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Com'è facile farsi prendere in giro...


GioCo
Noble Member
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Dopo un meraviglioso periodo, tra pasqua e il giorno della liberazione in cui il mio demone mi ha lasciato in pace e mi sembrava quasi ormai potesse durare ancora... ha ribaltato l'amaca dove mi ero appisolato.

L'ultima volta gli avevo detto che la carrellata di questioni portate alla Vostra attenzione, non avrebbe sortito l'effetto sperato. Perché oggettivamente, chi vuole seguire fino in fondo certi argomenti? Non è cattiveria, se non ci siete arrivati, non dovevate arrivarci e dire certe cose non aiuta. Non è un giudizio! Anzi, si corre il rischio di confondere, perché dipendiamo dalla Mente che mente e questo "lui" lo sa molto bene. Se aggiungiamo la mia eccezionale pochezza, la mia miserabilissima persona, incapace persino di leggere senza rischiare strafalcioni, figuriamoci esprimermi e per iscritto, abbiamo chiuso il cerchio delle stronzate.

Nonostante le mie lagne al solito per lui sono tutte scuse e non sente ragioni. Per cui chino il capo e procedo. Cosa vuole stavolta?

Banale, che vi dica che i buoni non esistono. Ma procediamo con calma che quando si va per categorie generiche la Mente che mente subito riempie i vuoti con i cotenuti peggiori.

I buoni esistono eccome, ma non governano! Non esiste in questo angolo di Cosmo detto "Terra" un luogo di potere in cui non si annidi il peggiore dei mali possibili, anche se poi quasi sempre si ammanta di buone intenzioni e pie promesse "di carta". Cioè di un apparenza fascinosa, desiderabile, di qualche tipo. Insomma, tende a dirci quello che vogliamo sentire, ma poi razzola male e per continuare a fare il peggio nasconde la mano che ha offeso.

Tuttavia il Male è sempre uguale, poi litiga e soprattutto se c'è qualcosa di prezioso da contendere con "altro Male". Come le bestie con la preda che devono decidere come spartirsela, allo stesso modo i nostri governanti vedono noi. Tutti, nessuno escluso. Chi comanda, lo considera implicito. Di solito noi siamo quel "terzo che gode" tra i litiganti, ma non ce ne rendiamo nemmeno conto. Godiamo per ricaduta, come le formiche le briciole dal tavolo degli Dei.

Alcuni possono ribadire che esistono comunque i "Re illuminati" (categoria ipertossica "inventata" dal quel Genio di Platone che non a caso è servito sui piatti d'argento nel menù educativo di st'accidente di occidente) ma per me esiste una sola categoria di governo illuminato di pochi sui molti in questa realtà terrena: la brama.

Il governo è sempre e solo uno ed è quello proprio dell'Armonia, dove non ci sono individui che decidono al posto di altri perché qualsiasi desiderio è sempre condiviso e condivisibile, giusto per definizione senza bisogno di dirlo, perché il cuore quando è in totale armonia, prescinde le parole. Ma questa è una realtà lontanissima da quella che viviamo, tanto quanto può esserlo un pianeta anni luce da noi, talmente distante che anche solo accennarlo fa sorgere dubbi che possa esistere.

Questo nonostante la constatazione che le decisioni prese "col culo degli altri" da parte di pochi eletti se non addirittura uno solo rendono nel tempo impossibile l'esercizio del governo; ma state tranquilli che nulla sarà lasciato intentato per provare ugualmente a realizzare tale corbelleria, secolo dopo secolo, cambiando norme e tradizioni in modi infiniti e con insistenza ossessiva. Tutto pur di non dichiarare l'evidenza: che la disarmonia è una sconfitta preannunciata per qualsiasi governo basato sull'esercizio della brama e la tentazione del potere dato dalla concentrazione in poche mani è sempre un richiamo irresistitbile per la brama.

Perché a comandare sulla Mente che mente è l'emozione. Il centro della vita per trascendere le catene che ci obbligano ad essere "sbagliati" sta nel cuore. Ma possiamo capirlo solo con la Mente e questo ci costringe a una circolarità impossibile (apparentemente) da spezzare: il cuore abilita la Mente a mentire (per sopravvivere strutturalmente) e a raccontare Storie, favole che nascondano le nostre catene per rivestirle di benessere, di comodità, di lusso e di potere. Ad esempio: "lei non sa chi sono io...".

Nient'altro che lustrini e realtà fascinose per tenerci buoni (dentro) facendoci credere d'essere chissà chi. Come nei film.

Questo non significa però che il contrario, ad esempio il malessere, la scomodità, la miseria e l'impotenza siano la risposta. La Mente che mente è divisa e costringe sempre al mancare di un lato a considerare l'altro come "l'unico possibile". Perché se di un intero elimini metà, non ti rimane che l'altra. Peccato che ciò accade solo in una Mente che mente perché divisa.

Ecco che allora, nel caso nostro di quest'era dominata da st'accidente di occidente, se dico che Trump rappresenta un Male allora sto con i neocon e il clan dei Clinton o le loro ragioni e se dico che il drago è disperazione rappresentano un orrore e che con lui c'è il clan dei Clinton, allora sto con Trump e il fantomatico movimento Q quasiasi cosa sia. Non si riesce a vedere come la MERDA TOTALE sta dall'una come dall'altra parte; il cuore ci costringe (generalmente per disperazione, dato il panorama che si staglia all'orizzonte) a tendere da un lato e simpatizzare per una fazione in funzione dell'altro. Per i motivi più disparati che generalmente interessano solo noi privatamente e le nostre specifiche debolezze. Non la fazione con cui simpatizziamo.

Questo discorso è difficile, forse quasi impossibile, perché rivolto alla Mente che mente, quell'apparato che è indispensabile per governare la nostra attenzione e che è l'unico ad essere in grado di portarci fuori, con la logica, dalle nostre prigioni emotive. Tuttavia, la massa non vede la prigione, anche se a volte ripete come un mantra o una preghiera di non essere libera. Perché non sa di cos'è fatta la prigione. Così si ricorre alla fede in ciò che è meglio non vedere. Altrimenti non c'è fede, si constata la miseria in cui versiamo e basta.

Ovunque infatti spazia lo sguardo, non c'è che desolazione.

Chi si accorge che qualcosa non va "in generale" preferisce non vedere, preferisce fare finta di niente "a qualsiasi costo", ma non per cattiveria, solo perché intuisce bene che altrimenti dovrebbe reggere un significato che minaccia ogni equilibrio emotivo pre-esistente che lui stesso ha stabilito per sé e per il Mondo, di solito senza rendersene conto. Chi decide di andare avanti ugualmente e approfondire, corre grossi rischi e non sempre ce la fa. Ma come biasimare, chi non ce la fa? Per quanto mi riguarda, è impossibile. Ogni tentativo è buono e anche solo provarci è già non meno che eroico.

E' come scegliere una via ripida, stretta e tortuosa oltre che insidiosa, facendolo senza garanzie ne contraccambio a proprio rischio e pericolo, per rinunciare alla via comoda, confortevole e sicura. Ogni passo è buono per precipitare nel vuoto, ogni angolo dove si cerca riparo è potenzialmente letale e ogni meta impossibile da vedere. Non ci sono legami fidati e non esistono certezze tra le realtà terrene, ma le altre rimangono sfuggenti e confuse. Ogni appiglio emotivo pare ridursi in niente con velocità crescente.

Quale folle prenderebbe una strada del genere? Infatti per paradosso solo i folli possono. Ma cos'è la follia se non rimanere legati alle proprie catene? Come in uno specchio, scopriamo così che la follia è l'immagine che abbiamo imparato a temere e rifiutare della nostra realtà in armonia. Siccome di armonia ne esiste una sola, allora quando la vediamo riflessa in altre realtà diverse da noi, non possiamo che vedere follia. Più precisamente la nostra.

Torniamo però a noi, sto cianciando inutilmente e per un buon motivo. Il mio demone mi riprende, sa che per me girare intorno alle questioni è un modo per prendere tempo e riflettere con chi mi segue.

Oggi ero con un mio assistito e lui è come molti contro Trump ma non per i motivi per cui dovrebbe. Non esiste oscurità peggiore e saperlo è già un passo importante. Trump lo potremmo definire senza temere di esagerare "la controfigura dell'anticristo". Eppure non è lui il problema ma la Mente che mente.

Noi non sappiamo "esattemente" chi sia Trump. Come d'altronde ignoriamo quasi tutto quello di cui ci riempiamo la bocca e che ci circonda, prima di tutto ciò che ci riguarda. Parliamo di bene comune, di sicurezza, di pericoli veri o millantati, ma in concreto non sappiamo nulla. Chi è Trump? Da dove viene? Perché è apparso all'improvviso e apparentemente solo per sconvolgere lo scenario internazionale? Sotto alcuni profili pare essere una specie di "Berlusconi" d'oltreoceano, uno smargiasso che riesce a condensare ogni luogo comune possibile e immaginabile.

Tuttavia a differenza sua, B. non ha mai avuto minorenni che lo hanno denunciato per stupro. Anche perché generalmente le sue ragazzette (inclusi i parenti stretti) sono state adeguatamente ricoperte d'oro e sono ben felici di concedersi ancora e ancora, per tutte le prebende ricevute. Magari nel suo caso siamo noi a non accettare il livello osceno medio di corruzione verso cui la nostra società è precitipata in così poco tempo.

Ma tant'è, questo è il periodo e a dirlo si corre il rischio solo di essere additati come vetusti barbogia. Quindi con l'entusiasmo spento dell'ultimo dei coglioni... "Yeee", viva il Drive In.

Tuttavia con Trump è diverso, nel suo caso si parla di tutto tranne che dei suoi scandali sessuali o dei suoi legami con Epstein, in un periodo in cui basta un pompino sbagliato per farti uscire di scena e i Clinton lo sanno bene. Ma no, per lui si organizza "la presa del campidoglio", una porcata improvvisata e messa su con lo spago quasi fosse un impresa dell'A-Team. Un evidente stronzata che sembra fatta apposta per essere smontata alla bisogna. Quindi al solito è ciò che sparisce a essere interessante e non quel che ci viene messo sotto il naso in bella vista per essere indicato con insistenza, come il portatile del figlio di Biden. Un oggetto che è curioso anche solo apprendere com'è stato acquisito, come se informazioni di tale delicatezza potessero finire nelle mani di un negozio qualunque di riparazione, manco fosse il mio di PC che sono il nulla cosmico e non conto un ca%%o. Ma c'è anche altro. Per esempio la relazione strana di questo "ennesimo affarista prestato alla politica" con i militari. Perché forse a Voi è sfuggito, ma Trump sembra avere una particolare predilezione per le divise con incarichi politici. Una che non ha mai avuto nessun altro prima, a parte forse qualche dittatore da repubblica delle banane. Ma se nel caso dei dittatori ci viene facile capire il motivo, dato che un piccolo regime ha troppi nemici da cui doversi difendere, all'inizio del suo mandato Trump era solo uno tra i tanti candidati tra cui scegliere e la figura che oggi veste i panni di questo Trump pare più che altro il risultato di una massiccia campagna pubblicitaria straordinariamente ben curata, tanto massiccia e tanto curata che oltre a rendere oscure le ragioni di tale accanimento per un uomo così marginale, rende impossibile penetrare la coltre di nebbia che solleva. Perché? Ancora e ancora permane interessante ciò che manca nel quadro di insieme e non è poco.

La narrazione ci dice che tutto è perché questo imprenditore col ciuffetto giallo e la panzetta venuto "per salvare il Mondo" presumibilmente dai Clinton, come un personaggio dei Simpson ha dichiarato guerra allo "stato profondo", qualsiasi cosa voglia dire "stato profondo". Ma certo, come no, anche B. aveva provato a salvare almeno i suoi affari in Italia da queste forze oscure di orientamento finanziario e speculativo, ma poi sappiamo com'è finita. Un bagno di processi come non se ne vedevano dal tempo di mani pulite condito con sali di "spread", capaci di sciogliere ogni resistenza eroica. Perché gli affari veramente ma veramente sporchi si salvaguardano così, col bastone della giustizia e la carota della corruzione. E' sempre stato così. Volete dirmi che Trump non è sensibile a certi metodi?

Al mio assistito quindi ho posto una domanda che vi rigiro, per riflettere sulla faccenda per nulla chiara. Dato che tutto ciò che tiene lontano Trump dalla rielezione di midterm alla carica di presidente sono solo evidenti cariatidi rincoglionite e ripugnanze varie (politicamente parlando) sessualmente pervertite che reggono accuse facilmente smontabili, cosa impedirà allo stesso di venire acclamato "salvatore della patria" se non del Mondo intero, una volta tolti di mezzo tutti questi falsi ostacoli?

Sarà che a pensar male si fa peccato... Però a me sembra che gli sia stato apparecchiato il successo su un vassoio d'argento perché gli avversari sono figure dell'orrore, evidenti non morti sotto i riflettori (di valnghe di documenti, come non bastassero quelli di wikileaks) che perdono per confronto. Basta poi fare una finta campagna contro di lui, dicendo esattamente tutto quello che la gente comune non ha mai nemmeno considerato un problema, tipo voler fare figli ad esempio e parlarne come "un evidente volontà sciovinista" e il quadro è completo. A renderlo poi reale basta una pletora di figure opportunamente manipolate, utili idioti che tra milioni di individui qualunque non mancano mai.

Per ciò si individua sotto una regia comune. Di impronta chiaramente militare, strategica e intelligente. Anche se malvagia.

A proposito di wikileaks, non trovate strano che Trump gli debba tanto senza riconoscerlo? Non trovate strano che sia stato necessario avere accesso ai dati segreti del computer di Hunter Biden con tutto quello è stato reso pubblico circa i segreti di sta gente su wikileaks? Non trovate strano che nonostante tutte le prove, sia Assange in carcere e non la Clinton?

Allora facciamo un ipotesi. Un esercizio di coerenza. Immaginiamo che la regia sia unica e sia militare. Immaginiamo che non fosse prevista la pubblicazione dei documenti di wikileaks. Immaginiamo che Trump sia il prodotto di quelle pubblicazioni, la risposta strategica per salvare baracca e burattini. Sto parlando dell'immagine ovviamente della prima superpotenza mondiale, non pizza e fichi. Immaginiamo poi che ciò accada sullo sfondo di una guerra, una delle tante che straziano i vertici di tutte le realtà potenti, da quando esiste il potere e le organizzazioni sociali complesse verticali. Cioè da quando esiste la possibilità di esercitare la brama di potere che porta con sé sempre lotte intestine per il controllo dei troni più ambiti.

Una di queste lotte è per le idee. Come ho detto in altre sedi, noi ci leghiamo emotivamente con oggetti, persone e idee. Il valore più grande dato a un oggetto è sempre meno importante di uno dato alla persona che è sempre meno importante di uno dato all'idea. Quindi le idee tendono a prevalere (emotivamente) sull'importanza data alle persone e agli oggetti. Dato questo assunto, notiamo che in America c'è accordo su un punto e cioè che debba rimanere come nazione predominante a livello globale dal punto di vista militare ed economico (la politica del "polizziotto del Mondo") e da questa discentono dottrine (=strategie) conseguenti come quelle di Brzezinski dove al centro c'è il contrasto della potenza militare russa o quella di Kissinger che vede invece il pericolo nell'egemonia economica cinese e nella sua demografia smisurata. Il primo vuole che tale contrasto sia portato avanti con conflitti regionali sotto compertura e per procura al fine di costringere i russi a combattere guerre infinite e sanguinose di cui l'America rimarrebbe "arbitro indiscusso" almeno a livello mediatico, il secondo vuole invece un contrasto economico che tenga sotto scacco gli accessi alle materie prime e in particolare quelle destinate al comparto energetico.

In centro ci sono i falchi che vogliono affrontare queste due superpotenze insieme perché non vedono alternative (alla conservazione dell'egemonia talassocratica dell'aglosfera).

Ultimamente abbiamo visto una serie di rapide manovre in occasione della guerra in Ucraina di cui ci abbiamo capito ancora abbastanza poco e subito dopo il colpo basso non ancora assorbito di altre rapide manovre che hanno coinvolto il Mondo con le "nuove pandemie". Abbiamo capito poco ma almeno è visibilissima la mano militare in tutto questo e chi non la vede si vada a fare una bella visita oculistica.

Se le manovre della NATO in territorio ucraino sono abbastanza chiare, meno chiaro è l'obbiettivo finale dei contendenti che sono America e Russia in questo secondo scenario. Non sembra infatti che st'accidente di occidente abbia un solo obbiettivo in Ucraina. In effetti dai problemi di approvvigionamento energetico alle relazioni politiche internazionali, che includono gli intrallazzi di Biden e le relazioni tra Cina e Taiwan, si avvertono effetti che sconfinano decisamente ben oltre quelle terre. Pare di osservare più una specie di terremoto geopolitico globale di portata storica che una guerra di invasione regionale tutto sommato abbastanza circoscritta in territori di confine.

Ancora una volta, come nel caso di Trump o della pandemia è poi la propaganda martellante, ossessiva, persistente, incisiva che pare protagonista assoluta in queste vicende. Una propaganda da regime dall'impronta smaccatamente militare, con tanto di purghe selettive di eserciti di censori per ripulire ogni voce contraria, persino quelle contrarie dell'ultimo minuto dato che poi le svolte a U della stessa propaganda non si contano come pure "le vittime collaterali" che questo rapido andamento caotico per ovvi motivi produce.

Allora? Allora il punto è che se ci facciamo cullare dall'idea che Q sia la soluzione o Trump ci porterà verso la pace e la prosperità o che i democratici siano più liberali e meno "demoniaci", siamo messi veramente ma veramente molto Male. Per ciò se questo non significa che i clan dei Clinton sia meno che perverso e osceno, non significa nemmeno che le soluzioni siano quelle date dalla nostra disperazione che ci fa protendere verso Trump, che è giustificatissima per carità, ma non ci guida verso alcuna soluzione desiderabile. Vuol dire che se speriamo in loro, tutti, attendendo una soluzione da queste politiche, di certo non siamo meno che ottusamente spaventati e spaventosamente confusi.


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