“…il bolshevismo non è mai morto…”
Mi piacerebbe sapere oggi dove si trova il bolscevismo (scrivo senza “h”)
“… che col comunismo non c’entrava quasi niente”
Il bolscevismo era l’organizzazione politica che intendeva realizzare il comunismo, quindi, anche se mi farebbe comodo dire il contrario, c’entrava eccome col comunismo, sebbene in seguito quell’organizzazione scivolò – non esclusivamente per ragioni soggettive (quasi fossero tutti dei banditi e basta che avevano preso in giro il popolo come piace propagandare agli anticomunisti) ma soprattutto teoriche e oggettive (la guerra) - su un piano che aveva sempre meno a che spartire con i principi del comunismo.
“… tra i primi provvedimenti vi fu l'abolizione di fatto del diritto di sciopero, e tutte le rivolte dei lavoratori furono represse nel sangue.”
Poiché mi sembra che il sig. mincuo ci tiene a supportare spesso le proprie affermazioni con documenti, sarebbe utile che supportasse queste gravi affermazioni (soprattutto quella sui bagni di sangue) con documentazione idonea.
Comunque, considerato che anche ai giorni nostri, strati di cosiddetti “popolo” sono stati e sono strumentalizzati e armati dall’esterno per sovvertire regimi che non fanno comodo agli Usa in particolare (vedi le famigerati "primavere arabe") , sarebbe da accertare se per caso non ci furono manipolazioni simili anche nella russia post rivoluzionaria.
“…Mai ebbe il bolshevismo seguito di popolo.”
Siccome i bolscevichi erano poche migliaia di persone sarebbe da spiegare come fu possibile che riuscissero a imporre il loro terrore su un popolo intero!
“Era retto sul terrore, il cui decreto fu firmato da Lenin a Settembre del 1918. Inoltre sul sequestro dei familiari dei funzionari, i cosiddetti ostaggi, per garantirsi la loro fedeltà.”
I funzionari a cui si fa riferimento erano i borghesi o piccoli borghesi visti, giustamente, come nemici più o meno potenziali del comunismo e per i quali Lenin, altrettanto giustamente, scrisse che, in quanto depositari del “general intellect”, cioè delle capacità professionali indispensabili, almeno temporaneamente, per il funzionamento dell’economia e dello stato, dovevano essere costretti , anche puntandogli il fucile alla schiena, a fare quello che serviva al nuovo sistema sociale economico.
Sembra proprio che non ci si voglia rendere conto che una rivoluzione “non è un ballo o un pranzo di gala”!
“ … il bolshevismo, che negli effetti fu da subito (i gulag iniziano nel 1918) uno sterminio di massa e un'oppressione verso il proprio popolo mai visti nella storia”
I famigerati “gulag” che sono il “ritornello preferito” dei nostri borghesi “liberal” furono lo strumento indispensabile per mettere in condizione di non nuocere coloro che, a torto o a ragione, i bolscevichi ritenevano che fossero nemici del comunismo!
Anche su questa vecchia storia trita e ritrita dei gulag, sembra proprio che non ci si voglia rendere conto che una rivoluzione “non è un ballo di gala”!
Se per avventura i bolscevichi fossero riusciti a realizzare gli obiettivi del comunismo, eliminando il capitalismo dalla faccia della terra, sicuramente quei “gulag”, inizialmente indispensabili, non avrebbero più avuto ragione di esistere e sarebbero spariti.
Quanto alla banca russa che era privata (fino a quando?) e che a qualche altro fa sospettare addirittura che il “comunismo” sia stato voluto e organizzato dal capitalismo, la meraviglia e i dubbi forse potrebbero venir meno se si pensasse che le strutture (anche finanziarie) di un qualsiasi sistema economico sociale radicato da secoli non si possono certo estirpare del tutto da un giorno all’altro.
Dunque già su Wikipedia ne vedi sul link di bagni di sangue e represioni di scioperi.Basta leggere. Ma è acqua fresca. Per il resto devi dirmi solo a che profondità vuoi che io lo faccia. Dato che sono preciso a me sta benissimo. Glielo racconto io il Bolshevismo alla gente, visto che è da che hanno aperto gli archivi che lo studio e sono 22 anni ormai. Una puntata al giorno, non c'è fretta, da qui a ottobre 2013 possiamo andare avanti, e solo per il caro Lenin. Così cominciamo anche a usare il nome completo, che è meglio.
N.B In URSS si è arrivati fino al 18% della forza lavoro come forzata (Commissione Yakovlev) cioè ci sono passati decine di milioni di persone nei gulag. Anche di quello faccio 10 puntate speciali. Dimmi pure.
P.S Ho scritto i FAMILIARI dei funzionari prendevano in ostaggio, per garantirsi la fedeltà dei funzionari. I FAMILIARI. Non "Lenin, altrettanto giustamente, scrisse che, in quanto depositari del “general intellect”, cioè delle capacità professionali indispensabili, almeno temporaneamente, per il funzionamento dell’economia e dello stato, dovevano essere costretti , anche puntandogli il fucile alla schiena, a fare quello che serviva al nuovo sistema sociale economico. No, no signor GM, no. Li spedivano nei Gulag che erano di 4 categorie, da quelli dove si sopravviveva a quelli no, e a seconda di come si comportavano i funzionari i familiari passavano da uno all'altro. (Sub Commissione Griushin, per i documenti).
Pure la moglie di Vjačeslav Michajlovič Skrjabin, più conosciuto col
nome di Molotov, che fu costretto lui stesso a denunciarla, e cioè Polina Zhemchuzhina, (al tempo di Stalin).
Per le "poche migliaia di Bolscevichi" non ti preoccupare. Spiego anche quello. Città per città. Cheka prima, compresi i "Dipartimenti speciali Ecclesiastici" e poi GPU OGPU NKVD, più i reparti del GRU, più i reparti speciali dell'Armata rossa. Pure mi allargo, per completezza, a Ungheria, Ukraina e Crimea specialmente, per non far torto anche alle donne, con le imprese della cara Rosa Zemlyachka (alias Rosalia Zalkind). Con chi a capo di ognuna. Perchè quello è la cosa principale, così la gente capisce bene. Se CdC è d'accordo a me va benissimo. Un bell'inquadramento prima e poi punto per punto. Vedrai che sono chiarissimo GM. Con i documenti d'archivio e le fonti citate.
Winston Churchill, dal suo libro The Second World War, Berna 1960:
“Il delitto imperdonabile della Germania prima della seconda guerra mondiale fu il suo tentativo di sganciare la sua economia dal sistema di commercio mondiale, e di costruire un sistema di cambi indipendente di cui la finanza mondiale non poteva più trarre profitto.”.
['Germany's unforgivable crime before the second world war was its attempt to loosen its economy out of the world trade system and to build up an own exchange system from which the world-finance couldn't profit anymore.'
Winston Churchill "The second World War" Bern 1960]
Dunque già su Wikipedia ne vedi sul link. Per il resto devi dirmi solo a che profondità vuoi che io lo faccia. Visto che sono preciso a me sta benissimo. Glielo racconto io il Bolshevismo alla gente, visto che è da che hanno aperto gli archivi che lo studio e sono 22 anni ormai. Una puntata al giorno, non c'è fretta, da qui a ottobre 2013 possiamo andare avanti, e solo per il caro Lenin.
N.B In URSS si è arrivati fino al 18% della forza lavoro come forzata (Commissione Yakovlev) cioè ci sono passati decine di milioni di persone nei gulag. Anche di quello faccio 10 puntate speciali. Dimmi pure.
P.S Ho scritto i FAMILIARI dei funzionari prendevano in ostaggio, per garantirsi la fedeltà dei funzionari. I FAMILIARI. Pure la moglie di Vjačeslav Michajlovič Skrjabin, molto meglio conosciuto col
nome di Molotov, Polina Zhemchuzhina, al tempo di Stalin.
Per le "poche migliaia di Bolscevichi" non ti preoccupare. Spiego anche quello. Città per città. Cheka prima, compresi i "Dipartimenti speciali Ecclesistici" e poi GPU OGPU NKVD, più i reparti del GRU, più i reparti speciali dell'Armata rossa. Pure mi allargo, per completezza, a Ungheria, Ukraina e Crimea specialmente, per non far torto anche alle donne, con le imprese della cara Rosa Zemlyachka (alias Rosalia Zalkind). Con chi a capo di ognuna. Perchè quello è la cosa principale, così la gente capisce bene. Se CdC è d'accordo a me va benissimo. Un bell'inquadramento prima e poi punto per punto. Vedrai che sono chiarissimo GM. Con i documenti d'archivio e le fonti citate.
scusa, mincuo, di cosa troverei i link su wikipedia? del bagno di sangue degli operai? a parte che così come tu non ti fidi delle traduzioni google, io non mi fido molto di wikipedia, comunque ho già detto che eventualmente bisognerebbe indagare se quelle "rivolte operaie" fossero davvero spontanee e non sobillate da qualcun'altro.
Quanto ai "FAMILIARI" dei funzionari, se piuttosto che fucilare i funzionari BORGHESI il metodo migliore per costringerli alla collaborazione era quello di mettere in galera i loro familiari (borghesi anch'essi, non semplicemente ... "familiari", e adulti!), la considererei una faccenda brutta ma necessaria... anche se capisco bene che affermazioni del genere possono far inorridire dei "liberal".
Se poi sarai in grado di spiegarmi anche come abbiano fatto poche migliaia di bolscevichi a terrorizzare un popolo di 200 milioni o più, te ne sarò grato.
Se le cose stessero come tu sostieni (i bolscevichi senza alcun appoggio popolare) lenin e il suo partito sarebbero stati spazzati via in un quarto d'ora!
Comunque se sarai così gentile da offrirci materiale oggettivo di riflessione te ne sarò grato.
Poi, naturalmente, ammesso che ce lo offrirai, bisognerà anche cercare di interpretarlo e probabilmente le interpretazioni risulteranno diverse a seconda che sia fatta da un liberal o meno.
No tesoro, io mi fido della traduzione di Google, facevo un pò di ironia, come pure sul russo, ma si vede non è la specialità di GM.
Il link che avevo messo era questo http://en.wikipedia.org/wiki/Red_Terror
E li ci sono pure gli operai che si rivoltano e i contadini, ammazzati.
Che tu interpreterai di sicuro.
Io non ho problemi, sono abituato da anni a farabutti e lazzaroni di prima categoria che interpretano e sono anche preparati, quindi le interpretazioni di certa gente le conosco bene e mi fanno fresco, anzi più scrivo e più loro interpretano e più vede la gente come intepretano e più di buon umore mi mettono. La gente vede e così poi interpreta bene anche lei.
Quando si parla dei peggiori criminali e assassini di massa del 20° secolo si può intepretare poi tutto quello che si vuole. Se anche si toglie qualche milione ai 60 milioni di ammazzati cambia poco.
N.B. Non devi intepretare troppo quello che scrivo io. E non devi cambiarlo, soprattutto, quello lo fai alla sezione del partito. Io ho scritto che non ebbero mai seguito popolare. Non "i bolscevichi senza alcun appoggio popolare". Che non avessero largo seguito è ovvio per chiunque non interpreti troppo, visto che furono obbligati a instaurare un terrore di massa fin da subito. Del famigerato Hitler nel 1933, quando andò al potere, eletto democraticamente, non si conosce nessun terrore di massa instaurato.
Anzi il primo provvedimento che fece fu quello di disarmare la polizia cittadina.
Ok, grazie per le informazioni!!
Pace ai vostri sensi
Discussione interessante, alcuni fatti non li conoscevo.
Per rispondere alle menzogne del propagandista Jacques Pauwels dal titolo ''corporazioni americane e Hitler'' , prese per buone anche qui su comedonchisciotte (aprire link e guardare sesto riquadro a sinistra 'IL PROFITTO UBER ALLES! IL PROFITTO INNANZITUTTO!' ): http://www.comedonchisciotte.net/
riporto l’articolo di Luca Leonello Rimbotti pubblicato da Linea in data 30 maggio 2010 che fa a pezzi le menzogne dello scritto in questione:
Menzogne e omissioni strategiche sul finanziamento a Hitler da parte dei capitalisti tedeschi e americani.
Nel suo libro Profit uber alles! Le corporations americane e Hitler, Pawels dimostra come la guerra sia l’affare più remunerativo che si possa immaginare, ieri e oggi. L’alta finanza e le grandi corporations Usa sovvenzionarono con i loro fondi l’ascesa del nazionalsocialismo, lo aiutarono a riarmarsi, lo sostennero nelle aggressioni e proseguirono l’operato anche nella guerra contro la Germania
I nostri marxisti residui sono davvero impareggiabili. Per nulla fiaccati dallo storico fallimento della loro dialettica di classe, continuano a recitare i loro dogmi ideologici con la stessa ottusità con cui la beghina snocciola il suo rosario. Li vediamo sfornare, così, ogni tanto, dei veri incunaboli di faziosità storiografica, che vanno tenuti in conto come documenti di uno stato mentale ancora tutt’altro che defunto. In particolare, segnaliamo un libretto della nota casa editrice La Città del Sole, intitolato Profit uber alles! Le corporations americane e Hitler, in cui l’autore, Jacques R. Pauwels, si danna l’anima per dimostrare che Hitler fu sovvenzionato, non solo dai capitalisti tedeschi, ma anche, e massicciamente, da quelli americani. Questi, soprattutto attraverso la Ford, la General Motors e la Texaco – che avevano filiali in Germania già da molti anni -avrebbero fornito al Terzo Reich un aiuto decisivo per la ripresa economica prima e per il riarmo poi. Il tutto condito con bugie grossolane e con omissioni strategiche: sembra di avere in mano una pubblicazione propagandistica della vecchia DDR. Una vera rarità bibliografica. La nazionalizzazione industriale effettuata dal Governo Hitler non appena insediato, ad esempio, diventa così uno «stratagemma key-nesiano»; il fatto che le fabbriche americane in Germania, come la Ford, che divenne Ford-Werke, venissero allineate alle direttive del Governo viene semplicemente occultato, dicendo che i profitti, tramite non meglio precisate vie svizzere, avrebbero raggiunto ugualmente i loro padroni americani… la politica del Terzo Reich in materia economica – di cui fu esempio l’immediata nazionalizzazione della Banca centrale – non viene neppure rammentata… la politica sociale, poi, che storici come Zitelmann hanno chiarito che elevò non di poco la condizione dell’operaio tedesco, viene ancora rubricata – come negli anni Sessanta sotto la voce “repressione di classe”… e così via. Hitler servo del padrone capitalista: l’antico slogan marxista vive ancora tra noi! Difficile pensare, per dirne una, al servo che toglie al padrone il suo strumento migliore, cioè le banche, no? Ma questo la pubblicazione marxista in parola tralascia di commentarlo.
Il fatto è che non furono i capitalisti – e tantomeno quelli americani – a utilizzare Hitler per incrementare i loro profitti, ma Hitler a sfruttare loro per incrementare la sua produzione. Le aziende americane in terra tedesca vennero semplicemente messe in riga come tutte le altre: ai profitti realizzati si proibì il rientro in America con apposite leggi; la proprietà rimase straniera fino al 1941, ma la direzione era tutta tedesca, e di fanatica fede nazionalsocialista, a giudicare dal caso del direttore generale della Ford-Werke Robert Schmidt, che fu premiato col titolo di “Fuhrer dell’economia”: onorificenza riservata a chi prendeva ordini da Berlino, e certo non da Washington. Poco importava la titolarità dell’azienda, se questa produceva in base alle direttive del Governo tedesco. Dopo il 1941, con la creazione dei “custodi dei beni nemici”, si ebbe in pratica la confisca della proprietà industriale straniera. Pauwels scrive che dopo Pearl Harbor non fu sostituito nessuno di tali “custodi”: volendo provare così che i legami tra tedeschi e capitalisti USA rimase stretto come prima della Guerra. Ma dimentica che alla Germania non interessavano le chiacchiere marxiste, bensì la produzione di guerra. E la produzione veniva garantita dall’efficienza di questi “custodi”, che lavoravano già da anni nelle fabbriche di proprietà americana in Germania e che garantivano elevati ritmi produttivi. A leggere Pauwels si apprende che la Wehrmacht – per il fatto che la Ford era di proprietà tedesca – fu armata dagli americani. Che la Texaco, anche attraverso la quale fino al 1941 la Germania mise da parte scorte di carburanti e lubrificanti, permise a Hitler di fare la Guerra, e che dunque si ebbe una “Blitzkrieg made in USA”. Ma i dirigenti, i tecnici, gli operai, gli ingegneri, i costruttori, e soprattutto il Ministro dell’Economia e il Governo erano tedeschi e quanto poco fossero al servizio degli americani lo dimostrarono la chiusura del commercio estero – effettuata in base alla politica dello “spazio imperiale europeo”: in pratica l’autarchia continentale – e la dichiarazione di guerra del 1941, che mirava a scuotere pei l’appunto il predominio mondiale del capitalismo americano, da poco sostituitosi a quello inglese. Hitler, come la storia dimostra, venne finanziato nella sua ascesa anche da capitalisti ebrei, come gli Oppenheim: si sa che il capitalismo non ha ideologia. E neppure il Nazionalsocialismo si faceva tanti scrupoli, ad esempio ad “arianizzare” qualche proprietà, se questo rientrava nei suoi interessi. Il fatto è che poi, una volta finanziato, Hitler fece la politica sua e non quella degli altri. Questo oggi è ampiamente dimostrato. Ad esempio da Kershaw, che come molti altri ha scritto a chiare lettere sulla “emancipazione” di Hitler dai “padroni” e sul fatto che egli «subordinò gli interessi economici a priorità ideologiche». Non occorre spendere altre parole. Ancora di meglio fa Pauwels quando scrive, senza pudore, che la vittoria contro Hitler fu opera dell’URSS e che gli aiuti americani ai russi coprirono soltanto «il quattro o il cinque per cento del totale della produzione bellica sovietica». Se anche ammettessimo un tale dato non dimostrato, questo potrebbe essere stato il motivo decisivo per cui i tedeschi mancarono di così poco la vittoria. Quando si trovò di fronte le decine di migliaia fra autocarri Dodge o carri Sherman o jeep o altro materiale americano dalle parti di Stalingrado, probabilmente la Wehrmacht ebbe modo di apprezzare quanto quel «quattro o cinque per cento» fosse decisivo. Anziché pensare ai finanziamenti americani a Hitler, il filo-sovietico Pauwels avrebbe fatto meglio a scrivere un libro sui finanziamenti del capitalismo americano -ebraico e non – a favore della rivoluzione di Lenin e ancor meglio sui finanziamenti da costui ottenuti direttamente dal comando militare tedesco, che nel 1917 lo spedì a Retrogrado per fargli demolire lo Stato zarista. Oppure avrebbe fatto bene a scrivere un libro sui rapporti tra Russia sovietica e Reichswehr negli anni Venti, quando i russi passavano armi a reazionari del tipo di Noske e Kapp. Che la rivoluzione russa sia stata finanziata dai capitalisti USA, dai Parvus, dai Warburg, dai Rothschild, che Trotsky – finanziato dal magnate Jacob Schiff – avesse per moglie la figlia di un banchiere, che – come documentò nel 1968 Antony Sut-ton – «nel 1944 ben due terzi della grande industria sovietica era stata costruita con l’assistenza tecnica e finanziaria americana», che negli anni Trenta-Quaranta la Russia campava col grano dell’Arkansas… è del resto una storia risaputa.
Per ribadire l’ovvia realtà che i governi americani sono sempre stati al servizio degli interessi finanzia
ri del loro ceto dirigente capitalista – poiché questo è l’intento del libretto di Pauwels – non importava avventurarsi nell’ardua dimostrazione che nella Quinta Strada erano tutti amici di Hitler. E poi il capitalismo è apolide, sono sempre esistiti canali economici sotterranei fuori controllo: per dire, c’erano tedeschi che vendevano armi all’Etiopia nel 1936, o italiani che passavano materiale aereonautico ai francesi nel 1940: per i capitalisti gli affari sono affari. L’importante è lo scopo finale per cui i loro governi lavorano. Gli americani raserò a zero la Germania e salvarono la Russia sovietica dal tracollo: da quale parte stesse il loro capitalismo è dimostrato a sufficienza.
Ancora di meglio fa Pauwels quando scrive, senza pudore, che la vittoria contro Hitler fu opera dell’URSS e che gli aiuti americani ai russi coprirono soltanto «il quattro o il cinque per cento del totale della produzione bellica sovietica».
Questi sono un pò di dati parziali dell'aiuto USA 1941-1945. (lend lease Act).
Cioè armi e munizioni, ma più di tutto materie prime, prodotti semilavorati e lavorati ed attrezzature. L’Economics Division del Congressional Research Service lo ha stimato in 11 miliardi, 171 milioni dell'epoca, pari a circa 280-300 miliardi attuali. Il 21° rapporto al Congresso del 30 settembre 1945, elenca la fornitura all’URSS di:
14.795 aerei
7.056 carri armati
51.503 jeep
375.883 autocarri
35.170 motociclette
8.071 trattori,
8.218 cannoni
131.633 mitragliatrici
345.735 tonnellate di esplosivi
10 milioni e 910.000 dollari per macchinari da costruzione
11.155 vagoni merci
1.981 locomotive
8.089 macchine per la posa di binari ferroviari
90 navi da carico
105 cacciasommergibili
197 torpediniere,
7.784 motori navali
4.478.000 tonnellate di generi alimentari (tra i quali carne in scatola, burro, cioccolato, ecc....)
1 miliardo e 88 milioni di USD per macchine ed equipaggiamento vario (centinaia di migliaia di radiotrasmittenti, lampadine, binari ferroviari, filo spinato, paracadute, torni, presse da fusione, bulldozer, reti mimetiche, telefoni da campo, cucine da campo, apparecchiature ottiche, ferri chirurgici ecc...)
2.317.694 tonnellate di acciaio
802.000 tonnellate di metalli non ferrosi (cobalto, berillio, nickel, molibdeno, cadmio, leghe di magnesio, alluminio, zinco, bronzo, piombo ecc...)
2.670.000 tonnellate di prodotti petroliferi,
106 milioni e 893.000 metri di prodotti chimici
49.860 tonnellate di cuoio e simili
3.786.000 pneumatici
81.000 tonnellate di gomma
15.417.000 paia di stivali, + fibbie e bottoni per 1.647.000 dollari
Questo non è tutto, perchè vanno aggiunti i servizi e le collaborazioni, ma era tanto per dare un'idea.
Comunque è inutile. Se anche mostri questi dati (e ce ne sono ancora) al bolscevico odierno (che non è mai morto e non c'entra molto col comunismo) quello poi "interpreta" e dirà che l'URSS non se ne è fatta niente di tutte queste cose, le hanno buttate via quasi tutte, perchè capitaliste, ed ecco che rimane il 4-5%, come è scritto nel suo libretto.
@Mincuo grazie dell'integrazione e se hai altri dati portali anche se questi sono più che sufficienti
No tesoro, io mi fido della traduzione di Google, facevo un pò di ironia, come pure sul russo, ma si vede non è la specialità di GM.
Il link che avevo messo era questo http://en.wikipedia.org/wiki/Red_Terror
E li ci sono pure gli operai che si rivoltano e i contadini, ammazzati.
Che tu interpreterai di sicuro.
Io non ho problemi, sono abituato da anni a farabutti e lazzaroni di prima categoria che interpretano e sono anche preparati, quindi le interpretazioni di certa gente le conosco bene e mi fanno fresco, anzi più scrivo e più loro interpretano e più vede la gente come intepretano e più di buon umore mi mettono. La gente vede e così poi interpreta bene anche lei.
Quando si parla dei peggiori criminali e assassini di massa del 20° secolo si può intepretare poi tutto quello che si vuole. Se anche si toglie qualche milione ai 60 milioni di ammazzati cambia poco.
N.B. Non devi intepretare troppo quello che scrivo io. E non devi cambiarlo, soprattutto, quello lo fai alla sezione del partito. Io ho scritto che non ebbero mai seguito popolare. Non "i bolscevichi senza alcun appoggio popolare". Che non avessero largo seguito è ovvio per chiunque non interpreti troppo, visto che furono obbligati a instaurare un terrore di massa fin da subito. Del famigerato Hitler nel 1933, quando andò al potere, eletto democraticamente, non si conosce nessun terrore di massa instaurato.
Anzi il primo provvedimento che fece fu quello di disarmare la polizia cittadina.
Sig. mincuo, premesso che io non sono il suo “tesoro” , vedo che lei gongola per il fatto che io non sarei stato all’altezza di cogliere la sua sottile ironia riguardo alla sua scarsa fiducia nelle traduzioni google.
Forse anche perché lessi molto velocemente un qualche suo commento al riguardo, effettivamente non ho colto la sua ironia.
Però mi consolo al pensiero di averla invece colta quando, a differenza di altri utenti che le chiedevano le ragioni per cui aveva deciso di abbandonare CDC, mi resi subito conto che la sua era solo una “battuta ironica” tant’è che la vediamo ancora vivo e vegeto a pronunciare le sue sentenze qui sopra … ma forse non era neppure una “battuta” ma solo un espediente per verificare quante persone l’avrebbero supplicata di rimanere.
Finora, contrariamente a quanto diceva un certo “mondart” che l’accusava di essere il suo vero nemico più di qualsiasi obama e di qualsiasi banca, avevo supposto che lei fosse un “liberal” e fosse disponibile alla discussione ma dal tono della sua risposta (peraltro piuttosto scarna in confronto alla mole di documentazione promessa) credo di essermi sbagliato e siccome lei, abusando del suo “intuito” , mi cataloga senza dubbio in qualche partito, mi permetto di catalogarla anch’io nel partito dei “reazionari” travestiti da liberal o, quantomeno, nel partito degli anticomunisti viscerali.
Tanto più perché, contrariamente alle sue frettolose, errate catalogazioni, non sono mai stato iscritto a nessun partito e, quindi, nel mio ultimo commento e nelle mie domande non c’era assolutamente niente che mi fosse suggerito né da qualche segretario di partito né dall’ironia ma solo dall’interesse ad appurare la fondatezza delle sue affermazioni.
Ho letto la documentazione wikipedia alla quale lei fa riferimento.
Purtroppo conosco poco la lingua del padrone (l’inglese) in cui lei invece si trova a suo agio e ho dovuto accontentarmi di una maldestra traduzione automatica.
Per quello che sono riuscito a capire , specie da alcuni passi del documento, sembrerebbe che la russia fosse un’immenso campo di sterminio, con fosse comune, gente spellata viva, naturalmente gli immancabili “gulag” e chi più ne ha più ne metta.
Almeno in buona parte, sembra di assistere a una riedizione di quanto spesso abbiamo sentito dire sulle “fosse comuni” nella ex Yugoslavia (per giustificare i barbari bombardamenti di clinton con la complicità del sig. d’alema allora primo ministro), oppure una riedizione di quanto, più recentemente, abbiamo sentito dire sulle altre “fosse comuni” libiche … tutte notizie sorte solo dalla peggiore e infame propaganda poi decisamente smentite da fonti un po’ meno di parte.
Mi consenta, quindi, di nutrire forti dubbi e riserve sull’obiettività di quanto riportato da wikipedia nella cui bibliografia troviamo anche:
- Il libro nero del comunismo : crimini, terrore, repressione , Harvard University Press
- Lenin politico polizia Oxford University Press
- Donald Rayfield . Stalin ei suoi boia :. il tiranno e chi ha ucciso per Lui
- Gellately, Robert (2007). Lenin, Stalin e Hitler: The Age of catastrofe sociale .
- Karl Kautsky , Terrorismo e comunismo capitolo VIII, I comunisti sul luogo di lavoro, il terrore
- Alexander Nikolaevich Yakovlev . Un secolo di violenza nella Russia sovietica. Yale University Press , 2002.
Troviamo cioè l’università di Harvad, quella di Oxford, poi un donald rayfield che parla in realtà di Stalin, inoltre troviamo un Gellately robert … cioè un altro russo, vero sig. mincuo?
Poi troviamo un kautsky, noto anche come “il papa rosso”, che fu il peggiore opportunista pseudo comunista che sia esistito sulla faccia della terra e contro il quale Lenin lottò duramente.
Poi troviamo, un pò isolato mi sembra, quel Yakovlev citato anche da lei, sig. mincuo, e del quale dirò qualcosa in seguito.
In altri termini, sig. mincuo, si ha il legittimo sospetto che la sua wikipedia sia fortemente influenzata dalla solita propaganda reazionaria o visceralmente anticomunista oppure opportunistica alla kautsky.
A lei, sig. mincuo non piacciono o fanno sorridere le “interpretazioni” diverse dalla sua … e da wikipedia perché, contrariamente a quanto pretende di far credere, il suo scopo non è quello di informare ma di disinformare in base ai suoi personali preconcetti o alle sue personali convinzioni … legittime naturalmente almeno finché anche nel mondo attuale non scoppi una qualche rivoluzione … altrettanto feroce di quella bolscevica.
Perciò , che sorrida o no, mi riservo di meglio approfondire le questioni rivolgendomi ad altre fonti più credibili … naturalmente solo per un mio scrupolo personale e non certo per continuare la discussione con lei.
Tuttavia per il momento mi limito a riportare alcuni passi tradotti da google - di cui ora prendiamo atto che Lei si fida - e tratti dalla sua stessa “obiettiva” fonte wikipediana:
1) Secondo i documenti citati dal compianto Alexander Yakovlev , allora capo del Comitato di Presidenza per la riabilitazione delle vittime della repressione politica, preti, monaci e monache furono crocifissi, gettati in calderoni di catrame bollente, scalpo, strangolato, in comunione con il piombo fuso e annegati in fori nel ghiaccio. [ 29 ] Si stima che circa 3.000 sono stati messi a morte nel 1918 da solo.
Il “compianto Alexander Yakovlev” ? compianto da chi? Probabilmente dall’’estensore dell’articolo, il che già puzza di partigianeria! E chi sarebbe questo Yakovlev? Un insigne storico? Affatto! Si tratta invece del “capo del Comitato di Presidenza per la riabilitazione delle vittime della repressione politica (nota mia: in russia immagino )”..
Sicuramente lei riterrà questo personaggio molto affidabile ma io credo che molte altre persone – me compreso – non possano che assegnare al “compianto yakovlev” una credibilità prossima allo zero.
2) 'Terrore Rosso' Il termine è venuto a fare riferimento alle campagne di violenza commessi da gruppi comunisti o comunisti-affiliato. Spesso, tali atti sono state effettuate in risposta a (e / o seguito da) misure analoghe adottate dal anticomunista parte del conflitto. Vedere terrore bianco .
Lei, sig. mincuo tace totalmente su questo “terrore bianco” e preferisce soffermarsi solo su quello rosso. Come si può notare qui si dice che “spesso” il terrore rosso fu una risposta a quello bianco.
Ma capisco che i reazionari travestiti da liberal o gli anticomunisti viscerali, nella presentazione dei fatti debbano far risaltare solo quello che a loro conviene.
3) Secondo Figes, "Il terrore esplose dal basso. Era un elemento integrante del sociale rivoluzione sin dall'inizio. I bolscevichi incoraggiato, ma non ha ancora creato questo terrore di massa.
Secondo questo Figes (che è un altro storico evidentemente poco incline alle interpretazioni di comodo del sig. mincuo) “il terrore esplose dal basso”!
Sig. mincuo, Lei sa cosa significa “basso”? significa che, più che da parte bolscevica, venne proprio da quelle masse popolari che secondo lei non avrebbero appoggiato i bolscevichi.
Lei, sig mincuo, si mostra anche infastidito perché le ho attribuito la frase “i bolscevichi non ebbero mai seguito popolare.” , mentre lei precisa, infastidito, che la frase esatta sarebbe stata : “i bolscevichi non ebbero alcun appoggio popolare".
Sfido chiunque a spiegare la “sottile” differenza che ci sarebbe tra queste due frasi e , in particolare, tra l’espressione (da me usata) “seguito popolare” e l’altra – cioè la sua - di “appoggio popolare”, che l’ha spinta alla sua infastidita precisazione.
Detto questo non ho difficoltà a convenire con lei che i bolscevichi sicuramente furono solo una minoranza rivoluzionaria.
Ma da qui a d
ire , come lei ha fatto, che non ebbero “appoggio popolare” ce ne corre perché, se così fosse stato, sarebbero stati spazzati via in un batter d’occhio.
D’altronde qualunque rivoluzione inizia spesso proprio da parte di una esigua minoranza … ma lei questo, a differenza della storia, non può ammetterlo!
Sig. mincuo, lei è bravo in inglese, in russo, in latino, in statistica, in operazioni bancarie e in mille altre cose ma quanto a lingua italiana e obiettività storica mi lasci dire che la trovo alquanto deludente!
devo in parte correggere la parte finale del mio commento precedente perché, il realtà, il sig. mincuo ha detto "(i bolscevichi) non ebbero mai seguito popolare", mentre gli attribuii l'espressione "i bolscevichi non ebbero alcun appoggio popolare".
ma ... invertendo l'ordine dei fattori, il risultato non cambia e, quindi, rimane sostanzialmente valido tutto il resto.
Io ho messo un link veloce a wikipedia, signor GM. Ma ho citato precedentemente un gruppo di storici. Però cosa avrebbe wikipedia di male. Cita tutti stermini falsi? Lo strano casomai invece è che scelga Figes, non gli altri, dato che è uno storico di seconda categoria, anche se pubblicizzato, con pure qualche questione giudiziaria per via di storie con Amazon, ma lui è eletto, e tira da una parte su una questione, sulla quale peraltro sta zitta anche Wikipedia. Per me non è una sorpresa il perchè scelgono lui.
Ma vedrà che citerò specialmente L.I. Kritchevsky, Leonard Shapiro, G.Aronson, D.S. Pasmanik, Howard Sachar, Shmuel Ettinger, Sonia Margolina, Simon Sebag Montefiore, Yury Sletzskine, Salo Baron, e Alexander Solzhenitzyn. Molti sono russi. Oltre a S. Melgunov, che vedo dimentica di citare, pur essendo il primo della lista, e da cui viene presa parte che stava nel link, come sbadatamente ne dimentica anche altri del link, come E. Radzinsky, Yevgenia Albats, V.N. Mitrokhin, V. Rezin (Suvorov), Martov. Metodo bolscevico, appunto.
Ma io arrivo, non si preoccupi. Solo che non prendo ordini da nessuno, sul come e quando, con suo dispiacere immagino.
N.B. Vedo che si ingarbuglia un pò nell'ansia di fare argomenti ad personam, "lei è questo o quell'altro". Stia calmo, si concentri, si rilassi.
P.S. Il risultato cambia: "per seguito popolare" si intende una larga partecipazione popolare, mentre tradurre e mettermi in bocca che "non ebbe alcun seguito" e ribadire due volte che allora io avrei inteso dire che poche migliaia di persone avrebbero fatto tutto da soli significa ribaltare la verità. Metodo bolscevico, appunto.
Non ci fu un seguito popolare, nè dei contadini, nè di buona parte degli operai, che si rivoltarono OVUNQUE e questa fu la ragione del terrore di massa. Che non si organizza "dal basso" ma coi decreti mandati a tutte le Regioni, coi i tribunali volanti, i Commissari Politici, le squadre della Cheka, e quelle speciali dell'Armata Rossa ecc...(da cui disertarono in 3 milioni, per via dell'afflato popolare).
Terrore che inizia prima della guerra civile, e quindi dei bianchi.
Fu una rivoluzione organizzata, finanziata, e diretta da un'elite ben connotata come avrò modo di illustrare con dovizia di particolari, elite borghese, e specificatamente in gran parte alto-borghese.
E inoltre non tutti i borghesi furono colpiti dalla Rivoluzione, nè tutti furono sostituiti poi da proletari.
Isaac Lurie (Larin) un alto dirigente ebreo spiegò infatti in due articoli sulla Pravda del 1918 che i borghesi ebrei andavano "perdonati" in quanto vittime precedenti dello zarismo. Come lei certamente saprà, il primo provvedimento in assoluto fatto dai Bolscevichi fu un decreto contro "l'antisemitismo" il 27 Luglio 1918. Fu una delle chiavi di volta, dato che qualunque delazione era sufficiente per rimuovere, incarcerare o ammazzare una persona.
Quanto alla banca russa che era privata (fino a quando?) e che a qualche altro fa sospettare addirittura che il “comunismo” sia stato voluto e organizzato dal capitalismo, la meraviglia e i dubbi forse potrebbero venir meno se si pensasse che le strutture (anche finanziarie) di un qualsiasi sistema economico sociale radicato da secoli non si possono certo estirpare del tutto da un giorno all’altro.
La Gosbank, Banca Centrale della Russia sovietica prima e dell'unione sovietica poi, fu istituita da lenin nel 1921. Nacque a capitale privato, il cui azionista di maggioranza era rockfeller. Fino a quando? Fino al 1987, anno in cui scadde la partecipazione azionaria dei signori rockfeller. Non solo il capo della rivoluzione avrebbe potuto costituirla fin dal principio a capitale STATALE, ma per la nazionalizzazione sarebbe stata sufficiente l'emanazione di una semplicissima legge. In 66 anni non sarebbero stati in grado di "estirpare" una struttura finanziaria, non "radicata da secoli", bensì fondata da essi stessi, anzi, da lenin in persona? Si potrebbero dire molte altre cose circa i legami tra il blocco sovietico e quello iper-capitalista americano, però già il fatto che le quote della "banca di stato" dell'iper-collettivista e statalista URSS fossero detenute da grandi capitalisti statunitensi mi sembra un'anomalia di non poco conto. Altro dato estremamente rilevante: all'indomani della rivoluzione bolscevica lenin vendette a rockfeller (sempre lui) la metà degli sterminati e ricchissimi campi petroliferi caucasici, fino ad allora di proprietà PUBBLICA.
a differenza di altri utenti che le chiedevano le ragioni per cui aveva deciso di abbandonare CDC, mi resi subito conto che la sua era solo una “battuta ironica” tant’è che la vediamo ancora vivo e vegeto a pronunciare le sue sentenze qui sopra … ma forse non era neppure una “battuta” ma solo un espediente per verificare quante persone l’avrebbero supplicata di rimanere.
Credo si tratti di un problema di ceci. C'è chi si aspetta che qualcuno inginocchiato sui ceci faccia delle suppliche. E chi invece trova i ceci dei legumi insulsi, sia per le suppliche che per l'arte culinaria.
A questa categoria a cui sento di appartenere (salvo solo la vellutata con farro e rosmarino), contrappongo il brio di un vino bianco frizzante. No, niente roba francese per carità.
Ecco quindi la scelta epocale: ceci o prosecco? Ho sempre una bottiglia pronta in frigo, nel caso gli uomini volessero tenere fede alle promesse fatte.