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Blondet: Senza Cristo crolla la civiltà

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GioCo
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QUI l'articolo.

Personalmente condivido la parte sul fallimento dell'occidente ma un po' meno la parte che riguarda la fede cattolica e la sua "morale" superiore.
La chiesa di Tommaso d'Acquino è quella che consacra il Dio uno e unico, semplice e indivisibile, infinito ed eterno, onnisciente. Tuttavia se anche c'è qualcosa che sta dietro a questa etichetta "Dio", prima di tutto non sta in quei testi sacri ispirati dalla sua parola, secondo chi lo definisce in questo modo (in ebraico non esistono i termini con quei significati) e in seconda battuta se anche fosse ciò che vuole questa cristianità (tra le sue infinite varianti) un tale ente sarebbe del tutto inconoscibile e per tanto indefinibile, come ammette tra l'altro un altra parte della cristianità. Non parliamo poi del concetto dell'anima "tota in toto corpore", contenuta interamente in ogni parte del corpo. Per Tommaso l'anima è creata "a immagine e somiglianza di Dio" unica, immateriale (priva di volume, peso ed estensione), forma del corpo e non localizzata in un punto particolare di esso, trascendente come Dio e come Lui in una dimensione al di fuori dello spazio e del tempo in cui sono il corpo e gli altri enti.

A me non importa molto di definire qualcosa di così inconsistente da uscire da ogni canone esperienziale, come se l'esperienza di questa vita fosse totalmente dissociata da qualsiasi altra cosa valga la pena di considerare, per sapere la vita un passaggio necessario a guadagnare l'eternità del paradiso. Non vedo in queso insegnamento la possibilità di produrre una morale meno repellente di quella che mi induce a fare lo schiavo per le multinazionali e secoli di schifezze inenarrabili sono li a confermarlo.

Mi dispiace, sono radicalmente convinto che una fede si debba pretendere e che specificatamente una fede religiosa e morale non sia eludibile, dato che credo fermamente che anche l'ateismo sia una fede. Ma niente che si sia visto fin'ora su questo scardinato planetoide di ingiuria e tormento mi pare possa definirsi degno dell'Uomo che vi abita o anche solo minimamente quanto avrebbe senso che egli pretenda per il suo proprio bisogno.
Rigetto fermamente ogni concetto teocratico, oggetto di fede terreno, ma anche e con altrettanta forza la sua assenza.
Credo che l'Uomo debba radicarsi nella coscienza che in quanto specie aliena invasiva dominante gettata a forza e in stato di incoscienza dentro il suo stesso ambiente incapace di accoglierlo, non ha mai avuto nessuna speranza di trovare un qualche equilibrio o accordo, tra lui è tutto il resto dell'esistente. Quell'accordo deve essere trovato prendendo coscienza della condizione in cui siamo perchè solo così potremmo sperare in soluzioni di minima resilienza, oppure sarà bene che questo esperimento termini al più presto.
Dopo potrà esserci questo Dio cristianodonte troppo spesso imposto a forza di lacrime e sangue dove non era richiesto o qualunque altra religione si voglia o pretenda salvaguardare nel rispetto della pluralità dei popoli e delle infinite sue declinazioni culturali del divino, perché sarà del tutto secondario.


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PietroGE
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L'articolo di Blondet in realtà è un commento a quello di Pat Buchanan ( http://buchanan.org/blog/if-god-is-dead-125152) che precisa e attualizza le sue tesi sul declino della civiltà occidentale esposte già nel suo libro del 2001 'The Death of the West: How Dying Populations and Immigrant Invasions Imperil Our Culture and Civilization'.

Buchanan è forse la più lucida testa pensante del mondo intellettuale americano avendo capito già da un paio di decenni dove sarebbero andati a finire il "secolo americano" e la civiltà occidentale.
In questo articolo approfondisce i motivi del declino occidentale e individua nella scomparsa della fede la causa principale di questo processo. Sono molto d'accordo con questa analisi e con l'assunto di partenza :
La religione di un popolo, la sua fede, crea la sua cultura, e la sua cultura crea la sua civiltà. E quando una fede muore, muore la cultura, muore la civiltà – e anche quel popolo comincia a morire.

La corrispondenza di questa affermazione con la storia è facilmente verificabile anche se, in generale, la demografia dipende anche da fattori ambientali e da usanze non direttamente connesse con la religione.
La crisi dell'occidente non la può negare nessuno, anche se i media fanno di tutto per parlare d'altro e i poteri forti combattono con le unghie e con i denti per mantenere uno status quo che consente loro di arricchirsi e di gestire il potere senza rispondere a nessuno, neanche alla ormai inesistente legge morale.

Non sono d'accordo con Blondet su un punto : la sua fissazione con Putin. Come ho già detto in molti commenti quando ero abbonato al sito di effedieffe, Putin è un nazionalista russo, non è il salvatore dell'occidente. La via che conduce alla rinascita, l'occidente la deve trovare al suo interno. Le prime reazione allo stato di declino sono già presenti nel Paesi dell'Est Europa, che, avendo vissuto molti decenni fuori dalla 'cultura indotta' della decadenza, sono più propensi a ragionare in termini di popolo fede e cultura.
Questo vale anche per la Germania, come si vede in questi mesi.

Francamente, il commento di GioCo a questo articolo mi sembra fuorviante. Vuol negare che la fede abbia una parte importante nella civiltà di un popolo? Spero di no! Non solo la ha nello sviluppo della civiltà ma la ha anche nell'appiattimento e nel congelamento di questa civiltà. L'esempio dell'islam insegna. Poi si possono fare tutte le disquisizioni teologiche del caso. Qui quello che importa del concetto di Dio è il donatore della legge morale e della speranza di una vita oltre il ciclo delle nascite e delle morti.

Come dice Buchanan, la comprensione della differenza tra bene e male è la base, non solo religiosa, ma soprattutto sociale e culturale sulla quale una civiltà si sviluppa. È proprio questa comprensione che è venuta meno in occidente e in Europa in particolare. Le conseguenze le vediamo tutti.


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Arcadia
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LinCad
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Domanda: ma nei 2000 anni in cui c'e' stato "cristo", abbiamo vissuto in un mondo civile? Lo sterminio dei popoli originari in america latina da parte dei cattolicissimi spagnoli -e benedetto dalla chesa!- e' esempio di civilta?
Cio che hanno fatti belgi in congo -con l'appoggio di missionari cristiani- e' frutto di amore cristiano?
Potrei riempire pagine di esempi del genere, ma mi fermo qui, tanto chi vuol capire capisce e chi non vuol capire non capirebbe nemmeno se queste cose gliele dice "cristo". La 'civilta' portata dal cristianesimo e' un mito nel miglire dei casi ed una menzogna negli altri.
Il fatto e' che nell'occidente il cristianesimo e' finito. Di conseguenza c'e' smarrimento e confusione nell'animo di tante persone, ma tornare indietro a questa religione e' impossibile. I simboli che produceva sono vuoti e non hanno piu effetto nella maggior parte delle persone. Un'altra religione si fara strada, perche' -purtroppo- sembra che l'uomo abbia bisogno di religione per vivere. Come 2000 anni fa', quando cristianesimo e paganesimo convissero per centinaia di anni, ma alla fine il paganesimo fu rimpiazzato dal cristianesimo.


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GioCo
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Domanda: ma nei 2000 anni in cui c'e' stato "cristo", abbiamo vissuto in un mondo civile? Lo sterminio dei popoli originari in america latina da parte dei cattolicissimi spagnoli -e benedetto dalla chesa!- e' esempio di civilta? [...]

Vorrei riprenere questa domanda per rilanciarla aggiungendo però alcune parti che credo importanti.
Innanzi tutto il degrado del medioevo non si può del tutto attribuire al cristianesimo, piuttosto il cristianesimo mi pare emerga come una reazione agli eventi storici che si sono succeduti a partire dalla ascesa e poi caduta dell'impero romano. Però però, alcune cose mi fanno riflettere. Per esempio che la data della nascita di cristo con cui regoliamo i calendari domestici nostrani, sia collocata più o meno al centro dell'apice della potenza dell'Impero Romano e poi che il cristianesimo delle origini, messo e non concesso che l'uomo a cui se ne attribuisce l'origine avesse proprio in mente di fondare una nuova religione (una frasetta detta li per lì a Pietro, mi pare un po' poco per una avventura del genere) di sicuro non era quello poi reso canonico 4 secoli più tardi da un Costantito Imperatore di un impero dimezzato, sicuramente più preoccupato di ripigliarsi la metà perduta nel caos "barbarico" che di fondare una chiesa. Per i mille anni successivi l'impero rimase diviso tra quello militare "ordinato" a oriente e quello religioso "caotico" a occidente e di sicuro questo significò che una pietra da Pietro fu posta, ma tombale. C'è poi un altra storia sotto la storia più curiosa ancora. Quella della colpa.
In 2mila anni di storia il contributo della cattolicità canonizzata è stato principalmente quello di farci pesare la colpa. Qualsiasi colpa, anche quella di amare fuori dagli editti canonici, tanto che la parola "amore" fu sostituita da "carità" nelle virtù teologali. Così abbiamo ereditato una religione che non ci ha mai spiegato che diamine fosse quello che ci negava, con la ricaduta che qualcunque cosa non adasse bene alle cariche sacerdotali, non era "giusto" e vicenversa, qualunque cosa gli garbava era "giusto". Così i papi potevano tranquillamente avere bordelli privati riempidi da suore gnocche a piacere, perché era impedito loro sposarsi, non fare sesso, e poi tanto la carità ai loro discendenti la pagavano con i contributi dei fedeli.
Ma quella, fino circa il 1300, era ancora una cattolicità tollerante. Repellente dei comportamenti, ma anche più tollerante verso la gente comune. Quando poi qualcuno tentò di ripristinare una minima decenza morale, non per il clero, ma perchè vi fosse un altro esempio di cristianità dato alla gente comune, si crearono i movimenti evangelici separatisti che scatenarono le repressioni di massa e resero celebre l'esercizio dell'inquisizione.

A quel punto e solo a quel punto abbiamo due miti che diventano il perno della cristinanità cattolica moderna. Uno è quello di un Male in carne specifico e opposto all'unico Dio, un mostro che non è un Dio ne un uomo ma che abita un mondo reale e che da quel mondo (separato dal nostro) minaccia gli uomini seguaci di cristo. Un altro è il senso della colpa, inteso non più come semplice inosservanza delle leggi lunatiche del potere cattolico di turno, ma come "cedimento alle seduzioni del Male".
Ricordando le parole di Regan pronunciate all'Onu nel 1987, si potrebbe sospettare che la Chiesa cattolica avesse già ben chiare le leggi di ingegneria sociale che permettevano di sterminare sommariamente chiunque facesse comodo con la sua stessa approvazione, solo imponendo l'unica fede.


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PietroGE
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La risposta alla domanda di LinCad non è facile perché si dovrebbe confrontare quello che è accaduto durante l'espansione coloniale dell'Europa, in particolare il trattamento delle nuove popolazioni, con lo stesso fenomeno gestito, senza cristianesimo, ad esempio dalla religione pagana. Io credo , ma le prove ovviamente non ci sono, che sarebbe stato anche peggio per loro. D'altra parte è bene anche ricordare che il mito del buon selvaggio è, appunto, solo questo, cioè un mito.

Quello che importa nella interazione religione (in questo caso cristianesimo)- società sono due punti :
-La legge morale
-La aspettativa di una qualche esistenza dopo la morte.
Il resto è Teologia, e il discorso si complica, o magari si fa più interessante, ma la sua rilevanza per la società diminuisce notevolmente.

Non si può inquadrare tutto il comportamento umano in un sistema di leggi. Esistono in ogni società "regole" non scritte che sono essenziali per la stabilità di essa e per il comportamento collettivo dei costituenti. Qui opera la religione. In questo substrato culturale identitario che stabilisce un nesso tra individuo e collettivo.

A partire dalla fine degli anni '60, questo nesso si è disintegrato e la società occidentale ha iniziato ha iniziato una lenta ma inesorabile disgregazione. Le conseguenze sono quelle che si vedono : l'individualismo esasperato, il tramonto del concetto di bene comune e persino di popolo, il carpe diem a livello personale e la fine di ideologie guida.

Il cristianesimo, con tutte le contraddizioni generate dalla sua applicazione al potere temporale, notate poi benissimo da Lutero, si poneva come base per l'integrazione di popoli che erano arrivati di recente in Europa con la fine dell'Impero Romano. Un compito che è stato svolto con successo e che ha condotto alla formazione di una civiltà europea senza eguali nel mondo. Se c'è una cosa giusta tra le molte cose sbagliate dette dai Papi di recente, questa è che l'Europa ha radici cristiane.
Purtroppo poi non si è agito di conseguenza.


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Primadellesabbie
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...A partire dalla fine degli anni '60, questo nesso si è disintegrato e la società occidentale ha iniziato ha iniziato una lenta ma inesorabile disgregazione. Le conseguenze sono quelle che si vedono : l'individualismo esasperato, il tramonto del concetto di bene comune e persino di popolo, il carpe diem a livello personale...

Qui descrivi alcune conseguenze delle nuove fedi che hanno sostituito quello che chiamiamo abitualmente "cristianesimo" (che in verità ha cominciato a scricchiolare già da quando Paolo di Tarso ha percepito che il ritorno di Cristo, diversamente da quanto fin lì diffuso, sarebbe andato per le lunghe, ed ha cominciato ad adeguare le sue missive ad un disegno...aggiornato...), e sul quale ci sarebbe da fare un discorso molto lungo ed articolato.

Ad ogni modo la fede (o le fedi) non ha mai fatto difetto: l'oggetto é cambiato. A cominciare dagli anni '60? Forse, a ben vedere, anche da prima. La complessa sceneggiatura a più mani, dell'ultima guerra e dintorni, ha contribuito con una buona spallata!

Oggi si é radicata e diffusa la fede nella scienza, nella tecnologia, nel ragionamento, nella capacità di risolvere (prima o poi) qualsiasi problema, nell'operatività, nell'informazione, nelle diete ecc. ecc. e la conseguente certissima salute, nel turismo che..., nel non essere da meno di nessuno (...basta impegnarsi !!!), nel progressivo miglioramento delle condizioni di esistenza complessive, nella potenza distruttiva delle armi, e sotto sotto, ...in una qualche forma di sopravvivenza...

In altre parole, e stata (ri)conquistata l'idolatria, e questa volta pare non ci sia bisogno di alcuna ponderosa Summa, a piegare meticolosamente la verità al pensiero della gerarchia: questa volta la comunicazione é veloce, diretta, la verità é contenuta e trasmessa dagli oggetti stessi della fede...delle fedi, che sono persino cumulabili ed intercambiabili.

E così proviamo anche l'ebbrezza del sincretismo empirico, e progressivo!


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GioCo
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Francamente, il commento di GioCo a questo articolo mi sembra fuorviante. Vuol negare che la fede abbia una parte importante nella civiltà di un popolo? Spero di no! Non solo la ha nello sviluppo della civiltà ma la ha anche nell'appiattimento e nel congelamento di questa civiltà. L'esempio dell'islam insegna. Poi si possono fare tutte le disquisizioni teologiche del caso. Qui quello che importa del concetto di Dio è il donatore della legge morale e della speranza di una vita oltre il ciclo delle nascite e delle morti.

Come dice Buchanan, la comprensione della differenza tra bene e male è la base, non solo religiosa, ma soprattutto sociale e culturale sulla quale una civiltà si sviluppa. È proprio questa comprensione che è venuta meno in occidente e in Europa in particolare. Le conseguenze le vediamo tutti.

"fuorviante" è una parola che non decodifico. Maldestro, forse, pregno dell'ignoranza che ci ottunde, anche ... ma "fuorviante" davvero non riesco a decifrarlo. Potrebbe però esere che ho toccato corde sensibili?
Sfortunatamente l'argomento tende ad essere rischioso.
Comunque quando dico "... sono radicalmente convinto che una fede si debba pretendere e che specificatamente una fede religiosa e morale non sia eludibile ...", non credo che si possa intedere in altro modo rispetto a quello che c'è scritto. Non sollevo il problema di fede e non minimizzo la sua importanza, ma specificatamente sollevo quello delle fedi fin'ora seguite che per la grande massa non sono iniziatiche, ma tradizionali. Cioè non ci vengono fornite le chiavi per capire che diamine significano, ma ci vengono "date" come incomprensibili per recitiarle come fossimo grammofoni per dei dischi al vinile.
Noi possiamo e dobbiamo sapere che la razionalità non si è mai anteposta a niente. Questo non vuol dire che tutto è razionalizzabile, ma che la ragione è la parte con cui possiamo comunicare, sia con noi stessi, sia con il prossimo, sia con "il resto". Senza ragione non c'è comunicazione per ciò nemmeno religione o potere ... ma neanche amore, spiritualità, senso del piacere. Ogni cosa è frutto di un rilfesso (per esempio l'immaginato) che permette di separare il segno dal significato.

Quello di cui parla l'articolo è un idea umana del divino come donatore di moralità, peccato che quel divino non sembra si sia chiarito bene con se stesso circa la moralità da donare agli umani e da sempre questi ultimi ne hanno fatto "più o meno" quello che volevano. Sempre che le cose stiano proprio così. Se infatti la schiavitù fino a ieri era perfettamete morale per i suoi seguaci (vedi S. Paolo), come tenere nella miseria e nell'inedia i poveri perchè se erano nati tali "per volontà divina", la sua variabilità temporale non è niente in confronto a quella spaziale. E in quanto ad essere "religione dell'amore", vorrei davvero stendere un velo pietoso. Io non so che "amore" ci sia nel pensare che uno sia posseduto e che quindi sia un bene purificarlo bruciandolo vivo. Ma era una idea cristiana moralmente retta fino a qualche secolo fa e non veniva fatta per punire, ma per salvare il condannato. Era un idea figlia della carità.
Perché non dovrebbe tornare a funzionare? La "morale" di cui parli, era in accordo con quella interpretazione.


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PietroGE
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Ad ogni modo la fede (o le fedi) non ha mai fatto difetto: l'oggetto é cambiato. A cominciare dagli anni '60? Forse, a ben vedere, anche da prima. La complessa sceneggiatura a più mani, dell'ultima guerra e dintorni, ha contribuito con una buona spallata!

Oggi si é radicata e diffusa la fede nella scienza, nella tecnologia, nel ragionamento, nella capacità di risolvere (prima o poi) qualsiasi problema, nell'operatività, nell'informazione, nelle diete ecc. ecc. e la conseguente certissima salute, nel turismo che..., nel non essere da meno di nessuno (...basta impegnarsi !!!), nel progressivo miglioramento delle condizioni di esistenza complessive, nella potenza distruttiva delle armi, e sotto sotto, ...in una qualche forma di sopravvivenza...

In altre parole, e stata (ri)conquistata l'idolatria, e questa volta pare non ci sia bisogno di alcuna ponderosa Summa, a piegare meticolosamente la verità al pensiero della gerarchia: questa volta la comunicazione é veloce, diretta, la verità é contenuta e trasmessa dagli oggetti stessi della fede...delle fedi, che sono persino cumulabili ed intercambiabili.

E così proviamo anche l'ebbrezza del sincretismo empirico, e progressivo!

Si, molto probabilmente è iniziata dopo la fine della guerra, ma per il periodo della ricostruzione questa "cultura indotta" è rimasta in sordina. È cominciata ad esplodere con gli anni '60, con le mode orientali (i vari guru che promettevano chissà che cosa) e soprattutto con il consumo massiccio di droghe. A proposito di droghe, prima o poi qualcuno dovrà pur fare un rapporto sulla ecatombe che spazzato via migliaia o forse centinaia di migliaia di giovani, e con loro una parte del futuro della civiltà occidentale.

Dubito molto che accada perché allora verrebbe a galla la cultura e i maitres à penser che hanno "fatto il mercato" e creato la domanda con le scemenze tipo : "allargare l'area della coscienza."

Quanto allo scientismo, la sostituzione della religione con la pseudo religione della scienza e della tecnica, la soglia del ridicolo è ormai stata superata abbondantemente. Io sono rispettoso di punti di vista laici o atei seri e ben fondati, tipo Odifreddi, mi fanno veramente ridere esponenti della lobby ateistica scientifica che si atteggiano a filosofi della religione.
L'ultimo della serie, Sean Carroll, ha pubblicato un libro intitolato 'The Big Picture' nel quale propaganda la sua "religione" scientista, intitolata 'poetic naturalism'. Ci sono persino i dieci Comandamenti laici !!!!. Il bello è che poi si lamentano per le stroncature ( http://www.math.columbia.edu/~woit/wordpress/).

Uno potrebbe anche giudicare il tutto come le elucubrazioni di un folle e passare oltre. Eppure si tratta di scienziati bravi che trovano il loro seguito e che sono presenti nei media e nei simposi importanti. È uno degli esempi di come, con la crisi del cristianesimo, la gente non riesce più a trovare la bussola per navigare e va alla deriva senza meta e senza scopo.


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LinCad
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La risposta alla domanda di LinCad non è facile perché si dovrebbe confrontare quello che è accaduto durante l'espansione coloniale dell'Europa, in particolare il trattamento delle nuove popolazioni, con lo stesso fenomeno gestito, senza cristianesimo, ad esempio dalla religione pagana.

Ciao Pietro,
Non credo che questo sia il punto. Il punto e' che da qualunque religione che si professi religione dell'amore io mi aspetto comportamenti ben diversi da quelli adottati nel passato -ma anche nel presente- dalle varie chiese cristiane.
Blondet dice che senza cristo non c'e' civilta. Egli implica che l'indebolimento del cristianesimo ha causato -nell'occidente- uno scadimento degli standard della civilta'.
Inanzi tutto bisognerebbe mettersi daccordo sulla definizione di civilta, cosa tutt'altro che semplice. Credo tuttavia che si possa convenire che anche una definizione MINIMALISTA della parola 'civilta' non possa includere azioni che le chiese cristaiane hanno compiuto per 2000 anni.
I bagni sangue fatti in nome di cristo sono troppi anche per essere elencati, quindi l'affermazione "senza cristo non c'e' civilta" e' una bestialita'. Questo e' cio' che volevo sottolineare, non fare un confronto tra religioni.


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PietroGE
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I bagni sangue fatti in nome di cristo sono troppi anche per essere elencati, quindi l'affermazione "senza cristo non c'e' civilta" e' una bestialita'. Questo e' cio' che volevo sottolineare, non fare un confronto tra religioni.

Va bene, però un paio di distinzioni vanno fatte. Una cosa è il cristianesimo, un'altra è come è stato applicato nei secoli, Una cosa sono i crimini commessi anche nel nome di Cristo, un'altra è la civiltà alla quale il cristianesimo ha dato un contributo enorme.
Sarebbe stato meglio avere la civiltà senza avere i crimini, d'accordissimo. La perfezione però non è di questo mondo, lo dimostra un buon numero di Papi corrotti e corruttori che si sono succeduti nei secoli e che hanno poi provocato lo scisma protestante.
Tutto sommato il "senza Cristo non c'è civiltà" mi sembra una affermazione giusta e corroborata dai fatti, almeno per quel che riguarda l'occidente.


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GioCo
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[quote="PietroGE"]

Tutto sommato il "senza Cristo non c'è civiltà" mi sembra una affermazione giusta e corroborata dai fatti, almeno per quel che riguarda l'occidente.

Io direi che senza Cristo avremmo avuto qualcos'altro, la stragrande maggioranza di persone nel mondo non ha mai nemmeno saputo chi fosse, prima di conoscere il lato più sgradevole dei popoli che ne portavano la "bandiera d'amore". Cristo non è famoso nel mondo perché ha insegnato la morale, ma perché ovunque siano andati i suoi sostenitori hanno fatto sfracelli.

Questo però non vuol dire che la religione di cristo sia in sé negativa, non credo possa esistere una religione che inciti al comportamento amorale, dato che detta una morale. Nemmeno la Chiesa di Satana è fondata su significati amorali per i nostri standard attuali (almeno a livello pubblico) nonostante il popo' di costrutto simbolico storico che si trascina dietro.
Conosco molti fedeli cattolici che ci credono e ne conservo splendide memorie, ma questo non vuol dire che se avessero seguito la religione di Zoroastro sarebbe stato in quanche modo differente. Credo ben più nell'Uomo che nei costrutti moralistici. Putroppo però come esseri umani NON RICORDIAMO LE COSE POSITIVE con la stessa intensità con cui ricordiamo quelle negative. Per ciò non importa quale religione seguiamo, comunque la ricorderemo per l'orrore che ci ha regalato. Per usare una perifrasi, il Male (in ogni luogo del globo) fornisce sempre lo spettacolo di maggiore successo.

Questo non riabilita la religione cattolica, perché c'è una peculiarità specifica che la rende pericolosa: è l'unica religione del mondo che è stata imposta a masse di non credenti con la più spaventosa ferocia cui luomo è riscito ad arrivare per "salvare l'anima dell'infedele". Questo concetto che eleva il credo cistiano a "baluardo unico dell'anima nel mondo" in effetti è "unico". Seppure le altre religioni non sono scevre dall'uso della forza e della ferocia, in genere è perchè seguono gli interessi politici contingenti del potere a cui sono associate e per ciò banalmente "dichiarano guerra ai nemici della fede" nemica, così che ciascuna dal suo lato tifa per vincere. Chi vince "di fatto" ha poi ragione. Nessuna afferma il paradosso di massacrare "per salvare" colui che viene massacrato da se stesso però ...


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ohmygod
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GioCo:
"fuorviante" è una parola che non decodifico. Maldestro, forse, pregno dell'ignoranza che ci ottunde, anche ... ma "fuorviante" davvero non riesco a decifrarlo. Potrebbe però esere che ho toccato corde sensibili?
Sfortunatamente l'argomento tende ad essere rischioso.

corde sensibili?

Gioco:- potrebbe, potrebbero essere le tue.
perchè ti ingegni a scrivere, perchè non ti insegni a scrivere.
may be my eye in your hand.


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Che glielo chiedo a fare?
Non è la prima volta! Comunque tentare non nuoce.

Io direi che senza Cristo avremmo avuto qualcos'altro, la stragrande maggioranza di persone nel mondo non ha mai nemmeno saputo chi fosse, ...Cristo non è famoso nel mondo perché ha insegnato la morale, ma perché ovunque siano andati i suoi sostenitori hanno fatto sfracelli.

Invece lei lo sa?

Questo però non vuol dire che la religione di cristo sia in sé negativa, non credo possa esistere una religione che inciti al comportamento amorale, dato che detta una morale.

Gentilmente potrebbe dirmi che religione ha fondato Cristo?
.

Conosco molti fedeli cattolici che ci credono e ne conservo splendide memorie,

Come temevo e come al solito e come tutti lei confonde e quindi scambia il cattolicesimo con il Cristianesimo.

Questo non riabilita la religione cattolica, perché c'è una peculiarità specifica che la rende pericolosa: è l'unica religione del mondo che è stata imposta a masse di non credenti con la più spaventosa ferocia cui luomo è riscito ad arrivare per "salvare l'anima dell'infedele"

Su ciò sono d'accordo ma si tratta appunto di cattolicesimo, su ciò che scrive immediatamente dopo ricade nuovamente nell'errore

che eleva il credo cistiano a "baluardo unico dell'anima nel mondo" in effetti è "unico". Seppure le altre religioni non sono scevre dall'uso della forza e della ferocia, in genere è perchè seguono gli interessi politici contingenti del potere a cui sono associate e per ciò banalmente "dichiarano guerra ai nemici della fede" nemica, così che ciascuna dal suo lato tifa per vincere. Chi vince "di fatto" ha poi ragione. Nessuna afferma il paradosso di massacrare "per salvare" colui che viene massacrato da se stesso però ...


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Primadellesabbie
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@ Pietro GE

Per quanto riguarda la diffusione delle droghe, chi l'ha meticolosamente organizzata (la produzione e la diffusione delle siringhe usa e getta é avvenuta provvidenzialmente sincronizzata, giusto un minuto prima che dilagasse la droga!), e perché, sarebbe opportuno un post. Oramai la storia é venuta fuori e di materiale ce n'é, e protagonisti che hanno parlato anche ci sono, anche in rete.

I "maîtres à penser" poi, si trovano sempre, per qualsiasi cosa...anche qui non mancano.

Non conosco The Big Picture e il 'poetic naturalismo', purtroppo...o per fortuna, ma ti ringrazio per la presentazione.

Lasciami mettere questa

Gli dei non impoveriscono l'umanità di alcun paese, la arricchiscono sempre: l'invisibile dà senso e profondità al visibile; solo quando l'uomo vive in un dramma cosmico vive davvero.

Poi la religione diviene, in un modo o in un altro, un mezzo di potere.
Tutti siamo diventati esperti in dirottamenti: uno sale su un aereo già rifornito di carburante, sulla pista e con i motori accesi, approfitta di una distrazione dei piloti, siede ai comandi e lo dirige dove e come vuole, anche a schiantarsi (magari proprio a cominciare da uno che era appena caduto da cavallo nei dintorni di Damasco).
O, non di rado, nasce proprio come centro di potere. Ed é abbastanza inutile descriverne l'applicazione e le conseguenze, le conosciamo.

Oggi il problema é comunque risolto: nella religione degli oggetti, alla quale ci siamo convertiti in massa senza rendercene conto, ciascuno di noi é contemporaneamente adepto, profeta, sacerdote e teologo.
E responsabile, ma questo si sottace per non turbare gli animi.

Abbiamo, alla fine, "prodotto" una religione radicalmente democratica che si combina mirabilmente con i desideri, la funzionalità di quel che rimane della "civiltà", lo sfruttamento sempre meno fantasioso praticato da certi imbecilli a spese di altri imbecilli, i sogni e i vizi limitati di cui siamo ancora capaci.

Tutto a posto quindi...o no?

NB -
Per quanto riguarda l'andamento e la guida del Cristianesimo Romano, va tenuto presente che usufruisce notoriamente di un jolly, l'Ispirazione Divina, che interviene direttamente, fin dai primissimi tempi, al momento opportuno, a suggerire la giusta interpretazione o la giusta decisione.

Ebbene, non credo valga che questo jolly, quando fa comodo sia compreso nel mazzo, e quando no lo si supponga lasciato nel cassetto, in modo da poter sostenere impunemente l'inopportunità di qualche Concilio o di qualche elezione papale!


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