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Cercasi spiegazione: così in basso così in alto

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fuffolo
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Esempi sui benefici ottenuti nel basso con la volontà in un anno di percorso?

I dolori della mia artrite sono quasi del tutto spariti, ho smesso dopo venti anni con la morfina (mezzo grammo al giorno, oltre cortisone e similia), sparita la conflittualità, l'aggressività specie in famiglia con moglie, padre e suocera, le giornate in ufficio non mi stancano nè mi stressano più, equilibrio fisico (finalmente riescono certi esercizi yoga che provo da anni), qualità del sonno e delle relazioni molto migliorata, lucidità e prontezza mentale accresciute, incremento della sensibilità, delle percezioni, delle intuizioni. Il mio cambiamento induce modifiche anche in quelli che mi stanno vicino, dai familiari agli altri con cui ho rapporti di amicizia o altro.  Cerchi che si allargano, egregore che si creano, ristrutturando il principio nel piano orizzontale anche nel verticale si producono effetti perchè il principio "divino" si aggiorna, si adegua alla diversa realtà del momento. 


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LuxIgnis
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@Pfefferminz

La cosiddetta scienza è piena di anomalie che prontamente vengono evitate, tenute in disparte, e anche attaccate fortemente quando non si può fare a meno di considerarle. Il tutto per mantenere l'idea delle "regole fisse" che dici tu, una parvenza di spiegazione lineare delle cose. La realtà invece è che il mondo è pieno di paradossi e anomalie. Ti potrei fare l'esempio dell'acqua. Elemento comune, conosciuto e indispensabile. Ma l'acqua straborda di anomalie inspiegabili, e sono anche anomalie molto importanti. Da queste dipende la vita stessa. Sarebbe lungo ora descriverle tutte ma ne dico solo una. Se io ti chiedessi se congela prima un bicchiere di acqua fredda o acqua calda, al 99% mi risponderesti senza dubbio che è l'acqua fredda. Invece è l'esatto opposto. Contro ogni logica l'acqua calda congela prima! E' solo una data a esempio, ma ne ha centinaia di anomalie. Eppure l'acqua è poco studiata, quei pochi che lo fanno sono spesso considerati degli eretici.

Vedi coloro che dichiararono che l'acqua ha memoria che sono stati trattati come dei farabutti. Avessero mai confermato l'omeopatia! E a proposito le diluizioni più alte sono quelle che hanno un effetto più forte e difatti vanno prese a distanza di un mese l'una dall'altra o all'inizio della terapia per dare una spinta maggiore.

Anche il mondo "spirituale" è pieno di paradossi. Molti si avvicinano a esso utilizzando la stessa logica che si usa in rapporto a un mondo meccanicizzato. Se c'è un intelligenza allora deve esserci un qualcosa o qualcuno dietro. Non è detto che sia così. L'intelligenza potrebbe creare se stessa. Bel paradosso!

Comunque andarsi a cercare e guardare queste anomalie è la cosa migliore da fare. Un viaggio affascinante che apre innumerevoli nuovi orizzonti. E molto liberatorio.

 


Pfefferminz hanno apprezzato
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R66
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Pubblicato da: @luxignis

c'è una sorta di "legge" che, essendo intelligente (quindi non casuale), comporta di conseguenza un "legislatore"

E se non ci fosse un "legislatore" ma l'intelligenza sia insita nelle cose?

Un bel paradosso!

Ritengo che il respingimento dell'idea del "legislatore" sia legato a pregiudizi quali ad esempio l'essere con i capelli lunghi e con la barba, uscendo fuori da tali schemi si scopre che l'intelligenza, se c'è, è essa stessa il "legislatore", un qualcosa di personale insomma indipendentemente dalla sostanza e dalla forma.
La sua assenza comporta la casualità.


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LuxIgnis
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Se l'intelligenza è essa stessa il legislatore è quello che ho detto io ed è un paradosso, perché non c'è un creatore esterno ma il creatore e il creato sono medesima cosa.

Insomma anche qui stiamo all'alto e al basso che sono la medesima cosa.

Non è pregiudizio respingere il legislatore se questo è inteso come esterno, come qualcuno che fa e regola. Questa è una visone meccanicista delle cose, e molto consolatoria. 

Ma d'altronde non si può parlare di legislatore o meno poiché esso è talmente fuori dalla portata della nostra mente che qualunque cosa si dicesse sarebbe per forza di cose falsa.

Il Dao di cui si può parlare non è il vero Dao.

Ci si può solo soffermare e osservare le cose: esiste un'intelligenza ma esiste anche una casualità. Chi dice che l'una esclude l'altra? E anche questo è un bel paradosso.

a


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R66
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Non ci trovo nessun paradosso, l'intelligenza di per sé dimostra facoltà personali, ad esempio decide, pensa, fa e appunto legifera.
Non sto neanche dicendo di sapere o voler comprendere il legislatore, ma soltanto che essendoci una legge e quindi un processo pensato, ci deve essere chi l'ha pensato.
Poi che la si veda come una "forza pensante" o come Babbo Natale, il discorso non cambia.
Se non consideri un sistema legiferato come un processo pensato, prova a dare una tua definizione senza sfociare nella casualità, leggerò volentieri.


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LuxIgnis
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Lo è un paradosso. Un creatore che crea sé stesso come lo vorresti chiamare? E' come tirarsi su in aria tirandosi le scarpe.

Il tuo ragionamento segue la logica di causa ed effetto, ed è la tipica logica della mente umana. Separata, binaria, che contraddice il principio di come è in basso così è in alto. 

Perché se è vero quel principio allora alto e basso sono medesima cosa, interno ed esterno sono medesima cosa, grande e piccolo sono medesima cosa, Dio e creazione sono medesima cosa.

Non è niente di nuovo questo viene descritto abbondantemente nei testi di tante spiritualità soprattutto non monoteiste. E' nel monoteismo che nasce la separazione, Dio è una cosa e il creato è un altra.

La casualità esiste, non vorrai mica pensare che tutto ciò che avviene sia preordinato? Per cui non si può non parlare di essa. Non tutto ha un significato di per sé, a volte sta a noi dargli un significato, per cui prende un significato. Anche qui un bel paradosso.


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R66
 R66
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Mmmm ci giri intorno ma a me non arriva nessuna spiegazione, son solo le 15:15 non sono ancora arrivato a 5 birre. 😉
Ritornando al concetto basilare, usando il termine "leggi", si vuol significare un processo pensato o la parola è un sinonimo per indicare la casualità percepita?
Credo sia meglio riassumere e sintetizzare se l'intenzione è comprenderci.
Un concetto lo si rigira come un calzino quando davvero lo si è fatto proprio.
Dicendo: sta a noi dargli un significato, che senso ha parlare di alto e basso come se lo si fosse compreso?
Potrei usare la parola Friggilacci nello stesso identico modo.
Che cos'è Friggilacci?
Beh... la definizione è a scelta libera! 😉


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LuxIgnis
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Cerchi di dare un spiegazione logica binaria a qualcosa che non ce l'ha. Per cui qualunque cosa ti si dirà non sarà mai sufficiente. Fai pure bene a cercarla, è il tuo percorso, ma non credo che la troverai mai. Se ci riesci comunque fai un fischio.

Ma la realtà delle cose è che il fondo di tutto ha una logica diversa, quaternaria, dove il si e il no coesistono. Così funziona la fisica quantistica e così funziona l'emisfero destro del cervello, e così da sempre hanno detto i vari mistici e percorsi spirituali.

Per cui le cose non hanno significato alcuno ma nello stesso tempo lo hanno nel momento che le pongo sotto osservazione. 

E' come nella luce: non esiste come la vediamo noi se non c'è un occhio a osservarla. Senza l'occhio è una radiazione elettromagnetica come tante altre nell'universo, ed è oscurità.

Sono tutti paradossi. La vita è un paradosso a cui non è assolutamente possibile dare una risposta logica.

Questo è il grande mistero delle cose. Un enorme paradosso che però produce la vita. Come il tempo che allo stesso modo ci fa nascere e ci uccide.

(Saturno che divora i suoi figli) Goya.

Leggi Meister Eckart per esempio e ti girerà la testa (a me gira!), nelle sue interpretazioni e sermoni sui passi del vangelo. Ma lui aveva capito questo e cercava di spiegarlo (molto meglio di me).


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oriundo2006
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Leggo adesso questa bella spiegazione, che va nel senso di quanto ho scritto ( che è 'esoterico' a differenza di molti altri interventi 'essoterici' ).

''..dobbiamo realizzare la natura [del rapporto tra il microcosmo] del nostro corpo e [il macrocosmo] dell'ambiente: tremila mondi sono in un momento della vita. Compiendo il cammino si diviene consapevoli dell'essenza della realtà. Il nostro corpo-mente individuale permea la Realtà universale..'' ( dal: ''Sutra del Loto Tien T'ai'' )

In termini più 'politici', quello che facciamo, come agiamo, le conseguenze delle azioni sono rilevanti in quanto determinano il nostro ambiente sia materiale sia spirituale, e questo in OGNI aspetto della Vita. Il fatto di non esserne consapevoli non significa che queste profonde connessioni, fondate su alcuni principi di 'omousia', non siano attive: e la relazione, biunivoca, non consente una discriminazione 'morale' se non in termini molto ampi e generali.

Voglio dire, che quando le condizioni storiche sono negative, è nostro DOVERE MORALE AGIRE. Questo per la parte che oggi ci preme.

Ma anche nel nostro microcosmo solito, agendo per eliminare intenzionalmente la fonte di sofferenza per noi e per altri, consentiamo a che il rapporto tra interno ed esterno divenga 'trasparente', ovvero traspara da ogni atto anche compiuto nella quiete domestica e si costituisca a momento attivo di realizzazione della realtà esterna.

in altri termini, non c'è nulla di 'esterno' o di 'interno': la natura propria delle relazioni e delle corrispondenze esistenti nella realtà permea di uguale intensità e significanza 'ontica' sia l' uno che l'altro.

Perchè ? Perchè alla fine il Nirvana ed il Samsara sono la stessa cosa. 

Perchè ? Perchè alla fine 'Noi siamo Quello'.

Tat tvam Asi.

( il cristianesimo si ferma prima...assai prima ).

Questo post è stato modificato 2 anni fa da oriundo2006

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LuxIgnis
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( il cristianesimo si ferma prima...assai prima )

C'è arrivato, c'è arrivato, è solo che il "buono" è stato un po' fatto fuori dalle chiese.

"Il regno di Dio è fuori e dentro di voi"
Vangelo di Tommaso


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cedric
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R66 wrote:  ...c'è una sorta di "legge" che, essendo intelligente (quindi non casuale), comporta di conseguenza un "legislatore"

luxingnis wrote: E se non ci fosse un "legislatore" ma l'intelligenza sia insita nelle cose? Un bel paradosso!

Le cosiddette leggi sono le regole che gli uomini si sono dati per regolare la propria convivenza e per descrivere il mondo attorno a loro. Le leggi (tanto vale usare questo termine per comodità) sono esclusivamente di origine umana e non naturale e men che meno divina. La natura (definibile come tutto ciò che ci circonda) non ha leggi intese come modo immutabile in cui le cose animate ed inanimate si comportano nelle stesse condizioni ed a seguito degli stessi stimoli.  O almeno ad oggi non ne abbiamo mai trovata una definitiva. Conosciamo solo buone descrizioni di come gli eventi accadono, alcune sono talmente buone che hanno previsto effetti osservati solo decenni dopo la loro definizione.

Perchè la mela cade? Per la legge di aristotile (ogni cosa torna alla sua origine) o per quella di newton (le cose si attraggono reciprocamente) o per quella di einstein (le cose conservano per sempre il loro stato dinamico lungo una geodetica)? Per nessuna della tre, perchè non esiste una legge naturale della gravità che ordini alle cose di muoversi come si muovono. C'è solo una davvero eccellente descrizione della gravità che ci consente d di usarla al meglio, magari con qualche buon calcolo. Per inciso se einstein non si fosse inventato la relatività generale (quella che in soldoni descrive perchè una mela cade) non se ne sarebbe accorto nessuno fino all'invenzione dei navigatori satellitari. Ad anche senza tutta la corposissima relatività speciale sarebbe bastata una banale correzione di 46 milionesimi di secondo al giorno e magari qualcuno avrebbe trovato una legge(!) molto più semplice per collegare la correzione all'altezza del satellite.

Per mandare le sonde fino a saturno e pure oltre bastano ed avanzano le buone vecchie regole di newton. Per varcare davvero il cosmo e magari per uscire dalla galassia (sperando di saper anche come tornare a casa) molto probabilmente non basta neppure l'attuale relatività generale non quantistica.

L'uomo ha bisogno di spiegazioni per vivere tranquillo, così si è inventato che esista un creatore/legislatore o una intelligenza cosmica che fa quello che lui non sa fare e si è inventato anche che esistano leggi di natura che spieghino quello che lui non capisce. L'approccio che tranquillizza gli animi è sempre lo stesso: c'è una entità superiore che organizza tutto e c'è una superiore legge di natura che noi non siamo in grado di comprendere (a parte chi ritiene in buonafede di aver vissuto un non-mediato satori).

Per contro accettare che le cose accadono da sole e pure per caso genera troppa inquietudine e troppo disagio.


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LuxIgnis
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Si professore e ora che c'hai fatto la spiegazione de sta minchia sei contento?

Come dici tu il sole e le altre cose si muovono per caso. Non c'è nessuna legge. Eppure le dovresti conoscere le probabilità che per caso avvengano le cose, o te le sei dimenticate?

Ma si può essere così stupidi da non capire che cosa si intende per legge?


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Arat Ra
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As above, so below, as within, so without, as the universe, so the soul

 

Ogni nostra azione nel microcosmo si ripercuote sul macrocosmo, questo ci rende creatori della realtà. Noi siamo l'Universo, noi siamo la Creazione. 

In sostanza la frase di Ermete ci indica che c'è un continuo collegamento fra Cielo e Terra.


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cedric
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Eccone un altro che ricorre all'indispensabile metodo 38 di A.S. (Argumentum ad personam: come ultima risorsa diventare offensivi, oltraggiosi e grossolani).  Pazienza, aggiungiamone un altro alla lunga lista.

LuxIgnis wrote:
Si professore e ora che c'hai fatto la spiegazione de sta minchia sei contento?
....
Ma si può essere così stupidi da non capire che cosa si intende per legge?

E' possibile che io lo sia, capita a digiuno. 

Ora però prova tu a dare una tua definizione coerente di legge, ovviamente specificando il contesto in cui  tale definizione puo' essere usata. Non vale postare un link o fare un copia ed incolla, è necessario usare  solo parole tue, sempre se  Rem tene, verba sequentur. Pero' che non sia più lunga di poche  righe. altrimenti è un saggio e non una definzione. Questo è un buono spunto che evidenzia l'origine umana delle leggi in vari contesti.

https://www.treccani.it/vocabolario/legge/
TRECCANI: légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo si ponga come guida di comportamenti in armonia con tale realtà.
1. Norma di condotta etica, sociale o giuridica ............
2. In senso più strettamente giuridico ogni prescrizione che costituisce elemento dell’ordinamento giuridico,, .....
3. estens. Norma, regola fondamentale di una disciplina, di un’arte .................
4. Nel linguaggio scient., enunciato che individua e descrive un ordine, una regolarità, una tendenza in fenomeni più o meno complessi, e che si suppone essere valido senza eccezioni per tutti i casi particolari in cui tali fenomeni possono verificarsi. Leggi  naturali o di natura, espressioni con cui si intende sottolineare il carattere di necessità e di ineluttabilità dei fenomeni naturali (con partic. riferimento, anche nel linguaggio com., a ciclicità astronomiche, biologiche, ecc.)
....

Ad ogni modo anche le probabilità che qualcosa accada per caso non seguono leggi naturali, cosmiche o divine, ma sono descritte da regole che gli uomini si sono dati per poterci fare qualche conto o prendere qualche decisione.

 

Cordialità!


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LuxIgnis
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Cedric

Ma a chi pensi di prendere in giro?

Comunque non ti do una definizione mia perché corrisponde a quella della Treccani

https://www.treccani.it/vocabolario/legge/

In particolare In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana

Realtà naturale quindi quello che dici tu non è valido ed è giusto usare il termine legge appunto per riconoscere una forma di ordine al di là dell'uomo. Che ci sia  o non ci sia la legge rimane.

Ma questo è banale. D'altronde anche gli scienziati parlano di leggi della fisica o della matematica o altro.

Quindi tu intervieni non per aggiungere qualcosa al discorso ma solo per farti bello e portare il tutto a quel poco che sai o meglio che credi. Tutto ciò a cui non credi non ha importanza e non esiste, il ché ti fa più un religioso fervente che un cercatore di verità. Poiché dovresti sapere che la maggior parte delle cose di questo mondo non sono dimostrabili al 100% ma esistono. A volte mi sembri un computer e non un essere umano che crede solo a quello in cui è stato programmato e nient'altro. Dovresti fare un aggiornamento del software.

Cordialità.


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