Anche il M5s vuole ...
 
Notifiche
Cancella tutti

Anche il M5s vuole il pareggio di bilancio.

Pagina 1 / 2

braveheart
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 804
Topic starter  

Mentre Grillo pubblica i suoi sette punti per le elezioni europee, contenenti al punto 7 "l'eliminazione del pareggio di bilancio", nel programma ufficiale del M5s ( http://www.beppegrillo.it/movimento/2010/07/sviluppo.html ), nel paragrafo "stato e cittadini", propugna il pareggio di bilancio, ove dice " Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria ", che in pratica significa pareggio di bilancio.

Magari se qualche volta lo guardassero il loro programma, eviterebbero di far fare figuracce ai propri iscritti in buona fede.

Naturalmente attendiamo spiegazioni, se ci sono.....


Citazione
yiliek
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 147
 

ma che cosa stai dicendo!!!!! guarda che due + tre non fa quattro fatti un giro in internet e vatti a vedere gli interventi dei parlamentari m5s sul mes e fiscal compact e vedrai che le conclusioni alla quale sei giunto sono totalmente sbagliate


RispondiCitazione
braveheart
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 804
Topic starter  

ma che cosa stai dicendo!!!!! guarda che due + tre non fa quattro fatti un giro in internet e vatti a vedere gli interventi dei parlamentari m5s sul mes e fiscal compact e vedrai che le conclusioni alla quale sei giunto sono totalmente sbagliate

Mie conclusioni? Ma hai letto il link che ho inserito?
Si tratta del programma ufficiale del M5S.
Io conosco gli interventi dei deputati stellati, ma carta canta. E non solo nel programma, ma anche nel blog di grillo : http://www.beppegrillo.it/2011/07/lorchestrina_del_titanic.html , dove egli dice esplicitamente :" Il MoVimento 5 Stelle, quello populista, l'alfiere dell'anti politica, il qualunquista, da anni ha inserito nel suo Programma una riga "Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria".

Più chiaro di così ??


RispondiCitazione
Jor-el
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 990
 

Non è proprio chiarissimo al 100%.
"Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria" POTREBBE voler dire che il governo deve sottoporre la copertura finanziaria di ogni legge proposta all'approvazione del Parlamento, come fanno negli USA.
In questo senso il punto di programma del M5S implicherebbe un controllo democratico sulla spesa pubblica, non un rifiuto a priori della spesa a deficit.
Ho detto POTREBBE. Sarebbe utile un chiarimento.
Certo, il continuo insistere di Grillo sul concetto debito=male è deprimete, caro Braveheart, ma io continuo ancora a sperare che si tratti di scorie dal suo passato "signoraggista".


RispondiCitazione
braveheart
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 804
Topic starter  

Non è proprio chiarissimo al 100%.
"Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria" POTREBBE voler dire che il governo deve sottoporre la copertura finanziaria di ogni legge proposta all'approvazione del Parlamento, come fanno negli USA.
In questo senso il punto di programma del M5S implicherebbe un controllo democratico sulla spesa pubblica, non un rifiuto a priori della spesa a deficit.
Ho detto POTREBBE. Sarebbe utile un chiarimento.
Certo, il continuo insistere di Grillo sul concetto debito=male è deprimete, caro Braveheart, ma io continuo ancora a sperare che si tratti di scorie dal suo passato "signoraggista".

Nn e' chiarissimo ? Leggi ti questo allora : http://www.beppegrillo.it/2011/07/lorchestrina_del_titanic.html
Dove grillo approva il pareggio di bilancio di Tremonti, e gli contesta di averlo fatto troppo tardi.
Per me dubbi nn ce ne sono.


RispondiCitazione
[Utente Cancellato]
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2066
 

[...] propugna il pareggio di bilancio, ove dice " Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria ", che in pratica significa pareggio di bilancio. […]

[...]Naturalmente attendiamo spiegazioni, se ci sono.....

“l’obbligo di copertura, come è concepito dalla Costituzione, non intende evitare il formarsi di un ingente debito pubblico: si riferisce solo alle leggi diverse dal bilancio, opera “al margine”, cioè sulle decisioni che fuori dal bilancio aumentano la spesa, e lascia invece scoperto l’aumento inerziale di essa (si pensi all’aumento dei tassi di interesse) e la sua espansione ad opera della legge di bilancio (si pensi ai fondi speciali)” da A. Brancasi, “L’introduzione del principio del c.d. pareggio di bilancio” .

“la fondamentale garanzia dell’equilibrio risiede nel divieto, con alcune limitate eccezioni, del ricorso all’indebitamento, e quindi al prestito, per la copertura degli oneri, di parte corrente e in conto capitale, previsti in bilancio. L’assenza di tale divieto nella Costituzione vigente e il fatto che l’obbligo costituzionale di copertura finanziaria è disposto con riferimento alle nuove leggi e non alla complessiva legislazione di spesa, ha reso l’art. 81, comma 4, manifestamente inidoneo ad assicurare l’equilibrio dei bilanci” da D. Cabras, “L’introduzione del principio del c.d. pareggio di bilancio: una regola importante per la stabilizzazione della finanza pubblica”, in Quad. cost., n. 1/2012.

Infatti, hanno dovuto inserire il principio di pareggio di bilancio …

Il rispetto del c.d. obbligo di copertura non assicura l’equilibrio dei bilanci. Il meccanismo della copertura finanziaria si pone come obiettivo l’equilibrio “tendenziale” fra entrate e spese (obiettivo ben diverso da quello previsto dal principio di pareggio). Il rispetto di tale principio (copertura) è sacrosanto per una corretta gestione di qualunque ente pubblico.
E malgrado l’ultima revisione della Costituzione istituisca esplicitamente il vincolo tra copertura ed equilibrio dei bilanci, non basta il rispetto del meccanismo di copertura per garantire un pareggio di bilancio.
Sarò banale ma pareggio di bilancio, equilibrio tra entrate e spese e obbligo di copertura sono tre “concetti” diversi, seppur legati.
Quindi in parole povere “obbligo di copertura” non significa “pareggio di bilancio” in quanto il primo non implica il secondo. L’obbligo di copertura è roba vecchia anche se poi spesso non è stato osservato, purtroppo.

Infatti, ripeto, hanno dovuto inserire il principio di pareggio di bilancio come principio di gestione della politica economica nazionale … Quindi non si parla di regola contabile ma di principi di governance economica/politica.

Comunque è facile equivocare su questi termini. Anzi, sembra proprio che ci marcino sull’aspetto terminologico.


RispondiCitazione
braveheart
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 804
Topic starter  

Resta l'aspetto politico del post nel blog di grillo ove approva esattamente il pareggio di bilancio di Tremonti, che modifica l'art 81 costituz.
Su questo nn c'è confusione. Cosa che ora propaganda di voler togliere da Bruxelles. Almeno lo tolga dal programma ufficiale.


RispondiCitazione
[Utente Cancellato]
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2066
 

Sull’aspetto politico non saprei dire. Non seguo molto.


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

Sarebbe utile capire se e' riferito a tutta la spesa tout court o se si distingue quella corrente da quella per investimento.

Auspicherei il principio di pareggio a livello locale nella spesa corrente,personalmente,e con forti penali anche.Ma non per investimento a livello centrale,che possono riguardale il "locale" comunque.

Dopo,su "quale investimento" e' un'altra questione.Un conto e' la Tav,un'altro la restrutturazione idrogeologica.Col pareggio tout court le sacche di sviluppo mancanti restano tali con disoccupazione al seguito.Oppure voler indurre a puntare solo sul surplus estero per immettere liquidita nuova.Ed e' altrettanto sbagliato a mio avviso.


RispondiCitazione
braveheart
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 804
Topic starter  

Sarebbe utile capire se e' riferito a tutta la spesa tout court o se si distingue quella corrente da quella per investimento.

Auspicherei il principio di pareggio a livello locale nella spesa corrente,personalmente,e con forti penali anche.Ma non per investimento a livello centrale,che possono riguardale il "locale" comunque.

Dopo,su "quale investimento" e' un'altra questione.Un conto e' la Tav,un'altro la restrutturazione idrogeologica.Col pareggio tout court le sacche di sviluppo mancanti restano tali con disoccupazione al seguito.Oppure voler indurre a puntare solo sul surplus estero per immettere liquidita nuova.Ed e' altrettanto sbagliato a mio avviso.

George, scusa, ma questo toglie ogni dubbio : http://www.beppegrillo.it/2011/07/lorchestrina_del_titanic.html
. Cioè, grillo plaude alla approvazione del pareggio di bilancio in costituzione, con la modifica dell'art. 81 della costituzione. Non c'è molto da. Interpretare.
È la stessa norma che nel programma per le europee i 5S propagandano di voler eliminare.
Ma possibile che nessuno colga la dicotomia malata ????!!!


RispondiCitazione
Black_Jack
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1577
 

Sarebbe utile capire se e' riferito a tutta la spesa tout court o se si distingue quella corrente da quella per investimento.

Auspicherei il principio di pareggio a livello locale nella spesa corrente,personalmente,e con forti penali anche.Ma non per investimento a livello centrale,che possono riguardale il "locale" comunque.

Dopo,su "quale investimento" e' un'altra questione.Un conto e' la Tav,un'altro la restrutturazione idrogeologica.Col pareggio tout court le sacche di sviluppo mancanti restano tali con disoccupazione al seguito.Oppure voler indurre a puntare solo sul surplus estero per immettere liquidita nuova.Ed e' altrettanto sbagliato a mio avviso.

George, scusa, ma questo toglie ogni dubbio : http://www.beppegrillo.it/2011/07/lorchestrina_del_titanic.html
. Cioè, grillo plaude alla approvazione del pareggio di bilancio in costituzione, con la modifica dell'art. 81 della costituzione. Non c'è molto da. Interpretare.
È la stessa norma che nel programma per le europee i 5S propagandano di voler eliminare.
Ma possibile che nessuno colga la dicotomia malata ????!!!

A me sembra molto diverso.

Partiamo dalla premessa che il 5 Stelle è un movimento che mira più che altro alla mobilitazione della gente quindi sulla linea economica tendono ad andare un po' alla carlona ma, mi sembra evidente, in tutta buona fede.
E in un'ultima analisi la colpa è dell'intellettuale economista italiota che non si mette in gioco se non per cattedra e/o poltrona e/o soldi.
Quel post che hai linkato è del 2011 e da allora il M5S è cresciuto veramente tanto dal punto di vista della qualità politica e del progetto.

Detto questo entriamo nel merito.
Grillo scrive:

"Tremorti dopo trent'anni di frequentazioni politiche e di ciance economiche si è svegliato. Ha bisbigliato, come se fosse sdraiato sul letto in attesa del trapasso "Introdurre nella Costituzione una regola d'oro che vincoli al raggiungimento del pareggio di bilancio". Lo dice ora, quando tutto tracima, tracolla, esonda e il debito è una montagna di ghiaccio che sfiora i 2.000 miliardi che ci arriva in faccia. Tremortacci tua, dove sei stato insieme ai tuoi compari in tutto questo tempo? Il MoVimento 5 Stelle, quello populista, l'alfiere dell'anti politica, il qualunquista, da anni ha inserito nel suo Programma una riga "Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria". Non puoi indebitare il cittadino senza il suo permesso per fare finanza elettorale, per comprare cacciabombardieri dagli Stati Uniti, per mantenere le nostre truppe in Afghanistan etc etc etc"

A me obiettivamente sembra che stia parlando uno che di economia non sa una mazza ma che con molto coraggio decide di opporsi a un sistema che va contro al popolo e di cui riesce a capire solo alcuni aspetti, quelli meno difficili da interpretare come "corruzione", "sprechi", "collusione di gruppi di interesse".
In sostanza se si legge il brano si vede che Grillo critica solo gli sprechi e le ruberie ma non dice che il deficit dello Stato non possa avere una sua funzione positiva, che superare gli artificiosi limiti di deficit di Maastricht sia un errore.
Infatti ultimamente ha detto con molta chiarezza che il limite del 3% va ridiscusso.

Penso che si debba sempre considerare che un progetto politico si può aggiustare in progress su moltissimi punti. Grillo è partito dal concreto ossia dalla mobilitazione delle masse.
Per motivi a me non chiarissimi anche le persone in buonissima fede lo guardano con estremo sospetto. Davvero non so darmi una spiegazione (voglio dire, come cacchio si fa a pensare che sia un emissario di Goldman Sachs...).


RispondiCitazione
braveheart
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 804
Topic starter  

Black Jack, io non capisco i tuoi dubbi o le tue spiegazioni. Siamo di fronte a un leader di un movimento dal 25%.
Ho linkato parole chiare mai smentite o ritrattate. Quelle parole significano che se fossero stati in parlamento, avrebbero votato il pareggio di bilancio.
Io non ammetto ignoranza su certi temi a certi livelli. Io conosco molte persone che fanno parte dei livelli superiori del 5S, e ti assicuro che sapevano e sanno cosa significa pareggio di bilancio statale.
Il beneficio del dubbio non c'entra nulla in questo caso.


RispondiCitazione
Jor-el
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 990
 

Per dieci anni e più Beppe Grillo ha propagandato nei suoi spettacoli una certa visione del mondo, che io definirei "tecno-signoraggista". Ha raccontato che le multinazionali del petrolio impediscono la costruzione di automobili a idrogeno, che boicottano le energie alternative e la fusione fredda. Che la Disney inserisce messaggi diabolici nei cartoni animati, che il debito pubblico è l'esito di una truffa ordita dalle banche e dai partiti (che con le banche sono pappa e ciccia), che sono "soldi nostri", un debito che dovranno ripagare "i nostri figli e i figli dei nostri figli". Poi Grillo ha creato un movimento politico per portare ai più alti livelli il suo pensiero, che a tutt'oggi, è rimasto quello. Il programma del M5S rispecchia fedelmente il Grillo-pensiero così come lui l'ha coltivato e approfondito nella sua esperienza professionale e politica: fede in tecnologie più o meno alternative, lotta senza quartiere a una "casta" che non è solo la classe politica, ma un insieme di soggetti che va dai giornalisti ai banchieri passando per i grandi imprenditori e i politici. La denuncia della "truffa", dal signoreggio alla Cirio, è sempre stata la costante-discriminante del Grillo pensiero. In quel contesto, parole come "pareggio in bilancio", "copertura", non fanno parte dell'economia, ma di un principio morale, mezzi per impedire ai "ladri" di continuare a rubare. Quando Grillo cita Stiglitz non è perché ha abbracciato una concezione neokeynesiana dell'economia, ma per il valore di denuncia che alcune delle uscite di Stiglitz hanno avuto.
Anche la sua proposta del reddito di cittadinanza... Non nasce da una visione economica, che so, il rilancio dei consumi o che altro, ma dalla sua visione dell'evolversi della società tecnologica: "fra 10 anni lavoreranno il 10% di quelli che lavorano adesso, per cui non bisogna parlare di lavoro ma di reddito, perché il lavoro è morto!". Da un lato ha usato le stesse semplificazioni del potere (debito=male) rivoltandole contro il potere stesso, dall'altro ha catturato la "cultura della rete" comprendendone per primo le potenzialità di aggregazione di consenso.
Grillo crede sinceramente in quel che ha predicato e imparato in tutti questi anni e, soprattutto, ha avuto la prova che quello che predica FUNZIONA, perché ha funzionato, ha costruito un movimento che ha conquistato il 25% dei voti.
Per questo non darei molto peso alle ricette economiche del M5S. Non credo che alla resa dei conti il M5S potrà mai votare a favore del suoi nemici giurati, cioè le banche, i partiti, le grandi multinazionali, l'FMI. Dal punto di vista dell'economia il M5S è al livello del senso comune: tabula rasa, una lavagna vuota su cui scrivere. Evidentemente Grillo ritiene che la grande pulizia, la liquidazione in toto dell'intera classe politica abbia la precedenza assoluta su tutto. E potrebbe anche avere ragione.


RispondiCitazione
braveheart
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 804
Topic starter  

Per dieci anni e più Beppe Grillo ha propagandato nei suoi spettacoli una certa visione del mondo, che io definirei "tecno-signoraggista". Ha raccontato che le multinazionali del petrolio impediscono la costruzione di automobili a idrogeno, che boicottano le energie alternative e la fusione fredda. Che la Disney inserisce messaggi diabolici nei cartoni animati, che il debito pubblico è l'esito di una truffa ordita dalle banche e dai partiti (che con le banche sono pappa e ciccia), che sono "soldi nostri", un debito che dovranno ripagare "i nostri figli e i figli dei nostri figli". Poi Grillo ha creato un movimento politico per portare ai più alti livelli il suo pensiero, che a tutt'oggi, è rimasto quello. Il programma del M5S rispecchia fedelmente il Grillo-pensiero così come lui l'ha coltivato e approfondito nella sua esperienza professionale e politica: fede in tecnologie più o meno alternative, lotta senza quartiere a una "casta" che non è solo la classe politica, ma un insieme di soggetti che va dai giornalisti ai banchieri passando per i grandi imprenditori e i politici. La denuncia della "truffa", dal signoreggio alla Cirio, è sempre stata la costante-discriminante del Grillo pensiero. In quel contesto, parole come "pareggio in bilancio", "copertura", non fanno parte dell'economia, ma di un principio morale, mezzi per impedire ai "ladri" di continuare a rubare. Quando Grillo cita Stiglitz non è perché ha abbracciato una concezione neokeynesiana dell'economia, ma per il valore di denuncia che alcune delle uscite di Stiglitz hanno avuto.
Anche la sua proposta del reddito di cittadinanza... Non nasce da una visione economica, che so, il rilancio dei consumi o che altro, ma dalla sua visione dell'evolversi della società tecnologica: "fra 10 anni lavoreranno il 10% di quelli che lavorano adesso, per cui non bisogna parlare di lavoro ma di reddito, perché il lavoro è morto!". Da un lato ha usato le stesse semplificazioni del potere (debito=male) rivoltandole contro il potere stesso, dall'altro ha catturato la "cultura della rete" comprendendone per primo le potenzialità di aggregazione di consenso.
Grillo crede sinceramente in quel che ha predicato e imparato in tutti questi anni e, soprattutto, ha avuto la prova che quello che predica FUNZIONA, perché ha funzionato, ha costruito un movimento che ha conquistato il 25% dei voti.
Per questo non darei molto peso alle ricette economiche del M5S. Non credo che alla resa dei conti il M5S potrà mai votare a favore del suoi nemici giurati, cioè le banche, i partiti, le grandi multinazionali, l'FMI. Dal punto di vista dell'economia il M5S è al livello del senso comune: tabula rasa, una lavagna vuota su cui scrivere. Evidentemente Grillo ritiene che la grande pulizia, la liquidazione in toto dell'intera classe politica abbia la precedenza assoluta su tutto. E potrebbe anche avere ragione.

Ancora ipotesi che contrastano con i fatti.
Sono in parlamento cazzarola, si informino e tolgano dal programma ufficiale il pareggio di bilancio.


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

Buonissima sintesi Jor el.


RispondiCitazione
Pagina 1 / 2
Condividi: