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Giudici e politica: un confronto all'americana


Rosanna
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Uno dei tratti fondamentali del sistema giudiziario Americano è la possibilità per la popolazione di eleggere i loro giudici. Il Giudice Lynch mi ha parlato di questo argomento quando mi espose la sua elezione nonché il fatto che nessuno è corso contro di lui quando ha cercato di essere rieletto. Ciò forse era dovuto al suo buon lavoro, alla sua popolarità o ai rischi legati a tale carica, tra cui la possibilità che bande criminali si vendichino per le sentenze pronunciate dal giudice. Volendo confrontare questo sistema con quello europeo, dove generalmente i giudici vengono scelti con pubblico concorso volto ad accertarne le competenze giuridiche. In Italia in particolare, una volta superato l'esame il giudice rimane in carica a tempo indeterminato. L'obiettivo del sistema italiano è quello di garantire l'indipendenza dei giudici dalla politica e dimostrare che essi non sono influenzabili nell'applicazione della legge. Ciò è coerente con la tradizionale principio della separazione dei poteri, apparso come un significativo limite durante il regime fascista. Dunque i giudici Italiani sono sottoposti alla sola legge e soltanto davanti ad essa saranno ritenuti responsabili; ciò accresce l'autorevolezza dell'amministrazione della giustizia, immune da qualsivoglia influenza politica. Il Consiglio Superiore della Magistratura, una commissione composta per due terzi da giudici eletti dai loro colleghi e per un terzo da giuristi di fama nominati dal Parlamento, assegna ai giudici la loro circoscrizione e gestisce nello specifico il loro rapporto di lavoro. In America invece i giudici sono molto più legati al potere esecutivo. I giudici Americani, infatti, sono eletti dai cittadini oppure nominati direttamente dal Governatore. Ciò probabilmente è dovuto al successo della teoria della separazione dei poteri in seguito alla rivoluzione francese del 1789. La Costituzione degli Stati Uniti, leggermente precedente a tale data, pone le basi del sistema Americano con un accento su tale dottrina molto minore che in Europa. Così il sistema giudiziario Americano è maggiormente suscettibile alle influenze ed agli interessi esterni. Per esempio, grandi imprese possono finanziare la campagna elettorale di un giudice ed egli potrebbe ricambiare il favore concedendo, ancorché illegalmente, un trattamento preferenziale qualora ve ne fosse bisogno. Inoltre, un governatore o un presidente potrebbero scegliere i giudici in modo da garantirsi un'interpretazione favorevole della legge, indebolendo così il controllo giudiziario sui due rami politici del governo. Un esempio storico mostra la conseguenza di un giudice troppo strettamente legato alla politica. L'influenza che il presidente Franklin Delano Roosevelt ha avuto sulla Corte Suprema durante l'interpretazione della clausola sul commercio interstatale della Costituzione ne è un esempio evidente. Infatti, inizialmente la Corte Suprema ostacolò la politica del New Deal di Roosevelt e dichiarò illegittime molte delle sue norme. Siccome però il Presidente degli Stati Uniti nomina i giudici della Corte Suprema e non vi è un limite al loro numero fissato nella Costituzione, il Presidente può nominarne quanti ne vuole, anche se generalmente essi non sono più di nove. Quando la Corte Suprema bloccò la politica del New Deal, allora il presidente Roosevelt minacciò di nominare altri giudici per avere una maggioranza nella Corte Suprema che sostenesse il suo New Deal. Posta sotto tale pressione, la Corte Suprema tornò a più miti consigli e sostenne il nuovo corso del Presidente. Oggi quasi tutti considerano il New Deal come un evento positivo nella storia Americana e di tutto il mondo. Tuttavia, questo esempio mostra il peso che il potere esecutivo ha nel sistema giudiziario Americano. In sintesi, il sistema europeo sembra concedere più i diritti alle parti, ad avere un giusto processo e procedimento di legge. Infatti, è molto più difficile sostenere che alcune sentenze abbiano una fonte politica. Comunque anche il sistema europeo non è esente da alcune lacune. La mancanza di controllo sull'operato dei giudici rende il loro lavoro generalmente poco efficiente. Inoltre, è difficile valutare il loro comportamento per mancanza di un serio sistema che prenda in considerazione le loro competenze ed il valore del loro lavoro. Ogni valutazione del loro lavoro potrebbe essere interpretata come un'influenza illegittima e discriminatoria nei confronti di un giudice coraggioso o delle sue opinioni innovative. Quello che sembra mancare un'efficace forma di controllo. In ogni caso, qualcosa potrebbe cambiare in seguito ad una recente riforma che ha introdotto una più efficace azione di responsabilità contro i giudici che hanno agito dolosamente o con colpa grave. L'azione, di carattere civile, prevede che il giudizio sull'operato del giudice sia demandato ad altri giudici suoi colleghi, evitando così influenze ed ingerenze di altri poteri dello Stato.

Massimo Reboa

http://www.in-giustizia.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=1631inchieste&Itemid=77


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Rosanna
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Nel 2000 Bush vinse in Florida grazie alla Corte suprema, per lo più repubblicana, che bloccò il riconteggio delle schede perforate (proprio nel momento in cui Bush era in vantaggio di un soffio). Due anni dopo, la legge "Help America Vote Act" ha reso la frode elettorale molto più facile: privatizzazione del processo elettorale e adozione di sistemi elettronici che non lasciano traccia cartacea. E le quattro compagnie private incaricate sono tutte legate a Bush. In alcuni Stati, hanno denunciato numerosi cittadini, l'elettore votava Kerry ma il computer registrava il voto per Bush; sei deputati hanno chiesto un'indagine formale dopo aver constatato che alcune macchine contavoto aggiungevano voti inesistenti (93.136 in una sola contea dell'Ohio).


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Rosanna
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Potremmo prendere come esempio di malagiustizia americana, il caso O.J.Simpson, un fatto di cronaca nera avvenuto negli Stati Uniti d'America nel 1994. Il noto giocatore di football americano O. J. Simpson fu accusato dell'omicidio dell'ex moglie Nicole Brown Simpson e del cameriere Ronald Lyle Goldman, avvenuto il 12 giugno del 1994. Al termine del caso, descritto come il processo penale più pubblicizzato della storia americana, il verdetto emesso il 3 ottobre 1995 ha assolto dalle accuse Simpson.
I due furono trovati uccisi fuori dal condominio di lei, all'875 di South Bundy Drive, nella zona di Brentwood. Le prove trovate e raccolte sulla scena del crimine portarono la polizia a sospettare di Simpson, su cui gravavano precedenti denunce da parte della moglie per maltrattamenti domestici.
Il Los Angeles Police Department cercò subito di contattare Simpson e scoprì che questi aveva preso un aereo diretto da Los Angeles a Chicago alle 23:45. Alla notizia della morte dell'ex moglie, Simpson tornò a Los Angeles nel pomeriggio del 13 giugno, fu ammanettato e portato alla centrale di polizia per essere interrogato, ma fu rilasciato poche ore dopo. Il 14 giugno Simpson assunse come avvocato Robert Shapiro.
In seguito al ritrovamento in giardino di macchie di sangue compatibili con quello di Simpson, i sospetti della polizia continuarono ad aumentare e nella notte tra il 16 e il 17 giugno fu formulata esplicitamente l'accusa di duplice omicidio di primo grado.
Intorno alle 8.30 del 17 giugno, la polizia telefonò a Shapiro, informando l'avvocato delle accuse nei confronti di Simpson e chiedendo all'accusato di consegnarsi spontaneamente entro le 11, termine dopo il quale sarebbe stato considerato un fuggitivo.
Quando la polizia giunse sul posto alle 11, trovò Shapiro, Kardashian e alcuni medici, ma non Simpson, che era scappato dalla porta sul retro insieme all'amico ed ex compagno di squadra Al Cowlings. Shapiro e Kardashian tennero una conferenza stampa annunciando la fuga e ipotizzando che Simpson potesse spingersi fino a tentare il suicidio. Intorno alle 14 il comandante David Gascon della polizia di Los Angeles annunciò pubblicamente che Simpson era ricercato per duplice omicidio.
Simpson affidò la sua difesa a una squadra di legali di altissimo prestigio (per questo ribattezzata dream team), guidata da Johnnie Cochran e che includeva anche Robert Shapiro, F. Lee Bailey, Alan Dershowitz, Robert Kardashian (già amico personale di Simpson), Gerald Uelmen, John Yahoe, e Carl E. Douglas, più due avvocati specializzati in prova del DNA: Barry Scheck e Peter Neufeld. Dunque alla fine Simpson fu assolto.


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L'antropocrazia prevede che i giudici siano eletti ma soprattutto devono essere figli della terra dove svolgono la loro funzione perché obbligatoriamente devono conoscere usi e costumi e dialetti dei luoghi. :s


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