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Cosmogonie Vs Cosmologie


GioCo
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C'è una Logica Cosmica, con la "L" maiuscola?

Dal punto di vista Antropologico (secondo me) se esiste una tale logica procede per l'Osservazione Simbolica o Mefaforica.

Il mio demone è intervenuto ultimamente. In specie stamattina "mi ha fatto un culo così"... Non ho ceduto. Il tema è veramente da far tremare i polsi: tocca punti troppo delicati. Non ho nessuna intenzione di impastarmi contro un muro. Ma siamo divenuti a un accordo: oggi vi racconto Fiabe. Niente più che Fiabe, così stiamo tutti più tranquilli! 😎 

Mi ripropongo nel raccontarvi queste Fiabe di essere pure sintetico, di non tirarla per le lunghe. Dato che siamo nel campo della fantasticheria pura, sempre seguendo un precetto coerente, non vi tedierò neppure con il solito riquadro che ricorda come non spaccio verità. Però "conosco bene i polli", in specie perché troppo spesso osservo che ciò che dico cade nella tentazione poi di venire spacciato per verità. Quindi vi invito a usare quello che dico come strumento anche in modo grezzo, senza remore. Pensateli come i ferri del mestiere per un meccanico, strumenti per il pensiero e niente più...

Bene, iniziamo. E' un fatto osservabile che esiste un Ordine che si ripete a qualsiasi scala nel Cosmo. Nei sistemi solari, negli ambienti naturali come le nicchie ecologiche, negli stessi sistemi biologici, in quelli fisici. Potremmo intravvedere una specie di ordine scalare di natura frattale. Nel senso che elementi semplici (non necessariamente fisici, ma anche puramente ideali) ripetendo se stessi all'infinito compongono l'apperenza Cosmica. Una forma ad esempio ricorrente è quella a radice. I nervi come il rumore cosmico di fondo paiono riprodurre questo genere di geometrie "curvilinee" e "caotiche".

Questo ordine pare quindi avere più aspetti ripetuti, uno di questi è la concentrazione di energia/informazione che possiede al suo intorno un area molto più vasta di influenza o transito della stessa, dove manca quasi tontalmente la densità e dove si consuma la maggioranza assoluta dei processi di "comunicazione" da e verso l'esterno. Il citoplasma nella cellula, un atomo e la nube elettronica o un sistema solare sono esempi a diverse scale.

Un aspetto di questo ordine è il confine, cioè il contenimento per tramite di "bolle" che possiamo in via astratta assimilare a un sistema, un corpo, un contenitore o a un insieme definito da una "pelle" che divide differenti realtà. C'è tutta una matematica che studia l'organizzazione interna (possibile) degli insiemi e che parte dall'idea che un qualche ordine è ravvisabile in qualsiasi insieme apparentemente caotico. Ad esempio le foglie in un bosco.

Non è detto che due ordini distinti di "energia" (cioè due modelli di organizzazione) non possano coesistere nello stesso spazio senza disturbarsi a vicenda. Tutt'altro! Ci sono molti modi in cui tale coesistenta può sussistere. Ad esempio basta anche solo una piccola variazione della costante di planck per ottenere realtà cosmiche parallele basate su variazioni di frequenza che non potrebbero essere rappresentate dalle nostre realtà elettromagnetiche.

Ma noi non parliamo di questa possibilità. La nostra Fiaba ci racconta tutt'altro e parte dalla "pelle" che divide differenti realtà che possiamo distinguere in via astratta prendendo a prestito termini abusati, come "superno" e "inferno". Sono termini che non indicano un ordine spaziale in questo racconto, ma energetico e in specie "più denso" e "meno denso" per tradizione, anche se più correttamente se volessimo fare i pignoli, dovremmo parlare di "viscosità" e non di densità e in rapporto inverso: dove c'è maggiore densità (o presenza energetica) si produce minore viscosità e viceversa. Tra l'altro la densità è in rapporto alla qualità. L'energia non è tutta uguale e in specie il rapporto tra differenti "specie" energetiche non è uguale. L'energia ad esempio terrena, quella che si riassume nell'esperienza sensibile del nostro quotidiano, è di tipo grezzo, sporco. Cioè abitato da moltissime differenti "specie" di energie, la stragrande maggioranza delle quali fuori dal campo dell'osservabile e del rimanente, la stragrande maggioranza fuori dal campo visibile. L'ordine "naturale" di tali energie e la "senzienza", cioè l'organizzarsi e in senso intelligente e potremmo chiamare questa voluminosa parte dell'energia organizzata "il Vivente". La stragrande maggioranza però non è autocosciente, Vive per effetto dell'ambiente in cui è immersa come componente caratterizzata da una certa autonomia, svolgendo funzioni certamente vitali, come i mitocondri nelle cellule, ma limitatamente a quell'ambiente.

Sarebbe lecito approfondire cos'è "coscienza" a questo punto, ma noi ci limiteremo a dire che ciò che è in grado di transitare fra i confini dei Mondi, possiede un certo grado di autocoscienza e (attenzione) questo non dipende dalla scala. Solo dall'agito. Siccome stiamo fantasticando, possiamo pure permetterci di citare Star Wars: qualcuno ricorda i midichlorian? Ecco, il concetto è simile, ma non proprio uguale. Forme di vita intelligenti che vivono in simbiosi con altre ma con la postilla che non sono vincolate dall'ambiente in cui sono immerse, non ne dipendono. Come i neutrini attraversano interagendo più o meno debolmente con gli ambienti in cui si trovano a transitare.

Ora, cosa distingue "Inferno" da "Superno"? Cioè, quali "specie" abitano questi Mondi e perché? Iniziamo come Dante dalla parte più facile. Dove la "viscosità" aumenta è ovvio che per muoversi ci vuole più forza, rispetto a un ambiente meno viscoso. La viscosità infatti è una misura dell'attrito al movimento in un certo ambiente "fluidodinamico". Quindi nell'acqua non ti muovi bene come nell'aria e se ti sposti nella terra è pure peggio. I vermi sono infatti animali che si sviluppano come puri "muscoli" e di fatto sono tra le forme di vita biologiche a noi note più forti che si possono osservare direttamente.

Ci sarebbe il divertente corollario che ogni serpe ha identica forma, ma ci arriviamo. Tranquilli. La fiaba non è finita qui. Procediamo. La viscosità essendo attrito non ci dice molto sulla presenza o assenza di energie, ma sulla qualità dell'ordine con cui questa energia si produce e interagisce con altra e nell'ambiente. Diciamo in sintesi il grado caotico o entropia (dato che parliamo di sistemi affini ai fluidi o al gas, propri di un ambiente qualsiasi dentro cui è possibile muoversi in qualche modo) che si misura nell'interazione tra una specie e l'altra e rispetto l'ambiente di riferimento. La terra in quanto costituita da roccia (minerale) è certamente "densa" e ci vuole un verme per consentire un movimento, eppure il neutrino la attraversa come fosse trasparente. Allo stesso modo la luce attraversa un vetro ma rimbalza su una superficie opaca come quella dello specchio. Non conta quindi in assoluto l'ambiente ma come una "specie" (di energia organizzata) finisce per interagire. Pensiamo a un tavolo da biliardo: le palline rotolano sul piano verde che ha un certo attrito (considerando per semplicità nullo l'attrito con l'aria) e si scontrano con i bordi e con altre palline, trasferendo quindi energia cinetica un po' a casaccio ovunque. Vedo le palline muoversi ma non l'energia scambiata. Vedo solo gli effetti di quella energia scambiata. Se guardo una fiamma lo stesso. Non sto guardando l'energia ma gli effetti che essa produce mentre brucia, per esempio un cerino. Quindi, per la nostra Fiaba, ciò che transita, ciò che passa, è intelligenza e in quanto tale non è osservabile se non negli effetti. Non è direttamente osservabile.

Fermatevi a riflettere un attimo (ve lo consiglio) la portata di queste affermazioni.

Bene, andiamo oltre che si fa notte. Se nell'inferno la "legge" dirimente per gli abitanti è la forza, nel superno cosa sarà mai? Di certo non la forza, ma la precisione. Se infatti è relativamente facile muoversi e stare fermi dove la viscosità aumenta, ad esempio in acqua, con la minore resistenza dell'ambiente, l'interazione si fa complessa perché aumentano (e di parecchio) i gradi di libertà. Già un aereo è un casino da pilotare rispetto una barca che è certamente più difficile da muovere di un automobile, non solo per la presenza di rollio e beccheccio ma perché scarroccia da tutte le parti, non va dove vogliamo facilmente! Ci vuole esperienza per pilotare gradi di libertà maggiori. Inoltre (faccio notare) per spostare un dirigibile ho bisogno di molta meno energia rispetto a una barca e una barca avrà bisogno di meno energia rispetto un automobile, a parità di massa. Quindi paradossalmente dove c'è più energia disponibile o gradi di libertà, finisce per esserci meno spreco (e viceversa). Domina per ciò l'efficienza e non l'efficacia.

I gradi di libertà sono equivalenti ai gradi di informazione che gestisco. Quindi nell'Inferno non domina solo la forza, ma "per forza" (scusate il @GioCo di parole) l'ignoranza. In cosa consiste questa "ignoranza"? Se si tratta di "canoscenza" (riprendo il termine arcaico) possiamo farla equivalere al "rendersi conto" nell'istante. Che per quanto riguarda l'esistenza antropica possiamo ridurre per semplicità al vissuto emotivo, all'esperienza delle emozioni.

In soldoni quindi si tratta di ignoranza emotiva.

Vi invito di nuovo a fermarvi a riflettere bene sulle conseguenze di queste nuove affermazioni prima di procedere perché adesso peggiora. Tanto!

Se l'Inferno convive entro lo stesso "spazio" del Superno cosa li divide e cosa si trova "in mezzo"? Banalmente Noi. Non difficile, giusto? Questa "terra di Mezzo" accoglie (in potenza) ogni "specie". Ma non è che significa che tutte vivano poi l'interazione con l'ambiente allo stesso modo. La provenienza si impone in via dirimente.

Ora, questa Fiaba ci dice che il Vivente non ha limiti e che il corpo non è certamente tra questi. Il corpo è un transito e ciò che transita può procidere tanto nel Superno quando dall'Inferno. Ma, le specie che provengono dall'Inferno avranno come metro per confrontarsi la forza (per ovvi motivi) e saranno dominati da ignoranza, quindi dato i maggiori gradi di libertà tenderanno "a scarrocciare" più facilmente, facendolo con secumera fuori luogo (per il loro stato) e perché il grado di autoscienza è minimo. Questa "specie" in via totalmente ed esclusivamente metaforica (MI RACCOMANDO!) si può ricodurre alla identità sauromate o serpenti se preferite. Cioè a quella identità che tende a comportarsi come un dinosauro (per intenderci) con misure di forza maggiore. Fisicamente può essere anche umana e magari MOLTO attraente, ma il comportamento è indiscutibilmente "grezzo" ed emotivamente bizzarro, tipo ubricaco, capace cioè di prodursi nelle peggio nefandezze che la vostra fantasia pervesa e malata non osa nemmeno immaginare e "risvegliarsi" poco dopo il misfatto senza pensieri, lindi e candidi come colombe o come non fosse accaduto proprio nulla. Chiaro?

Ora, dato che siamo però nel Luogo di Mezzo l'interazione tra questo e quello diventa papabile. In pratica l'interazione tra ciò che procede per precisione e ciò che procede per forza si incontrano. Non bene. Nel senso che se uno procede dal Superno, ci dice la Fiaba, non viene qui volentieri. Ma manco per il c...

Noi abbiamo sta immagine bucolica di un Mondo Superno che non vede l'ora di discendere per portare la lieta novella ai festaioli merdosi che stanno qui. No, la Fiaba ci dice che le cose stanno un poco diversamente e mi dispiace per la massaia che va a pregare il santo per gli esami scolastici della sua prole e poi si ritrova tra le mani un suicida domestico che non ha retto l'urto della prova emotiva. Chi sta su non può avere nessuna voglia di scendere, come tu non avresti fretta di "tuffarti" nelle acque melmose e maleodoranti di una discarica velenosa per salvare il ratto che ivi squittisce evidenti cose di cui non capisce nulla. Contrariamente chi arriva dal basso invece non vede l'ora di venire a fare casino e capendo anche meno del ratto in questione, per il bene della fauna locale si intende! Quindi chiediamoci qual'è tra i due l'orecchio che più facilmente ascolterà le nostre invocazioni.

Ora andiamo a concludere. C'è chi decide comunque la "discesa" e non è per piacere. Nemmeno per dovere. Certo, scendendo si possono ottenere certi effetti che si ripercuotono poi in tutto il Vivente, ma qualsiasi "scossone" per quanto potente, sono in pochi poi ad accorgersi della differenza. Diciamo per avere un ordine di grandezza che tra i più sensibili e nei piani del Superno, possiamo contarli sulle dita di una mano. Cioé è roba che non si caca nessuno.

Quindi, si scende in soldoni perchè? Nella stragrande maggioranza dei casi, ci dice la Fiaba, perché al tapino in questione gli vengono rotte le palle in un modo che non si spiega come finché non cede. Ma non basta, perché un seme che cade a casaccio dalla pianta, non cade per forza dove può attecchire, tantomeno al meglio come vuole un Mondo che si basa sulla precisione e quindi si deve lavorare alacremente per ridurre al minimo tutte le conseguenze più indesiderabili, progettanto la discensa nei minimi dettagli. Ma non basta. Ci vuole un motivo forte. Senza una fortissima motivazione (emotiva si intende) non si fa niente! Ma non basta. Bisogna stare nel percorso di esperienza "giusto", "esatto" per il "bisogno" che è proprio di quella specifica discesa. In altre parole, se non sei "esattamente" l'individuo più adatto, non scendi. Punto. Ma siccome ognuno è in un percorso unico e ha quindi informazioni che gli sono proprie e che domina "in esclusiva", quello può essere un ottimo buon motivo per cui ti vengono a rompere le palle perché sia fatta la discesa (o "la sua" volontà, quella del Vivente).

La discesa è quindi sempre vissuta con drammaticità. Paradossalmente non dal diretto interessato che generalmente quando prende la decisione non torna indietro e non vuole stare a piagnucolarsi addosso. Fa quel che deve e come sempre ci mette il massimo dell'impegno. Ma la discensa non è sempre fatta allo stesso modo. Lo abbiamo detto, la qualità è essenziale. Quindi se si scende senza prendere corpo, la qualità della discesa non è la stessa.

Se dall'Inferno procede colui che non vede l'ora di arrivare e non vuole andarsene quando è il momento, chi procede dal Superno non vuole venire e quando si decide finalmente non vede l'ora di tornare a casa. Semplice, semplice. Questo sia che arrivi per prendere corpo che senza. Ma solo se prende corpo rimane per un tempo abbastanza lungo e significativo per sortire un qualche effetto "stabile". Sulla stabilità ci sarebbe tanto da dire ma non voglio sovraccaricare. Mi sembra che di temi per riflettere ce ne siano a sufficienza.

Se si prende carne però, si aggiunge una postilla brutalmente orrida. La dimenticanza. L'effetto di prendere corpo è come quello che si vive quando andiamo al cinema. Ci dimentichiamo di chi siamo e viviamo dentro lo spettacolo proiettato in sala come fossimo quel personaggio. Finché le luci non si riaccedono ovviemente, perché in quel momento ricordi e ti ripigli. Stessa cosa se giochi a un videogame. Si tratta di un processo di natura ipnotica che ridimensiona l'accesso alle conoscenze ma non alle "canoscenze". La finezza della variabilità emotiva vissuta non cambia e con essa "la sensibilità" che viene attutita ma qualitativamente è intatta. Meno male è almeno attutita, perché "ascoltare" tutta la sofferenza che ci circonda, come le grida di dolore mute che circolano comunque senza posa e senza freni, ci svuoterebbe di tutte le forze.

Diciamo che un poco di sano ottundimento diventa per ciò imprescindibile. Ma per forza di cose riduce il campo d'azione ed espone al basso astrale. Cos'é il basso astrale? Ecco, questa è la nota più dolente.

Non esistono solo i piani del Superno e dell'Inferno, ma anche quelli di passaggio. L'Umbral o soglia che dir si voglia (scusate di nuovo il @GioCo di parole) e tra questi ed è il nostro "vicino di casa". Il luogo più prossimo a noi. Dove ovviamente indovinate un po', a sostare c'è una marea infinita di gente che non vuole tornare da dove viene. Per ovvissimi motivi, perché l'altra specie invece non vede l'ora di tornare e qualcuno è sempre pronto a venire a prendere chi è giuto dal Superno, non il contrario. Perché sa benissimo di cosa stiamo cianciado, di quali Fiabe sproloquiamo. Se la coerenza non è un opinione ovviamente.

La soglia è compresa nei cosiddetti "piani dell'Ombra o Lande" (tipo la terra piatta, desolazione che si distende all'infinito in ogni direzione) dove la caratteristica dominante, oltre alla evidente mescolanza di "specie" e di esperienze,  alla conservazione della componente brutale (domina la forza) e la penombra perenne (come stesse sempre per piovere) è che ci si trova intrappolati, senza poter andare da nessuna parte. Tipo labirinto, puoi andare dove vuoi senza mai giungere in nessun posto in particolare. A meno che qualcosa o qualcuno (da fuori) non venga a prenderti. Si tratta quindi di una sorta di Zona di Sicurezza. L'interazione con il Mondo sensibile esiste anche se ridotta al minimo, come per i neutrini. Tuttavia il desiderio di questi abitanti è tutto rivolto alla brama della carne e non devono dormire ne fare pause per attuarlo, possono lavorare 24su24. Siccome sono forme pensiero si manifestano suggerendo ai viventi il pensiero da pensare che è per forza un pensiero sauromate, povero, sciocco, cioè di natura rettile, grezzo. Dove domina la forza (e con essa l'ignoranza) e si fa per ciò casino. Però attenzione che può essere molto furbo perché è un pensiero che funziona tramite l'inganno.

Ovviamente il fine è sempre emotivo, dato che stiamo parlando di quello! Quindi rabbia e paura (fondamentalmente). Ma non solo, anche brama, gelosia, senso di colpa, etc.

Che guarda un po' è poi quanto osserviamo dilagare tra i mortali. Nonostante la voglia di vivere in pace e in armonia, sia sempre presente. Pace e armonia che non si ottiene ovviamente grazie a chi ascolta la nostra predica, ma allo stato emotivo che riusciamo (pur con tutti i limiti del caso) a mantenere responsabilmente.

Concludo. I Piani del Superno sono molti. Come quelli dell'Inferno. Ognuno è "organizzato" secondo un impronta, che poi si riflette nel Mondo. Tra queste vi è Arborea, la foresta primigenia, quella "più bassa" e vicina tra i Luoghi del Superno e come tale comunque distantissima da noi e difficilissima da raggiungere, quasi impossibile.

Essa è la Madre, colei che porta sempre il seme nel Mondo che sarà e così lo ordina, in modo che si possa manifestare in esso il Vivente.

(...continua... x chi ha fegato! 😉 )


Madrigalista hanno apprezzato
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Madrigalista
New Member
Registrato: 2 anni fa
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Pezzo tosto, lungo e di non semplice digestione ma molto appassionante.

Attendo con curiosità il seguito, sperando il fegato mi assista...


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