Il dovere di resistere al marchionnismo fascista e illiberale
In settimana gli operai della Fiat sono chiamati a referendum. Sarebbe meglio dire sono ricattati a referendum perché le condizioni poste dal filosofo Marchionne che non è nemmeno un genio dell’industria, visto che anche negli Usa si avvale degli aiuti di Stato, come ha sempre fatto in Italia. A queste condizioni, anche io potrei essere ad della Fiat e di altre 20 o 30 aziende.
Sono convinto che vincerà il «sì» perché gli operai non sono liberi di scegliere, ma ricattati: o dite «sì» o fate la fame perché io non investo e chi vota no o si astiene non partecipa alla rappresentanza sindacale. Tutti sappiamo che solo la FIOM si è opposta con argomenti e motivazioni vere e serie, mettendosi contro tutti: Fiat, governo, maggioranza, opposizione (è un pleonasmo) e segnatamente il Pd o come si chiama.
Doveva intervenire il governo e imporre al Marchionne il rispetto della legalità materiale e formale. Come può però un governo illegale, delinquenziale, camorristico e mafioso fare una cosa del genere? Doveva insorgere il Pd e fare il diavolo a quattro, ma in un partito di capponi è inutile cercare un gatto graffiante, magari a sette code. Doveva insorgere la Chiesa cattolica, la cui gerarchia blatera sulla famiglia, sulla persona, sul sesso degli angeli e si dimentica che il lavoro è la fonte della dignità e della spiritualità.
Senza lavoro non c’è vita e bisognerebbe imporre con la forza il lavoro a chi è senza, come richiedono la nutrizione e l’idratazione «forzate» per chi è in coma. Senza lavoro è la stessa Democrazia che è in coma e quindi la società, le famiglie, i singoli, i conviventi, i vecchi e i giovani, gli uomini e le donne, i bambini e gli immigrati. Senza lavoro anche Dio è senza pace.
Non restiamo che noi, donne e uomini liberi che resistiamo alla berlusconizzazione dell’Italia e ora al marchionnismo fascista e illiberale. Combattiamo questi liberali da strapazzo e obblighiamoli con la forza della nostra impotenza, ma con la potenza della nostra dignità e del nostro diritto di essere cittadini e cittadine e non schiavi e schiave di «messer Fiat».
Una firma a volte è più destabilizzante di un esercito schierato in guerra. Dimostriamo di essere un popolo pacifico che con la propria firma condanna il sopruso padronale, schierandoci apertamente dalla parte della FIOM e firmiamo l’appello di MicroMega ( http://temi.repubblica.it/micromega-appello/?action=vediappello&idappello=391202 ). Anneghiamoli in una valanga di adesioni di solidarietà. Invitiamo i lavoratori a non demordere e a votare «no», a non avere paura perché avere paura significa averli fatti vincere senza nemmeno lottare. Scendiamo in piazza, scardiniamo l’indifferenza e l’assuefazione e gridiamo che non avranno mai le nostre coscienze e il nostro Diritto di essere noi stessi.
Paolo Farinella, prete
Fonte: http://temi.repubblica.it
Link: http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-dovere-di-resistere-al-marchionnismo-fascista-e-illiberale/
10.01.2011
MAI LETTO UNA SEQUELA DI FESSERIE PIU' IMPRESSIONANTE...
In settimana gli operai della Fiat sono chiamati a referendum. Sarebbe meglio dire sono ricattati a referendum perché le condizioni poste dal filosofo Marchionne
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LE CONDIZIONI DI MACHIONNE SONO QUELLE NECESSARIE A COMPETERE A LIVELLO INTERNAZIONALE.
COSA DOVREBBE FARE '
FABBRICHE CHE PERDONO SOLDI E FALLIRANNO DI SICURO ?
Sono convinto che vincerà il «sì» perché gli operai non sono liberi di scegliere, ma ricattati: o dite «sì» o fate la fame perché io non investo e chi vota no o si astiene non partecipa alla rappresentanza sindacale. Tutti sappiamo che solo la FIOM si è opposta con argomenti e motivazioni vere e serie, mettendosi contro tutti: Fiat, governo, maggioranza, opposizione (è un pleonasmo) e segnatamente il Pd o come si chiama.
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CAZZATE ...LA FIOM DOVEVA OPPORSI ALLA GLOBALIZZAZIONE QUANDO ERA IL MOMENTO DI FARLO ...ADESSO E' TARDI...QUESTA E' SOLO UNA PATETICA SCENEGGIATA.
CHIEDETE A PRODI COME MAI TORNAVA DALLA CINA TUTTO CONTENTO E DICEVA IN TELEVISIONE CHE LA GLOBALIZZAZIONE E' UNA FIGATA E CI AVREBBE RESO TUTTI PIUì FELICI.
Doveva intervenire il governo e imporre al Marchionne il rispetto della legalità materiale e formale.
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MARCHIONNE ARRIVA CON SOLDI PRIVATI E PROPONE UN ACCORDO LAVORATIVO A CHI LO VUOL FARE...ALLE CONDIZIONI PER CUI RITIENE CHE I PRODOTTI SARANNO COMPETITIVI.
IL GOVERNO NON C' ENTRA UNA MAZZA...MICA PUO' IMPORRE ALLA FIAT LE CONDIZIONI ALLE QUALI LA FIAT PUO' INVESTIRE.
Senza lavoro non c’è vita e bisognerebbe imporre con la forza il lavoro a chi è senza, come richiedono la nutrizione e l’idratazione «forzate» per chi è in coma. Senza lavoro è la stessa Democrazia che è in coma e quindi la società, le famiglie, i singoli, i conviventi, i vecchi e i giovani, gli uomini e le donne, i bambini e gli immigrati. Senza lavoro anche Dio è senza pace.
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VERO ...MA IL LAVORO NON E' UN DIRITTO ...CI SONO MILIARDI DI PERSONE NEL MONDO CHE CERCANO UN LAVORO ...ANZI CERCANO DI PORTARCI VIA IL NOSTRO LAVORO.
NOI LO DOBBIAMO DIFENDERE ...E POSSIAMO FARLO SOLO LAVORANDO SU PRODOTTI CHE ALLA FINE SI VENDONO.
Non restiamo che noi, donne e uomini liberi che resistiamo alla berlusconizzazione dell’Italia e ora al marchionnismo fascista e illiberale. Combattiamo questi liberali da strapazzo e obblighiamoli con la forza della nostra impotenza, ma con la potenza della nostra dignità e del nostro diritto di essere cittadini e cittadine e non schiavi e schiave di «messer Fiat».
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GLI SLOGAN NON SI MANGIANO ...PURTROPPO
Una firma a volte è più destabilizzante di un esercito schierato in guerra. Dimostriamo di essere un popolo pacifico che con la propria firma condanna il sopruso padronale, schierandoci apertamente dalla parte della FIOM e firmiamo l’appello di MicroMega ( http://temi.repubblica.it/micromega-appello/?action=vediappello&idappello=391202 ). Anneghiamoli in una valanga di adesioni di solidarietà. Invitiamo i lavoratori a non demordere e a votare «no», a non avere paura perché avere paura significa averli fatti vincere senza nemmeno lottare. Scendiamo in piazza, scardiniamo l’indifferenza e l’assuefazione e gridiamo che non avranno mai le nostre coscienze e il nostro Diritto di essere noi stessi.
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FACCIAMO COSI'...MANDATE IL VOSTRO APPELLO A QUELLI CHE DEVONO COMPRARE UN'AUTO ...SE SONO DISPOSTI A PAGARLA DI PIU'
ALLORA TUTTO OK ...LO FIRMO ANCHE IO.
IN CASO CONTRARIO STATE PRENDENDO PER IL CULO GLI OPERAI DELLA FIAT