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Cnque trucchi con cui la Germania bara sui conti

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Alois
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Peraltro, e questo è un punto un po' tecnico, le misure del ULC non sono misure veramente significative, cioè non misurano i costi unitari del lavoro a livello di economia (non che Bagnai non lo sappia eh, anzi).

Cioè, non è che il mondo è fatto di paesi che producono tutti lo stesso, chi più chi meno, e quindi vale solo il prezzo (che sia costo del lavoro, o svalutazione), dipende soprattutto da cosa e come uno produce e dal cosiddetto sistema paese.

Per chi fosse interessato ad approfondire la questione di cosa effettivamente misuri l'ULC: http://www.levyinstitute.org/pubs/wp_651.pdf

Per chi volesse dare un'occhiata alla composizione dell'import ed export dei vari paesi e ai relativi indici di complessita': http://atlas.cid.harvard.edu/

Consiglierei a tutti gli interessati di approfondire i validi punti sollevati da istwine


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PietroGE
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Rosanna, l'articolo 'Ostaggi della Germania' è tutto proteso a mettere le colpe dello stato disastrato dei Paesi del Sud Europa sulle spalle della Germania.

In realtà, è verissimo che la Germania approfitta della crisi dei Paesi periferici perchè il Bund, diventato bene di rifugio, rende praticamene zero e la Germania può indebitarsi senza pagare gli interessi. Una condizione di favore che rende diverse decine di miliardi l'anno.

D'altra parte però ha anche interesse a che il mercato di questi Paesi sia accessibile ai prodotti tedeschi che certamente non sono a buon mercato. Siccome non ci sono dazi una diminuzione del potere d'acquisto dei Paesi periferici vuol dire, per i tedeschi, perdite di quote di mercato a favore degli asiatici.
Non c'è nessun strapotere concesso alla Germania, c'è purtroppo una perdita di competitività dei Paesi del Sud dell'Europa che ha ragioni contingenti e, purtroppo, come nel caso italiano, anche ragioni strutturali.


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Rosanna
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Rosanna, l'articolo 'Ostaggi della Germania' è tutto proteso a mettere le colpe dello stato disastrato dei Paesi del Sud Europa sulle spalle della Germania.

In realtà, è verissimo che la Germania approfitta della crisi dei Paesi periferici perchè il Bund, diventato bene di rifugio, rende praticamene zero e la Germania può indebitarsi senza pagare gli interessi. Una condizione di favore che rende diverse decine di miliardi l'anno.

D'altra parte però ha anche interesse a che il mercato di questi Paesi sia accessibile ai prodotti tedeschi che certamente non sono a buon mercato. Siccome non ci sono dazi una diminuzione del potere d'acquisto dei Paesi periferici vuol dire, per i tedeschi, perdite di quote di mercato a favore degli asiatici.
Non c'è nessun strapotere concesso alla Germania, c'è purtroppo una perdita di competitività dei Paesi del Sud dell'Europa che ha ragioni contingenti e, purtroppo, come nel caso italiano, anche ragioni strutturali.

Ci sono dei motivi non solo economici che sentenziano l'egemonia della Germania, ma soprattutto politici, dunque tenuto presente che il cambio fisso ha notevolmente favorito la Germania e dannegiato l'economia dei Piigs, con tutti gli annessi e connessi, va considerato anche il potere della BCE, che appunto non è solo ECONOMICO, ma anche POLITICO

"Avrete notato che Draghi, prima del QE, ha versato 1.000 miliardi di euro di LTRO sull’Eurozona. Risultato? Deflazione! Quindi l’inflazione non dipende meccanicamente dalla moneta “stampata”: dipende invece dalla domanda di beni, cioè dalla moneta spesa, e in una depressione come quella attuale, nella quale tutti gli operatori sono paralizzati dal panico, un governo può essere certo che la moneta emessa venga spesa solo se la spende lui. In altre parole, senza finanziamento monetario della spesa sarà molto difficile rianimare la domanda e l’economia."

"Lo ha scritto anche Luigi Zingales sul Sole 24 Ore, il 20 agosto scorso, ma i dogmi sono dogmi: in questa Unione di Stati uguali, dove uno è più uguale degli altri, i poteri dello Stato sono indipendenti, ma uno, la Banca centrale, è più indipendente degli altri, ed è quindi quello che effettivamente governa, facendo e disfacendo governi fantoccio. Lo scontro quindi non è fra l’egoismo dei pensionati e la lungimiranza del governo, fra vecchi che difendono i propri assurdi privilegi (così ce li presenta la stampa) e un governo di giovani che fa gli interessi dei giovani. Lo scontro è fra chi vuole uno Stato con tre poteri regolati da checks and balances, e chi ne vuole uno dove tre poteri dipendono da un quarto che non risponde a nessuno, che nessuno controlla, e in esecuzione dei cui ordini vengono fatte le “riforme” che sbriciolano i nostri diritti. Siamo ancora in tempo per opporci a questa deriva autoritaria."

Alberto Bagnai,
Il Fatto Quotidiano, 24 maggio 2015

http://www.asimmetrie.org/media/i-poteri-sono-indipendenti-%E2%80%A8la-bce-di-piu-e-infatti-governa/


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Rosanna
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Rosanna, l'articolo 'Ostaggi della Germania' è tutto proteso a mettere le colpe dello stato disastrato dei Paesi del Sud Europa sulle spalle della Germania.

In realtà, è verissimo che la Germania approfitta della crisi dei Paesi periferici perchè il Bund, diventato bene di rifugio, rende praticamene zero e la Germania può indebitarsi senza pagare gli interessi. Una condizione di favore che rende diverse decine di miliardi l'anno.

D'altra parte però ha anche interesse a che il mercato di questi Paesi sia accessibile ai prodotti tedeschi che certamente non sono a buon mercato. Siccome non ci sono dazi una diminuzione del potere d'acquisto dei Paesi periferici vuol dire, per i tedeschi, perdite di quote di mercato a favore degli asiatici.
Non c'è nessun strapotere concesso alla Germania, c'è purtroppo una perdita di competitività dei Paesi del Sud dell'Europa che ha ragioni contingenti e, purtroppo, come nel caso italiano, anche ragioni strutturali.

Scusa PietroGe, NESSUN STRAPOTERE ALLA GERMANIA?
allora tutti gli articoli postati che sostengono il contrario sono tutte bufale inventate?

E poi ne ho trovato solo alcuni, ce ne sono a decine ...il fatto sostanziale è che la Germania ha fatto PROTEZIONISMO e la BCE la favorisce.


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allora tutti gli articoli postati che sostengono il contrario sono tutte bufale inventate?

Bella domanda! Sarebbe bello se tu le analizzassi per noi. Io ad esempio non ho capito diverse cose e mi piacerebbe che qualcheduno me le spiegasse. Devo forse chiedere a Dallacinacolfurgone?


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pippo74
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Rosanna
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La Germania bara sui conti pubblici: ecco come

https://it.finance.yahoo.com/notizie/germania-bara-sui-conti-pubblici-151000295.html

BCE: ecco perché il Quantitative Easing favorisce la Germania e mette a rischio l’Italia

http://www.forexinfo.it/BCE-ecco-perche-il-Quantitative

Mario Draghi, con la sua politica, sta favorendo soprattutto la Germania

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1978253&codiciTestate=1


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PietroGE
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Scusa PietroGe, NESSUN STRAPOTERE ALLA GERMANIA?
allora tutti gli articoli postati che sostengono il contrario sono tutte bufale inventate?

E poi ne ho trovato solo alcuni, ce ne sono a decine ...il fatto sostanziale è che la Germania ha fatto PROTEZIONISMO e la BCE la favorisce.

Rosanna, hai notato che da qualche anno a questa parte Draghi sta operando contro il parere della Bundesbank?
L'acquisto di titoli si stato doveva essere proibito, come hanno fatto notare più volte i tedeschi, perché, bene o male, è un finanziamento diretto agli stati. E tra gli stati che ne avevano assolutamente bisogno c'era anche l'Italia.
Solo per questo la speculazione contro l'Italia si è calmata, nonostante il fatto che il debito pubblico passa da record a record.

I tedeschi avrebbero bisogno di un aumento dei tassi di interesse perché i loro risparmiatori non possiedono immobili come noi, ma vanno piuttosto su assicurazioni, titoli di stato ecc. E di questi tempi non vedono una lira.
Quindi io non vedo il protezionismo della Germania anche se vedo una mancanza di adeguamento salariale (o di diminuzione delle tasse) all'aumento di produttività. Su questo ultimo punto però tieni presente che loro sono in competizione con i produttori asiatici che hanno un vantaggio, in termini di costo del lavoro, notevole.


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pippo74
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Scusate vorrei inserire delle immagini che ho salvato su ImageShack, qualcuno sa come fare?
Grazie


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Scusate vorrei inserire delle immagini che ho salvato su ImageShack, qualcuno sa come fare?
Grazie

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=38226


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Scusate vorrei inserire delle immagini che ho salvato su ImageShack, qualcuno sa come fare?
Grazie

La versione free di imageshack non ti permette di andare oltre il formato 280X200. Usa http://imgur.com/ .


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pippo74
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pippo74
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Solo per evidenziare che non è che l'Italia esporta cianfrusaglie, o almeno non solo quelle!
Grazie Nat.


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PietroGE
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Allora qualcuno dovrebbe spiegare la discrepanza :

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-02-17/il-made-italy-podio-mondiale-082215.shtml?uuid=AB0ms3w

Ha senso continuare ad affermare che le imprese italiane fanno poca innovazione, investono poco, sono poco aggressive sui mercati esteri? Guardando agli ultimi dati del Trade Performance Index dell'Unctad-Wto si direbbe proprio di no. L'Italia, infatti, è seconda solo alla Germania per numero di migliori piazzamenti nelle 14 classifiche 2012 di competitività relative ad altrettanti settori del commercio mondiale. E in Europa, Germania e Italia fanno letteralmente il vuoto dietro di loro...
di Marco Fortis - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/fSSJ9

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-06-04/csc-italia-scende-ottavo-posto-manifatturiero-scavalcata-brasile-perse-12-anni-120mila-fabbriche-095929.shtml?uuid=ABLE6XNB

Non si ferma il declino industriale dell'Italia che perde posizioni nella classifica mondiale dei produttori manifatturieri sotto la pressione dei Paesi emergenti. L'allarme è nel rapporto "Scenari Industriali" del Centro studi Confindustria, secondo cui il calo produttivo medio del 5% registrato tra 2007 e 2013 è costato al Belpaese il sorpasso di India (sesto posto) e Brasile (settimo posto), cresciute rispettivamente nello stesso periodo del 6,2% e dello 0,8%. Negli ultimi dodici anni, dal 2001 al 2013, nel manifatturiero, l'Italia ha visto un milione e 160 mila addetti perdere il lavoro e 120 mila imprese chiudere i battenti. E se tra il 2000 e il 2013, l'incremento dei volumi prodotti a livello mondiale è stato del 36,1%, l'Italia ha registrato un calo del 25,5%, scivolando man mano dal quinto all'ottavo posto globale, in una classifica che resta guidata, nell'ordine, da Cina, Stati Uniti, Germania e Corea del Sud
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/t2jcod


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Solo per evidenziare che non è che l'Italia esporta cianfrusaglie, o almeno non solo quelle!

Non credo fosse in discussione. Mi sembra che il discorso sia un po’ diverso.


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