a cura del Collettivo 3,32 L'Aquila.
L'Aquila ha insegnato anche questo:
Non disperdetevi come comunità e non fatevi mettere gli uni contro gli altri;
Restate in sicurezza, ma non lasciatevi allontanare dalle vostre case e dalle vostre proprietà;
Non fatevi rinchiudere in campi recintati con la scusa di essere protetti;
Mantenete la vostra consapevolezza e autonomia;
Vi convinceranno che non siete autosufficienti e proveranno a ospedalizzarvi: non lo permette! Ogni gesto quotidiano deve restare vostro;
Non fatevi raccontare dai media quello che vi succede, siate protagonisti dell'informazione e diffondetela voi, i mezzi non mancano;
Chiedete da subito controllo e trasparenza sulla gestione di tutto quello che vi riguarda: solidarietà, aiuti, fondi ecc.
Fate che l'emergenza non diventi lungodegenza: ai commissari fa comodo, alla vostra comunità no;
Pretendete di partecipare da subito a ogni scelta sul vostro futuro;
Non lasciate devastare il vostro territorio con la scusa della ricostruzione.
Insomma, nonostante tutto quello che vi diranno sulla solidarietà, ricordatevi che per qualcuno il terremotato è da spolpare: occhio a sciacalli e avvoltoi!
(decalogo del terremotato e della terremotata consapevole - Collettivo 3,32 L'Aquila)
Tratto da: https://www.facebook.com/massacriticanapoli/posts/1598646457094790.
e sopratutto NON abbandonate gli animali domestici con la scusa che nelle tendopoli non sono ammessi
Andassero a controllare se la casa è davvero pericolante.
Non tutte le case lo sono ma nella ricostruzione piu ce ne sono da sistemare e piu si incassa. Poi se erano pericolanti prima del terremoto si sistema aggratis coi soldi pubblici.
Insomma che i terremotati non facciano i furbi adesso che stanno per arrivare i soldi di tutti gli italiani e anche loro ne pretendono una parte.
Idem per quelli che ricostruiscono.
Ma di migranti da quelle parti non ce ne sono? Non si sente nessuno che batte cassa per i poveri migranti ❗ (al momento)
ma che roba è?
😯 😯 😯
un decalogo per idioti?
sul discorso ospedalizzazione qualche cosa si potrebbe dire. perchè quando entri in ospedale alla minima cazzata ti mettono la flebo? E' vero che quandoc i ero entrato io avevo uno squarcio di 10 cm su una gamba però comunque prima guardi....e che....c
a cura del Collettivo 3,32 L'Aquila.
L'Aquila ha insegnato anche questo:
Non disperdetevi come comunità e non fatevi mettere gli uni contro gli altri;
Restate in sicurezza, ma non lasciatevi allontanare dalle vostre case e dalle vostre proprietà;
Non fatevi rinchiudere in campi recintati con la scusa di essere protetti;
Mantenete la vostra consapevolezza e autonomia;
Vi convinceranno che non siete autosufficienti e proveranno a ospedalizzarvi: non lo permette! Ogni gesto quotidiano deve restare vostro;
Non fatevi raccontare dai media quello che vi succede, siate protagonisti dell'informazione e diffondetela voi, i mezzi non mancano;
Chiedete da subito controllo e trasparenza sulla gestione di tutto quello che vi riguarda: solidarietà, aiuti, fondi ecc.
Fate che l'emergenza non diventi lungodegenza: ai commissari fa comodo, alla vostra comunità no;
Pretendete di partecipare da subito a ogni scelta sul vostro futuro;
Non lasciate devastare il vostro territorio con la scusa della ricostruzione.Insomma, nonostante tutto quello che vi diranno sulla solidarietà, ricordatevi che per qualcuno il terremotato è da spolpare: occhio a sciacalli e avvoltoi!
(decalogo del terremotato e della terremotata consapevole - Collettivo 3,32 L'Aquila)
Tratto da: https://www.facebook.com/massacriticanapoli/posts/1598646457094790.
Purtroppo quando le persone subiscono una esperienza come quella del terremoto, o di qualsiasi catastrofe, perdono la capacità di pensare lucidamente. Sono spaventati, manipolabili, perdono completamente la capacità critica, lo choc li fa muovere ancora di più come pecoroni agli ordini del primo che ammanta un pò di autorità.
Il decalogo qui presente è sicuramente una idiozia e una banalità per chi come noi lo legge a mente fredda. Ma a mio modo di vedere bisognerebbe che chi subisce certi traumi lo ricevesse e mandasse a memoria, perchè gli sciacalli in certi contesti psicologici vanno a nozze.