Balasso - Le autorità che sfilano ai funerali...

Le autorità che sfilano ai funerali di un povero ragazzo di colore, che sfilano senza avere nemmeno capito cos'è successo, a voler dare segnali, a dare risposte semplici, fanno danno. Perché non c'è peggior aiuto alla banalità del razzismo che la banalità dell'antirazzismo. Cerchiamo risposte semplici, ma nessuna risposta seria lo può essere. L'accoglienza sta creando un business che presto diventerà inestirpabile e ci sarà bisogno di nuovi profughi, ammassati tutti nello stesso posto, per essere gestiti meglio. Chi vivrebbe per tanti anni con 2 o 3 euro al giorno? Anche se ti danno da mangiare, anche se ti danno da dormire. Quanti riuscirebbero a non voler sondare le pieghe del mercato nero, dell'illegalità o addirittura del malaffare?
È davanti agli occhi di tutti che questa non è la strada giusta, al di là dei facili proclami di chi è bravo a dire che il marcio sono gli altri ma poi, messo alla prova, non è capace di amministrare. Abbiamo ingabbiato il mondo in compartimenti stagni, come pensare di rivoltare una cultura che di per sé è portata allo scontro? In Sud Sudan si festeggiava solo qualche anno fa l'autonomia e la sovranità nazionale. Un'autonomia che nasceva dal fatto che in Sud Sudan c'è petrolio per arricchirsi e il mondo c'insegna che è meglio arricchirsi da soli. Sulla base di questi pensieri, come si può pensare di costruire una società solida? Oggi, un governante e il suo vice si fanno la guerra, impiegano le popolazioni in sanguinosi massacri, sventolando differenze di etnie e di religione. Non è una guerra di moda ma fa molti più morti di tutti gli attentati europei messi insieme; il Sud Sudan è una mattanza quotidiana che impoverirà nuove masse di disperati mentre la ricchezza del paese viene scialacquata in armi di ottima fattura occidentale.

La matrice dell'odio ci è sconosciuta, ma è dentro di noi e sembriamo sempre più incapaci di gestirla. La cosa certa è che incoraggiare un mondo in competizione ci sta riportando indietro ed ora vediamo nuovi giocatori indossare vecchie maglie. Ma queste maglie sono sudate e puzzolenti, piene di buchi, non quadrano, non sono la risposta. La retorica del pianto sulla bandiera è quella che ci fa fare a pugni per motivi stupidi. Credo che occorra cominciare a cambiare il gioco. E credo che i politici, tutti, debbano cominciare a dare segnali più profondi.

Natalino Balasso
Fonte: www.facebook.com
12.07.2016