Il genio di Mosler ...
 
Notifiche
Cancella tutti

Il genio di Mosler e la MMT per l'Aquila

Pagina 1 / 2

braveheart
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 804
Topic starter  

Piano Mosler per ricostruire l’Aquila, presentato al Ministero del Tesoro.

(Nota: il testo è quello originale di Warren Mosler, come fu consegnato al Prof. Massimo D’Antoni, capo della segreteria del vice-ministro Fassina al Ministero del Tesoro. Sotto nelle note le mie spiegazioni/chiarimenti)

L’Italia chiede ad alcune grandi corporations sia nazionali che internazionali (operanti in It.) di versare ora al governo anticipi di IVA pari ai 5 o 6 miliardi necessari per ricostruire l’Aquila, in cambio di crediti d’imposta governativi che gli annulleranno future tasse per somme identiche. Tali crediti d’imposta frutteranno però alle aziende tassi d’interesse pari a quelli che il governo paga oggi sui BTP 1). Questo permette al governo di incassare fondi senza aumentare il livello del debito odierno 2), il che è in linea con le attuali direttive UE che richiedono agli Stati di aumentare gli introiti fiscali per ridurre i deficit.

Inoltre, le politiche UE incoraggiano oggi l’espansione del credito del settore privato per finanziare i desiderati aumenti di domanda aggregata, piuttosto che simili espansioni nel settore pubblico, e questa proposta incoraggia precisamente ciò 3).

La mia proposta rende favorevole per le corporations il finanziamento degli anticipi di IVA di cui sopra 4), praticato con l’aiuto del settore bancario e di prestatori non bancari, sia nazionali che internazionali 5).

Warren Mosler 24/06/2013

1) Es. Benetton paga 1 miliardo di anticipi IVA al governo, e riceve dal governo un credito d’imposta di 1 miliardo che frutterà a Benetton lo stesso tasso d’interesse che il governo paga oggi a chi gli compra un BTP (circa il 5%). Ciò incoraggerà Benetton a tenere nel cassetto i crediti d’imposta il più a lungo possibile per accumulare interessi.

2) Questo accade perché anche se il governo sa che in futuro incasserà 1 miliardo in meno di tasse, esso conta sul fatto che grazie alla crescita economica prevista dalla UE fra qualche anno, quella somma figurerà come assai minore se non nulla. Come già detto, si prevede che le corporations, grazie al fatto che i crediti d’imposta gli fruttano interessi, li restituiranno fra parecchi anni, quando la crescita sarà stata sufficiente a renderli somme da poco.

3) Questa osservazione mira ad ottenere l’ok della Germania più di altri, che è sempre terrorizzata dalla (falsa) convinzione di essere chiamata in futuro a pagare per i debiti pubblici dei Paesi come il nostro. Qui si farebbe leva invece su crediti a privati.

4) Le corporations sfrutteranno gli odierni costi relativamente bassi del denaro per ottenere dalle banche le somme con cui anticipare l’IVA, e avranno in cambio di quell’indebitamento dei crediti d’imposta governativi che gli frutteranno interessi superiori a quelli che pagano alle banche per quel denaro. Es: Benetton chiede a banca X di anticipargli 1 miliardo per pagare 1 miliardo d'IVA anticipata al governo. Su quel miliardo Benetton paga un interesse del 4% alla banca, mentre però guadagna il 5% d’interessi su una cifra identica in crediti d’imposta ricevuti dal governo. Inoltre, il fatto che i crediti bancari emessi a favore di Benetton sono garantiti da quei crediti d’imposta statali, cioè da fondi sicuri, farà sì che le banche possano concedere alle corporations tali crediti a tassi sicuramente inferiori al tasso che esse incassano dallo Stato.

5) Anche le banche profittano da questo schema: oggi esse ottengono denaro dalla BCE a tassi bassissimi, per cui prestare con un 4% d’interesse alle corporations gli fa gola.

http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=684


Citazione
Raziel79
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 293
 

Io 'sti economisti li capisco sempre meno.... ma scusa Brave... uno dei rari casi in cui lo Stato può finanziare l'opera direttamente anche tramite l'emissione di nuova moneta senza generare inflazione.... e bisogna fare tutto sto casino per avere i capitali privati??? Boh...
P.S. prima che tu mi risponda... era una provocazione, so che siamo nella UE.


RispondiCitazione
braveheart
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 804
Topic starter  

Io 'sti economisti li capisco sempre meno.... ma scusa Brave... uno dei rari casi in cui lo Stato può finanziare l'opera direttamente anche tramite l'emissione di nuova moneta senza generare inflazione.... e bisogna fare tutto sto casino per avere i capitali privati??? Boh...
P.S. prima che tu mi risponda... era una provocazione, so che siamo nella UE.

Ma infatti hai ragione.
Mosler dice la stessa cosa.
Ma gli è stato chiesta una soluzione pur restando nell'euro, perché l'Aquila non può aspettare.
E lui l'ha trovata.
Geniale.
Utilizza il potere dello stato di imporre del tasse ( che poi e' la base per poter imporre una moneta), per, di fatto, bypassare la mancanza di poter emettere moneta a causa dell'euro.


RispondiCitazione
Raziel79
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 293
 

Non sono in grado di valutare la fattibilità della proposta da ignorante, detta così sembra poter funzionare, bisognerebbe credo valutare il volume complessivo dei crediti di imposta nazionali e vedere cosa ci si può finanziare (in termini quantitativi). Cioè è una cosa applicabile per un anno forse due, ma cmq come misura una tantum, alla lunga lo Stato a forza di interessi ... mi sbaglio?
...
Cmq riflettendoci meglio...c'è qualcosa che non mi torna....
Per essere veramente vantaggioso per l'azienda il tasso di interesse applicato sui crediti di imposta deve essere superiore a quello sul debito che l'azienda ha nei confronti della banca privata... giusto?


RispondiCitazione
Gattonerosso
Honorable Member Redazione
Registrato: 2 anni fa
Post: 718
 

Pare che stavolta il sindaco del capoluogo abruzzese Massimo Cialente sia davvero determinato a portare avanti il piano economico ME-MMT di ricostruzione per L’Aquila elaborato da Warren Mosler:

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/cialente-boccia-missione-a-bruxelles–meglio-piano-mosler-lo-dico-a-letta/521893-302/

CIALENTE BOCCIA MISSIONE A BRUXELLES
”MEGLIO PIANO MOSLER, LO DICO A LETTA”

BRUXELLES – “Mi sembra che la risposta non sia stata centrata rispetto alle nostre riflessioni. Si è parlato molto del Fondo di solidarietà, del progetto C.a.s.e., cosa che riteniamo abbondantemente superate. Non si è risposto, invece, alle nostre obiezioni”.

Questo il bilancio del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, all’audizione di ieri al Parlamento europeo, che ha affrontato lungamente “temi che non appassionano né interessano e in cui sono in contrasto Commissione e Corte dei Conti”.

Per il sindaco, comunque, “non sono questi i miei interlocutori, che sono i politici. È chiaro che si deve muovere il governo italiano. Comunque scriverò alla europarlamentare Ingeborg Grassle che – sottolinea – è la referente del Ppe sui temi economici e uno dei più stretti referenti di Angela Merkel” e quindi nonostante lo spigoloso “vedetevela voi” della teutonica è meglio mantenere anzi alimentare il rapporto.

L’asso nella manica di Cialente, al momento, è un embrione pure questo da coltivare per non far morire le speranze: la proposta, ambiziosa, visionaria, inedita, eppure tecnicamente realizzabile, se ci sarà la volontà politica, dell’economista statunitense Warren Mosler, presentata già al ministero dell’Economia, che ha cominciato a digerirla piano piano.

“Posso assicurare che con il meccanismo che abbiamo studiato qualche giorno fa l’Italia si potrebbe permettere agevolmente di ricostruire il ‘cratere’ in assoluta sicurezza, bisogna superare questo scoglio europeo, trovare un aggiramento a livello ministeriale”, sottolinea Cialente.

“Mosler ha identificato questo tipo di soluzione. Un pool di banche italiane fanno un mutuo al Comune dell’Aquila, per esempio di 5 miliardi per 40 anni, prendendo i soldi dalla Bei (Banca europea degli investimenti, ndr) – spiega – Il problema è la garanzia: scatta l’Europa per la quale se qualcuno parla di garanzie allora è un debito pubblico”.

Cialente continua a raccontare che Mosler “dice allora facciamo con un credito d’imposta, a carico delle aziende che ricostruiscono. Io credo che un’anticipazione delle tasse da parte delle imprese in questo momento è impensabile in tutto il Paese, figuriamoci da noi – l’obiezione – Al contrario questa anticipazione si potrebbe concretizzare, e ne parlerò anche con Letta, a carico delle banche”.

“Basterebbe una piccola norma che non credo rientrerebbe nel debito pubblico, che dicesse che tutte le banche che lavoreranno sull’Aquila e parteciperanno a questo grande mutuo avranno diritto a un abbattimento del 70% delle imposte per 40 anni. Se ci aggiungiamo i 200 milioni l’anno per 6 anni e l’aumento per le Marche non ci si accorgerebbe nemmeno della ricostruzione”, è la speranza.

Quale sarà il futuro di questo intricato piano di alta finanza? “C’è un tavolo con lo staff di Fassina, appena messa appunto lo confronteremo direttamente con il ministro dell’Economia e con la Ragioneria dello Stato e, ovviamente, anche con l’Abi, perché non vorrei fare i conti senza l’oste. Ma credo che accetterebbero”, conclude il sindaco.


RispondiCitazione
braveheart
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 804
Topic starter  

Non sono in grado di valutare la fattibilità della proposta da ignorante, detta così sembra poter funzionare, bisognerebbe credo valutare il volume complessivo dei crediti di imposta nazionali e vedere cosa ci si può finanziare (in termini quantitativi). Cioè è una cosa applicabile per un anno forse due, ma cmq come misura una tantum, alla lunga lo Stato a forza di interessi ... mi sbaglio?
...
Cmq riflettendoci meglio...c'è qualcosa che non mi torna....
Per essere veramente vantaggioso per l'azienda il tasso di interesse applicato sui crediti di imposta deve essere superiore a quello sul debito che l'azienda ha nei confronti della banca privata... giusto?

Giusto.
Ma al netto dell'inflazione, quegli interessi costeranno quasi nulla allo stato.
Lo stesso vale per il prestito ricevuto dal l'imprenditore.
Ad esso resterà solo la differenza fra tasso banche e tasso stato, che sarà l'unica spesa dello stato.
E anche le agevolazioni IVA non rappresentano un mancato introito da parte dello stato, in quanto, se i lavori per la ricostruzione non partono, quel l'iva lo stato non l'avrebbe comunque incassata.
Senza contare che una città ricostruita produce reddito più di adesso.


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

E' abbastanza semplice la cosa,e' un giro contabile che comunque necessita di sovranita politica per farlo.Simile a quella francese di qualche tempo fa,o alle manovre tedesche di mettere i titoli loro in Stanby.Sono cose che gli altri fanno senza "chiedere permessi".All'Italia non sara permesso perche crea un precedente di sovranita' che ritengono gia tolta al nostro paese considerato colonia e che la classe politica nostrana avvalla da anni.Solo un sussulto dato dall'urgenza,o di ritrovata dignita per alcuni...non questa classe dirigente.


RispondiCitazione
braveheart
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 804
Topic starter  

E' abbastanza semplice la cosa,e' un giro contabile che comunque necessita di sovranita politica per farlo.Simile a quella francese di qualche tempo fa,o alle manovre tedesche di mettere i titoli loro in Stanby.Sono cose che gli altri fanno senza "chiedere permessi".All'Italia non sara permesso perche crea un precedente di sovranita' che ritengono gia tolta al nostro paese considerato colonia e che la classe politica nostrana avvalla da anni.Solo un sussulto dato dall'urgenza,o di ritrovata dignita per alcuni...non questa classe dirigente.

No george.
Non richiede alcuna concessione da parte dell'Europa. Non è aiuto di stato. Non è emissione monetaria. Non è spostamento di spesa.
Il fatto e' che questa soluzione di Mosler non era prevista dai tecnocrati europei. Per cui sfugge alle loro leggi.
Praticamente si tratta niente più che un accordo fra stato e privati per emissione di credito di imposta.


RispondiCitazione
Raziel79
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 293
 

Ma allora non sarebbe + semplice fargli direttamente lo sconto?
Tu mi versi l'iva anticipata e io (stato) ti faccio uno sconto del 3% fine della fiera, e si evita di far guadagnare le banche?


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

Ho capito Brave ma troveranno il cavillo ex post per dire "non si puo" e lo diranno gli stessi "nostrani".E se non troveranno il cavillo burocratico diranno semplicemente "non si puo",vedrai


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

Sovranita' politica non intendo seguire la legge.Intendo dichiarazione di intenti.

Salve,noi,in conformita alla legge faremo cosi.E lo dichiariamo per presa di posizione autonoma,non come richiesta di permesso.La francia lo ha gia fatto,la Germania pure.


RispondiCitazione
braveheart
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 804
Topic starter  

Ma allora non sarebbe + semplice fargli direttamente lo sconto?
Tu mi versi l'iva anticipata e io (stato) ti faccio uno sconto del 3% fine della fiera, e si evita di far guadagnare le banche?

Stiamo parlando di miliardi di euro.
Per esempio il fatturato di Autogrill e di 1.167.189.201.
Difficilmente cifre del genere sono disponibili nei bilanci anche di grosse aziende. Deve intervenire il sistema bancario.
E comunque, le banche sono anch'esse aziende, e se si limitassero a fare il loro lavoro, non ci sarebbe niente di male se guadagnano assumendosi il rischio di prestito.
Per questo bisognerebbe reintrodurre la Glass-Steagall, per la separazione fra banche commerciali e finanziarie.


RispondiCitazione
Arazzi
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 204
 

Ho capito Brave ma troveranno il cavillo ex post per dire "non si puo" e lo diranno gli stessi "nostrani".E se non troveranno il cavillo burocratico diranno semplicemente "non si puo",vedrai

No escape. Allora rivolta nelle strade (di Islamabad).

Hanno chiuso i cancelli, le porte, le finestre, hanno sigillato le fessure, i buchi, e otturato persino i pori dei muri. No escape. Da questa morsa delle Austerità non si scappa.

Warren Mosler aveva pensato anche ad alcune vie d’uscita per i sindaci alla disperazione, quelli senza un becco d’un quattrino a causa del Patto di Stabilità e dei tagli da Roma, oltre alla proposta per l’Aquila di cui al mio precedente articolo. Proposte geniali, veri e propri equilibrismi finanziari per sgattaiolare fra le mannaie mortali delle regole di Maastricht e del Fiscal Compact, cioè le Austerità. Ma una di queste mannaie sembra averci colpiti nonostante tutto.

Il fatto è che le proposte Mosler si basano su prestiti bancari ai Comuni e/o sui crediti d’imposta offerti dal governo di Roma a corporations o a banche. Prestiti e crediti offerti oggi ma ripagabili ed esigibili fra 10 o 40 anni. Ed ecco la mannaia di Bruxelles: anche se un governo dell’Eurozona offre crediti d’imposta che saranno incassati nella realtà fra anni, e anche se un Comune ottiene prestiti che dovrà ripagare in realtà fra decenni, tutto questo deve essere contabilizzato dal Ministero del Tesoro ora, oggi, e ciò ovviamente va ad aumentare il deficit di quel governo oggi. Per cui Bruxelles dice NO! Figli di puttana.

Rischia così di andare in fumo tutto, l’Aquila, la speranza per i sindaci e i cittadini/aziende alla canna del gas. Ci hanno chiuso i cancelli, le porte, le finestre, hanno sigillato le fessure, i buchi, e otturato persino i pori dei muri, e noi dentro a respirare gas. No escape.

A questo punto ci rimane solo una cosa: evasione e disobbedienza fiscale patriottica in massa, appoggiata da una piena ribellione per le strade dei nostri Comuni, coi sindaci in testa e i cittadini – padri, madri, figli – dietro.*

* questo se fossimo in Pakistan, dove queste cose le fanno davvero, sia chiaro. Noi italiani? Ma va là…


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Mah. A me questi "tecnicismi" che comprendono cartolarizzazioni, anticipi IVA, "intrecci fra banche" sembrano le stesse ricette di un Tremonti qualunque...
Ora, capisco bene che è in gioco il futuro di L'Aquila, ma questo di usare come medicine le stesse ricette che ci hanno fatto entrare nella crisi più nera, io lo trovo preoccupante.


RispondiCitazione
Arazzi
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 204
 

Sono "tecnicismi" per provare a risolvere le cose con il sistema attuale. Domattina.

Ma è così difficle da capire?


RispondiCitazione
Pagina 1 / 2
Condividi: