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Contro la meritocrazia

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Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

Rimango sempre colpito, anche se dovrei avere fatto il callo, dalla mancanza di "rotondità" che si manifesta su qualsiasi argomento si proponga al dibattito.

Ho affermato che la meritocrazia é un'idea disgraziata. Reazione immediata: nessuno studierà più - la società piatta - egualitarismo - tutti uguali - eliminazione delle differenze!

P E R C H É ?

Certo se l'accesso alla cultura, quando sia immaginato per mezzo della scuola, e implichi e comprenda la pesatura del soggetto per fini diversi, come il futuro ruolo nella società, mi sembra una ca..ata pazzesca, anche se funziona proprio così.

E non credo ci sia bisogno di esempi o dimostrazioni, é sufficiente, a chi non sia completamente perso, sbloccare le remore e guardarsi intorno con occhi puliti.

Adesso chiediamoci: cosa si può escogitare per evitare che una petroliera, comandata da uno con tutti i meriti appropriati, ma ubriaco sfatto, finisca sugli scogli (cosa verificatasi ripetutamente)? Che alcuni, sempre, con tutti i meriti appropriati, in preda alla più fredda lucidità, scatenino guerre sanguinose utili solo alla loro carriera? Che altri, rigorosamente con tutti i meriti appropriati ed in condizione di serena agiatezza, mettano a punto o impongano farmaci che funzionano alla rovescia per avidità di guadagno? E avanti di questo passo.

Vedrete che saremo tutti d'accordo che ci sono delle qualità che bisogna individuare, indispensabili a chi rivesta ruoli che implicano responsabilità, che nessun QI, nessuna scuola di quelle alle quali siamo abituati, può individuare.

Perché la condizione necessaria é frutto di una combinazione, di un certo equilibrio di ogni qualità e difetto che noi non sappiamo più cercare ed individuare, abbiamo disimparato da quando la dittatura del pensiero scientifico ci ha imposto il metodo come sistema, la ricerca della pratica che produca infallibilmente, ogni volta, il risultato previsto.

Provate, tanto per esempio, ad informarvi di quali caratteristiche cercassero gli indiani nei loro allievi, e delle condizioni e modalità di insegnamento, che hanno permesso il raggiungimento di risultati oggi inspiegabili? Sapete cosa ne avrebbero fatto del QI se qualcuno l'avesse proposto?

E questo é solo una parte delle considerazioni al riguardo, e senza sfiorare nemmeno la questione del potere.


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