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Coerenti fino alla morte

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ckgmlz
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@ckglmz
Grazie del chiarimento. Per come l’avevo interpretato io, il termine “sprovveduti” mi sembrava una cattiveria gratuita e decisamente fuori luogo.
Riguardo al resto, mi trovo relativamente d’accordo. Ma non pretendo di essere depositario della verità. Credo anzi che vivremmo in un mondo migliore se tutti “dubitassimo ad ogni passo”. A causa del quantitativo di balle che ci vengono raccontate ogni giorno, sono costretto su ogni argomento a reperire più fonti di informazione e a riflettere sui dati assunti prima di emettere una qualche forma di giudizio al proposito. Che rimarrà solo una mia opinione. Se qualcuno la pensa in maniera differente, amen.
Penso però che bisognerebbe aprire un thread apposito se vogliamo disquisire di cosa è medicina e cosa no, e dei tanti esempi positivi e negativi che tutti abbiamo avuto nel corso della vita. Anche in questo caso non si può generalizzare, ma solo prendere nota delle diverse esperienze e forgiare il nostro pensiero. Giusto o sbagliato che sia, comunque merita rispetto.
Di cose da dire ce ne sono tante, ma non penso che questo sia il thread giusto. Almeno qui, vorrei che scendesse il silenzio su questa vicenda.

Il termine è da intendersi come una cattiveria, in ogni caso: non cerco di nascondermi dietro un dito. Non una cattiveria gratuita -s'intenda-, bensì motivata da un soggettivissimo e discutibilissimo giudizio, ma pur sempre tale. Sia chiaro: io non avrei agito in quel modo e non posso approvare un simile comportamento, perché non lo reputo espressione di una libera scelta, ma, al contrario, di una decisione influenzata da dogmi, dietro la quale si celano innumerevoli intenti speculativi (nel duplice senso del termine) e, soprattutto, deresponsabilizzata.
Ritengo sacrosanto nutrire dei dubbi in merito a quelle teorie che vengono spacciate per verità insindacabili, ma la medicina non è tra queste. Certo, per poter contraddire la letteratura medica è necessario, come in ogni scienza, attenersi al metodo scientifico; ma in tal caso, una simile "premura" è più che giustificata: se si sbaglia, qualcun altro muore.
Rispetto, ad ogni modo, la tua volontà di lasciar calare il sipario sulla vicenda: non proseguirò oltre.


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In rete si è avvezzi a trattare l'universo mondo ma soprattutto ciò che non si conosce.
La medicina è unica, e qui dentro ce ne sono molti che tacciono ma sono laureati nella materia, nel pianeta quindi la stessa ad ogni latitudine e longitudine, ciò che varia è la diagnosi e la metodologia di cura.
Quindi non sono d'accordo con SeveroMagiusto quando sostiene di ricevere le esternazioni di ckgmiz che non ha perso occasione, nonostante il mio suggerimento, di manifestare la sua insipienza in materia medica.
Ci sono italiani che coscientemente si recano all'estero per "vivere" la dolce morte che cosa fa la giurisprudenza in questi casi? O i baroni primari delle ASL?
Sono della convinzione che ognuno è giudice ed arbitro di se stesso quindi è completamente libero di credere in ciò che vuole e tutti gli altri che lo circondano dovrebbero accettare le sue decisioni in religioso silenzio.
Poi se vogliamo aprire un post sulla competenza dei ministri della salute. come l'attuale, che si sono succeduti su detto scranno, ben venga.
Come ciliegina sulla torta faccio presente la proposta di legge presentata sulla opportuna dieta alimentare da una onorevole laureata in economia e commercio, sarà per questo che in Italia si danno i numeri.
Se ce una cosa che non tollero nel modo più assoluto è l'ingerenza di chicchessia nelle mie personali decisioni, men che meno da un laureato in giurisprudenza od in medicina e chirurgia. 😈 👿 😯


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fuffolo
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In rete si è avvezzi a trattare l'universo mondo ma soprattutto ciò che non si conosce.

Il malato (grave) forse non conoscerà la scienza medica ma sicuramente la sofferenza della malattia ed il dramma della decisione.
Bisogna provare, cercare e scegliere quando sei malato senza pregiudizi o condizionamenti, anche se è la cosa più difficile mentre soffri e sei disperato.
Le medicine ed i farmaci.
Una dozzina di anni addietro ho avuto una esperienza molto brutta con farmaci molto innovativi e quasi sperimentali, gli anticorpi monoclonali (anti TNF alfa), dopo qualche mese ho interrotto la terapia per una sospetta demielinizzazione cerebrale. Oltre la paura fottuta e le analisi per accertare la realtà, il problema con la malattia (ARI, versione morbo di still dell'adulto) proseguiva.
Per cui dopo altri cinque anni di bestemmie per i dolori, ricoveri e viaggi della speranza, mi sono nuovamente avvicinato agli anticorpi monoclonali, non lo stesso farmaco ma un altro. La scelta è stata obbligata perchè ormai ero alla frutta avendo provato tutti i protocolli della medicina classica ed alternativa, gonfio come un palloncino per il cortisone ed allettato da mesi per le febbri e dolori.
Il nuovo farmaco ha fatto il miracolo, in poche settimane sono migliorato moltissimo e dopo un paio di anni ho potuto mollare le terapie.
Per me è sempre stato importante poter scegliere dopo essere stato informato, siano stati farmaci e cure tradizionali o alternative, perchè tanto sbagli e guai li combinano tutti e tutti sono portatori di interessi (economici o meno) che condizionano i loro consigli.
Non serve coerenza ma praticità, la malattia non è un confronto di ideali ma un attentato alla tua sopravvivenza.
Certo poi chi è sempre stato sano e non ha mai provato sulla sua pelle può sempre risolvere tutto con asserzioni e petizioni di principio, perchè tanto di incoerenza mica si muore (nè si finisce in sedia a rotelle).


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ckgmlz
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@Gaia, insipienza in materia medica? Sono uno studente di medicina all'ultimo anno; ho, tra l'altro, vissuto in famiglia un dramma assai simile a quello narrato da Fuffolo, con la differenza che il mio familiare non ce l'ha fatta: l'ho vista spegnersi a poco a poco, dapprima cosciente, poi in un letto di ospedale. So cosa significa desiderare ardentemente che una persona che ami, ridotta oramai a un'ombra, uno scheletro, cessi al più presto di soffrire. È un sentimento straziante e non giudico le sofferte decisioni che da esso scaturiscono.
In questo caso, la situazione era diversa, per quanto drammatica: le condizioni di Eleonora erano recuperabili. Come nel caso della bambina di sette anni morta in seguito a un'influenza non curata, a cui ho accennato prima.
In ogni caso, penso che lo sdoganamento dell'eutanasia sia, per uno Stato, una scelta di comodo, se non accompagnato da politiche assistenziali che mettano i familiari nelle condizioni di assistere personalmente i propri affetti e i malati di ricorrere alle metodiche diagnostiche e alle cure migliori.
La polemica sui ministri incompetenti è in questo caso fuori luogo e sterile. In Italia manca proprio il dibattito etico e scientifico su determinate questioni, a prescindere dalle competenze specifiche dei singoli. Inoltre, siamo un popolo alquanto presuntuoso, come dimostra l'ultimo periodo del suo precedente commento. I medici -e la vicenda in oggetto ne è una palese dimostrazione- non esercitano alcuna ingerenza in simili casi, al massimo offrono dei consigli. La libertà personale non è assolutamente limitata. Resta aperto, tuttavia, il quesito da me posto inizialmente: qualora le cose vadano storte, chi paga la mia libera scelta di sottopormi a cure alternative o di non curarmi? Lo sa che in Gran Bretagna i fumatori che non accantonano il vizio della sigaretta nemmeno dopo diagnosi di broncopneumopatia perdono il diritto all'assistenza sanitaria pubblica, per quel che concerne le patologie alla stessa correlate?


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La ringrazio ckgmiz di aver confermato ciò che avevo intuito e cioè che lei era addentro alla materia medica.
Tutto il resto del suo commento non c'entra assolutamente nulla con quanto da me precedentemente scritto, non solo come coda di questo post ma di tutti i miei interventi.
Lei giustamente ha portato ad esempio ciò che succede nella terra di Albione, solo che sono 50 anni, temo prima che lei nascesse, che vado predicando la stessa filosofia, ho iniziato con i fuochi d'artificio nel napoletano. Infatti non capisco perché debba portare soccorso a dei decerebrati che si mutilano da soli, e come sovrappiù assisterli socialmente per il resto dei loro anni anziché affacciarli dalla rupe Tarpea.
Può cortesemente dirmi perché insorge la malattia? Grazie. 😉 🙄


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ckgmlz
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Per me è sempre stato importante poter scegliere dopo essere stato informato, siano stati farmaci e cure tradizionali o alternative, perché tanto sbagli e guai li combinano tutti e tutti sono portatori di interessi (economici o meno) che condizionano i loro consigli.
Non serve coerenza ma praticità, la malattia non è un confronto di ideali ma un attentato alla tua sopravvivenza.
Certo poi chi è sempre stato sano e non ha mai provato sulla sua pelle può sempre risolvere tutto con asserzioni e petizioni di principio, perché tanto di incoerenza mica si muore (nè si finisce in sedia a rotelle).

Concordo. Io non sto asserendo che sia sbagliato a prescindere ricorrere a cure alternative, ma mi scaglio contro il dogmatismo (la medicina tradizionale è inefficace e anzi dannosa! La medicina alternativa è infallibile!), l'ottusità con la quale si perseguono convinzioni personali prive di alcun fondamento scientifico, le speculazioni -economiche di droghieri e omeopati ciarlatani e teoriche dei "seguaci della medicina alternativa" incapaci di fare i conti con la realtà, finanche a un passo dalla morte-, là reticenza a informarsi senza pregiudizi e senza presunzione.
La medicina tradizionale non esclude il ricorso a metodiche alternative, ma non può dirsi il contrario.
"[...] tutti sono portatori di interessi (economici o meno) che condizionano i loro consigli.
Non serve coerenza ma praticità, la malattia non è un confronto di ideali ma un attentato alla tua sopravvivenza.
Certo poi chi è sempre stato sano e non ha mai provato sulla sua pelle può sempre risolvere tutto con asserzioni e petizioni di principio, perché tanto di incoerenza mica si muore". Due frasi da incorniciare.


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ckgmiz, io le ho chiesto perché s'instaura la malattia nel frattempo lei ha pubblicato una locuzione di un altro internauta:

la malattia non è un confronto di ideali ma un attentato alla tua sopravvivenza.

. Cosa c'è un'entità sporca, brutta e cattiva che ti prende di mira? 😆 😯


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ckgmlz
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La ringrazio ckgmiz di aver confermato ciò che avevo intuito e cioè che lei era addentro alla materia medica.
Tutto il resto del suo commento non c'entra assolutamente nulla con quanto da me precedentemente scritto, non solo come coda di questo post ma di tutti i miei interventi.

Riconosco, in tal caso, i miei limiti, ma la prego di spiegarmi cosa intendesse affermare.

Lei giustamente ha portato ad esempio ciò che succede nella terra di Albione, solo che sono 50 anni, temo prima che lei nascesse, che vado predicando la stessa filosofia, ho iniziato con i fuochi d'artificio nel napoletano. Infatti non capisco perché debba portare soccorso a dei decerebrati che si mutilano da soli, e come sovrappiù assisterli socialmente per il resto dei loro anni anziché affacciarli dalla rupe Tarpea.
Può cortesemente dirmi perché insorge la malattia? Grazie. 😉 🙄

Parla della broncopneumopatia cronica ostruttiva? Principalmente a causa di 4 alterazioni concomitanti indotte dal fumo (perlopiù di sigaretta):
1) la metaplasia squamosa delle cellule caliciformi mucipare intraepiteliali e l'iperplasia della muscolatura liscia bronchiolare;
2) la deplezione delle ciglia di Clara, che riduce la clearance delle vie aeree;
3) l'infiammazione cronica delle vie aeree, con conseguente accumulo di infiltrato linfocitario, macrofagico e di granulociti neutrofili, che a loro volta provocano:
a_ stress ossidativo,
b_ incremento delle elastasi e ipersecrezione di muco, in seguito a degranulazione, con conseguente degradazione del surfactant alveolare e aumento della tensione superficiale (in parole povere, la forza di attrazione reciproca delle molecole di acqua, che tende a ridurre la pervietà degli alveoli),
c_ edema murale,
d_ in ultima analisi, distruzione (desquamazione) della mucosa e rimodellamento fibrotico;
4) azione stimolante, da parte della nicotina, della frequenza respiratoria e azione irritante delle varie sostanze acide e del catrame contenuti nel fumo.

Non tutte le malattie insorgono, ad ogni modo, a causa dello stile di vita condotto. Bisognerebbe valutare anche il modo in cui ci si cura e, eventualmente, precipitare "dalla rupe Tarpea" o "sovrappiù assister[e] socialmente per il resto dei loro anni" pure i "decerebrati che si mutilano [e si ammazzano] da soli" -o persuadono i soggetti più fragili a farlo-, rinunciando -o inducendo a rinunciare- alla possibilità di ricorrere a terapie più efficaci, e dal punto di vista scientifico, e prendendo in esame la casistica statistica.
Ripeto, la mia libertà finisce laddove inizia quella altrui. Plagiare una persona disinformata e che magari non possiede i mezzi per informarsi non significa render liberi, bensì schiavi di supposizioni infondate! Sperimentare i risultati di terapie di dubbia efficacia su me stesso, ignorando deliberatamente i consigli di uno specialista e le risorse menzionate nella letteratura medica, significa prevaricare la libertà di altri, nel momento in cui la mia situazione peggiora -o ne risente quella di chi ha seguito il mio esempio- e costringo la sanità pubblica ad assistere un paziente in condizioni più gravi, ovviamente con una spesa maggiore.

edit.: @Gaia scrivo dal cellulare e nel frattempo sono alle prese con altro; ho letto il suo intervento soltanto quando mi è stato notificato via email, mentre Fuffolo ha risposto prima e sono riuscito a visualizzare quanto ha scritto prima di lasciare il sito.
La malattia è un'alterazione della condizione fisiologica del soggetto. Non un'entità "brutta, sporca e cattiva" che attenta alla vita di chi ne è affetto, ma una variazione innata o acquisita dei normali parametri strutturali e/o funzionali di un organismo, che è indispensabile, se non ripristinare, perlomeno stabilizzare, al fine di garantire all'ammalato una qualità di vita migliore o, quantomeno, accettabile e/o affinché non progredisca nel suo decorso, compromettendo ulteriori parametri, magari vitali.


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sandrez
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dati i 2 casi scoppiati in questi giorni, sapete poi cosa accadrà.
obbligo di chemioterapia per tutti.

~certevolteilsolebatteanchesulculodiuncane~


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La malattia è un'alterazione della condizione fisiologica del soggetto

Determinata da cosa, ckgmiz? 😯


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Dal momento che ho consapevolizzato che lei, ckgmiz, non è in grado di rispondermi, gliela propongo io la soluzione: "La malattia e la sofferenza sono la conseguenza dei Conflitti Spirituali irrisolti, che “scendono dal cielo dello Spirito” nella ”terra fisiologica” e quando trovano il Terreno adatto (la matrice), proliferano generando il corpo del conflitto, la malattia, in altre parole l’azione del male, cioè dell’ignoranza. Ciò significa che ogni conflitto irrisolto quindi, tende a scendere nel corpo fisico ed a fissarsi nell’organo bersaglio collegato all’archetipo conflittuale.
L'antico detto della Medicina e' questo: "cio' che non si esprime, si imprime nell'organismo"..
Quindi una volta impresso nel fisico il Conflitto Spirituale va risolto, contemporaneamente al riordino delle funzioni metaboliche cellulare nei tessuti colpiti dal Conflitto Spiritual-Biologico.
😉


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ckgmlz
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La malattia è un'alterazione della condizione fisiologica del soggetto

Determinata da cosa, ckgmiz? 😯

L'ho già scritto: cause innate (genetiche, per esempio) o acquisite (di varia natura), ma anche la slatentizzazione di difetti genetici in seguito all'azione di fattori di natura epigenetica. Nel mio precedente commento ho elencato quali alterazioni concorre a determinare il fumo di sigaretta e in che modo porta, dunque, alla manifestazione della BPCO.
Se poi è alla ricerca dell'eziologia universale, comune a ogni male, potremmo benissimo mettere in mezzo stress, inquinamento, stile di vita, alimentazione, predisposizioni genetiche, condizioni immunologiche del soggetto e tutto quel che lei, immagino, identifichi come "causa della malattia". La medicina non nega l'importanza di tali fattori, anzi attribuisce enorme valore alla prevenzione; da qui ad asserire che la malaria è causata da un'alimentazione onnivora piuttosto che vegana, la leucemia è una conseguenza dello stress e la corea di Huntington per la mancanza di attività fisica...


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ckgmlz
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Dal momento che ho consapevolizzato che lei, ckgmiz, non è in grado di rispondermi

Ero intento a risponderle proprio mentre lei scriveva il suo ultimo post: mi ha preceduto nel pubblicare il commento. Mi dia un po' di tempo, non può pretendere che sia sempre di fronte al PC.

gliela propongo io la soluzione: "La malattia e la sofferenza sono la conseguenza dei Conflitti Spirituali irrisolti, che “scendono dal cielo dello Spirito” nella ”terra fisiologica” e quando trovano il Terreno adatto (la matrice), proliferano generando il corpo del conflitto, la malattia, in altre parole l’azione del male, cioè dell’ignoranza. Ciò significa che ogni conflitto irrisolto quindi, tende a scendere nel corpo fisico ed a fissarsi nell’organo bersaglio collegato all’archetipo conflittuale.
L'antico detto della Medicina e' questo: "cio' che non si esprime, si imprime nell'organismo"..
Quindi una volta impresso nel fisico il Conflitto Spirituale va risolto, contemporaneamente al riordino delle funzioni metaboliche cellulare nei tessuti colpiti dal Conflitto Spiritual-Biologico.

Ah. Va bene... sì, in fondo ci può stare. Conflitti spirituali irrisolti. Sì, giusto. Che poi è la stessa cosa che ho detto io. No, eh? No, giusto. Ehm... sì. Magari torno la prossima volta. Sì, ecco... cercherò di essere più preparato, certo.
Buona serata a lei.


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Se poi è alla ricerca dell'eziologia universale, comune a ogni male, potremmo benissimo mettere in mezzo stress, inquinamento, stile di vita, alimentazione, predisposizioni genetiche, condizioni immunologiche del soggetto e tutto quel che lei, immagino, identifichi come "causa della malattia". La medicina non nega l'importanza di tali fattori, anzi attribuisce enorme valore alla prevenzione

Con la chemio curiamo tutto, quanto sopra sono bazzecole. 😉


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ckgmlz
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Se poi è alla ricerca dell'eziologia universale, comune a ogni male, potremmo benissimo mettere in mezzo stress, inquinamento, stile di vita, alimentazione, predisposizioni genetiche, condizioni immunologiche del soggetto e tutto quel che lei, immagino, identifichi come "causa della malattia". La medicina non nega l'importanza di tali fattori, anzi attribuisce enorme valore alla prevenzione

Con la chemio curiamo tutto, quanto sopra sono bazzecole. 😉

Per il suo bene e per quello di chi le dà ascolto, la prego legga fino alla fine. Non pretendo che creda a quanto vi è scritto, ma lo legga. Lo consideri un favore personale, da nonna a nipote. Per favore.
http://www.aiom.it/pazienti/iniziative-eventi-pubblici/immuno-oncology-academy/le+cure+contro+il+cancro/chemioterapia/1,1344,1,


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