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Coscienza infelice borghese


Georgejefferson
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Coscienza infelice borghese:

Riprendo una discussione dalla home ritagliandomi il tempo opportuno come spunto di riflessione generale.Qui il post originario:

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13437&mode=&order=0&thold=0

Qui riprendo l'inizio della discussione con Giaurro partendo dal primo suo Post.

Articolo debole, fondato su una comprensione autocentrica dei problemi e sull'ignoranza storica della loro portata e ricorrenza. Ma proprio per questo l'articolo è anche utile, a mostrare le estreme ragioni della falsa coscienza ovvero ideologia conservatrice di cui dispongono per larga condivisione le popolazioni ricche dell'Occidente del mondo.

Comprensione autocentrica, perché il presupposto e fine del discorso è sempre quella circoscritta parte del mondo che coincide con lo spazio geografico e culturale dei ceti occidentali, intesi come designati beneficiari di un disegno provvidenziale per cui la storia coincide necessariamente alla realizzazione del loro benessere. E negli effetti tale impostazione autocentrica (di cui l'egocentrismo e l'eurocentrismo non sono che necessari corollari) è esplicitata dalla stessa autrice, che proclama: "Sono incazzata e mi difenderò fino all'ultimo perché vogliono farmi fuori [...] Penso a me stessa, certo" [cit., corsivi miei].

Cosa intendiamo per "autocentrica"?Se che un ragionamento parte dalla nostra soggettivita in senso generico,allora ogni scritto ed opinione e' "autocentrica",ma qui e' piu verosimile in forma di critica come se tutto ruotasse intorno ai propri interessi,oppure agli interessi della mentalita giudicata tipica occidentale attribuendo addirittura ignoranza storica della loro portata e ricorrenza.Quindi un giudizio a priori in base alla percezione di Giaurro di quale sia questa mentalita occidentale autocentrica,quindi un'assolutizzazione di un concetto (la mentalita occidentale)che si presume di conoscere facendo di ogni erba un fascio,dichiarando l'articolo anche utile a:

"mostrare le estreme ragioni della falsa coscienza ovvero ideologia conservatrice di cui dispongono per larga condivisione le popolazioni ricche dell'Occidente del mondo"

Quindi a priori si attribuisce l'etichetta infamante di falsa coscenza e ideologia conservatrice.

E' degno di nota vedere che,dato che e' abbastanza risaputo che la parola "ideologia" sia stata assunta odiernamente come dispregiativo di significato negativo paragonabile al fanatismo cieco e di cocciutaggine religiosa...questa parola sia spesso usata contro l'oggetto di critica,e pochissimo verso se stessi.Difatti un lavoro splendido dell'elite,che riescono sempre ad "inflazionare" le parole e stravolgerne il significato a loro interesse vantaggioso.Tutti insieme contribuiamo anche inconsciamente a colorare di piu in senso negativo la parola presa di mira dalle elite per distruggere alla radice ogni fievole protesta risalente a radici filosofiche che potrebbero influenzare l'opinione pubblica (vedi "ideologico/populista e simili)

Quindi "ceti occidentali, intesi come designati beneficiari di un disegno provvidenziale"...intesi come?Chi e dove INTENDE COME?E non sarebbe un giudizio a priori assolutizzante questo?Se mai e' l'interpretazione che ne trae Giaurro,facilmente criticabile con una semplice frase del tipo:pregiudizi accecati dall'ideologia...diciamo,usando le armi date in mano dalle classi dominanti per dividerci e AUTOcrearci scontri tra di noi.Allora non la usiamo,perche e' la parola stessa che crea il litigio,non il significato.Allora proseguiamo dicendo"giudizio a priori naturalizzato in se stessi"...sempre critica e' ma piu morbida ed ad intento di dialogo e non scontro.

Dice poi"per cui la storia coincide necessariamente alla realizzazione del loro benessere".

Nel fondamento filosofico di ognuno,che esiste e non puo non esistere,anche se non ne siamo consapevoli,a mio giudizio non esiste "necessita legittimata universalmente"non ne abbiamo gli strumenti,se non solo in forma di idea ed opinione.Quindi quel "coincide necessariamente",chi crea il significato in bocca ad altri?A quale titolo di legittimita?

Prosegue"tale impostazione autocentrica ..è esplicitata dalla stessa autrice, che proclama: "Sono incazzata e mi difenderò fino all'ultimo perché vogliono farmi fuori ... Penso a me stessa, certo"

E quindi?Cosa si vorrebbe dimostrare?Ogni incazzatura ed espressione di paura verso le insidie del mondo e ricerca istintiva di protezione di se stessi e' brutta e cattiva perche egoistica ed escludente degli altri?E perche mai?Quale legittima filosofia di vita adduce al torto di chi cerca di proteggere se stessi e la propria famiglia?Solo dal giudizio a priori che questo e' sempre rivolto a far danno ad altri in forma egoistica per il beneficio del vivere viziati col consumismo usa e getta?E chi lo dice?A quale titolo?Chiunque e' accusabile allora,forse giaurro di fronte al pericolo non sarebbe propenso a difendersimlui e la sua famiglia?Inverosimile,e tanto anche.

Ignoranza storica, perché l'autrice è al completo oscuro del fatto che le dinamiche socio-politiche di trasferimento del potere e della ricchezza cui oggi assistiamo sono ricorse infinite altre volte nella storia, sol che l'autrice sapesse che la storia non è storia provvidenziale dell'ascesa europea, ma storia di un assieme più vasto e antico di componenti planetarie. È all'oscuro del fatto che la diabolica finanziarizzazione è, come dimostrato da Giovanni Arrighi, la fase di chiusura di un ciclo d'accumulazione capitalistico già manifestatasi e ri-manifestatasi più volte nella storia moderna e meno moderna. È all'oscuro del fatto che lo sprezzante "semo tutti uguali"[cit.] accettato dalle sinistre coincide esattamente, come dimostrato da Norberto Bobbio, col principio che anima l'eterno processo di collisione tra ceti che non hanno da perdere se non catene e ceti che difendono disperatamente i privilegi acquisiti in forza dello sfruttamento di quelli.

trasferimento del potere e della ricchezza cui oggi assistiamo sono ricorse infinite altre volte nella storia,vero,e qui ti do ragione,l'autrice avrebbe dovuto citare sta cosa,o per lo meno non ritenere cosi originale questa depredazione in atto,ma non abbastanza motivo di critica con l'accusa di autocentrismo della mentalita occidentale attriubuita all'autrice.Che la storia è storia provvidenziale dell'ascesa europea dove lo dice l'autrice?Le tue motivazioni a conferma delle tue idee a priori ne traggono questo,non certo quelle di tutti,quindi e' una semplice impressione...la stessa impressione che potresi avere su chiunque,dato il metodo assoluto di analisi.

Che dire,"la fase di chiusura di un ciclo d'accumulazione capitalistico già manifestatasi e ri-manifestatasi più volte nella storia moderna e meno moderna"
e' una possibile interpretazione,a mio avviso anche verosimile,ma come verosimilie ALTRE interpretazioni di ALTRI innumerevoli studiosi che magari parlano di progressivita di depredazione capitalistica o altre analisi ancora.Dove si dimostra la malizia AUTOcentrica dell'autrice?

Questo di seguito merita una argomentazione a parte:
È all'oscuro del fatto che lo sprezzante "semo tutti uguali"[cit.] accettato dalle sinistre coincide esattamente, come dimostrato da Norberto Bobbio, col principio che anima l'eterno processo di collisione tra ceti che non hanno da perdere se non catene e ceti che difendono disperatamente i privilegi acquisiti in forza dello sfruttamento di quelli."

Aquisiti IN FORZA dello sfruttamento di altri.Questa e' una assolutizzazione in primo luogo,un voler per forza contrappore 2 opposti:o TUTTO il benessere occidentale deriva in modo assoluto dallo sfruttamento del resto del mondo....o NIENTE del benessere occidentale deriva da.....

Una trappola,ovvio,come tutte le assolutizzazioni,o tutto o niente,quindi visione cieca che rende "cattivo".."nemico" chiunque,anche il solo che possiede un orto e sgobba da mattina a sera per i pomodori.Estremizzazioni che portano a criticare lo stesso criticante perche scrive su un foglio di carta "frutto dello sfruttamento capitalistico del resto del mondo".Cosa dimostra Bobbio?Che e' giusto prenderlo ad argomento per criticare ogni respiro degli occidentali?E' una barzelletta che farebbe ridere lui per primo.Se mai,dato che lo sfruttamento secolare esiste,senza bisogno di assolutizzare tutto,e' in virtu di questo che la ribellione e conseguente conquista sociale deve partire dalla nazione propria,intesa come lotta alle proprie classi dirigenti seguendo gli esempi storici,anche occidentali,e per un semplice motivo.CHE LA RIVOLUZIONE MONDIALE DEL BALZO IN AVANTI in contemporanea e'la soluzione piu stupida e contro producente e meno efficace che porta acqua al mulino delle elite oscure.Qui sono mie opinioni,condivise da tanti ma non per questo "assolute"e chiunque puo pensarla come vuole,ci mancherebbe,si rimane nelle proprie convinzioni e amici come prima.E' curioso solo il fatto "da che pulpito"parte l'accusa di "ideologia autocentrica"

In virtù di quest'impostazione l'autrice vive come uno scandalo e un delitto perpetrato ai danni del destino il processo di impoverimento progressivo cui dovranno andare incontro i ceti occidentali coniugato all'ascesa alla dignità simbolica dei ceti poveri del Mondo. Infatti, allorché il benessere dei privilegiati occidentali debba prendere a declinare, deve necessariamente trattarsi, per l'autrice, della "più grande operazione di pulizia sociale della storia"[cit., corsivi miei]. Naturalmente, le dimensioni assolute e destinali dell'evento devono chiamare in causa altrettanti assoluti e destinali avversari, che operano mediante la "scusa delle risorse limitate"[cit.]. Non è nemmeno opportuno menzionare in questa sede che l'innegabile ovvietà della finitudine delle risorse opposta alla metafisica della volizione industriale e consumista moderna coincide, come ricorda il grande storico John McNeill, al grande esperimento, non controllato e di dimensioni gigantesche cui "il genere umano ha sottoposto la Terra [...] col passare del tempo, questo si rivelerà l'aspetto piú importante della storia del XX secolo: piú della Seconda guerra mondiale, dell'avvento del comunismo, dell'alfabetizzazione di massa, della diffusione della democrazia, della progressiva emancipazione delle donne"[cit. Qualcosa di nuovo sotto il Sole, McNeill]. Fenomeno che non potrebbe discendere in alcun modo da un "progetto revanchista e reazionario"[cit.], a patto che, come sembra credere l'autrice, sia un progetto del Demonio in persona.

uno scandalo e un delitto perpetrato ai danni del destino e' una tua astratta e soggettivissima interpretazione dati i presupposti "ideologici" di cui sopra....alludendo poi a "coniugato all'ascesa alla dignità simbolica dei ceti poveri del Mondo",quindi una legittimazione a godimento conclamato della globalizzazione in virtu della presunta ascesa della dignita simbolica dei ceti poveri...davvero?sicuro sicuro?Quindi i globalisti sono dei BUONI che pensano al bene del mondo,i padroni della grande borghesia dei mezzi di produzione sono dei buoni contro i cattivi piccolo borghesi che possiedono casa e macchina prodotti dello sfruttamento dei paesi poveri?Sicuro sicuro?Non magari una accelerazione della ricerca umana di progressivita storica di giustizia sociale APPUNTO per distruggere alla radice ogni possibilita di tale prospettiva storica con l'ausilio di eserciti di disoccupati di riserva?Sicuro sicuro di non vivere una falsa illusione di godimento (anche se triste,come ammetti tu stesso)?

"più grande operazione di pulizia sociale della storia"certo l'autrice ha esagerato in termini assoluti,ma e' proprio perche si contappone la visione assolutistica delle cose.Infatti e' anche interpretabile come riferito alla depredazione delle conquiste sociali dell'ultimo secolo in circoscrizione al solo occidente,quindi dipende da come interpreti le cose,comunque si l'assolutizzazione che parte dall'autrice e' troppa ed hai ragione su quello,ma non e' di cosi grande gravita da come si adduce dalla tua critica.

..."l'innegabile ovvietà della finitudine delle risorse opposta alla metafisica della volizione industriale e consumista moderna coincide, come ricorda il grande storico John McNeill, al grande esperimento, non controllato e di dimensioni gigantesche cui "il genere umano ha sottoposto la Terra"

Dipende,c'e' chi nega proprio le soluzioni proposte dall'elite,che sarebbero "recessioni buone" secondo una visione distorta delle cose,non per loro,certo,che hanno come obbiettivo la prosecuzione dell'accumulo illimitato.Ma l'espansione dello sviluppo pianificato non in senso assoluto dell'umano singolo agire senza ditinguere.Espansione dello sviluppo tu puoi benissimo interpretarlo come "consumismo inquinante usa e getta distruttivo"io come:

Lavoro sul dissesto idrogeologico per la sua messa in sicurezza,che riguarda più di un terzo del suolo solo in Italia.Rimboschimento,stabilizzazione delle dune di sabbia,controllo dell'erosione a valle dei fiumi.
È un campo in cui i soldi si devono trovano sempre a posteriori, quando sono stati distrutti o allagati interi quartieri o quando ci sono frane, morti.Sarebbe meglio spenderli prima, oculatamente, in opere da individuare.

Lavoro di sistemazione della terribile situazione delle scuole.
Il 48% delle scuole italiane non ha un certificato che assicuri che l’edificio è a norma dal punto di vista della sicurezza statica. È possibile che i ragazzi italiani vadano in scuole metà delle quali non è a norma dal punto di vista della sicurezza? Non si tratta di pavimenti sconnessi o rubinetti che perdono, o servizi inadeguati, ma di muri, tetti, fondamenta, che bisognerebbe rivedere e rimettere a norma.

Lavoro di sistemazione del degrado del nostro immenso patrimonio culturale e artistico,degrado che è per molti aspetti sotto gli occhi di tutti.
Negli anni si è puntato a migliorare i punti di ristoro nei musei, insistendo sulla fruibilità da parte di pubblici sempre più vasti, invece di intervenire sulla catalogazione digitale, sulla tutela effettiva, sulla custodia. Un’azione mirata può creare centinaia di migliaia di posti di lavoro.

Lavoro su progetti di rinnovo urbano e di altri programmi ambientali sulle restrutturazioni edilizie intelligenti ed ecocompatibili,progetti di risparmio energetico e piani di incentivi alle energie rinnovabili.
Centinaia di migliaia di case che crollano al primo terremoto,che sono costruite in zone alluvionate senza regole,che sono in buona con servizi igienici inadeguati,case pericolanti che con una fuga di gas cadrebbero al suolo,come tanti vecchi casolari di campagna, abbandonati, pericolosi, ma tenuti per la speculazione edilizia,orrendi e fatiscenti palazzi che variano dai 3 agli 8 piani.Poi il problema dell’amianto,che finalmente per legge non si puo’ piu’ estrarlo, importarlo, esportarlo e commercializzarlo,dato il suo essere fortemente cancerogeno.Bisogna però liberarsi da quello che abbiamo in eredita’ o, almeno, conviverci senza rischi. E qui cominciano i guai, visto che l’ indistruttibile materiale era impiegato,nelle lastre di coperture degli edifici, nei rivestimenti termici e antincendio, nei freni e nelle frizioni delle automobili, nelle condutture delle acque e delle fogne, negli ondulati per i tetti,nell’ isolamento degli impianti termici, nelle coperte da stiro, nelle navi, nei vagoni ferroviari.

l'assistenza personale ai pensionati,assistenza in programmi sportivi della comunità.

Carenza di restrutturazione degli ospedali,carenza di posti letto,medicine.

Piani di incentivi alla ricerca ed istruzione.

Quindi dipende dal punto di vista.Dici..." Fenomeno che non potrebbe discendere in alcun modo da un "progetto revanchista e reazionario"

Intendendo la distruzione ambientale,anche qui,dipende,un"progetto revanchista e reazionario" puo sempre sfuggire di mano,e dare adito a tradizione storica di menefreghismo "tanto pagano le classi inferiori giusto cosi dio lo vuole,o la nostra ragione,o altro"

Lo stesso racconto dell'autrice enumera con fare trasognato (inconsapevolmente calcando il modello provvidenzialistico e finalistico della creazione teologica del Mondo) le fasi del prodigioso ciclo che contiene l'annuncio, lo svolgimento, e la crisi della tragica e maestosa ascesa occidentale: "Quello della mia gioventù sembra un mondo perduto ed estinto; una meraviglia [...] qualcosa è successo [...] La più grande operazione di pulizia sociale della storia [...] La fine della lotta di classe con la proclamazione del Capitale come vincitore"[cit. corsivi miei]. I consistenti richiami al sangue del martirio e al carattere sacro dell'istituzione garante del benestare occidentale (la democrazia, non a caso forte di una tradizione storica che, da Esiodo a G. W. Bush, ne fa materia di vanto identitario nei confronti dei popoli extra-europei), i toni solenni da fine della storia e da compianto romantico per l'unità perduta non fanno che sancire il tono patetico e tragico che, secondo l'autrice, sembra doversi ascrivere a una narrazione che ritragga una dimanica enorme quanto lo sarebbe il crollo del cielo. Oltre il quale, ci assicura l'autrice facendo ricorso ad altro collaudata espressione ideologica dei moderni, starebbe soltanto l'oscurità: "Un mondo nuovo ma tremendamente simile al Medioevo" [cit.]. Non è, nuovamente, nemmeno opportuno accennare in questa sede che il grado di povertà assoluta e concentrazione proprietaria medievali sono, per tutta la durata del periodo che la categoria descrive, risibilmente inferiori rispetto a quelli del mondo d'età moderna, ed in particolare proprio della contemporaneità dorata che è la meraviglia europea.

Soltanto dopo un'opera di ridimensionamento del cospicuo apparato ideologico messo in opera dall'autrice ci si rende conto che i meritevoli concimati della storia saranno proprio i ceti che si esprimono nel grossolano tentativo di falsificazione teorica di cui è essa stessa abile strumento sintetico.

"autrice enumera con fare trasognato"...davvero? e dove?A ma "inconsapevolmente calcando il modello provvidenzialistico e finalistico della creazione teologica del Mondo"...oibo,ma da quale pulpito arriva questa critica?Dalla posizione di scienza sociale di Giaurro "leggi questi testi loro hanno detto"?Pensa che razionalita,non teologa proprio.E a quale titolo sfotti la rimembranza di poche,misere e sicuramente ultra insufficenti per "la salvezza del mondo e pace perpetua" conquiste sociali dell'ultimo secolo derivanti da lotte sociali faticose e difficili?

Quindi secondo queste accuse infamanti ed ingenue,ogni lotta interna e piccola sul proprio territorio e' "privilegio da piccolo borghese derivante dallo sfruttamento dei paesi poveri",fischia...proprio un nemico di classe.

"La più grande operazione di pulizia sociale della storia [...] La fine della lotta di classe con la proclamazione del Capitale come vincitore"[cit. corsivi miei]. I consistenti richiami al sangue del martirio e al carattere sacro dell'istituzione garante del benestare occidentale (la democrazia, non a caso forte di una tradizione storica che, da Esiodo a G. W. Bush, ne fa materia di vanto identitario nei confronti dei popoli extra-europei)"

Una summa ideologica,addirittura amici di Bush,quale onore.Richiami al sangue ma pensa te,le ribellioni locali anche senza casino da black block sono cattive perche "richiamano al sangue"...la palingenesi desiderata come fonte di godimento perche "instaura la dignita dei paesi poveri" dove invece li depreda creando ancora piu masse di disperati no...quello e' "godimento di principio gli sta bene al piccolo borghese,di merda ovviamentr"pensa che senso e logica,proprio innegabile.Poi lo sfogo di rabbia verso le ingiustizie a cui si prestano le classi piu disagiate (perche quelle verranno colpite sai?Forse non lo sapevi) diventa un sempreverde ideologico"i toni solenni da fine della storia"...

Accusa infamante pari a quella sul termine "ideologia"buona per gli altri,non per se stessi,tze,figurati...il godimento sulla prospettiva di palingenesi falsa RIPORTANTE INDIETRO LE CONQUISTE SOCIALI sono PROSEGUIMENTO della storia,e'...come negarlo?

"da compianto romantico per l'unità perduta"

Tze,un po come la critica ai no euro...Fuori dall'euro paradiso...lo dicono solo i ragazzini ma come critica e' sempre ufficiale,infatti e' la stessa dei media delle classi dominanti,pensa un po.Non e' vero che in questo secolo c'e' stato il paradiso (davvero,pensevamo tutti di si,noi ragazzini di youtube) quindi meglio l'odierna globallizzazione,che "aiuta i paesi poveri".

Naturalmente,il "il tono patetico e tragico" e' sempre quello degli altri,facile critica semantica,se utiliziamo questo metodo,io sono bravissimo nella retorica e sarcasmo.

"Un mondo nuovo ma tremendamente simile al Medioevo" [cit.]. Non è, nuovamente, nemmeno opportuno accennare in questa sede che il grado di povertà assoluta e concentrazione proprietaria medievali sono, per tutta la durata del periodo che la categoria descrive, risibilmente inferiori rispetto a quelli del mondo d'età moderna"

Vero,ma il senso e' un'altro,e' quello delle lotte e conquiste sociali impensabili nelle epoche precedenti,ma basta fare di ogni erba un fascio delle conquiste sociali e civili,che tutto va a proprio vantaggio ideologico,all massimo fini,per intenderci...idilliaco medioevo.

"falsificazione teorica".Degli altri,la propria no.Assoluta verita filosofica,pero chiamata "teorica"fa piu scolastico e meno metafisico,e' facile.Avere il tempo Giaurro,e' facile smontare tutto,anche le mie di convinzioni,tanto pero,chi se la ride sono "altri",ma non tutti,i piu saggi sanno benissimo che la storia non finisce,per quello sono efficenti ai loro interessi,perche con la prudenza tengono a bada i minori dei loro.Difatti,e' sempre una guerra.Poi ognuno segue la linea filosofica che vuole.Spesso,come dici tu,pero "inconsapevolmente"si fanno gli interessi loro.Pensi davvero di esserne esente?

Grazie per il buon dialogo.Non ho altro tempo per continuare,alla prossima.


Citazione
Giaurro
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Devo fare due necessarie premesse:

1)Come ho accennato già in una replica antecendente rispetto a questo mio post, ti invito ad assumere nei miei confronti un atteggiamento più rispettoso. Sono giorni, ormai, che mi rivolgi accuse insolenti e insinuazioni al vetriolo, peraltro senza avere il minimo elemento per avanzarle, laddove io non ho fatto altro che scrivere (peraltro senza mai chiamarti in causa) in forma ordinata e rispettosa quello che penso. Quindi, se ti interessa dialogare con me, si conviene che tu prenda provvedimenti nel senso sopra indicato; altrimenti mi vedrò costretto a ignorarti.

2) migliora la forma sintattica e ortografica del tuo discorso. Non è una frivolezza: ti assicuro che, da lettore, è complicato carpire l'integrità del senso di un discorso quando mancano gli spazi canonici relativi all'interpunzione, gli accenti tonici sopra le sillabe che lo richiedono, e gran parte dello scritto è presentato nella forma di periodi sintattici lunghissimi e perciò convulsi.

Quanto allo specifico di questo tuo intervento. Mi pare che tu stia sostanzialmente convalidando tutte le specificità del mio discorso, per oppormi continuamente una sola obiezione fondamentale, di carattere formale: a te sembra che io scriva in modo troppo perentorio, come se fossi dimentico del fatto che le mie sono opinioni e non la Verità. Ma devo assicurarti che io sono ben consapevole di questo. E, in piena consapevolezza, il mio modo di scrivere non può che rimanere il medesimo. Io sono convinto delle mie opinioni, sono convinto che siano fondate, e continuerò a difenderle per quello che io credo siano: una forma particolare di verità che può comunque estendersi e radicarsi nella comprensione e convinzione altrui. Il che sarebbe, d'altro canto, il fine specifico della comunicazione.

Se ho capito male - se cioè le tue obiezioni sono diverse e più circostanziate -, ti invito a ripropormi i dissensi in forma più ordinata e sintetica, altrimenti per me è davvero difficile seguirne il senso.


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Georgejefferson
Famed Member
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A pensa,il professore e' sceso dalla cattedra,e con tono anche molto inviperito e offeso,dopo aver lanciato accuse "infondate al vetriolo" basate su "ideologia personale",ma non sul personale,intendiamoci,"generico" come tutti i professoroni mediocri.Pero non capisce e nel forum del popolino cerca i puntini sulle " i " e la correttezza grammaticale.Ti do una notizia,io sono analfabeta,pensa un po,eppure le tue "verita" scritte in grammaticale correto ma arrogante e saccente le argomento facilmente.E non sono "giorni" che io seguo te,sei tu che ti scoccia che la tua intellettualita,sia messa in discussione.


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makkia
Prominent Member
Registrato: 3 anni fa
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Mhhh... in sintesi la tua posizione è:
"dialogherò con georgejefferson a patto che a) la smetta di insultarmi e b) usi buon italiano e buona punteggiatura."

L'insulto è una categoria della mente, infatti ciò che per te è insulto può non esserlo per me. Ma siccome a giudice unico si erge il presunto insultato, è evidente che qualunque tono polemico, anche "soft" può portare all'interruzione del dialogo.
Questo mentre tu ti sei permesso, nei confronti dell'autrice, un ad hominem colossale che, proprio in quanto fallacia logica (= malafede enunciativa), sarebbe del tutto ascrivibile alla classe degli insulti, se fallacia si rivelasse.
Vale notare che il detto (presunto e contestatoti) ad hominem sul (presunto e da dimostrare) autocentrismo dell'autrice è fondante di tutta la tua elaborazione, come georgejefferson ti ha fatto notare più volte e come tu stesso hai implicato nella tua sintesi a Chigi.
Sarebbe dunque tuo ottimo interesse refutare l'accusa, invece di adombrarti, non foss'altro per evitare l'impressione che l'insulto sia una tua esclusiva.

Quanto alla forma, come la intendi tu, è ancora più arbitraria come discriminante allo sviluppo della discussione. Quando è che georgejefferson scriverà abbastanza bene da superare la tua "in-degnazione" al dialogo? A giudizio di chi?
E poi: non si capisce quello che scrive? Fai un piccolo sforzo, io lo trovo piuttosto leggibile.
Anzi, per la verità un attimo di "unghie sulla lavagna" ce l'ho avuto quando tu scrivi

Fenomeno che non potrebbe discendere in alcun modo da un "progetto revanchista e reazionario"[cit.], a patto che, come sembra credere l'autrice, sia un progetto del Demonio in persona.

ma faccio, appunto, il piccolo sforzo e capisco come quel "a patto che" voglia in realtà veicolare il suo opposto (= a meno che).

Le tue consecutio saranno corrette ma, se mi significhi il contrario di ciò che vuoi dire, mi chiedi più sforzo che una virgola attaccata al carattere seguente o di un pero che invece di dare frutti è un avversativo mancante di accento.
Piccolo sforzo anche tu, suvvia, visto che a te, come a tutti noi, capita di ostacolare all'altro la decodifica fulminea di quanto vai esprimendo.

Quanto all'accusa che ti viene rivolta di essere autoritario (più che autorevole), ti faccio notare che "il fine specifico della comunicazione" è solo la volontà reciproca di scambiare contenuti fra due o più soggetti.
Una interazione puramente funzionale, ovvero senza alcuna necessità di gratificazione per alcuno degli attori. Informazione bidirezionale. Punto.
Il fine della comunicazione non è affatto, come tu ritieni (ed è un vero lapsus freudiano)

[porgere] una forma particolare di verità che può comunque estendersi e radicarsi nella comprensione e convinzione altrui

Questo è soltanto un effetto collaterale del comunicare. Ed è solo il nostro narcisismo che ci porta a considerare "il convincere" come un fine.
Per lo stesso motivo, la padronanza della lingua è senz'altro un mezzo della comunicazione, ma lo sfoggio di quella padronanza a fini di escludere l'altro comunicante è il contrario: è un mezzo per evitare la comunicazione.
Il che sembra proprio il tuo caso.

Insomma: se sei davvero convinto delle tue opinioni, le obiezioni ti sono state mosse.
Se non le hai capite, rileggi, chiedi spiegazioni, fai come ti pare, ma non tirare fuori la scusa risibile del "cattivo italiano" di georgejefferson.
E tanto meno quella degli immaginari insulti, stante il tono di discussione del tutto argomentativo e pacato col quale sei stato "apostrofato".

Se no, puoi semplicemente ammettere che le obiezioni ti irritano e che essere contraddetto lo consideri un affronto personale invece che (come ti picchi) una sfida intellettuale.


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