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3 Novembre 2012 17:21
- caccia al Grillo -
di Paolo De Gregorio, 3 novembre 2012
Aspettiamoci che nei prossimi sei mesi in Italia lo sport più praticato sia la “caccia al Grillo”, reo di aver portato la sua organizzazione a diventare il primo partito in Sicilia, dimostrando che si può far politica senza soldi e senza andare in TV.
Per tutti i partiti, gonfi di denaro pubblico, è panico e terrore. Qui c’è un pazzo che dimostra che i famosi “costi della politica” possono essere evitati, addirittura parla di abolire il finanziamento pubblico ai partiti, di portare lo stipendio di tutti gli eletti ad un massimo di 2.500 euro, di abolire il vitalizio, di diventare ineleggibili dopo due legislature.
Una tragedia per la CASTA, abituata a privilegi regali e a considerare la politica una professione a vita. Uno strappo lacerante in una realtà politica in cui non esiste più opposizione, dove i due maggiori partiti non sono né di destra né di sinistra (ma di centro), abituati a spartirsi sottobanco nomine, RAI, presidenze, appalti, ASL, oggi insieme al governo a sostenere Monti, e come orizzonte futuro un Monti-bis per fronteggiare il terribile Grillo.
Certo bisogna capirli, non sono più abituati ad avere una opposizione, e cento grillini in Parlamento, occhiuti e svegli, possono generare traumi drammatici, tanto da consigliare per la prossima legislatura un rinforzo dei presidi medici di pronto soccorso presso le aule di Camera e Senato con specialisti per infarti, travasi di bile, attacchi di fegato.
I pericoli per Grillo e il suo movimento verranno soprattutto dal suo interno, dove sapientemente sono già stati infiltrati uomini e donne da partiti e servizi, pronti a denunciare assenza di democrazia, incoerenza, oscuri disegni, cose inventate da mettere sul tavolo quando farà comodo.
I casi Tavolazzi, Favia, Federica Salsi, sono un antipasto al veleno già servito, a cura del vecchissimo metodo della infiltrazione, non facilmente dimostrabile, subdola, e capace di colpire duro.
Comunque per la Salsi vi è la possibilità che si tratti solo di stupidità. Difatti, se non ha capito che il M5S, a cui aderisce, è arrivato al 18% proprio perché non va in televisione, e lei ci è andata di corsa, forse è solo un caso umano, senza scomodare femminismo e maschilismo.
Paolo De Gregorio
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6 Novembre 2012 7:40
Grillo ci mette del suo (Di Pietro presidente della repubblica e la battuta sulla Salsi), ma, a conferma che è in corso una subdola campagna viene proprio dalla loquacità della stessa Salsi, divenuta star antigrillo.
Il programma del M5S viene ignorato dai media.. E' meglio non farlo conoscere, non parlarne, non si sa mai potrebbe piacere ai cittadini da cui, peraltro è stato elaborato e viene ora integrato, in progress.
E' un programma talmente antipolitioa che ora i partiti cercano di copiare qualche punto, vedi l'incandidabilità dei condannati, e il limite delle due legislature che il Pd ha portato a tre, con deroga.
6 Novembre 2012 10:32
[quote="paolodegregorio"]- caccia al Grillo -
di Paolo De Gregorio, 3 novembre 2012
"dimostrando che si può far politica senza soldi e senza andare in TV."
fino ad ora ha dimostrato che si può essere eletti senza soldi facendo una campagna elettorale populista e profittando della crisi generale della politica.
ora dobbiamo vedere se sono in grado di fare buona politica
6 Novembre 2012 11:01
[quote="tatotripodo"]
- caccia al Grillo -
di Paolo De Gregorio, 3 novembre 2012
"dimostrando che si può far politica senza soldi e senza andare in TV."fino ad ora ha dimostrato che si può essere eletti senza soldi facendo una campagna elettorale populista e profittando della crisi generale della politica.
ora dobbiamo vedere se sono in grado di fare buona politica
Il metodo di Grillo non può garantire un'ottima politica ma, almeno, garantisce che gli eletti provino a fare gli interessi della "terza classe" a cui appartengono.
L'intuizione geniale del comico è infatti quella di depotenziare il meccanismo per il quale i politici, appena eletti, acuistano una rendita ed, in questo modo entrano automaticamente nella "seconda classe".
In altre parole, gli eletti del M5S sono gli unici a garantirci una minima resistenza alla corruzione operata dal sistema.
Guido Mastrobuono - http://www.delusidalbamboo.org
6 Novembre 2012 11:09
a mio avviso troppo poco per dare delega in bianco.
me li facciano almeno conoscere, mi facciano sentire il loro timbro di voce. mi inducano a votarli almeno per un solo motivo: un'idea, un pensiero o un pianto alla fornero.
ma deleghe in bianco no! ne tanto meno ad un comico. io ho figli....
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6 Novembre 2012 13:36
Sono d'accordo su non dare deleghe in bianco, in effetti tutti i politici al potere si basano proprio sulla delega in bianco. Vi risulta che essi tornino presso il proprio elettorato a render conto del proprio operato e a informare sui programmi???
Caro tatotripodo, proprio perchè hai figli forse dovresti pensare al loro futuro, a partecipare alla stesura di un programma (come gli iscritti al M5S) di regole che impedisca il formarsi di CASTE politiche, il rinnovamento continuo dato dalla ineleggibilità dopo due legislature è una regola fondamentale.
Poi aggiungiamo la incandidabilità dei condannati . In realtà con i tempi della giustizia italiana questo non basta, a parer mio occorre prevedere che quando uno è indagato viene sospeso dall'incarico ed eventualmente riammesso se risulta innocente (ieri ho sentito in tv, non so se è vero, che questo avviene per la polizia)
Per quanto riguarda i politici, Di Pietro era ministro dei lavori pubblici quando risultò indagato e si dimise dall'incarico per difendersi, questo dovrebbe essere il comportamento dei politici a qualsiasi livello.
Ovviamente sono solo due delle regole da mandare avanti.