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Galapagos - Monti già in riserva


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 33516
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Le borse anche ieri sono andate a picco e non varrebbe la pena sprecare un riga per commentare il dato se non fosse che dietro l’andamento dei mercati finanziari si cela una situazione drammatica dell’economia reale. In borsa si specula molto, ma «speculare» significa non solo praticare un gioco d’azzardo spesso sporco, ma anche «prevedere» come andrà l’economia nei mesi successivi.

Oggi la quasi totalità di chi specula in borsa prevede un futuro nerissimo nel quale l’economia globale è destinata a vivere una lunga fase di recessione e di stagnazione che non si sa quando terminerà.

Basta guardare a quello che sta succedendo in Italia: la recessione è iniziata nel 2008 e l’anno successivo il Pil ha registrato un crollo senza precedenti: oltre il 5%. Poi nel 2010 c’è stata una leggera ripresa, ma già nel 2011 il Prodotto interno lordo è cresciuto di appena mezzo punto. Per quest’anno è attesa una nuova caduta di circa il 2%. Secondo gli economisti più ottimisti l’andamento dell’economia ha un segno grafico rappresentato dalla lettera «W» (double dip, in inglese) che significa recessione, piccola ripresa e nuova recessione. Questo andamento era largamente prevedibile osservando ciò che stava accadendo ai settori produttivi. In primo luogo l’industria che, anche nella fase di ripresa del 2010, non ha mai recuperato i livelli pre-crisi, ma, nel momento migliore, è risultata del 15% inferiore a quei livelli. I dati diffusi ieri dall’Istat (anticipati dal Centro studi Confindustria) confermano che all’inizio di quest’anno (gennaio e febbraio) la caduta della produzione è diventata ancora più violenta. D’altra parte i dati sulle ore concesse di Cassa integrazione l’avevano largamente anticipato. Per Corrado Passera si tratta di dati «attesi» per contrastare i quali, tuttavia, il governo non ha fatto nulla.
La crisi attuale era stata anticipata anche dal Fondo monetario che in un report dell’aprile 2009 aveva scritto che la crisi (allora virulenta a livello mondiale) sembrava avere un andamento grafico a «L» che la rendeva simile alla crisi del ’29. Quando a una caduta della produzione (e del Pil) molto forte era seguita una fase di stagnazione lunghissima, interrotta solo dalla «ripresa» conseguente la seconda guerra mondiale. I grandi della terra hanno finto di non accorgersi (come fa oggi Monti) di quello che stava accadendo e hanno concentrato tutte le attenzioni sulla crisi della finanza e sul risanamento dei conti pubblici con manovre restrittive, come sta facendo Monti. E questo ha prodotto un effetto perverso: frenando la crescita del Pil ha provocato un aumento del deficit e del debito pubblico. Di qui la necessità di nuove manovre correttive che a loro volta frenano la domanda globale e creano nuovi disoccupati.

Insomma, siamo di fronte a una situazione drammatica dominata oltretutto da una ideologia perversa: solo le liberalizzazioni, le privatizzazioni e il basso costo del lavoro possono rilanciare i sistemi economici. Produrre più merci anziché allargare l’area del welfare non genererà nuova crescita, ma solo nuove crisi e povertà diffusa.

Galapagos
Fonte: www.ilmanifesto.it
14.04.2012


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Luca Martinelli
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1984
 

splendido. Vogliamo fare qualcosa per accelerare la fine di questo sistema folle? togliamo i nostri soldi dalle banche e l'agonia finira' martedi' prossimo. saluti


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tres19
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 162
 

splendido. Vogliamo fare qualcosa per accelerare la fine di questo sistema folle? togliamo i nostri soldi dalle banche e l'agonia finira' martedi' prossimo. saluti

Io faccio poco testo dato che il mio conto è a 3 cifre, in ogni caso, giusto per fare due chiacchiere ti domando: tu credi che lasceranno fare una cosa del genere ?
Credi che se un giorno si formeranno file agli sportelli e la cosa dovesse arrivare fino a un minimo livello di "fastidio" per le banche, non vieteranno il prelevamento ?

Lo faranno eccome e lo faranno anche nel nome della legge che tutti i pecoroni hanno tacitamente accolto nell'intenzione farlocca di scovare l'evasore.


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Maria Stella
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1429
 

Tranquilli, presto non li potremo più ritirare, nemmeno poco per volta, ed i pecoroni felici gongolano pensando a quanto sarà rovinato l'idraulico o il posteggiatore.. o il vu gumbrà.. un tempo li amavano tanto.. appena riusciranno a toglier di mezzo la moneta sonante, spariranno, ma resteranno barboni e delinquenti senza possibilità di arrangiarsi, non siamo Paese con welfare, e qualcosa debbono mangiare, il bello sarà se e quando riusciranno a fare chiudere parrocchie, e caritas.. vedrai che bella spa di rapina, pagheremo le zuppe per i poveri a prezzo da chef, e loro riceveranno una sbobba immangiabile.. ma vuoi metter la soddisfazione poi il guadagno degli amici del fico?


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furia78
Eminent Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 49
 

Anch'io in un numerose occasioni ho pensato di togliere i soldi dalla banca, ma se vi fosse un default improvviso dell'euro nella sua totalita' ci troveremmo con carta straccia senza alcun valore e anche un conto a tre sole faticose cifre non avrebbe più nessun riscontro... Io non ho proprio idea di quale possa essere la cosa più giusta da fare ora perché avendo studiato in maniera eccellente il loro disegno non si sa bene che cosa fare: agire come ? aspettare cosa? e' dura la situazione anzi direi drammatica. Qualche risposta l'ho trovata nel saggio di Paolo Barnard che come ho detto è da leggere almeno fornisce delle risposte più concrete al perché di questa situazione. E dopo? Ognuno arrivera' alla conclusione più consona alla situazione personale che vive ma nella speranza che quegli ognuno di noi senza eccezione trovino delle vere alternative al cambiamento...


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