente). Ritengo che il tuo modo di divulgare sia migliore nel metodo rispetto a Barnard.

Per tutti questi motivi ti invito a non sparire dalla circolazione come è successo ad altri utenti.

Ho solo una richiesta da farti, e una correzione. Cominciamo con la seconda:

"non esiste che le banche commerciali siano intermediari"

Se intendi il fatto che le banche non prestano i risparmi dei loro clienti, siamo d'accordo. Ma io ho letto lo splendido articolo di A. Mitchell Innes "What is money?", e lì a mio parere viene evidenziata la funzione delle banche, che è si di intermediazione, ma diversamente.

Il modo più semplice di figurarselo è quello di immaginare l'economia senza banche. Come avverrebbe una transazione? Tu vai a comprare diciamo una automobile. Offri al venditore una promessa di pagamento, e lui ti fa credito. Ma se non ti conosce e non si fida della tua promessa?

Ecco dove interviene la banca: essa fa da garante al compratore, dopo averne verificato l'affidabilità al posto e per conto del venditore. Sarà lei e non il venditore a fare credito all'acquirente. Ma di per sè, non cambia nulla.

Il commercio attuale potrebbe funzionare anche senza banche, a patto che le emissioni private di titoli di debito (moneta) siano sufficientemente sicure e quindi scambiabili, e che ci sia una perfetta informazione sulla capacità dei singoli compratori di onorare il debito.

Ma siccome questo non avviene, le banche fungono da intermediario offrendo servizi di pagamento più sicuri che agevolano moltissimo (diciamo, all'ennesima potenza) gli scambi commerciali. Sei d'accordo?

Secondo, la richiesta.
Ci sono varie persone impegnate politicamente che si stanno interessando alla MMT. Mi chiedevo se potevi prestare la tua opera divulgativa anche con loro. Quelli più importanti che vedo al momento sono nel gruppo Alternativa di Giulietto Chiesa, e quelli di Rivoluzione Democratica (questi ultimi hanno appena pubblicato l'articolo di De Simone... insomma, guarda come stanno messi: http://sollevazione.blogspot.com/2012/01/modern-money-theorybarnard-unanalisi.html)

Credo che il tuo modo di argomentare sarebbe utile, visto che quello di Barnard non è sufficiente (per motivi evidenti: non basta dire "è così perchè lo dicono le mie fonti". Bisogna provare un po' a dialogare). Chiedo a te perchè io non sarei in grado di farlo con la necessaria competenza.

Ho letto che l'economista Alberto Bagnai ha intenzione di studiarsi la MMT per vedere di che si tratta. Ma lo vedo scettico. Molto scettico. Peraltro chiedeva di indicargli le pubblicazioni più importanti sulla MMT, non sapendo da quale cominciare (in effetti scrivono molto questi di Kansas City).
Se tu potessi segnalargli delle letture e magari fargli una piccola panoramica sull'argomento non sarebbe male. Forse riusciresti a vincere i suoi pregiudizi. Lui è uno vicino a Badiale di Alternativa e a quelli di Rivoluzione Democratica. (il suo sito è http://goofynomics.blogspot.com )

In ogni caso ti ringrazio.


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grillone
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comunque, anche se la banca centrale diventa pubblica, non è che dopo può mettersi a stampare banconote come si stamperebbero biglietti da visita o i soldi del monopoli! decidere la propria economia è importantissimo, perchè in quel caso, anzichè grandi opere inutili, si farebbero cose utili, come il passaggio alle rinnovabili, la raccolta differenziata vera, e un sistema pensionistico decente. ma la creazione di moneta rimane un complicato sistema di contrappesi fra debito, credito, ecc. riservato agli economisti


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Anonymous
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comunque, anche se la banca centrale diventa pubblica, non è che dopo può mettersi a stampare banconote come si stamperebbero biglietti da visita o i soldi del monopoli! decidere la propria economia è importantissimo, perchè in quel caso, anzichè grandi opere inutili, si farebbero cose utili, come il passaggio alle rinnovabili, la raccolta differenziata vera, e un sistema pensionistico decente. ma la creazione di moneta rimane un complicato sistema di contrappesi fra debito, credito, ecc. riservato agli economisti

Si, si, lasciamo la materia agli economisti che loro lo sanno quello che c'è da fare. Se vuoi un suggerimento: "follow the money", segui dove vanno i soldi per capire come funziona la storia, al di là di quello che ti propinano alla TV e sui giornali. Così capirai chi comanda. Sono sicuro che scoprirai che i soldi NON sono andati nelle nsotre tasche negli ultimi 30 anni, ma in quelle dell' 1% della popolazione. C'è qualcosa che non va? Che dici? Lasciamo gestire la cassaforte ai "tecnici"? O abbiamo diritto di essere informati e dire la nostra? Ciao


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istwine
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Georgejefferson,

dunque, hai ragione, non è facile star dietro a tutto questo né spesso avere il tempo per soffermarsi a leggere e capire, e dunque la diffusione in termini semplici è essenziale. quello che mi preme far capire non è la necessità di spingere tutti a infilarsi nei libri o nei documenti tecnici in inglese, ma cercare di far capire che esiste un sistema monetario ben preciso, con delle regole, delle prassi di funzionamento e della quotidianità, esattamente come per ogni lavoro. ci son possono essere delle differenze da paese a paese, ma vi sono anche dei principi basilari, così potremmo chiamarli, dal quale chiunque voglia iniziare il discorso, o affrontare l'argomento, non può distaccarsi. brevemente li ho elencati nel post iniziale, ma ovviamente andrebbero approfonditi e spiegati, lo capisco.
Su Allais ti dico che no, non aveva ragione, proprio perché anch'esso faceva un'analisi monca, in cui sembra esistere un solo settore, quello privato. se ricordi alcuni giorni fa ti ho indicato i Saldi Contabili. quello è un approccio essenziale anche per capire che quando si vuol analizzare una questione, è giusto prendere in considerazioni tutti gli elementi e non uno solo (in questo caso il sistema bancario), come se fosse staccato da tutto il resto. L'inflazione è soprattutto un fenomeno non legato in sé alla politica monetaria, bensì alla spesa in sé. Anche le tasse possono essere inflattive, semmai bisogna sempre intendersi su cosa si vuol spiegare col termine inflazione. Cioè, non è inflazione un aumento dei prezzi nel breve periodo, può essere dato da tanti fattori. è inflazione semmai un aumento dei prezzi continuato nel tempo, come era ad esempio negli anni 80.

ericvonmaan,

ma vedi, anche questo che dici è giusto. la questione è politica, nel senso che è politica la scelta di rendere "indipendente" la politica monetaria da quella fiscale, è politica l'idea che la politica monetaria sia superiore in termini di efficacia sulla politica fiscale e tanto altro. ma se tu vuoi porla sulla proprietà bé, ci perdi, perché le Banche Centrali (a parte le anomalie del caso italiano e statunitense) son perlopiù pubbliche o a capitale misto. quindi che senso ha questa polemica se poi arriva il primo stronzetto a dirti "ma guarda che son pubbliche, sei un fascista!" e lì la solita diatriba pesante tra signoraggisti e anti-signoraggisti (anche se son etichette idiote, è per capirci). Non è neanche vero che sia tutto all'oscuro, dipende, alcuni casi si altri no, dipende dal grado di indipendenza che il potere legislativo ha scelto di dare alle BC. il punto è che se uno sa cosa fa una BC quotidianamente, ti viene anche da ridere a pensare che ci sia gente che grida alla necessità di indipendenza Tesoro-Banca Centrale. Idem quando leggi i vari "se stampi moneta crei inflazione". Lo fa tutti i giorni la BC, dovremmo avere iperinflazione da decenni in tutto il mondo. Non sanno di cosa parlano, e come ti ho detto, hanno il grado di spocchia direttamente proporzionale alla loro ignoranza. E ci fanno dei siti interi!

Bubba,

grazie per i complimenti, Barnard a mio avviso sta creando (ovviamente involontariamente) dei mostri. cioè gente che ripete in maniera religiosa cose che oggettivamente non capisce. non scherzo se ti dico che ho visto in internet almeno una decina di spiegazioni differenti di cosa sia la MMT e cosa dica. E qui si torna al problema che poneva georgejefferson che è ovviamente valido, ma capisci poi che si creano dei fraintendimenti giganteschi (fraintendimenti che forse fanno allontanare anche un sacco di persone magari interessate, ma annoiate da questo approccio religioso).

Innes ha ragione, non a caso ogni transazione tra venditore e compratore, dev'essere finalizzata tramite moneta di banca centrale (banconote, riserve bancarie), che è appunto quella che sta al vertice della gerarchia monetaria. Certo, ci son dei modi di fare compensazione tra banche senza coinvolgere la moneta di banca centrale e sono anche molto diffusi, ma il caso generale è quella che coinvolge la moneta gerarchicamente più elevata. Difatti, ogni transazione tra Tesoro e banche commerciali, o tra Banca Centrale e banche commerciali coinvolge e implica l'utilizzo della moneta di banca centrale (che per intenderci è sempre moneta elettronica) ed è l'unico modo di FINALIZZARE il pagamento. Perché io non posso pagarti con una promessa di pagamento, ci vuole sempre il livello gerarchico superiore che la finalizzi. Se ti capita, leggiti qualcosa sui sistemi di pagamento direttamente nei siti delle banche centrali, è un tassello chiave, anzi, è il tassello chiave per capire cosa fa una BC. Difatti Scott Fullwiler dice sempre che il punto di partenza per capire la politica monetaria, sono i sistemi di pagamento.

De Simone è un altro ignorante che scrive libri ma non capisco perché. Lo scetticismo sulla MMT è normale, se tu conosci come funziona più o meno il mondo universitario o magari la pubblicazione e la ricerca sai anche che esistono tutta una serie di riviste economiche maggiormente considerate ecc. se tu pubblichi lì, saresti, teoricamente uno cazzuto. Idem il numero di citazioni che hai dagli altri economisti. IDEAS è il sito dove pubblicano gli economisti ecc. Io ho avuto modo di capirlo un po' perché me lo spiegò il mio professore, ovviamente storcendo il naso sugli scritti della MMT e delle scuole eterodosse. Ma il punto è questo: se uno legge la letteratura tecnica scritta per esempio da chi lavora in BC magari nel settore "operazioni di mercato aperto" (non penso esista una cosa che si chiama così, è per dire, chi proprio le fa) e lavora come un normalissimo dipendente, che ne so, dell'Inps o del dipartimento del Tesoro o se uno legge anche determinati documenti rilasciati dalle stesse BC, ebbene la MMT è del tutto consistente con quello che dicono. Idem gente come Wynne Godley e Marc Lavoie il cui modello stock-flow è utilizzato anche da molti che lavorano nella finanza (grandi banche ecc). C'è molta fuffa in giro, e molti che parlano spesso ripetono le didascalie del loro libro di testo, o magari ragionano in termini di soggezione. che so, Krugman dice questo? e allora è vero, non importa se krugman poi dimostri di non capire una sega di moneta e sistema monetario, l'ha detto krugman! mi spiego? Il punto è che non ha senso indicare per forza di cose la MMT, basta semplicemente entrare in un sito di BC, frugarlo un po' e ragionarci. Se trovate quello che dicono i vari monetaristi, siete fortunati. io non l'ho mai trovato.

Un altro esempio son quelli che citano Buiter per sfatare il signoraggio (cioè due che usano lo stesso modello). Buiter non capisce nulla di Banche Centrali, e date un paio d'anni e ciò che dice la MMT (ma lo dicono le scuole post-keynes da anni + molti di quelli che in BC lavorano come Goodhart o Krieger, Bindseil ed altri) e vedrai che anche i vari mainstream cominceranno a parlarne senza ovviamente dare nessun credito a chi è vent'anni che lo spiega (basta leggersi l'ultimo discorso di Victor Constancio, vicepresidente BCE, che sulle banche commerciali dice esattamente ciò che Basil Moore, Lavoie e la MMT dicono da decenni).

Digli di leggersi tutti gli scritti di Scott Fullwiler, è il meglio che c'è e non da adito a fraintendimenti rispetto magari a Mosler e Wray.


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sandropascucci
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istwine: hai detto chi sono gli attori, i loro [errati] argomenti ecc..

tutto molto bello ma molto criptico: tu chi sei? cosa vuoi dire sulla faccenda [moneta] ?


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istwine
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Bubba,
ho letto un po' il blog di Bagnai. Sembra uno serio, se capiterà di prendere l'argomento, cercherò di intervenire, anche perché ho visto che molti nei commenti ne parlano ma cianciano, anche se alcuni danno le giuste fonti, se uno vuol approfondire, quelle fonti vanno anche bene. io ti ho detto Scott Fullwiler proprio per evitare i soliti fraintendimenti.

sandropascucci,

voglio dire quello che ho scritto, se è criptico rileggilo.


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sandropascucci
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se è criptico è criptico,
sia la prima volta che la seconda..

ma ok, va bene così.. pensavo volessi dialogare.

d'altronde.. da uno che scrive:

> quello che mi preme far capire non è la necessità di spingere tutti a infilarsi nei libri o nei documenti tecnici in inglese, ma cercare di far capire che..

e poi:

> Digli di leggersi tutti gli scritti di Scott Fullwiler, è il meglio che c'è e..

cosa potevo attendermi? coerenza?

ciao,
stai bene, insieme ai tuoi soci barnard&marra, siete della stessa pasta.


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Bubba
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ho letto un po' il blog di Bagnai. Sembra uno serio, se capiterà di prendere l'argomento, cercherò di intervenire, anche perché ho visto che molti nei commenti ne parlano ma cianciano, anche se alcuni danno le giuste fonti, se uno vuol approfondire, quelle fonti vanno anche bene. io ti ho detto Scott Fullwiler proprio per evitare i soliti fraintendimenti.

Ok. Se ti sembra opportuno intervieni pure. Anche a me lui è sembrato serio, penso che il suo blog sia da seguire. Mi chiedo solo quale genere di fraintendimenti dici che sorgono dalle letture di Wray e Mosler. Del resto io non ho letto quasi nulla di Fullwiler...

d'altronde.. da uno che scrive:

> quello che mi preme far capire non è la necessità di spingere tutti a infilarsi nei libri o nei documenti tecnici in inglese, ma cercare di far capire che..

e poi:

> Digli di leggersi tutti gli scritti di Scott Fullwiler, è il meglio che c'è e..

cosa potevo attendermi? coerenza?

Ma se gliel'ho chiesto io di suggerirmi delle letture!
Segui il suo consiglio: rileggi quello che ha scritto.


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sandropascucci
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allora non sapete leggere..

la mia domanda era chiara:

cosa vuoi dire TU sulla faccenda, non Fullwiler&comp.

troppo complesso parlare in prima persona, eh?!
meglio rimandare a link e/o autori ALTRI, vero?

bah..


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sandropascucci
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Registrato: 3 anni fa
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dato che:

[..]
Perché precedentemente ho detto che nessuno di loro ha mai letto la letteratura tecnica sulle banche centrali? Semplicemente perché se l’avessero letta avrebbero trovato che nulla di ciò di cui parlano esiste. Non esiste la riserva frazionaria il moltiplicatore monetario, non esiste la BC che decide l’offerta di moneta, non esiste l’emissione di moneta inflattiva (dovremmo avere iperinflazione ogni fine giornata), non esistono le “operazioni di mercato aperto per aumentare o diminuire l’offerta di moneta” (sta cazzata la trovate in tutti i libri mainstream tipo Mankiw o Blanchard, che si studiano all’università), non esiste che le banche commerciali siano intermediari, non esiste l’idea che la BC possa emettere “moneta in eccesso” ed altri piccoli tecnicismi che purtroppo portano ad enormi conclusioni sconclusionate (la scuola austriaca è imbattibile in questo).

è chiaro ciò che, secondo te, non esiste. bene, anzi no: benissimo.
dunque COSA ESISTE?

ripeto: cosa hai da dire DI TUO su questa realtà che, a noi, sfugge?

sempre se è vero che

..a me piacerebbe solo che tutti coloro che son in buona fede riguardo l'argomento, aprissero un attimo la mente e non si mettessero a urlare sempre le stesse cose.

in modo tale che poi si possa finalmente discutere di come attuare idee economiche e sociali nuove.


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