Fare del Bene per f...
 
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Fare del Bene per fare del Male


GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Nella mia vita ho sempre faticato molto a capire qualcosa, anche poco. Ho vissuto molte situazioni in cui la mia parte emotiva, il mio cuore per così dire, rispondeva in modo anche "violento" a stimoli che non avrebbero dovuto affatto provocare quel tipo di reazioni. Come se significati altri, reconditi rispetto la mia coscienza vigile, non fossero condivisi tra me e me.

L'equivalente di un rebus da settimana enigmistica. Solo che riguardava il momento, il luogo e la mia esperienza. Solo mia.

Quindi non solo un rebus ma neppure uno che potessi chiedere ad altri come risolvere. Oltre quello mancavano poi le chiavi, gli strumenti per concepire il tutto anche solo come un rebus. Quindi il rebus c'era, evidentissimamente, perché come tale si palesava, ma non ero nemmeno in grado di riconoscerlo.

Chi si è fatto responsabile di una tale ignoranza? Com'è stato possibile venire al Mondo e non avere neppure gli strumenti minimi per poterlo navigare? Perché ci troviamo costretti tutti, chi più chi meno, a esistere come fossimo eternamente su una zattera alla deriva e nella tempesta, non dico senza manuale di istruzioni per la Vita e con esso la salvezza, equivalenti nel quadro che sto tracciado alla lampada di Aladino, ma alla zappa per poter seminare qualche rapa e per poter tirare avanti!!!

Perché l'educazione ci ha strappato di mano senza la minima reticenza o pietà anche i pochi e umili attrezzi che ci erano rimasti e facendolo passare per "un miglioramento"? Perché ci troviamo un faccione come quello di Billo Cancelli a pontificare in tutti gli ambiti in cui non dovrebbe assolutamente nemmeno essere lasciato avvicinare col bastone?

Si ripete uno schema. Lo si intravvede. Come se tutti questi eventi e queste figure di rilievo che calcano gli scenari globali facessero parte della medesima recita. Hanno tutti il piglio del pretuncolo. Tutti si affacciano con mestizia e ci vengono a dire cosa dovrebbe essere "giusto" e di contro "sbagliato" per noi, di conseguenza come dovremmo agire, quali pensieri dovrebbero o non dovrebbero abitarci e tutto il resto. Certo, per carità, mai che ci venga imposto apertamente con la forza, rimane una nostra personale decisione, sia mai che ce ne privino, ma certamente con la morale del "giusto".

Peccato che la morale sia una coperta corta per così tanti "giusti" e dove la tiri certe cose si scoprono mentre altre vengono coperte. Così si animano i litigi come le comari nel cortile di casa, ci s'accapiglia per i particolari che diventano sommamente essenziali. Sia tra i tavoli dei Grandi che in quelli di famiglia.

L'animo di Moloch è impossibile da districare, peggio di un nodo gordiano e senza la scappatoia alessandrina che lo tagliò via di netto con la spada.

Egli fa il Bene... Al solo fine e scopo di poter compiere il Male. Sono millenni che gioca a rimpiattino in questo modo e dietro le apparenze di un Bene collettivo realizza i peggiori inferni in terra e a cielo aperto. Così, dopo, quando la sbornia dei bagordi è passata e ci risvegliamo come da un sonno ipnotico, guardiamo il risultato e senza ricordare chi ha fatto quello scempio o cosa è successo esattamente, imprechiamo contro Dio. Poi si ripulisce tutto e via con un altra allucinazione a ballare tra i perduti e a braccetto coi dannati.

Il Bene diventa allora quella coperta, la morale. Necessaria per carità, ma sempre troppo corta perché il suo scopo non è scaldare i cuori ma velare gli orrori che in sede intima aneliamo. Per ciò non occorre sia troppo pesante anzi, meglio se si intravede, come nella danza erotica orientale. Allora la Brama che ci brucia dentro è rintuzzata come il fuoco del focolare domestico e ci consuma allo stesso modo.

Ma se fare il Bene occulta il Male per il Male che compie e lo fa tanto bene che alla fine non ce ne rimane sentore e crediamo addirittura di vivere in qualcosa che somiglia al "migliore dei Mondi possibile" o qualcosa del genere, c'è però il Male che occorre per fare del Bene. Perché se viviamo nel mondo dello specchio, la destra si rovescia sempre rispetto la sinistra e ci confonde nel fare.

Un tempo era chiaro che se volevi Bene a qualcuno, fosse pure tuo figlio, non era obbligatorio ma spesso aiutava raddrizzarlo con qualche ceffone. Oggi anche solo a dirlo incorri in penali, fai apologia di reato. Certo, gli stessi bambini di allora oggi ripetono che il ceffone se lo aspettavano e in un certo senso gli serviva proprio a capire che il Bene veicolava quell'atto e non il Male. Non serviva a fabbricare il Male e oggi lo vediamo bene come nell'animo di questi che sono diventati vecchi, non è coltivato nel cuore il Male per forza e per quella piccola violenza subita. Come invece spesso accade a un giovane che a furia di vizi e ozi dietro ai giocattoli velenosi di Billo Cancelli (infernali) come per il famigerato omino di burro, alla fine ha coltivano un Male per grazia di un Bene (tecnologico).

Bene che ha finito poi per corropere tutti indisitintamente. Oggi ci lagnamo che ci ha corrotto.

Ma peggio. Oggi la violenza si cela dietro spesse coltri di opportunismo pietista, di appicciosa e maldestra oscenità, come l'ideologia woke di un risveglio al contrario. Tutto il condensato di questo tempo e di chi lo veicola.

Allora chiedamoci, quale razza di Male osceno, oscuro e devastante c'è dietro per riuscire ad far passare come Bene una cosa come l'ideologia woke?

Come è possibile considerarla "giusta" non dico da chi non è sfiorato, ma proprio e solo da chi l'abbraccia sconsideratamente senza tenere conto delle conseguenze?

Quanta altra porcheria c'è e c'è stata poi che non siamo stati capaci di scorgere nel Mondo se siamo arrivati a questo punto? Quanto è profonda la Tana del Bianconiglio dei nostri Padroni Universali e quanto la loro perdizione?

Come è possibile non vedere in tutto ciò l'opera educativa e della Chiesa e in particolare quella cattolica?


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