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Disumano punire così i furbi del cartellino

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luiginox
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allora facciamo così : per ogni pubblico dipendente sanzionato dieci lavoratori del privato saranno licenziati . contento ?


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giorgiogio48
Honorable Member
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Post: 601
Topic starter  

allora facciamo così : per ogni pubblico dipendente sanzionato dieci lavoratori del privato saranno licenziati . contento ?

post incomprensibile


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

gio

perché questa pietà deve valere solo per alcuni e per altri no...

cioè se licenziano in tronco (e senza giusta causa) uno del privato non frega un katzo a nessuno

se licenziano uno statale è una blasfemia

PERCHE'?


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Coilli
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Post: 275
 

Un bel seme lanciato da renzie che nel letame mentale degli italioti germoglia rigoglioso. Licenziamo gli impiegatucci. Invece i capi ufficio e i dirigenti che non si accorgono di non avere nessuno in ufficio no. A quelli oltre lo stipendio faraonico bisogna dare un premio extra come fanno tutti gli anni.


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Jor-el
Prominent Member
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Post: 990
 

Il perché lo sappiamo tutti. Perché strutturalmente il dipendente pubblico ha più forza contrattuale, avendo conservato dei diritti che quelli del privato hanno perso. Le grandi aziende hanno beneficiato della globalizzazione e la prima cosa che hanno ottenuto è stata la famosa "flessibilità". Flessibilità significa meno diritti, più facilità ad essere licenziati, maggiori possibilità per l'azienda di ridurre i salari alla bisogna. Ovviamente la politica si è ben guardata da togliere gli stessi diritti ai dipendenti pubblici che per i partiti sono elettorato di riferimento. Ma non solo per quello. Avere i privati contro i pubblici è sempre stato irrinunciabile per il sistema dei partiti e le lobby delle grandi imprese. E' servito a non aver sorprese nelle urne e a ridurre i sindacati a una funzione di facciata. Questo a livello dei dipendenti. A livello dei dirigenti, dei manager, invece, succede l'inverso: sono quelli del pubblico che invidiano i privati e gli uni e gli altri fanno a gara nell'accumulare emonumenti e bonus.
E poi c'è pubblico e pubblico. Negli ultimi anni proprio lo stato e i comuni hanno primeggiato nel produrre precarietà. In emilia-romagna, poi, c'è il trucchetto di trasformare il pubblico in "privato". Molti servizi che un tempo erano gestiti direttamente dai comuni, vengono ora appaltati alle cooperative, che impiegano precari con retribuzioni che vanno dalla metà a un terzo. Il precario già è un lavoratore debolissimo, ma se volesse scioperare, contro chi sciopera? Contro il Comune? Guai mai, mica sono dipendenti comunali! Contro la cooperativa? Sono precari, li sostituiscono all'istante. E questo in ogni settore, dalla scuola agli asili, dalle palestre alle piscine, dalle biblioteche all'edilizia e ai trasporti. E' il più grosso conflitto d'interessi che c'è in Italia. Forse al mondo. Un partito che crea le condizioni normative per lo sviluppo del suo settore economico. E va avanti da decenni.
Scusate per la sfuriata anti Coop, torno subito in topic. 😉
Non è che dobbiamo scadere nel renzismo: siccome i privati hanno meno diritti dei pubblici, allora bisogna mettere nella merda anche i pubblici, così siamo nella merda tutti e siamo più contenti. Dovremmo, invece dire il contrario: i privato hanno diritto alla stessa rigidità dei pubblici.
E poi chi sbaglia, ovviamente, paga. Ma in un mercato del lavoro meno "flessibile" un lavoratore licenziato non è che si suicida, si cerca un altro lavoro.
Io non è ho il mito del posto fisso, sono sempre stato un lavoratore autonomo, però senza protezioni, garanzie e welfare non c'è civiltà. E allora abbiamo un bel da indignarci per la disintegrazione della famiglia, per gli uteri in affitto e per tutte le cose di cui si parla qui, ma a quelle cose si arriva attraverso, innanzitutto, all'attacco i diritti dei lavoratori, cioè alla flessibilità. Qui non si tratta di togliere diritti a qualcuno, si tratta di conquistarli.


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sankara
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 546
 

Qui non si tratta di togliere diritti a qualcuno, si tratta di conquistarli.

Bel commento Jor-el


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Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

gio

perché questa pietà deve valere solo per alcuni e per altri no...

cioè se licenziano in tronco (e senza giusta causa) uno del privato non frega un katzo a nessuno

se licenziano uno statale è una blasfemia

PERCHE'?

Non mi sembra di aver letto ragionamenti semplicisti di un banale pubblico bello / privato brutto.

Da parte mia sono favorevolissimo alle dure punizioni, ma a tutti i responsabili, e in proporzione. Poi capisco che e' ideale, ma la guerra tra poveri e' sempre funzionale al potere.

Nella disgrazia di uno scemotto che fa il furbo, ma che si ritrova nella merda e annessi (famiglia ecc..) sarebbe nel caso da costruire ammortizzatori per tutti ( con le sanzioni pesanti per deterrenza al pubblico) per evitare il disastro sociale, non cambia se pubblico o privato.


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ilcomplottista
Estimable Member
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Post: 203
 

Nel privato il licenziamento per certi comportamenti è sempre esistito e nessuno si è mai permesso di pronunciare parole di pietismo, sindacati compresi. Nel pubblico è tutta una altra cosa, e se i nostri uffici sono nella maggior parte allo sfascio dobbiamo ringraziare i tanti fancazzisti che vi lavorano e soprattutto i tanti dirigenti incapaci nell'organizzare il lavoro e il controllo su di esso. E non è solo la timbratura del cartellino che deve far scalpore, ma i tanti caffè lunghi un paio d'ore, i giochi al pc, la chat, i video porno, i messaggi col telefonino, tutte attività fatte all'interno e nella intimità del proprio ufficio, mentre fuori c'è gente che aspetta.
Sono queste le cattive abitudini che devono finire, per accorciare i tempi biblici della nostra burocrazia e sentire gli effetti del Decreto del "fare" di cui si è tanto parlato ma che ancora non ha dato i frutti sperati.
Penso che il pubblico impiego con la metà della forza lavoro oggi impiegata possa funzionare allo stesso modo, se non meglio, e gli altri ? Campi, fabbriche, lavori socialmente utili, per rilanciare l'economia reale.


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
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Post: 10314
 

Qui non si tratta di togliere diritti a qualcuno, si tratta di conquistarli.

Bel commento Jor-el

concordo, Jor-el ha spesso e volentieri la giusta chiave di lettura, non casca mai nelle trappole mediatiche

chapeau


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venezia63jr
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1229
 

Quando parlate cosi' sembrate piu' degli scalmanati assetatti di sangue piu' che di giustizia.
Vi siete chiesti mai dove sono coloro che dovevano controllarli?
Qui parlate sempre di piramide e cupole, in questo caso vi dimenticate che
costoro lavorano e sono diretti da qualcuno, questo qualcuno che prende il triplo dei loro dipendenti dove sta, in cosa e' impegnato perche' non ha il tempo di controllare l'operato dei suoi sottoposti?
In questo marasma creato ancora ad opera d'arte, nessuno si interessa dei veri burocrati, color che sono inamovili, coloro che di numero sono piu' dei dipendenti, quando vedete un obbrobbrio urbano vi siete chiesti chi ha autorizzato la costruzione? oppure ve la prendete con il costruttore?
In pratica il governo vi sta dicendo che siete tutti troppi, anche se non lavorate siete sempre tanti e la vostra presenza inquina l'ambiente, quindi
togliete il disturbo.


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rossland
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 318
 

Mi sfugge il senso del post.
Se un dipendente pubblico - da oggi - sa che se timbra ed esce sarà licenziato, immagino avrà il buon senso minimo di smettere tale pratica truffaldina ai danni del pubblico contribuente.
Cioè, da oggi, timbra e si fa le sue ore di lavoro per il quale lavoro percepisce lo stipendio.
Fine dei discorsi.
Dov'é il dramma?
Farà ciò che da sempre fanno tutti gli altri lavoratori nel settore privato, o l'ingiustizia è questa? Che debba iniziare a lavorare altrimenti lo stato lo licenzia, cioè esattamente ciò che succede da sempre nel privato.
Che c'entrano le punizioni, i drammi del perdere il lavoro, ecc.
Non vuole perdere il lavoro, lavora.
Fine e a capo.


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FlavioBosio
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 223
 

E da quando licenziare è diventata una punizione?


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FlavioBosio
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 223
 

Mi sfugge il senso del post.
Se un dipendente pubblico - da oggi - sa che se timbra ed esce sarà licenziato, immagino avrà il buon senso minimo di smettere tale pratica truffaldina ai danni del pubblico contribuente.
Cioè, da oggi, timbra e si fa le sue ore di lavoro per il quale lavoro percepisce lo stipendio.
Fine dei discorsi.
Dov'é il dramma?
Farà ciò che da sempre fanno tutti gli altri lavoratori nel settore privato, o l'ingiustizia è questa? Che debba iniziare a lavorare altrimenti lo stato lo licenzia, cioè esattamente ciò che succede da sempre nel privato.
Che c'entrano le punizioni, i drammi del perdere il lavoro, ecc.
Non vuole perdere il lavoro, lavora.
Fine e a capo.

«Se gliela devi spiegare, significa che sono troppo stupidi per arrivarci da soli»
diceva sempre un tale di mia conoscenza, e non è che avesse torto..


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

E da quando licenziare è diventata una punizione?

mi ricordi ciò che diceva spesso un mio conoscente :

"quando vedi qualcuno che lavora, compatiscilo"

😉


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rossland
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 318
 

Quando parlate cosi' sembrate piu' degli scalmanati assetatti di sangue piu' che di giustizia.
Vi siete chiesti mai dove sono coloro che dovevano controllarli?
Qui parlate sempre di piramide e cupole, in questo caso vi dimenticate che
costoro lavorano e sono diretti da qualcuno, questo qualcuno che prende il triplo dei loro dipendenti dove sta, in cosa e' impegnato perche' non ha il tempo di controllare l'operato dei suoi sottoposti?
In questo marasma creato ancora ad opera d'arte, nessuno si interessa dei veri burocrati, color che sono inamovili, coloro che di numero sono piu' dei dipendenti, quando vedete un obbrobbrio urbano vi siete chiesti chi ha autorizzato la costruzione? oppure ve la prendete con il costruttore?
In pratica il governo vi sta dicendo che siete tutti troppi, anche se non lavorate siete sempre tanti e la vostra presenza inquina l'ambiente, quindi
togliete il disturbo.

Scusa, ma che razza di discorso è?
Sembri intendere che dato che i dirigenti non si accorgono dell'assenza dei dipendenti, che timbrano ed escono, la colpa è del dirigente perché non ha controllato.
Ma magari fa anche lui la stessa cosa, e perciò, essendo lui stesso un dipendente pubblico, magari sarà soggetto allo stessa nuova direttiva: se timbra ed esce sarà licenziato.
Ora, che la nuova direttiva abbia lo scopo di intimorire i lavoratori, è chiaro. Come è chiaro che sotto minaccia di licenziamento saranno soggetti a maggiori pressioni e che lo scopo sia metterci tutti con la testa china.
Ma si tratta di due cose diverse: il clima da decimazione a scopo ricatto è realtà nel mondo del lavoro privato da parecchio tempo e ormai fatto compiuto.
Ora stanno "moralizzando" il dipendente pubblico così da tacitarlo e affondare il ricatto anche sugli intoccabili.
Fa brutto? Sì.
Ma non ha nulla a che fare con la logica per cui se mi timbri (e quindi mi rubi lo stipendio che ti pago) e te ne vai a farti gli affari tuoi, vieni licenziato.
O dobbiamo per caso avvalorare l'idea che chi incassa uno stipendio dallo stato ha anche, povero, il diritto a sbagliare e al più lo punisco ma guai se gli procuro il dramma esistenziale del licenziamento?
Ma dove vive questa gente? Su Papalla?
Non lo sa che lo stipendio paga il lavoro e se non lavori non si capisce cosa ti si debba pagare?
E' brutto?
No, è semplicemente (forse finalmente) giusto.
Lavorino, e nessuno li licenzia.


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