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Dovresti vedere questo video!


Maia
 Maia
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Registrato: 2 anni fa
Post: 851
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SE HAI MENO DI 40 ANNI, DOVRESTI SERIAMENTE VEDERE QUESTO VIDEO ( ma secondo me anche a 50-60....)
Secondo Simon Sinek, le ragazze e i ragazzi nati dalla metà degli anni Ottanta sono pigri, dipendenti dalla tecnologia e incapaci di raggiungere una vera gratificazione

Siamo cresciuti in un mondo dalle gratificazioni istantanee. Tutto quello che vuoi lo puoi avere subito. Eccetto le soddisfazioni a lavoro e la stabilità delle relazioni, per quello non esiste un’app. Quello che questa generazione deve imparare è la pazienza: le cose davvero importanti richiedono tempo”.
Con queste parole Simon Sinek, un esperto di marketing e autore di diversi libri motivazionali, nonché uno tra i più famosi oratori dei TED talk, cerca di spiegare quale sia il problema dei Millennials. Lo fa durante un incontro di Inside Quest, un progetto che racconta come persone talentuose abbiano raggiunto il successo.

Il video dura 18 minuti, ma è un discorso interessante su quelle che possono essere le motivazioni alla base dell’infelicità di questa generazione.
Le ragazze e i ragazzi nati dalla metà degli anni Ottanta sono pigri, troppo legati alla tecnologia e incapaci di raggiungere una vera gratificazione nel lavoro e nelle relazioni. Questi ragazzi sono cresciuti nel mondo di Facebook e di Instagram, dove per tutto esiste un filtro.
“Siamo bravi a mettere il filtro alle cose, siamo bravi a mostrare alla gente che la vita è magnifica anche se siamo depressi”, spiega Sinek.
Un video da ascoltare e sul quale riflettere che potrebbe migliorare la nostra vita:

18 minuti spesi bene, bravissimo direi
http://www.tpi.it/mondo/stati-uniti/simon-sinek-millenials-video


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sandrez
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Post: 426
 

c'è molta speranza, ma nessuna per noi

~certevolteilsolebatteanchesulculodiuncane~


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cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 

Chissà perchè Simon Sinek, nato nel 1973, non spende una parola per deprecare gli effetti nefasti della televisione sulla popolazione negli anni 50 e 60. Miliardi di bambini, adolescenti ed anziani seduti ad ascoltare e guardare il verbo statale. In italia ci furono decine di milioni di cog***ni inebetiti e drogati da canzonissima e studio uno mentre il telegiornale monocratico della rai di bernabei formava le loro coscienze.

E per quanto riguarda la gratificazione istantanea Simon Sinek, non spende una sola parola per biasimare i riti di massa che hanno gratificato istantaneamente miliardi di simil-adulti: partite di calcio, superbowl, campionati di baseball, per non parlare delle funzioni domenicali cristiane. Tutti assieme appassionatamente per osannare la squadra di calcio, cristo morto e risorto oppure chi fa cinque fuoricampi a partita.

Ma voi vi fidate davvero di un pubblicitario consulente di militari e multinazionali?
https://en.wikipedia.org/wiki/Simon_Sinek

Sinek ha iniziato la sua carriera presso le agenzie pubblicitarie di New York RSCG e Ogilvy & Mather ed in seguito ha lanciato la propria attività, Sinek Partners.
Ha insegnato comunicazione strategica presso la Columbia University ed è stato consulente di Disney, Microsoft, Pfizer e dei militari degli Stati Uniti.
Books:
2009 - How Great Leaders Inspire Everyone to Take Action.
2014 - Leaders Eat Last: Why Some Teams Pull Together and Others Don’t.
2016 - Together Is Better: A Little Book of Inspiration.


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GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2206
 

Chissà perchè ...

Io non credo che sia necessario "fidarsi" della persona, ma limitarsi all'argomento in oggetto e al contenuto trattato che è piuttosto spinoso. Il mantra che si sta diffondendo è che la tecnologia non è il problema. Da qualche parte dobbiamo aggredire la questione e iniziare ad affondare la critica ben oltre questo velo di stupidaggini.

La questione è lungi dall'essere risolvibile con qualche POST o un intervento di chicchessia e riguarderà a lungo il nostro rapporto futuro sempre più critico con la tecnologia sempre più complessa.
Basta vedere con le armi da fuoco in giro già da più di un secolo e la polemica se debbano o meno essere possedute per difesa personale che è tutto fuorché fuori discussione. Pensiamo solo quando avremo batterie sufficienti a creare armi a energia diretta portatili e non siamo così lontani dal realizzarle.

I demeriti dell'intervento li individui bene anche se per me il centro della questione è che si deve iniziare a parlare del disagio e del dolore come strumenti centrali di apprendimento biologico. Il che non significa che bisogna desiderarli o strumentalizzarli allo scopo di istruire ma che hanno quella specifica funzione biologica a prescindere dai nostri desideri e volontà. Si tratta di un meccanismo e dato che non possiamo eliminare dolore e disagio dalla vita, dovremmo iniziare a capire bene come funzionano questi meccanismi e come governano il rapporto tra noi e i nostri stati psicofisici.

L'intervento di Sinek si concentra su due aspetti che non vengono mai trattati nemmeno in ambito pedagogico moderno: il modo in cui la tecnologia influenza negativamente il rapporto tra la crescita e l'apprendimento nel contesto sociale, cioè individua esattamente il problema come industriale e tecnologico, quindi indica degli interventi pedagogici precisi, come l'autogoverno (autolimitazione del consumo di elettronica) e regole sociali più restrittive (come il divieto dell'uso di elettronica al di sotto dell'età della critica o pubertà in cui si sviluppano i percorsi intuitivi sociali fondamentali per il governo del rapporto sociale). Mi sembrano posizioni piuttosto antitetiche rispetto l'orientamento attuale sia sociale che scolastico. Basta dare un occhiata ai cotesti qualsiasi occidentali per rendersene immediatamente conto.


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Maia
 Maia
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
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"Io non credo che sia necessario "fidarsi" della persona, ma limitarsi all'argomento in oggetto e al contenuto trattato che è piuttosto spinoso."
Quoto!!


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cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 

Fate come volete, credete pure solo agli argomenti (che talvolta incontrano le nostre idee) senza preoccuparvi di chi li espone (il consulente delle multinazionali e dei militari), ma vi ricordo che già qualche migliaio di anni fa un tale andava dicendo Timeo danaos et dona ferentes. I troiani dettero fiducia agli achei perchè anche loro pensarono che non fosse importante chi avesse preparato l'offerta agli dei. Tutti sanno come andò a finire.


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