Droghe e drogati

Con la droga leggera finirà come per la questione gay. Sarà legalizzata e tutti saremo felici e contenti.

Felici e contenti di smettere di sentire o leggere bischerate come quella sopra. Chi vuole si droghi senza che altri giudichino il suo comportamento (se poi guida o combina casini cavoli suoi).

Con la droga leggera finirà come per la questione gay. Sarà legalizzata e tutti saremo felici e contenti.

Felici e contenti di smettere di sentire o leggere bischerate come quella sopra. Chi vuole si droghi senza che altri giudichino il suo comportamento (se poi guida o combina casini cavoli suoi).

Speriamo pure allora che le guidi addosso!

Non esiste una società umana che non comprenda tradizionalmente l'uso di una o più droghe (a parte gli Eschimesi dove non cresce un filo d'erba). Non esiste. Ci sarà un motivo no? i proibizionisti ignorano semplicemente anche nozioni basiche di antropologia e psicologia e temono l'altro dentro di se.

Non esiste una società umana che non comprenda tradizionalmente l'uso di una o più droghe (a parte gli Eschimesi dove non cresce un filo d'erba). Non esiste. Ci sarà un motivo no? i proibizionisti ignorano semplicemente anche nozioni basiche di antropologia e psicologia e temono l'altro dentro di se.

Drogarsi non fa male però bisogna conoscere le sostanze ed il loro uso.
Son cose della natura, l'alterazione psicosensoriale è cercata anche dagli animali.
Ai lemuri piace farsi con le secrezioni di un centopiedi, le renne si stonano con l'ammannita muscaria, gli elefanti con la frutta fermentata e via di questo passo.
Lo stato di alterazione serve a molte cose anche a noi umani.
La cannabis riduce il "rumore di fondo" e permette di concentrarsi su pensieri, colori, odori, suoni, sensazioni senza il disturbo proveniente da tutte le sollecitazioni e gli stimoli che arrivano in continuazione durante la giornata (La botanica del desiderio).
In questo modo puoi studiare, lavorare, fare tutto quello che devi solo più rilassato e meno aggressivo.
Consumando felicemente di meno.

L'esperienza del Proibizionismo negli USA ha dimostrato che proibire il consumo e il commercio di una sostanza non fa diminuire - nel lungo periodo - il numero dei consumatori.

Non capisco a che livello di dibattito siamo. La droga gira per le strade da più di mezzo secolo quasi incontrastata, a meno di non considerare un successo quel 1/10 (esagerando) di sostanza che viene sequestrata all'anno.
I giovani iniziano sempre più presto. Trent'anni fa il primo incontro con la marijuana avveniva a circa 15-16 anni, oggi iniziano a 12-13 anni e nella scuola media avviene lo spaccio da parte dei ragazzi, tanto che bisognerebbe mettere i cani antidroga all'ingresso.
I prezzi della droga sono in continuo calo, per cui non c'è nemmeno la barriera del cespite a trattenere il consumo e nel caso in cui non si abbiano soldi, c'è sempre la possibilità di fare gli spaccini o prostituirsi. Ha senso trattare il fenomeno ancora in modo repressivo visto gli scarsi risultati ottenuti finora? Tanto chi vuole farsi uno spinello, o peggio, non ha che l'imbarazzo della scelta: di sicuro non lo fermano né la disponibilità, né l'età, né il prezzo. La storia che se la marijuana fosse legalizzata, ci andremmo tutti a drogare è una favoletta per bambini. Così come c'è chi fuma e chi no, chi si ubriaca e chi no anche se alcol e tabacco sono perfettamente legali, lo stesso sarebbe per la marijuana: ci sarà chi vorrà togliersi la curiosità una volta, chi ignorerà la cosa come sempre ha fatto e chi continuerà a farsi regolarmente, ma almeno si saranno ottenuti i seguenti risultati: sparizione dello spaccio illegale, protezione maggiore dei giovani, togliere l'alone di trasgressione che per i ragazzi è un'attrattiva, via i fenomeni di microcriminalità connessi allo spaccio e al consumo, ecc...

P.S.:Comunque preciso una cosa: sono contrario ad ogni genere di attenuante nel caso in cui la persona sotto effetto di stupefacenti compia reati, anzi aggiungerei delle aggravanti.

L'esperienza del Proibizionismo negli USA ha dimostrato che proibire il consumo e il commercio di una sostanza non fa diminuire - nel lungo periodo - il numero dei consumatori.

Se uno porta solo le esperienze che fanno comodo...
Un altro potrebbe portare l'esempio delle fumerie d'oppio in Cina, per dirne una.

Non capisco a che livello di dibattito siamo. La droga gira per le strade da più di mezzo secolo quasi incontrastata, a meno di non considerare un successo quel 1/10 (esagerando) di sostanza che viene sequestrata all'anno.
I giovani iniziano sempre più presto. Trent'anni fa il primo incontro con la marijuana avveniva a circa 15-16 anni, oggi iniziano a 12-13 anni e nella scuola media avviene lo spaccio da parte dei ragazzi, tanto che bisognerebbe mettere i cani antidroga all'ingresso.
I prezzi della droga sono in continuo calo, per cui non c'è nemmeno la barriera del cespite a trattenere il consumo e nel caso in cui non si abbiano soldi, c'è sempre la possibilità di fare gli spaccini o prostituirsi. Ha senso trattare il fenomeno ancora in modo repressivo visto gli scarsi risultati ottenuti finora? Tanto chi vuole farsi uno spinello, o peggio, non ha che l'imbarazzo della scelta: di sicuro non lo fermano né la disponibilità, né l'età, né il prezzo. La storia che se la marijuana fosse legalizzata, ci andremmo tutti a drogare è una favoletta per bambini. Così come c'è chi fuma e chi no, chi si ubriaca e chi no anche se alcol e tabacco sono perfettamente legali, lo stesso sarebbe per la marijuana: ci sarà chi vorrà togliersi la curiosità una volta, chi ignorerà la cosa come sempre ha fatto e chi continuerà a farsi regolarmente, ma almeno si saranno ottenuti i seguenti risultati: sparizione dello spaccio illegale, protezione maggiore dei giovani, togliere l'alone di trasgressione che per i ragazzi è un'attrattiva, via i fenomeni di microcriminalità connessi allo spaccio e al consumo, ecc...
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Bel discorso. Ma non capisco come mai si limita alla marijuana.

L'esperienza del Proibizionismo negli USA ha dimostrato che proibire il consumo e il commercio di una sostanza non fa diminuire - nel lungo periodo - il numero dei consumatori.

Se uno porta solo le esperienze che fanno comodo...
Un altro potrebbe portare l'esempio delle fumerie d'oppio in Cina, per dirne una.

C'è sostanza e sostanza. L'oppio non è una semplice droga, è un'arma potentissima da sempre utilizzata dalle potenze imperiali. Comunque il Partito Comunista Cinese non si è limitato a vietare l'uso dell'oppio e a chiudere le fumerie, ha fatto un bel po' di altre cosette nel campo della limitazione dei diritti e delle libertà individuali. l'oppio, comunque, sta tornando, anche in Cina. Restando sempre in tema di oppio, il paese del mondi che oggi conta il maggior numero di eroinomani (pare ai livelli dell'Italia negli anni '80) non è certo il più permissivo... è l'Iran!

Non esiste una società umana che non comprenda tradizionalmente l'uso di una o più droghe (a parte gli Eschimesi dove non cresce un filo d'erba). Non esiste. Ci sarà un motivo no? i proibizionisti ignorano semplicemente anche nozioni basiche di antropologia e psicologia e temono l'altro dentro di se.

Drogarsi non fa male però bisogna conoscere le sostanze ed il loro uso.
Son cose della natura, l'alterazione psicosensoriale è cercata anche dagli animali.
Ai lemuri piace farsi con le secrezioni di un centopiedi, le renne si stonano con l'ammannita muscaria, gli elefanti con la frutta fermentata e via di questo passo.
Lo stato di alterazione serve a molte cose anche a noi umani.
La cannabis riduce il "rumore di fondo" e permette di concentrarsi su pensieri, colori, odori, suoni, sensazioni senza il disturbo proveniente da tutte le sollecitazioni e gli stimoli che arrivano in continuazione durante la giornata (La botanica del desiderio).
In questo modo puoi studiare, lavorare, fare tutto quello che devi solo più rilassato e meno aggressivo.
Consumando felicemente di meno.

https://www.youtube.com/watch?v=HSs1HgM0Wos

XD

Bel discorso. Ma non capisco come mai si limita alla marijuana.

Per quel che mi riguarda, possono liberalizzare tutte le droghe: il discorso (bello o brutto, direi semplicemente oggettivo) vale lo stesso.

Bel discorso. Ma non capisco come mai si limita alla marijuana.

Per quel che mi riguarda, possono liberalizzare tutte le droghe: il discorso (bello o brutto, direi semplicemente oggettivo) vale lo stesso.

Ecco, era quello che volevo sapere.

Bel discorso. Ma non capisco come mai si limita alla marijuana.

Per quel che mi riguarda, possono liberalizzare tutte le droghe: il discorso (bello o brutto, direi semplicemente oggettivo) vale lo stesso.

Ecco, era quello che volevo sapere.

Sarebbe? Un concetto articolato al posto di frasi sibilline potrebbe essere più appropriato ad un forum.

alcool la droga più potente di tutte ,, la via preferenziale per incontrare dio il più presto possibile ,,