Distruggere l’Ue pe...
 
Notifiche
Cancella tutti

Distruggere l’Ue per costruire l’Europa? Ebbene sì


Arcadia
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1704
Topic starter  

Distruggere l’Ue per costruire l’Europa? Ebbene sì

La lezione inglese é chiara: i popoli hanno diritto a riprendersi la totale sovranità se l'Unione non vale la candela

Niente Unione Europea, siamo inglesi. Ma noi che non siamo inglesi ma italiani, facciamo una certa fatica a capirli, i sudditi di Sua Maestà britannica. Loro sono un’isola, orgogliosa e snob, noi, da Romolo Augustolo in poi, una propaggine abituata a servire il padrone di turno: di qui i nostri complessi d’inferiorità, il nostro provincialismo, la nostra atavica mancanza di senso civico. Loro sono un ex Impero mondiale con un retaggio patriottico che resiste nel subconscio collettivo, specie fra gli oldies. Noi, lasciamo perdere. Ma soprattutto loro sono il più antico Stato liberale del continente, la più classica delle democrazie parlamentari, con un popolo mediamente antipatico e altezzoso ma allenato da quasi un millennio, o almeno dal Settecento ad oggi, ad assumersi la responsabilità delle proprie scelte (molto spesso proterve e aggressive)

LA NOSTRA CARTA? ANTI-DEMOCRATICA
E infatti possono fare quel noi non possiamo fare: sondare la volontà popolare, che é sovrana, in un referendum consultivo che la nostra Costituzione, la tanto osannata Costituzione del ’48, espressamente ci vieta in quel suo paternalistico e anti-democraticissimo secondo comma dell’articolo 75 (“Non è ammesso il referendum per le leggi… di autorizzazione a ratificare trattati internazionali”, inclusi quelli europei che ci vincolano alle regole di Bruxelles). Loro sono inglesi e si sentono prima di tutto inglesi, noi siamo italiani e non sappiamo, non avendola mai sentita nel sangue, cosa sia la sovranità. Quando ci siamo messi in testa di farne una mistica, con la sbornia retorica e violenta del fascismo nazionalista, l’effetto di rinculo é stato di rinunciarvi programmaticamente, abbracciando l’eccesso contrario, in un tripudio di apolidismo liberale, universalismo cattolico e internazionalismo comunista. La parola “patria”, in bocca all’italiano medio e con tutto il rispetto per i caduti del passato, é l’incipit di una barzelletta. E’ Alberto Sordi e Alessandro Gassman che muoiono fucilati, tremando e sbruffoneggiando patetici, nella monicelliana “Grande Guerra”.

ANTI-EUROPEISMO SOCIALE
Quel che possiamo capire molto di più anche noialtri, é invece l’ostilità per questa Unione pochissimo Europea. A votare il bye bye ai grigi burocrati di Bruxelles é stata l’Inghilterra profonda, rurale, delle periferie, della popolazione che a mano a mano che aumentava l’età anagrafica, maggiormente ha manifestato insofferenza verso un’istituzione percepita, più a ragione che a torto, lontana, incatenante, liberticida. E infatti é vero che i giovani hanno votato in massa per rimanere, ma é anche vero che i giovani a votare sono stati una netta minoranza. E in democrazia, specialmente nella sua versione più autentica che é la democrazia diretta, a contare é chi partecipa. E’ stato l’insorgere di chi non se ne fa nulla e non vuole farsene nulla dell’immigrazione costante e sistematica, dell’obbligo di non avere protezioni commerciali quando servissero, di un’identità europea che non hanno mai sentito, né coltivato. Noi siamo sempre stati più europeisti, ma per compensazione, come surrogato alla nostra identità nazionale immatura e zoppicante. E ultimamente, sempre meno.

L’EUROPA NON E’ QUESTA UE
Per il semplice fatto che l’Europa unita, al di là delle carte e dei sogni di intellettuali cosmopoliti, purtroppo non é mai stato un vero ideale. Un ideale, da che mondo é mondo, é fatto più di cuore più che di cervello, di visione più che di parametri, di effettiva comunanza d’interessi, anziché di algida geometria finanziaria. Per noi, che a differenza loro abbiamo pure aderito entusiasti ad una moneta unica pensata e realizzata a maggior profitto delle banche, l’Unione ha voluto dire più tasse e più ossessive regolette sul diametro delle vongole. Perché questo é la Ue: finanza e consumi, stop. Se volessimo cominciare a darle un’anima, all’Europa, dovremmo chiarirci le idee su quale senso darle. Politico (quale modello di vita e di sviluppo: quello Usa di cui abbiamo le basi neo-coloniali in casa?) e geopolitico (quale ruolo avere nello scacchiere mondiale: con l’anacronistica e infida Nato o con la Russia, che é europea certamente più della Turchia?). Le secessioni sovraniste, ora come ora, possono essere utili come “distruzione creativa”. L’alternativa é tenerci l’egemonia germanica, i buffoneschi piani Juncker e i Fiscal Compact dissanguatori.

LA DEMOCRAZIA, VALORE VARIABILE
Per il resto, se salterà l’Erasmus non morirà nessuno. Le conseguenze economiche saranno diluite e comunque, stando ai commenti degli imprenditori, non assisteremo a nessuno sfracello. Certo, per un po’ smadonnerà chi ha investito sui mercati finanziari (ma chi saranno mai questi benedetti “mercati”? Un immenso parco giochi di gonzi su cui lucra una ristretta élite di grassatori globali, gente senza scrupoli che andrebbe appesa al più alto pennone). L’export potrebbe risentirne, a cominciare dal nostro prosecco che negli ultimi mesi ha conosciuto un alcolicissimo boom oltre Manica. Ma niente di tragico. A inscenare il coro da tragedia é l’upper class fighetta di chi la sa sempre più lunga, primi fra tutti i corifei della stampa “liberal”, i Saviano, i Riotta, i Feltri (Stefano, vice di Travaglio), gli Zucconi, i Cazzullo e compagnia belando. Hanno condotto una campagna terroristica contro la Brexit che neanche Goebbels. Sono i democratici quando gli conviene: quando il popolo li smentisce, allora il popolo é troglodita, fa schifo, é ignorante. Ma guardali, questi paladini del progresso: parlano come i reazionari parrucconi, che erano contrari al suffragio universale perché la democrazia, secondo loro, era per definizione la demagogica prevalenza del cretino. Ma mentre gli Aristotele e i Crizia, i De Maistre e i Davila erano gente odiosetta ma seria, questi qui sono solo una manica di borghesucci con la puzza sotto il naso, che hanno orrore di quegli straccioni dei popolani, specie se con le rughe, loro che hanno il mito fascistoide, vetero-sessantottino, ma in realtà soltanto edonistico del giovanilismo. E che si vede che hanno scambiato l’Europa per un cocktail itinerante nelle buvettes delle cancellerie. A proposito: non parleranno più cool english, adesso? Provino col latino traducendo questo: “potes meos suaviari clunes“.

Alessio Mannino
http://www.vvox.it/2016/06/25/distruggere-lue-per-costruire-leuropa-ebbene-si/


Citazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3177
 

Cito: ‘’..il più antico Stato liberale del continente, la più classica delle democrazie parlamentari..’’: egregio, che io sappia è una monarchia non ‘costituzionale’, chè la Costituzione non l’hanno mai avuta, hanno solo un vetusto Bill of Rights del 1689 che è una dichiarazione di diritti dei sudditi verso la monarchia considerata di diritto divino, neppure è uno ‘stato’ ‘liberale’ perché il monarca è di diritto capo della chiesa anglicana con tutti i doveri dei sudditi che questo comporta, un tempo assai stringenti ( leggi capestro per tutti i renitenti all’ossequio anche se il Bill tutelava a parole la libertà del ‘foro interno’, cioè la libertà di religione ) oggi assai meno, e neppure a mio avviso il più vecchio ‘stato’ comunque considerato se prendiamo il Bill come data di nascita di una stato MODERNO perché tanto per dirne una il patto federativo della Svizzera è del 1291.
Posso sbagliarmi ma ritengo che occorra vedere l’Inghilterra per quello che è OGGI e non per l’ideologia che si è autocostruita nei secoli. A proposito, per capire che non fosse il paradiso miltoniano in terra basta leggere Hobbes e non tralasciare le imprese coloniali e stermini connessi ( anche recenti: parlare un po’ con gli irlandesi puo’ servire anche se il proprio ‘english' non è di Oxford … ).


RispondiCitazione
[Utente Cancellato]
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3719
 

Firmo!


RispondiCitazione
spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

un cesso puoi agghindarlo quanto vuoi, sempre un CESSO rimane

fareste perdere la pazienza persino ad un Santo


RispondiCitazione
Condividi: