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Balasso Genitori senza educazione

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Tao
 Tao
Illustrious Member
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Come ho sempre detto, non ho mai in simpatia i mondi. Il mondo dello spettacolo, il mondo del teatro, il mondo dei genitori, il popolo della notte, il mondo del motociclismo. Non mi piacciono i recinti perché ottengono il risultato di annullare le possibilità e le responsabilità delle persone. Ovvio quindi che non mi piacciano nemmeno il mondo dei gay, il mondo delle lesbiche o quella cosa riunita addirittura sotto una sigla, il mondo LGBT. Tutto questo serve solo a rinchiudere le persone dentro carri bestiame funzionali trasformati in recinti ideologici valoriali. Non è che se io e te guidiamo la stessa moto abbiamo la stessa idea del mondo, ecco perché preferisco un club di motociclisti al mondo del motociclista, ecco perché preferisco un locale gay al mondo LGBT.

Detto questo vi devo dire che, personalmente, ho avuto un’educazione che si può definire un’educazione omosessuale completa, dal momento che non avevo ancora sei anni quando sono entrato in un collegio di suore per uscirne tre anni dopo, e avevo 10 anni quando sono entrato in seminario per uscirne a 15 anni. E mai una volta mi sono chiesto con chi scopassero le suore o i preti.
Perché sul tema del permettere o no a persone singole o coppie omosessuali di crescere dei bambini, credo ci sia un errore di visuale. L’errore parte dall’assunto che quel che un adulto deve insegnare a un bambino è di essere come lui. Se l’educazione si riduce a questo è un fallimento totale.
L’idea che il figlio di una coppia diversa si senta diverso e parta quindi svantaggiato rispetto agli altri bambini parte dall’idea di omologazione che noi stessi abbiamo ricevuto nell’educazione che ci hanno impartito.
Qui dovete scusarmi se mi avventuro in un terreno che vi indispone, ma per me non è così assodato che questa formula di due genitori che hanno autorità su cosa raccontare a un giovane fino a 4 o 5 anni, visto che a quell’età non c’è più modo di cambiare il loro carattere e l’orientamento che avranno da grandi, non è così assodato che abbia un senso. O che abbia un senso che sempre le stesse due persone continuino a raccontargli la propria visione fino a 18 anni e oltre, solo in virtù di un ricatto economico di sopravvivenza. Meglio sarebbe che molti adulti diversi, tutti i giorni, raccontassero la realtà ai bambini, così capirebbero subito che non esiste un solo racconto della realtà. Meglio sarebbe se, invece di stare in famiglia, davanti al televisore, i bambini stessero tutto il tempo con tanti altri bambini della loro età e giocassero, inventandosi giochi, organizzandosi autonomamente, imparando il senso della responsabilità e della fantasia, invece di ricevere in dono schermi retroilluminati che gli porgono una realtà preesistente.
Io quindi sono contrario all’idea di genitori omosessuali e sono contrario all’idea di genitori eterosessuali. Trovo l’idea di genitore una superstizione obsoleta ancora dominante come la religione, la guerra e la leadership.
Una società che spinge alla competizione, alla chiusura nei “mondi” e all’isolamento tecnologico-commerciale come la nostra, non può essere una società equilibrata e lo scontro su “chi” debba educare i figli è uno scontro sciocco e assurdo se non ci si confronta su “come” educarli o su cosa significhi “educare”.

Detto tutto questo, io non volevo nemmeno parlare della proposta Cirinnà, perché qua il problema è tutta un’altra cosa che non c’entra niente con la logica. Noi possiamo scannarci su chi ha torto chi ha ragione, questi fanno ostruzionismo, gli altri nn si mettono d’accordo, c’è chi ha il mal di pancia e chi odia i canguri, ma qua la domanda che ci dobbiamo porre è: perché stiamo ancora a discutere di una legge che in Francia hanno già fatto diciassette anni fa con un governo di destra? Non ci sfiora nemmeno l’idea che siamo culturalmente arretati? Io l’ho sempre detto, dare un potere decisionale alla gente che va a messa, è come fare le leggi in base all’oroscopo dei giornali. E forse è proprio così che vanno le cose.

Natalino Balasso
Fonte: www.balassovlog.net/
Link; http://www.balassovlog.net/?p=32
18.02.2016


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olmo
 olmo
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A me trasmette una tristezza siderale il "mondo " di Balasso, un universo sconfinato di retorica opposizione e velleità diffuse.
Sarà la prima e ultima volta che entro nel suo "mondo".


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[Utente Cancellato]
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Balasso, ai tempi famoso in tv, quasi simpatico, dopodiché è entrato in un mondo tutto suo...e che ci stia perché la condivisione del suo mondo con il mio sarebbe come mettere materia e anti-materia insieme, e non è una buona cosa


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Kovacs
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A volte, come tutti, scrive cose buone altre meno.....io non lo apprezzo particolarmente anzi, sembra quasi voglia seguire il percorso di grillo, da comico ad agitatore di coscienze ed in fine "politico"......quello che mi stupisce è l'enorme seguito che ha, cazzo dico io uno ha bisogno di un ex comico per ragionare con la propria testa?


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Matt-e-Tatty
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A volte, come tutti, scrive cose buone altre meno.....io non lo apprezzo particolarmente anzi, sembra quasi voglia seguire il percorso di grillo, da comico ad agitatore di coscienze ed in fine "politico"......quello che mi stupisce è l'enorme seguito che ha, cazzo dico io uno ha bisogno di un ex comico per ragionare con la propria testa?

Balasso sa essere acuto, di solito le persone che fanno ridere sono anche molto intelligenti, non sempre ma a maggioranza.
Ha prodotto provocazioni interessanti, almeno per il mio sentire, e si la politica centra quasi sempre.
Io penso che al di la di ciò condividiamo sono meglio i Balasso dei Boldi.

I sogni degli altri:
https://www.youtube.com/watch?v=oRJFyHRasOU


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Rasna
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Bisogna capirlo Balasso, al mondo bisogna pur starci ed è sempre meglio farlo con le tasche piene e le porte aperte che dover prendere a spallate ogni ostacolo e sbattersi tutto il giorno per lo stipendio. In quest'ottica che volete che sia un po di propaganda se ottiene l'effetto di ingraziarsi quelli che lo pagano e facilitarsi la carriera, a completo beneficio delle sue ambizioni.

E se deve scrivere stronzate tipo "ho avuto un’educazione che si può definire un’educazione omosessuale completa", cosa che non vuol dire assolutamente nulla ma ottiene l'effetto di elevarsi al pulpito dell'obiettività.... beh, sono peccatucci comprensibili quando sia ha uno scopo.

Come anche dire che "L’idea che il figlio di una coppia diversa si senta diverso e parta quindi svantaggiato rispetto agli altri bambini parte dall’idea di omologazione che noi stessi abbiamo ricevuto nell’educazione che ci hanno impartito", cioè dire che un artificio che non ha riscontro alcuno in natura non deve essere condannato solo per sfuggire ad una ipotetica omologazione di cui saremmo vittime è un'assurdità in termini.

E quando dichiara che "Meglio sarebbe che molti adulti diversi, tutti i giorni, raccontassero la realtà ai bambini, così capirebbero subito che non esiste un solo racconto della realtà. Meglio sarebbe se, invece di stare in famiglia, davanti al televisore, i bambini stessero tutto il tempo con tanti altri bambini della loro età e giocassero, inventandosi giochi, organizzandosi autonomamente, imparando il senso della responsabilità e della fantasia, invece di ricevere in dono schermi retroilluminati che gli porgono una realtà preesistente", oltre a rievocare l'orrore di alcuni libri di fantascienza nei quali i bambini non vengono allevati dai genitori ma cresciuti in istituti senza mai avere una famiglia ma solo istitutori che li rendano adulti e, qui si, tutti omologati, si ingrazia ulteriormente i datori di lavoro contribuendo allo smantellamento dell'istituzione famiglia. Certo, a noi tutto questa idea fa ribrezzo ma che vuoi che sia propagandare lo smantellamento della base sociale più importante di fronte alle porte aperte dei più esclusivi circoli di potere.

Infine, nell'apoteosi della sua dichiarazioni d'amore al potere dominante dice "quindi sono contrario all’idea di genitori omosessuali e sono contrario all’idea di genitori eterosessuali. Trovo l’idea di genitore una superstizione obsoleta ancora dominante come la religione, la guerra e la leadership" , dando un calcio non ad una cultura ma alla biologia stessa dell'essere umano che nella sua opinione dovrebbe evolversi fino a negare la sua stessa natura... ma, ancora, come si fa a vivere senza una villa in montagna e una barchetta, che so.... 15 metri mica tanto, ancorata al porto più vicino?

Concludendo ci dice che "io non volevo nemmeno parlare della proposta Cirinnà dando a tutti noi degli emeriti coglioni e guadagnandosi la stima e, soprattutto, i benefici di una enorme leccata al potere.

Ma d'altronde si sa, se diciassette anni fa un paese che è la culla della cultura moderna e illuminista ha già dichiarato giuste le sue osservazioni, siamo noi italiani ad essere l'ultima ruota del carro della modernità.


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rossland
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Balasso sembra aggirare, come molti prima di lui, il focus della questione.
Che non è se siano i genitori omosessuali meno adatti dei genitori etero a educare figli sani ed equilibrati, ma il di chi sono figli questi figli.
Etero o omosex, la questione è che il desiderio di un figlio, anche là dove natura si rifiuta, non è un diritto per il fatto stesso che la scienza medica consenta oggi uteri in affitto per cui i figli si possono comprare e perciò vendere.
Non conosco la legge francese in materia di maternità surrogata, ma so che è in Francia che oggi si sta sviluppando più che altrove il discorso se sia o meno lecito ed etico affittare l'utero di una donna, di solito povera e bisognosa di denaro al punto da mettere a rischio la propria vita e la propria salute (la gravidanza può presentare mille incognite, alcune delle quali, anche se percentualmente limitate, letali.
Se Balasso vuol entrare nel merito del discorso quindi, non tanto di genitorialità dovrebbe parlare, ma di quel che viene prima, cioè se sia accettabile che il denaro possa comprarsi anche la vita di un figlio grazie al corpo di chi è povero.
Mi piacerebbe chiedergli se magari gli capita pure di schierarsi contro la violenza sulle donne, in difesa del diritto all'autodeterminazione della donna, ecc.
Perché è questo che mi risulta oltremodo fastidioso: che siano dei maschi finto sinistrorsi puntualmente disponibili a condividere ogni battaglia di libertà delle donne per poi nemmeno accorgersi che accettando la maternità surrogata di fatto accettano che anche i dirtitti delle donne siano poi solo diritti delle donne benestanti, visto che del corpo delle donne povere costrette per fame ad affittarsi l'utero, sembra non accorgersi, come se il da dove compaiano 'sti figli di coppie gaye fosse un dettaglio di poco conto.
Per me, nulla contro matrimoni e adozioni semplificate sia a gay che a coppie etero.
No al commercio degli uteri della povertà per soddisfare la telenovela mentale che hanno in testa coppie gaye o coppie etero benestanti che si fanno fare il figlio in India per 10mila dollari così da non sformarsi il corpo e non avere nauseee al mattino quando hanno riunioni d'affari.
L'utero in affitto è la predazione finale del corpo della miseria.
Altro che storiette sull'educazione omosessuale completa...ma di che ciancia?


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orckrist
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"Meglio sarebbe che molti adulti diversi, tutti i giorni, raccontassero la realtà ai bambini, così capirebbero subito che non esiste un solo racconto della realtà.

Caro sig. Balasso, è per questo che oggi ai bambini non si raccontano più fiabe e favole nella loro forma originale, ma solo edulcorate e manipolate per essere politicamente corrette?

Ha mai letto la stesura originale delle fiabe dei fratelli Grimm o l'originale di Pinocchio, per citare alcuni esempi, che sono lucide e precise rappresentazioni della realtà?

Meglio sarebbe se, invece di stare in famiglia, davanti al televisore, i bambini stessero tutto il tempo con tanti altri bambini della loro età e giocassero, inventandosi giochi, organizzandosi autonomamente, imparando il senso della responsabilità e della fantasia, invece di ricevere in dono schermi retroilluminati che gli porgono una realtà preesistente"

Caro sig. Balasso, si è mai soffermato ad osservare i giochi dei bambini?
Non ha mai notato come siano, per quanto fantasiosi, specchi impietosi della realtà che circonda il bambino e come, nella loro ingenuità, mettano a nudo le ipocrisie del mondo adulto poichè, del tutto assenti di ogni malizia, ancora capaci della logica più ferrea data dalla loro innocenza?

Non è che in questo mancato "dono" di "schermi retroilluminati che gli porgono una realtà preesistente" c'è in verità una pesante manipolazione
della malleabile percezione dei bambini?

Le suggerirei di curare la sua conoscenza con una buona "Quinoterapia" a base di massicce dosi di "Mafalda".

🙄

.


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Rasna
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L'educazione omosessuale non esiste: non è che si possa educare qualcuno ad esserlo. Ci si nasce e poi ci si comporta di conseguenza.
Si può educare al rispetto delle scelte altrui, ma anche questo è un discorso che non si può applicare ai gay perché non è che loro abbiano scelto, ci sono nati gay. Ma diciamo che si può educare al rispetto delle condizioni altrui, siano scelte o siano esse innate.
Concordo abbastanza sul discorso che fai sull'utero in affitto, che trovo immorale per i motivi che dici ma anche per alcuni altri.... ma non è questa la sede per parlarne.
A me sembra però che Balasso non si riferisse all'utero in affitto ma che stesse spendendo le sue parole in difesa della genitorialità da parte di coppie gay, sia essa adottiva o surrogata. Si tratta di un discorso più generale che è volto a convincere la gente della "normalità" di quella situazione.
Ma Balasso, nel suo esercizio propagandistico, omette di parlare di certi dettagli che fanno la differenza.
Non dice per esempio che la legge che regolamenta il diritto minorile, e quindi l'adozione, dice chiaramente che la prima e più importante cosa da considerare da parte di un giudice che si trovi a dover decidere le sorti di un minore in stato di abbandono è il benessere supremo del minore stesso. Non la soddisfazione della coppia aspirante, non il loro desiderio di essere genitori, non la loro capacità economica o sociale.
Prima di tutto il bene del bambino che, vorrei ricordarlo, è già stato vittima di un abbandono e questa cosa, a prescindere dalla consapevolezza al momento dell'adozione, costituirà ciò che gli psicologi hanno definito come "la ferita primordiale".
Allora che facciamo, diciamo a dei bambini che già partono da una situazione di obiettivo svantaggio che non devono considerare i loro genitori gay come qualcosa di strano? E poi li convinciamo che la società è sbagliata, che una famiglia gay o arcobaleno (come di dice ormai per indorare la pillola) è una cosa normalissima e che tutti i bambini che incontreranno nel corso della loro crescita come esseri umani sbagliano a considerare la cosa strana?

E poi vorrei anche dire che si parla di omosessuali come se la cosa riguardasse ogni categoria ma la verità è che si parla esclusivamente di coppie di gay uomini, perché le donne lesbiche i bambini se li fanno da sole, dato che la natura a loro ha dato questa possibilità. E non è che una lesbica ha bisogno di andare in Spagna per farsi fecondare.... sarà pure lesbica ma 10 minuti con un uomo può anche spenderli se la cosa è funzionale a ciò che vuole, nonostante il ribrezzo che possa provare. Le donne in questi campi sono decisamente determinate e la natura le favorisce.

Quindi Balasso dovrebbe dire le cose stanno: che secondo lui è giusto che dei froci crescano dei bambini che avrebbero potuto avere una vita normale in seno ad una famiglia normale o che usino, a pagamento e tramite la scienza, ciò che tanto schifano delle donne per far si che quanto gli è precluso dalla natura possa arrivare ad esistere.

Balasso è un venduto, non può essere altrimenti perché mi rifiuto di credere che una persona sana di mente trovi normale dare in adozione un bambino ad coppia di froci quando ci sono così tante coppie normali con capacità e voglia di crescere un essere umano nel modo migliore possibile.

E non tirasse fuori il luogo comune che ci sono tanto bambini che non vengono adottati negli orfanotrofi perché è una falsità evidente che, in occidente, non trovo riscontro alcuno.

Che i froci vogliano una legge che tuteli le loro relazioni sentimentali da un punto di vista economico mi sta bene, che possano ereditare, assistere il loro congiunto e tutte queste cose mi sta benissimo. Ma non tocchiamo i bambini e le loro necessità.


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rossland
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Poi, l'altra cosa che mi irrita, è quella per cui siamo "arretrati" rispetto alla Francia. In cosa non è chiaro, dato che a quel che si dice in questo pezzo dell'HP per ora non mi pare che nemmeno lì la maternità surrogata abbia vita facile.
A meno che Balasso non confonda le coppie gay legalmente riconosciute con un'automatica genitorialità, che mi pare cosa diversa, e visto che ben difficilmente, anche nell'avanzatissima legge Francese, potrà essere frutto naturale di una coppia gay e pertanto parlare di genitorialità gay è per ora riferito solo a coppie che il figlio o l'aveva uno dei due partner da relazione etero precedente o è figlio dell'utero affittato all'estero. Quindi, ufficialmente non riconosciuto a meno che a partorirlo non sia stata una madre gay con inseminazione artificiale o al momento, se figlio di coppia omosessuale, è forse in affido, non certo riconosciuto figlio per legge.
http://www.huffingtonpost.it/2016/02/01/parigi-convegno-maternita_n_9131554.html


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rossland
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@Rasna

Può il discorso sull'omogenitorialità essere generico al punto da dimenticare che per fare un figlio servono un ovulo e uno spermatozoo?
Si può parlare di educazione dei figli di coppie gay senza parlare di da dove vengano quei figli?
Per me è impossibile perché fino a qui un figlio lo hai se:
1. l'hai avuto con un partner di diverso sesso
2. l'hai adottato
3. l'hai accolto in affido (ma in questo caso temo non possa il bambino definirsi figlio)
Spostare il dibattito, come fa Balasso, sul falso problema dell'educazione dei figli di coppie gay è un po' come parlare del sesso degli angeli: al momento, i gay possono avere figli solo nei 3 modi elencati sopra.
Sul tuo commento nel quale dici che più fortunate sono le lesbiche in quanto basta loro sacrificarsi quei 10' per farselo da sole, da quel che leggo in giro (e da qualche informazione diretta di coppie lesbiche), pare sia più semplice l'inseminazione eterologa, cosa che anche qui solo le lesbiche benestanti si possono permettere, ed ecco perché spesso i loro figli nascono all'estero e hanno bisogno poi della legge in discussione per vedersi riconosciuta la genitorialità.
Quindi per come la vedo io, Balasso è proprio fuori strada così come molti disocrsi sul tema portano fuori strada proprio spostando il ragionamento sull'educazione, quasi che si potesse educare figli senza prima averli.
Magari sbaglio, eh?
Però tendo a vedere le cose collegate strettamente, non su due piani separati...


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cdc_16
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ci sono nati gay.

Finchè avrai questa idea non sarai mai in grado di vedere il quadro generale.

Nessuno vuole impostare un'educazione omosessuale, tra l'altro secondo ciò che pensi sarebbe anche inutile, l'intento reale è di scardinare l'educazione eterosessuale.

La faccenda è ben diversa e non poco.

Alcuni pensano che oggi la differenza di all'incirca 90%(80%) eterosessuali vs. 10%(20%) omosessuali deriva dall'impostazione sociale predominante.

Per fartela breve pensano che concetti come il rosa è da femmina, celeste da maschio, bambole da femmina, soldatini da maschio o frasi come "non fare la femminuccia" e "non essere un maschiaccio", per poi continuare con film, divise, stereotipi ecc... incidono molto riguardo la preferenza che svilupperai da adulto.

Magari hanno anche ragione a pensarlo, non mi azzardo a mettere in dubbio questa tesi, ma non è questo il punto.

L'obiettivo non è quello di formare un 50% vs. 50%, l'obiettivo è quello di annientare le percentuali.

Eliminare il concetto di omosessuale ed eterosessuale, eliminare qualsiasi differenza in un mondo dove ognuno fa quel che preferisce senza sentirsi "sgridato", un mondo dove ognuno esprime se stesso, un mondo libero!

L'opera vista così diventa magnifica, una colonizzazione in nome della libertà! (concetto conosciuto? 🙂 )

A prendere l'argomento di petto senza perbenismi e/o girarci intorno si dovrebbe dire, lasciando i "perchè" fuori dalla decisione:

Gruppo A - noi vogliamo un'orgia mondiale e perenne

Gruppo B - noi non la vogliamo

Poi chi la spunterà deciderà la linea guida dell'educazione sociale predominante, gli altri a casetta loro ne imposteranno un'altra con tutte le conseguenze del caso.


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Rasna
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ci sono nati gay.

Finchè avrai questa idea non sarai mai in grado di vedere il quadro generale.

Nel senso di quel che volevo comunicare prima la mia frase è perfettamente coerente.

In merito a ciò che dici nel tuo post sono daccordo.
Ho detto altre volte che il senso delle azioni alle quali assistiamo si può trovare in due punti fondamentali:
1) togliere solidità alla famiglia per scardinare la basi della nostra cultura e società
2) creare il caos

dunque la vediamo in modo molto simile.


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MarioG
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Per me, nulla contro matrimoni e adozioni semplificate sia a gay che a coppie etero.
No al commercio degli uteri della povertà per soddisfare la telenovela mentale che hanno in testa coppie gaye o coppie etero benestanti che si fanno fare il figlio in India per 10mila dollari così da non sformarsi il corpo e non avere nauseee al mattino quando hanno riunioni d'affari.
L'utero in affitto è la predazione finale del corpo della miseria.

Che bella posizione coerente!
Benissimo che le coppie gay "predino"... pardon, adottino i bambini, pero' niente utero in affitto! Perche' e' sfruttamento del corpo della miseria...
Che sia il corpo della miseria o no, per lo meno si tratta della decisione di una donna adulta.
Il ragazzino che viene affidato alla coppia gay, non e' anche lui un "corpo della miseria"?


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cdc_16
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Nelle discussioni che faccio sul tema, non do più corda a discorsi concettuali, non voglio più ascoltare discorsi sul giusto o sbagliato, sulla libertà o l'oppressione, sulla famiglia corretta o meno, in quest'argomento fungono da inganno.

Da chi vuole il cambiamento, per starlo ad ascoltare, esigo una descrizione minuziosa del suo mondo ideale.
Fregatevene dei perchè, richiedete esclusivamente un prospetto reale.

Invito tutti a esigere ciò, i risultati potranno far cambiare opinione anche al più irriducibile pacifrikkettonista.

Fino ad ora non ho ancora letto un articolo al riguardo, ne qui ne altrove e sono quasi sicuro che non li leggerò, almeno non a breve.


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