Il dilemma della ma...
 
Notifiche
Cancella tutti

Il dilemma della maschera


GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2204
Topic starter  

Ne sento così tante che avverto l'esigenza di provare a fare un pochino di ordine. Sono consapevole che è come mettermi nei panni di Alice e provare a fare ragionare uno dei personaggi del mondo delle meraviglie. Se ci provi non sono matti loro, sei matto tu.

Tuttavia sono anche consapevole, fuori dai quei panni, che se mi trovo nel mondo delle meraviglie non è perché non faccio parte della follia. Per ciò fuori dai panni di Alice, il mio non è un tentativo di far ragionare il prossimo, quanto un modo per riflettere. Se poi quello che verrà fuori potrà o meno diventare per qualcuno interessante, allora avrò fatto riflettere anche qualcun altro (con immenso piacere aggiungo) ma l'intento di questo post è totalmente auto-riflessivo.

Quindi prendete quanto sto per dire come un ragionamento ad alta voce che faccio allo specchio, uno specchio magico tipico del mondo delle meraviglie, certo, ma pur sempre uno specchio. Prendiamo ad esempio la mascherina come punto di partenza qualunque. C'è chi dice che è inutile perché la pandemia non esiste, c'è chi denuncia che ci vogliono tutti morti e c'è un piano per eliminarci, c'è chi parla di conflitto di interessi e che invece bestemmia perché il vicino pensa ad andare al mare o i suoi figli a fare movida la sera in centro a Milano e non prende seriamente la situazione e poi quei vecchi che vanno in giro con la mascherina calata, come tenere su le mutande calate sulle ginocchia. C'è chi dice che il virus fa impazzire ed è per questo che alcuni sputavano sui vecchi all'inizio della pandemia e c'è chi dice che con il 5g si possono assemblare virus dentro il corpo "fabbricandoli" con opportune frequenze ed è per questo che c'è un incidenza maggiore in certi luoghi urbani, basta sovrapporli alle mappe 5g per capire. C'è chi denuncia come siano state differenti le reazioni dei vari Stati e chi dice che tutto è stato concepito per creare un unico stato mondiale luciferino. C'è chi dice che ci sia in atto un gigantesco confronto tra plutocrazie americane e parla di deep state e chi guarda alla Cina come un esempio da seguire per contrastare le pandemie, chi denuncia il modo in cui è stata gestita la pandemia e la scarsità dei mezzi di chi l'ha combattuta. C'è chi denuncia una campagna mediatica concertata di intimidazione contro il cittadino e indica la mascherina come la museruola mentre c'è che fa notare che gli stessi organi che adesso la impongono con la forza e si prodigano di dettagliare il perché e il percome, dicevano in tempi più che sospetti che invece era inutile e ne sconsigliavano l'uso senza perché e nemmeno percome.

Ecco, chiuderei qui il cerchio. Tornado proprio alla mascherina. Vorrei puntualizzare che il mio punto di vista è chilometricamente distante da tutto questo. Non ritengo per me possibile sposare acriticamente l'idea che alieni di un altra dimensione ci stiano manipolando da migliaia di anni dopo averci creato per rubarci l'anima attraverso la schiavitù del corpo come allo stesso modo che "#andràtuttobene". Noto però che le due narrative convivono e si mescolano apparentemente senza grossi problemi. Non riesco a fare mie le analisi ardite e controverse, ne quelle fiduciose come fossi di una carica magnetica opposta. Semplicemente non riesco perché l'una e l'altra tendenza possono essere vere o false allo stesso identico modo e noi possiamo passare dall'una all'altra con assoluta disinvoltura come nei sogni. Indipendentemente dal contenuto che possiamo o meno decidere di criticare, ciò che mi distanzia è la sicurezza con cui viene ripetuta la narrazione che sostiene ogni pensiero, sia quello che potrei condividere di più che quello che mi pare istintivamente inaccettabile. Una sicurezza che ci racconta più del disagio di chi sostiene la realtà che deve vivere che qualcosa circa il suo significato.

Il significato quindi ci racconta non tanto cosa sta succedendo nel mondo, ma cosa sta succedendo nell'animo delle persone. Se infatti leggiamo in trasparenza tutto questo come la disperata esigenza di trovare un punto fermo qualsiasi, un ordine che rimetta a posto l'assoluto caos in cui siamo stati catapultati con rapidità impressionante, dall'oggi al domani, ecco che magicamente l'ordine si presenta con limpida evidenza. Certo tutti siamo in panico perché nessuno nel suo intimo sa bene cosa sta succedendo e facciamo del nostro meglio per mascherarlo. Perché siamo stati abituati in questo modo: quando non sappiamo che pesci pigliare è meglio non darlo a vedere. Mascherarlo almeno un pochino con la mascherina.

Ancora la mascherina, tutto torna a questa dannata mascherina. C'è qualcosa di mistico e di esoterico in questa obbligatoria profilassi d'urto, qualcosa che sa di incantamento più che di sanità come i riti apollinei e dionisiaci: conosci te stesso. Certo, ma da morto o da vivo?

Ecco che allora qualcosa emerge dalle nebbie del tempo e ci viene a mente il serio rituale massonico ripreso da film anche dell'orrore in cui nobili vampiri davano il benvenuto alle loro vittime a cui certamente volevano bene (come noi vorremmo bene ai nostri animali da allevamento) tanto da offrigli la vita eterna in un serioso festival della sanità (perdente). Ma la mascherina non vuole essere il pretesto per nascondere la nostra identità, anzi, vuole che addirittura la nostra intimità sia sfruttata pubblicamente a casaccio come se ci dovessimo accoppiare alla cieca in un orgia di un droga-party. La mascherina è quindi si per la nostra tutela ma ancora di più per il partner che magari non ci vorrebbe senza nascondere la faccia. Allora i significati si fanno carichi di simbolismi e di arcaici riferimenti onirici che lasciano storditi per la loro densità. Vedo orde di morti cerebrali che mi circondano: sono morto quindi anche io? Siamo entrati dentro una allucinazione tutti insieme appassionatamente? Chi sono rimasto, chi siamo adesso? Con le distanze sociali e nuove regole morali siamo stati messi in fila come nel gioco del domino o come per l'attrazione del momento al luna park solo che siamo davanti al supermercato e vorremmo prendere da mangiare. Appena entrati ci martellano subito di mantenere le distanze perché tra i disperati c'è sempre chi prova a fregarsene, prova a sopravvivere a un cambiamento inaccettabile in quanto troppo repentino. Ieri si fumava tutti come turchi, ora le sigarette sono negate per divieto divino e se t'azzardi a fumare siccome gli altri si sacrificano più di te, verrai denunciato immantinente e punito con severissima ordinanza giubilare, così impari a fare l'imbecille! Non sai forse che le sigarette "nuocciono gravemente alla salute" tua e del tuo prossimo? Allora per liberare lui dalla tua sigaretta mentale devi purificarti l'anima con la penitenza prescritta. Finta fintissima, ma condivisa e necessaria quanto un esorcismo satirico.

Io so che il virus senza ombra di dubbio è un arma da guerra. Un arma biologica e non me ne fotte niente di stabilire da dove viene e qual'è la sua genesi. Il vaiolo non l'abbiamo ingegnerizzato noi, ci ha pensato la natura ma questo non ha evitato che venisse usato come arma da guerra. Ma se il virus è un arma da guerra, cos'è il vaccino che ci salverà?

Solo un marchio della bestia 666? Ma non bastava l'economia strozzinaggio, la smart dust, i satelliti, le nuove armi per le guerre asimmetriche e ibride, il MUOS, la geoingegneria, la bioingegneria, la robotica, l'intelligenza artificiale, la quantomeccanica, gli ologrammi, l'atomica, porno internet, videogame, musica rumorosa e tutto l'altro circo di festose allucinazioni stroboscopiche che servono ad impedirci di andare al supermercato e portare i bambini all'asilo per convincerci che eravamo schiavi di una dittatura di plutocrati dementi? Perché tutta sta manfrina inutile, tutto sto spreco? Forse che posso mettermi a discutere con chi mi sventola davanti al naso un cannone protonico o un alabarda spaziale? Sono io straccione che conto i centesimi il nemico di Goldrake?

Allucinante. Oppure come ripeto spesso ultimamente: surreale.


esca hanno apprezzato
Citazione
Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

Eyes wide shut?


RispondiCitazione
Holodoc
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 119
 

GioCo ti capisco in pieno. Non eravamo per caso già paciosamente asserviti a questo sistema? Non eravamo noi italiani già in massa europeisti e sardine?

 

Non si sa perché abbiano voluto alzare l'asticella in maniera così brusca quando stavamo già quasi per bollire inconsapevoli come la famosa rana. Secondo me noi siamo le pedine il in un gioco di cui noi non siamo il fine ma il mezzo. Il fine non lo sappiamo ancora, possiamo solo fare ipotesi. Probabilmente la nostra società era già sull'orlo di un baratro e "colà ove si puote quel che si vuole" è stato deciso che necessitava muoversi per evitare di perdere il controllo della situazione.


RispondiCitazione
GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2204
Topic starter  
Postato da: @truman

Eyes wide shut?

Ci ho pensato a dire la verità. Ma a parte che a me Kubrick sta decisamente sui coglioni, per usare un francesismo, perché dice quattro concetti e te li tira, te li tira, più sottili della pasta sfoglia e quindi poi non capisci cosa mangi. Non ha più sapore il suo intruglio, non ha più logica traducibile se non come con i cruciverba e gli scacchi: tanto sforzo per arrivare a capire 2 stronzate e ti rimane poi in testa lo sforzo non le stronzate. Tipico di chi pasticcia troppo con il simbolismo al fine di criptare messaggi semplici per il piacere di farti giocare alla "settimana enigmistica". Un altro esempio è il tanto osannato Eco che s'è inventato apposta per questo la semiotica.

Però però, dal bassissimo del mio livello di ignoranza non vorrei dare a vedere che voglia giudicare mostri sacri come questi. Non sto criticando la loro opera ma se può o meno funzionare per quello che volevo dire. A me non piace l'arte del nascondere, sono un grossolano buzzurro più "d'er Monnezza", uno che se non le si spara dirette non capisce niente. Sono molto limitato e tendenzialmente difficile da reggere. Non mi reggo nemmeno io da solo ...

Per ciò uso più una roba alla Van Helsing, da pubblico becero che si guarda sti filmacci da quattro soldi e poi critica i Vanzina, solo perché ritiene che l'emozione forte non corrisponda a ridere forte a meno che tu non sia un imbecille. Noi viviamo nella società delle libere emozioni. Ma di questo parlerò penso in un altro Post perché ce ne vuole uno dedicato per non essere frainteso.

 


RispondiCitazione
Condividi: