E' difficile dare del cretino a un cretino. Manca la consapevolezza, il "rendersi conto" e non vale solo per il cretino. Vedere ciò che siamo, accettare le condizioni in cui viviamo o peggio, permettere com'è giusto che sia al nostro prossimo di vederle, è più un esercizio circense che qualcosa di fattibile.
La mente è tremenda, piena com'è di pensiero che non le appartiene. L'esercizio costante della sua opera è la negazione. Quando la negazione "fallisce", allora c'è l'insistenza che mira al senso di colpa. Se anche quella dovesse fallire allora... Allora iniziano i guai. Seri.
Perché essere nemici dichiarati dell'unica potenza che oggi governa e consente di fatto ogni atto della nostra quotidianità materiale significa guaio certo e sicuro. Quindi, bene sapendolo a un altro livello, di solito al terzo passaggio "cediamo" al ricatto. Viviano quindi in una condizione di assoluta e miserabile disperazione.
Ma facciamo finta che no, per tirare avanti.
Il meglio che oggi la modernità sa offire è pura merda. Ma attenzione, non pensate che allora, siccome è merda, sia facile ottenerla. No,no. Dovete sudarvela e cara grazia se qualche pillacchera vi riesce di acquattarvela (=sgraffigliarla quatti quatti). Perché l'appropriazione di merda è comunque indebita in un mondo in cui non hai MAI posseduto nulla, ne è previsto che tu possieda nulla (a parte l'illusione). Così la merda diventa oro e l'oro merda.
LETTERALMENTE.
Nei tempi antichi, l'oro era il simbolo della saggezza. Oggi ? Beh, guardare in faccia un satrapo qualsiasi tra quelli noti, fa bene. Ci mette l'animo in pace. Perché se quella è la vetta di ciò che viene promesso come "la crema" di questa società... Beh, non voglio nemmeno immaginare da cosa promana quella repellenza, perché farebbe sembrare per contrasto l'orrore puro una "tisana rilassante".
Noi proviamo ribrezzo quasi istintivo, in verità coltivato da una apposita educazione di matrice catto-gesuita, di cui ricordo la regola che è dell'ubbidienza, verso la merda di vacca, come nel caso dell'immagine (linkata) in capo alla presente, una "cura per il covid" che si è diffusa in India, di cui potremmo anche scoprire una certa fondatezza per ciò che ne sappiamo, ma non riusciamo a provarne della merda infinitamente più pericolosa che milioni di persone si sono sparate in vena, fidandosi di oscenità senza tempo come le oscure entità askenazi dietro Pfizer, sacerdoti assoluti del sacrificio secolare dell'innocenza su base fideistica.
Cos'altro bisogna aggiungere ? Quando profondamente dobbiamo precipitare dentro la Tana del Bianconiglio prima di capire che siamo condizionati a vivere (se va bene) di merda ? Che le élite sono esattamente ciò che rappresentano ? Che ne invidiamo l'agiatezza e per noi rimangono esempi da seguire, celebrati in quanto "stelle" (collassate in buchi neri) di indecenza immorale che se ne fotte di tutto ed è per ciò "libera" di nuotare nella merda ?
Un conto è dipendere dal satrapo sapendo che è quello che il destino ci riserba... Tutt'altro è adorarlo... I nostri padri conservavano dignità pur nell'incoscienza e nell'ignoranza crassa perché almeno non si sognavano di incensare il successo scambiandolo per corruzione dell'animo...
Poi è arrivata la tecnofrenia e una sola cosa è andata fuori controllo. L'idea che la brama sia un diritto universale... Pensateci. Basta seguire la pista dell'esagerazione. Non è difficile capire. Ma accettare.