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Il Nuovo Rinascimento (un cambio di paradigma essenziale)

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nrt-ita
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Daniel Quinn
Il Nuovo Rinascimento

(Un cambio di paradigma essenziale se la nostra specie vuole sopravvivere)

Traduzione di Dr-Jackal (nrt_ita@libero.it)
Originale tratto da: www.ishmael.org
Le altre opere di Daniel Quinn sono disponibili in italiano nel sito:
http://NuovaRivoluzioneTribale.uphero.com

Daniel Quinn considera questo saggio "una concisa espressione del messaggio fondamentale di tutti i miei libri".

Discorso tenuto all'Università del Texas Health Science Center a Houston, 7 marzo 2002.

Venticinque anni fa, quando cominciai a lavorare a un libro che un giorno sarebbe diventato un romanzo chiamato Ishmael, pochissime persone pensavano che la specie umana corresse qualche pericolo, a meno che la Guerra Fredda non sfociasse in una guerra nucleare. Tutto sembrava a posto, alla maggior parte della gente. Questa situazione è cambiata drasticamente negli ultimi dieci anni – anche se non completamente.

Nel 1995, mentre stavo visitando una scuola ad Albuquerque che quell'anno aveva usato Ishmael come libro di cui discutere, mi venne chiesto di incontrarmi con un gruppo di professionisti sanitari di altissimo livello – i primari riuniti del Servizio Sanitario Presbiteriano, che funge da sistema ospedaliero regionale. Accettai l'invito, anche se mi chiesi cosa potessi dire che fosse rilevante per le loro preoccupazioni professionali. Non so nulla di ospedali, di sanità o della professione medica. Non guardo nemmeno ER.

Fu chiaro, quando mi sedetti con loro – forse venti uomini e donne – che erano stati tutti profondamente commossi dal mio libro. Ma nessuno di loro poteva spiegare esattamente perché fosse rilevante per la loro professione. Penso che alla fine tutto si riducesse al fatto che, dopo aver letto Ishmael, loro stessi erano cambiati, in quanto esseri umani, e stavano cercando di capire come questo cambiamento avrebbe potuto o dovuto cambiarli anche in quanto professionisti della medicina.

Temo di non essere stato loro molto d'aiuto, ma non penso di dovermi scusare per questo. Non avevo modo di sapere come le loro vite professionali dovessero cambiare; solo loro potevano saperlo.

Ebbi un'esperienza simile un anno dopo, quando mi venne chiesto di tenere un discorso a una conferenza annuale di dirigenti di alto livello che si occupavano di progettare e realizzare sistemi di copertura dei pavimenti per gli edifici commerciali. Non ridete. Si tratta di un'industria globale multimiliardaria – e di un'industria che all'epoca era altamente inquinante, un'enorme contribuente all'interramento dei rifiuti e completamente dipendente da risorse non rinnovabili ed estremamente dispendiose (principalmente petrolio).

Anche loro erano stati profondamente cambiati dal mio lavoro, ma qui finivano le somiglianze tra i due gruppi. Queste persone non avevano alcun dubbio su come tradurre questo cambiamento in un cambiamento delle loro vite lavorative. Il che era un'ottima cosa, perché naturalmente io non avrei avuto idea di come fare. Sapevano cosa dovevano cambiare e avevano già stabilito un elenco di obiettivi a lungo termine che non solo trasformarono la loro industria ma costrinsero anche le industrie associate a cambiare. Per conservare la propria posizione in quell'industria, giganti come DuPont furono letteralmente obbligati a cominciare a pensare in modo diverso.

Se mi venisse chiesto di parlare a un gruppo di consulenti finanziari o di ingegneri chimici o di dirigenti di linee aeree – e nessuno di questi è fuori discussione – sarebbe lo stesso. Il mio compito non sarebbe di dire loro quali cambiamenti apportare alle loro vite professionali, perché io non so nulla di investimenti, ingegneria chimica o gestione aeroportuale.

Con ogni gruppo, a prescindere dal principio o dalla professione che lo contraddistingue, il mio compito è lo stesso: mandare la gente a casa con una comprensione nuova e più profonda del problema centrale che ci riguarda tutti in quanto umani, a prescindere dalle nostre occupazioni – e quel problema è niente di meno della sopravvivenza della nostra specie.

La gente spesso mi chiede se ho delle speranze sulla nostra sopravvivenza. Ciò che vuole sapere davvero, naturalmente, è se posso darle dei motivi per avere speranza.

Io ho delle speranze, perché sono sicuro che qualcosa di straordinario succederà durante il corso della vostra vita – nella vita di quelli di voi che sono tre o quattro decenni più giovani di me. Sto parlando di qualcosa molto più straordinario di ciò che è avvenuto nel corso della mia vita, che ha visto la nascita della televisione, la divisione dell'atomo, i viaggi spaziali e la comunicazione istantanea e globale attraverso internet. Intendo qualcosa di davvero straordinario.

Durante la vostra vita, la gente della nostra cultura capirà come vivere sostenibilmente su questo pianeta – oppure no. In entrambi i casi, sarà sicuramente straordinario. Se capiranno come vivere sostenibilmente, allora l'umanità sarà in grado di vedere qualcosa che io al momento non riesco a vedere: un futuro che si estende indefinitamente. Se non lo capiranno, allora ho paura che l'umanità subirà la stessa sorte delle specie che stiamo portando quotidianamente all'estinzione – fino a duecento ogni giorno.

Come piace dire alla gente oggigiorno, non devi essere uno scienziato spaziale per capirlo. Le persone che tengono nota di queste cose e il cui lavoro è predirle concordano che la popolazione umana sarà arrivata a nove miliardi per la metà di questo secolo. Non sono solo i catastrofisti a dirlo. Si tratta di una stima molto conservativa, recentemente confermata dalle Nazioni Unite. Sfortunatamente, la maggior parte delle persone che citano questa stima sembra pensare che questo vada bene e possa funzionare.

Ecco perché non è così.

E' ovvio che produrre tutto il cibo di cui necessitiamo per mantenere la nostra popolazione a sei miliardi costi molti soldi e molta energia. Ma c'è un costo aggiuntivo e nascosto che deve essere calcolato in forme di vita. In breve, per mantenere la biomassa che compone i sei miliardi di noi, dobbiamo divorare duecento specie al giorno – oltre a tutto il cibo che produciamo normalmente. Abbiamo bisogno della biomassa che compone quelle duecento specie per mantenere questa biomassa, la biomassa che è in noi. E una volta che abbiamo divorato queste specie, sono andate. Estinte. Scomparse per sempre.

In altre parole, mantenere una popolazione di sei miliardi di umani costa al pianeta duecento specie al giorno. Se questo fosse qualcosa che cesserà nel giro di una settimana o di un mese, andrebbe bene. Ma purtroppo non lo è. E' qualcosa che continuerà ad avvenire ogni giorno, giorno dopo giorno dopo giorno – e questo è ciò che lo rende "insostenibile" per definizione. Questo tipo di catastrofica distruzione non può essere sostenibile.

La cosa straordinaria che succederà nei prossimi due o tre decenni non sarà che la razza umana si estinguerà. La cosa straordinaria che succederà nei prossimi due o tre decenni sarà il verificarsi di un grande, secondo Rinascimento. Un grande e stupefacente Rinascimento.

Il primo Rinascimento, quello descritto nei libri di storia scolastici, venne considerato una rinascita della
consapevolezza e della sensibilità classiche. Difficilmente avrebbe potuto venire considerato quello che fu davvero, ossia la necessaria premessa a un'era storica completamente nuova.

Alcune idee chiave del Medioevo vennero scartate durante il Rinascimento, ma non vennero rimpiazzate da idee che avrebbero avuto senso per i pensatori classici. Invece, vennero rimpiazzate da idee completamente nuove – idee che non avrebbero avuto senso per dei pensatori classici. Si trattava di idee che avrebbero avuto senso per noi. In effetti, queste idee hanno ancora senso per noi.

Il Rinascimento (e, in effetti, il mondo moderno) comparve perché durante il quattordicesimo, quindicesimo e sedicesimo secolo, un complesso di idee medievali interrelate venne messo in discussione. Il punto centrale di questo complesso riguardava i modi di ottenere un certo tipo di conoscenza. Durante il Medioevo, si riteneva che la ragione e l'autorità fossero i metodi principali attraverso cui ottenere certe conoscenze. Per esempio, sembrava perfettamente ragionevole supporre che la Terra fosse un oggetto stazionario attorno a cui girava il resto dell'universo. Era ragionevole – e veniva affermato da una torreggiante autorità, il grande astronomo del secondo secolo Claudius Ptolemaus, Tolomeo. Similmente, sembrava perfettamente ragionevole supporre che gli oggetti pesanti cadessero verso il suolo più rapidamente degli oggetti leggeri – e questo veniva affermato da un'altra torreggiante autorità, il genio eclettico Aristotele.

Ma durante il Rinascimento, la ragione e l'autorità vennero scalzate come guide affidabili verso la conoscenza e vennero rimpiazzate da... osservazione e sperimentazione. Senza questo cambiamento, la scienza come la conosciamo non sarebbe mai nata e la Rivoluzione Industriale non sarebbe avvenuta.

Durante il Medioevo, veniva dato per scontato che il nostro rapporto con Dio fosse una questione collettiva che solo la Chiesa Cattolica Romana aveva il potere di negoziare. Durante il Rinascimento, questo ordinamento venne sfidato da uno completamente nuovo, in cui la nostra relazione con Dio era vista come una faccenda individuale, che ognuno di noi aveva il potere di negoziare indipendentemente con Dio. In questo nuovo ordinamento nacquero la magnificazione e la santificazione del singolo individuo che noi diamo per scontate nell'era moderna. Ci vediamo tutti come individualmente preziosi e dotati di poteri decisamente fantastici – letteralmente ricoperti di diritti – in un modo che sarebbe stato sconcertante per la gente del Medioevo.

Nel Medioevo, l'universo veniva percepito come una cosa che era apparsa già completamente formata solo pochi millenni prima. Era fisso, finito e conosciuto quanto c'era bisogno di conoscerlo. Nel Rinascimento, comunque, l'universo cominciò a venire percepito in modo molto diverso: come qualcosa di dinamico, di infinito e perlopiù sconosciuto. Fu questo cambiamento nel modo di pensare che ha portato non solo all'epoca delle grandi esplorazioni ma anche all'epoca delle grandi scoperte scientifiche che seguirono e che continuano ancora oggi.

Tutto questo ci sembra molto ovvio, oggi. Il Medioevo ovviamente non poteva durare per sempre. Le cose ovviamente dovevano cambiare. Ma questo non era affatto ovvio per la gente del Medioevo. Per quanto li riguardava, la gente avrebbe continuato a pensare e a vivere nel modo medievale per sempre.

Noi pensiamo la stessa identica cosa. Proprio come la gente del medioevo, siamo assolutamente sicuri che le persone continueranno a pensare come pensiamo noi per sempre, e che continueranno a vivere come viviamo noi per sempre.

La gente del Medioevo la pensava così perché le sembrava impossibile che le persone potessero ragionare in modo diverso. Come altro avrebbero potuto pensare se non nel modo in cui pensavano loro? Per quanto li riguardava, la storia del pensiero si era conclusa con loro. Ovviamente questo ci fa sorridere – ma in effetti noi siamo convinti della stessa cosa. Anche noi crediamo che la storia del pensiero si sia conclusa con noi.

Be', faremmo meglio a sperare di sbagliarci su questo, perché se la storia del pensiero si è davvero conclusa con noi, allora siamo spacciati. Se ci saranno ancora persone qui fra duecento anni, non vivranno come viviamo noi. Posso fare questa previsione con sicurezza, perché se le persone continuano a vivere come viviamo noi, non ci saranno più persone qui tra duecento anni.

Posso fare un'altra previsione con sicurezza. Se ci saranno ancora persone qui tra duecento anni, non penseranno come pensiamo noi. Posso fare questa previsione con altrettanta sicurezza perché se le persone continueranno a pensare come pensiamo noi, allora continueranno a vivere come viviamo noi – e in quel caso non ci saranno più persone qui tra duecento anni.

Ma cosa possiamo cambiare del modo in cui pensiamo? Sembra così evidente che tutto ciò che pensiamo debba essere pensato in questo modo.

Sembrava così anche ai popoli medievali.

Benché diverse idee chiave del Medioevo siano scomparse durante il Rinascimento, non scomparvero tutte. Una delle idee chiave che rimase al proprio posto – e che vi rimane ancora oggi – è quella che gli umani siano fondamentalmente e irrimediabilmente difettosi. Osserviamo il mondo intorno a noi e vediamo che le tartarughe non sono difettose, i corvi non sono difettosi, i narcisi non sono difettosi, le zanzare non sono difettose, i salmoni non sono difettosi – in effetti, non una singola specie al mondo è difettosa – eccetto noi. Non ha alcun senso, ma supera il test per la conoscenza medievale. E' ragionevole – ed è di sicuro sostenuta dall'autorità. E' ragionevole perché ci fornisce una giustificazione di cui abbiamo disperatamente bisogno. Stiamo distruggendo il mondo – lo stiamo mangiando vivo – ma non è colpa nostra. E' colpa della natura umana. Siamo semplicemente mal costruiti, quindi cosa ci si può aspettare?

Un'altra idea chiave che è sopravvissuta dal Medioevo è l'idea che il modo in cui viviamo sia il modo in cui gli umani erano destinati a vivere. Be', accidenti, è così ovvio che non c'è neanche bisogno di dirlo. Stiamo vivendo nel modo in cui gli umani erano destinati a vivere fin dall'inizio dei tempi. Il fatto che abbiamo cominciato a vivere in questo modo solo molto di recente non c'entra nulla. Quindi ci abbiamo messo tre milioni di anni a trovarlo. Questo non cambia il fatto che è il modo in cui eravamo destinati a vivere fin dall'inizio dei tempi. E neanche il fatto che il modo in cui viviamo sta rendendo il mondo inabitabile per la nostra stessa specie ha alcuna importanza. Anche se distruggeremo il mondo e noi stessi, il modo in cui viviamo rimane quello in cui eravamo destinati a vivere fin dall'inizio dei tempi.

Ma queste due sopravvissute del Medioevo sono relativamente benigne. Stupide ma innocue. E' sopravvissuta un'altra idea basilare, comunque, che non è né benigna né innocua. Lungi dall'essere benigna o innocua, è anzi l'idea più pericolosa che esista. E oltre a essere l'idea più pericolosa che esista, è anche la cosa più pericolosa che esista – più pericolosa dei nostri armamenti nucleari, più pericolosa della guerra batteriologica, più pericolosa di tutti gli inquinanti che pompiamo nell'aria, nell'acqua e nel suolo.

E tuttavia, suona piuttosto innocua. Potreste ascoltarla e dire: “Uh-uh, sì, e allora?” E' anche piuttosto semplice. Eccola: Gli esseri umani appartengono a un ordine di esistenza separato dal resto della comunità vivente. Ci siamo noi e poi c'è la natura. Ci sono gli umani e poi c'è l'ambiente.

Sono sicuro che sia difficile da credere che qualcosa che suona così innocuo possa essere anche solo leggermente
pericoloso, tantomeno così pericoloso come l'ho descritto.

Come ho detto, secondo stime prudenti, fino a duecento specie si estinguono ogni giorno come risultato del nostro impatto sul mondo. La gente accetta quest'orrenda informazione con molta calma. Non urla. Non sviene. Non vede alcun motivo di preoccuparsi, perché è fermamente convinta che gli umani appartengano a un ordine di esistenza separato dal resto della comunità vivente. Ne è convinta tanto fermamente nel ventunesimo secolo quanto lo era nel decimo.

Quindi fino a duecento specie si estinguono ogni giorno. Non c'è problema, perché quelle specie sono lì fuori, da qualche parte. Quelle duecento specie non sono qui. Non sono noi. Non hanno nulla a che vedere con noi, perché gli umani appartengono a un ordine di esistenza separato dal resto della comunità vivente.

Quelle duecento specie sono lì fuori, nell'ambiente. Ovviamente è male per l'ambiente se si estinguono, ma non ha nulla a che vedere con noi. L'ambiente è lì fuori, a soffrire, mentre noi siamo qui dentro, al sicuro. Ovviamente dovremmo cercare di prenderci cura dell'ambiente, ed è un peccato per quelle duecento estinzioni – ma non ha nulla a che vedere con noi.

Signore e signori, se le persone continueranno a pensarla così, la specie umana si estinguerà. Ecco quanto è pericolosa questa idea. Ed ecco perché.

Quelle duecento specie... perché si stanno estinguendo, esattamente? Hanno esaurito l'aria, l'acqua, lo spazio o altro? No, quelle duecento specie si stanno estinguendo perché hanno qualcosa che ci serve. Ci serve la loro biomassa. Ci serve la materia vivente di cui sono fatte. Ci serve la loro biomassa per mantenere la nostra biomassa. Ecco come funziona. Andate in Brasile, trovatevi un pezzetto di foresta pluviale e deforestatela o bruciatela. Ora metteteci un branco di mucche perché ci pascolino. O piantateci patate, ananas o fagioli di lima. Tutta la biomassa che prima costituiva gli uccelli, gli insetti e i mammiferi selvatici che vivevano in quel pezzo di foresta pluviale, ora sta andando nelle mucche, nelle patate, negli ananas e nei fagioli di lima – ossia in cibo per noi.

Abbiamo bisogno di far estinguere duecento specie al giorno per mantenere la biomassa di sei miliardi di persone [NdT].
Non è un incidente. Non è una distrazione. Non è frutto di trascuratezza da parte nostra. Per mantenere la nostra popolazione di sei miliardi, abbiamo bisogno della biomassa di duecento specie al giorno. Stiamo letteralmente convertendo duecento specie al giorno in tessuto umano.

Ma fin troppe persone – la maggior parte, temo – tendono a pensare: “Be', e allora? Gli umani appartengono a un ordine di esistenza separato dal resto della comunità vivente. Dato che ne siamo separati, non importa quante specie distruggiamo – e dato che comunque siamo superiori a esse, in realtà eliminandole stiamo migliorando il mondo!”

Siamo come persone che vivono nell'attico di un altissimo edificio di mattoni. Ogni giorno, abbiamo bisogno di duecento mattoni per tenere in piedi i nostri muri, così scendiamo di sotto, scalziamo duecento mattoni dai muri dei piani inferiori e li portiamo di sopra per poterli usare. Ogni giorno... ogni giorno scendiamo di sotto e togliamo duecento mattoni dai muri che tengono in piedi l'edificio in cui viviamo. Settantamila mattoni all'anno, anno dopo anno dopo anno.

Spero che sia evidente che questo non è un modo sostenibile di mantenere un edificio di mattoni. Un giorno prima o poi crollerà, e l'attico verrà giù insieme a tutto il resto.

Similmente, far estinguere duecento specie al giorno non è un modo sostenibile di mantenere una comunità vivente. Anche se in un certo senso siamo in cima a questa comunità, un giorno prima o poi crollerà e quando lo farà, essere in cima non ci aiuterà. Precipiteremo anche noi insieme a tutto il resto.

La situazione sarebbe diversa, naturalmente, se le duecento estinzioni al giorno fossero una cosa temporanea. Ma non lo sono. E il motivo è che, per quanto siamo intelligenti, non possiamo aumentare la quantità di biomassa che esiste su questo pianeta. Non possiamo aumentare la quantità di terra e d'acqua che sostiene la vita, e non possiamo aumentare la quantità di luce solare che irradia la terra e l'acqua. Possiamo diminuire la quantità di biomassa che esiste su questo pianeta – per esempio rendendo il suolo sterile o avvelenando l'acqua – ma non possiamo aumentarla.

Tutto quello che possiamo fare è spostare quella biomassa da un insieme di specie a un altro – ed è quello che stiamo facendo. Stiamo sistematicamente spostando la biomassa di specie che non ci interessano dentro specie che ci interessano: mucche, galline, grano, fagioli, pomodori, e così via. Stiamo sistematicamente distruggendo la biodiversità della comunità vivente per sostentare noi stessi, il che significa che stiamo sistematicamente distruggendo l'infrastruttura che ci mantiene in vita.

Come ho detto, secondo stime conservative, la nostra popolazione aumenterà fino a nove miliardi per la metà del secolo – e la gente accetta quest'inquietante informazione con molta calma. Nessuno urla. Nessuno sviene. La gente è tranquilla riguardo la nostra popolazione in espansione quanto lo è riguardo quelle duecento estinzioni quotidiane. Non vede alcun motivo di allarmarsi, perché crede fermamente che gli umani appartengano a un ordine di esistenza separato dal resto della comunità vivente.

Non capisce che il ritmo delle estinzioni aumenterà man mano che la nostra popolazione crescerà – e probabilmente in modo esponenziale. Questo perché quando rendiamo estinta una specie, non guadagniamo il 100 percento della sua biomassa. Una gran parte viene semplicemente persa, e va a contribuire alla desertificazione del pianeta. Per la metà del secolo, se la nostra popolazione sarà davvero arrivata a nove miliardi, il numero delle estinzioni sarà di mille o diecimila al giorno (il numero è incalcolabile, al momento).

Se esisteranno ancora persone qui fra duecento anni, allora sapranno che l'umanità non appartiene a un ordine di esistenza separato dal resto della comunità vivente. Lo sapranno con la stessa certezza con cui noi sappiamo che la Terra ruota intorno al sole. Posso fare questa previsione con sicurezza, perché se la gente continuerà a pensare che apparteniamo a un ordine di esistenza separato, allora non esisteranno più persone tra duecento anni.

Ciò che chiunque vorrebbe che potessi fare (e ciò che io stesso vorrei poter fare) è descrivere come le persone vivranno tra duecento anni – se ci saranno ancora persone. Tutto ciò che posso dirvi è come non vivranno: non vivranno come viviamo noi. Ma perché? Perché non posso dirvi come vivranno? La risposta è: perché nessuno può dirvelo.

Potete capire perché le cose stanno così se trasferite questa situazione nel Medioevo. Avreste anche potuto riuscire a convincere Ruggero Bacone che la gente avrebbe vissuto in modo molto diverso trecento anni dopo, ma come avrebbe potuto predire l'era delle esplorazioni, la ribellione contro l'oppressione feudale, la Rivoluzione Industriale, l'ascesa al potere di una borghesia capitalista, e così via? Aspettarsi una cosa simile sarebbe assurdo.

Si potrebbe dire che se il Medioevo fosse stato in grado di predire il Rinascimento, allora sarebbe stato il Rinascimento.

L'evoluzione sociale è intrinsecamente caotica – il che è un altro modo di dire intrinsecamente imprevedibile. Questo è vero anche in tempi relativamente stabili. Considerate il fatto che ogni agenzia di spionaggio del mondo venne colta di sorpresa dal crollo dell'Unione
Sovietica, che fino a pochi giorni prima era sembrata stabile quanto la Gran Bretagna o gli Stati Uniti. [NdT]

E se l'evoluzione sociale è caotica perfino in tempi stabili, allora sarà ancora più caotica nei prossimi tempi, quando le persone cominceranno a pensare in un nuovo modo o si estingueranno.

Naturalmente capisco perché la gente vuole avere una descrizione della vita sostenibile futura. Pensa che questo le permetterebbe di adottare quello stile di vita sostenibile ora, oggi stesso. Ma i cambiamenti sociali non avvengono in questo modo, non più dei cambiamenti tecnologici. Sarebbe stato inutile mostrare a Charles Babbage il progetto di un circuito o mostrare a Thomas Edison un transistor. Non avrebbero potuto fare nulla con quelle cose in quell'epoca – e noi non potremmo fare nulla oggi con l'immagine della vita fra cent'anni. Il futuro non è qualcosa che possa venire pianificato con centinaia di anni d'anticipo – o anche con dieci anni d'anticipo. Il Reich di Mille Anni di Adolf Hitler non è durato nemmeno mille settimane. Non è mai esistito un progetto per il futuro – e non esisterà mai.

Ciononostante, posso dirvi con completa sicurezza che qualcosa di straordinario avverrà nei prossimi due o tre decenni. La gente della vostra cultura capirà come vivere sostenibilmente – oppure no. In entrambi i casi, sarà sicuramente straordinario.

Il fatto che io non possa darvi una ricetta per il futuro non significa che voi siate solo inermi frammenti di sughero trasportati dalla corrente della storia. Ognuno di voi è all'incirca dove si trovava Galileo quando gli venne detto senza mezzi termini di chiudere il becco sul fatto che la Terra girasse intorno al sole. Per quanto riguardava i gentiluomini dell'Inquisizione Romana, il movimento della Terra intorno al sole era solo una bugia perversa che dovevano sopprimere – e potevano sopprimere. Ma mentre lasciava il proprio processo, Galileo fu udito mormorare: “Eppur si muove!” [NdT]

C'era in gioco sorprendentemente poco in quella faccenda. Il futuro dell'umanità non dipendeva dalla distruzione dell'immagine medievale del sistema solare. Ma il futuro dell'umanità dipende dalla distruzione dell'immagine medievale della relazione dell'umanità col resto della comunità della vita.

Galileo non sapeva che un giorno la gente avrebbe dato per scontato i viaggi nello spazio, ma sapeva che un giorno avrebbero riconosciuto che la Terra gira intorno al sole. Noi non sappiamo come la gente vivrà qui tra duecento anni, ma sappiamo che se tra duecento anni la gente esisterà ancora, riconoscerà che siamo tanto parte della comunità vivente – e tanto dipendenti da essa – quanto lucertole, farfalle, squali, lombrichi, tassi o alberi di banana.

La gente non vuole le solite cose. Eppure, stranamente, quando mi chiede che cosa salverà il mondo, vuole ascoltare le solite cose – qualcosa di familiare, qualcosa di riconoscibile. Vuole ascoltare di rivolte, anarchia o leggi più severe. Ma nessuna di queste cose ci salverà – vorrei che potessero. Quello che dobbiamo avere – e niente di meno – è un intero mondo pieno di persone con menti cambiate. Scienziati con menti cambiate, industriali con menti cambiate, insegnanti con menti cambiate, politici con menti cambiate – anche se loro saranno gli ultimi, naturalmente. E questo è il motivo per cui non possiamo aspettare che risolvano il problema o che ci guidino in una nuova era. Le loro menti non cambieranno finché non cambieranno quelle dei loro costituenti. Gorbachev non ha creato menti cambiate; menti cambiate hanno creato Gorbachev.

Cambiare le menti delle persone è qualcosa che ognuno di noi può fare, ovunque siamo, chiunque siamo, qualunque tipo di lavoro svolgiamo. Cambiare menti può non sembrare una sfida molto drammatica o eccitante, ma è la sfida da cui dipende il futuro umano.

E' la sfida da cui dipende il vostro futuro.

Daniel Quinn.

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Le altre opere di Daniel Quinn sono disponibili in italiano nel sito:
http://NuovaRivoluzioneTribale.uphero.com con quasi 100 FAQ a riguardo.

Alcune fonti sull'estinzione di massa che stiamo provocando:

https://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=1028
http://wwf.panda.org/about_our_earth/biodiversity/biodiversity/
http://www.guardian.co.uk/environment/2010/mar/07/extinction-species-evolve
http://www.independent.co.uk/environment/worlds-sixth-mass-extinction-may-be-underway--study-2234388.html
http://www.livescience.com/96-biodiversity-declining-unprecedented-rate.html
http://www.pbs.org/wgbh/evolution/library/03/2/l_032_04.html

In questa pagina, sono raccolte centinaia di altre fonti:
http://www.mysterium.com/extinction.html
Copia cache:
http://www.freezepage.com/1350086505AQASTOFYPJ

Buffo che le discussioni sulla crisi ecologica si concentrino sempre sulla scarsità di combustibili fossili e sul riscaldamento globale, ignorando questo aspetto.


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Affus
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Il pianeta terra può ospitare in scioltezza dai 100 miliardi a 1000 miliardi di persone, ma non mettiamo limiti alla Provvidenza .... Il problema è che ci sono troppi nemici dell' uomo e della ragione che non ci arrivano , persone negative che odiano il pianeta e l' umanità che vorrebbero sfruttare solo per pochi di loro . Sono persone feticiste che hanno fatto della natura un idolo da venerare e idolatrare e non da usare al servizio dell' umanità e del bene comune dei popoli . Poi non vedono un progetto ben preciso . San Francesco vedeva nella natura un ordine , una perfezione , un intelligenza superiore non una cosa da adorare e venerare come hanno fatto i suoi frati . Si tratta anche di non fare razzismo tra prodotto e prodotto della natura ,tra natura e natura . Ad esempio il metano è pure lui un prodotto della natura da usare e non è un figlio di puttana da odiare perchè viene estratto dalle multinazionali . Figlie di puttana sono piuttosto le pale eoliche che ci vengo appioppate per mantenere i disoccupati e inondare di cemento le nostre terre col ricatto che l'alternativa sarebbe il nucleare !!! Ebbene diciamocelo, il petrolio non è figlio di puttana , è un prodotto della natura pure lui e come tutte le cose della natura , bisogna farne buon uso in modo che tutti ne beneficino . Il giansenismo, il manicheismo che fa separazione tra prodotti buoni e cattivi,tra animaili e animali ,ma che vede nell uomo un cattivo che distrugge , il feticismo stesso che venera la natura , sono atteggiamenti settari nocivi all' umanità , con questi si che bisognerebbe fare una selezione naturale per avere una umanità più matura e responsabile eticamente.


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nrt-ita
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Dire che la Terra possa sostentare "in scioltezza" dai 100 ai 1000 miliardi di persone significa fare atto di fede e negare la realtà e i dati a nostra disposizione che dimostrano che perfino la popolazione attuale di 7 miliardi è eccessiva.

Alcuni di questi dati:

1) Come detto, il fatto che le attività umane stiano facendo estinguere decine o centinaia di specie al giorno a ritmi troppo elevati perché l'evoluzione possa rimpiazzarle, tanto che si parla di "estinzione di massa" (le fonti le ho inserite alla fine del mio primo post).
Ecco perché questo è un problema che di questo passo ci farà estinguere, fate attenzione:
Niente specie = niente ecosistemi, che di specie sono composti = niente servizi che gli ecosistemi ci danno, ossia fornitura di cibo, aria pulita e acqua potabile di cui NECESSITIAMO per vivere e che non possiamo produrre artificialmente, quindi = niente esseri umani (oltre a milioni di altre specie).
E' molto semplice.

2) Il fatto che l'impronta ecologica umana globale è ormai del 50% eccessiva, ossia che in un anno usiamo il 50% delle risorse in più di quelle che il pianeta può rigenerare. (fonte) E non si parla solo di risorse energetiche, ma anche di terreno fertile, di acqua potabile e di aria pulita (tutte cose in continuo calo) oltre che di forme di vita.

Questi dati DIMOSTRANO che la popolazione attuale è già insostenibile e quindi destinata a provocare un crollo ecologico (insostenibile significa proprio questo).

Se perfino la popolazione attuale di 7 miliardi è insostenibile, come si può affermare che 100 o 1000 miliardi di persone potrebbero vivere su questo pianeta "in scioltezza"?? Su che dati ci si basa per fare un'affermazione così sconcertante, perentoria e contraddetta da tutte le ricerche ecologiche (oltre che dalla logica, visto che un sistema che consuma sempre di più delle risorse limitate prima o poi non può che crollare)?

Certo, abbassando i consumi (e quindi l'impatto ecologico) delle nazioni più ricche, logicamente più gente potrebbe vivere sul pianeta. Ma anche in quel caso non saremmo fuori pericolo: la nostra popolazione continuerebbe comunque ad aumentare come sta facendo ora (al ritmo di 77 milioni di persone in più all'anno - fonte), quindi sarebbe solo questione di tempo prima di ritrovarci di nuovo a consumare troppe risorse ambientali per sostentarci.

Se ci fossero decine o centinaia di miliardi di esseri umani, solo la produzione alimentare basterebbe a far crollare gli ecosistemi, dato che una popolazione sempre maggiore richiede sempre più cibo, e produrre sempre più cibo significa disboscare sempre più aree selvagge e distruggere sempre più ecosistemi per convertirli in campi coltivati. (L'agricoltura è una delle attività ecologicamente più distruttive della storia del mondo, questo non è un mistero per nessuno.)

Etichettare chiunque metta in guardia su questi dati di fatto come "cultori della morte" o "odiatori dell'umanità" significa non aver capito di che si sta parlando e non ragionare lucidamente.

Qua non è questione di essere animalisti o di ritenere piante e animali migliori degli umani (cosa che personalmente di sicuro non faccio). Qua è questione di salvare la nostra specie. Siamo NOI quelli in pericolo (oltre a milioni di altre specie), dato che senza le altre specie non possiamo vivere.

E "ridurre la popolazione" non è affatto necessariamente sinonimo di NWO, di sterminio di massa, di carestie o di pulizia etnica per ammazzare neri, marroni e gialli e conservare solo i bianchi, come spiegato qui.)
Chi lo pensa non conosce l'aspetto scientifico dell'argomento, non ne capisce la vera gravità (e pensa che possiamo andare avanti così senza bisogno di calare di numero) e nel tentativo di non farsi ingannare da un tipo di propaganda se n'è bevuto un altro liscio come l'olio. Ovviamente senza accorgersene e quindi credendosi "più furbo" degli altri.

I "nemici dell'uomo e della ragione che non ci arrivano" forse sono altrove.


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Affus
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Dire che la Terra possa sostentare "in scioltezza" dai 100 ai 1000 miliardi di persone significa fare atto di fede e negare la realtà e i dati a nostra disposizione che dimostrano che perfino la popolazione attuale di 7 miliardi è eccessiva.

Alcuni di questi dati:

1) Come detto, il fatto che le attività umane stiano facendo estinguere decine o centinaia di specie al giorno a ritmi troppo elevati perché l'evoluzione possa rimpiazzarle, tanto che si parla di "estinzione di massa" (le fonti le ho inserite alla fine del mio primo post).
Ecco perché questo è un problema che di questo passo ci farà estinguere, fate attenzione:
Niente specie = niente ecosistemi, che di specie sono composti = niente servizi che gli ecosistemi ci danno, ossia fornitura di cibo, aria pulita e acqua potabile di cui NECESSITIAMO per vivere e che non possiamo produrre artificialmente, quindi = niente esseri umani (oltre a milioni di altre specie).
E' molto semplice.

2) Il fatto che l'impronta ecologica umana globale è ormai del 50% eccessiva, ossia che in un anno usiamo il 50% delle risorse in più di quelle che il pianeta può rigenerare. (fonte) E non si parla solo di risorse energetiche, ma anche di terreno fertile, di acqua potabile e di aria pulita (tutte cose in continuo calo) oltre che di forme di vita.

Questi dati DIMOSTRANO che la popolazione attuale è già insostenibile e quindi destinata a provocare un crollo ecologico (insostenibile significa proprio questo).

Se perfino la popolazione attuale di 7 miliardi è insostenibile, come si può affermare che 100 o 1000 miliardi di persone potrebbero vivere su questo pianeta "in scioltezza"?? Su che dati ci si basa per fare un'affermazione così sconcertante, perentoria e contraddetta da tutte le ricerche ecologiche (oltre che dalla logica, visto che un sistema che consuma sempre di più delle risorse limitate prima o poi non può che crollare)?

Certo, abbassando i consumi (e quindi l'impatto ecologico) delle nazioni più ricche, logicamente più gente potrebbe vivere sul pianeta. Ma anche in quel caso non saremmo fuori pericolo: la nostra popolazione continuerebbe comunque ad aumentare come sta facendo ora (al ritmo di 77 milioni di persone in più all'anno - fonte), quindi sarebbe solo questione di tempo prima di ritrovarci di nuovo a consumare troppe risorse ambientali per sostentarci.

Se ci fossero decine o centinaia di miliardi di esseri umani, solo la produzione alimentare basterebbe a far crollare gli ecosistemi, dato che una popolazione sempre maggiore richiede sempre più cibo, e produrre sempre più cibo significa disboscare sempre più aree selvagge e distruggere sempre più ecosistemi per convertirli in campi coltivati. (L'agricoltura è una delle attività ecologicamente più distruttive della storia del mondo, questo non è un mistero per nessuno.)

Etichettare chiunque metta in guardia su questi dati di fatto come "cultori della morte" o "odiatori dell'umanità" significa non aver capito di che si sta parlando e non ragionare lucidamente.

Qua non è questione di essere animalisti o di ritenere piante e animali migliori degli umani (cosa che personalmente di sicuro non faccio). Qua è questione di salvare la nostra specie. Siamo NOI quelli in pericolo (oltre a milioni di altre specie), dato che senza le altre specie non possiamo vivere.

E "ridurre la popolazione" non è affatto necessariamente sinonimo di NWO, di sterminio di massa, di carestie o di pulizia etnica per ammazzare neri, marroni e gialli e conservare solo i bianchi, come spiegato qui.)
Chi lo pensa non conosce l'aspetto scientifico dell'argomento, non ne capisce la vera gravità (e pensa che possiamo andare avanti così senza bisogno di calare di numero) e nel tentativo di non farsi ingannare da un tipo di propaganda se n'è bevuto un altro liscio come l'olio. Ovviamente senza accorgersene e quindi credendosi "più furbo" degli altri.

I "nemici dell'uomo e della ragione che non ci arrivano" forse sono altrove.

non è onesto ,ma è profondamento disonesto contare le risorse naturali attuali e questi numeri riferirli a una ipotetica popolazione del domani . Quando produceva un ettaro di terra ai tempi di mussolini ,dimmi ? produceva un terzo di quello attuale !!! ed eravamo appena 30 milioni,adesso produce il doppio !!!! Anzi si produce fin troppo che dobbiamo buttare gli alimenti per non far saltare i prezzi !! ma vergognati tu e quell 'infatuato jenky!!!
Lo sai che in africa ,un intero continente se producesse potrebbe sfamare 100 volte gli abitanti della terra ? E' la giustizia, è l'struzione che manca !! Lo sai che la scienza potrebbe riservarci scoperte energetiche che nemmeo ti sogni ? lo sai che il Brasile galleggia su una piattaforma di petrolio ? ma finitela con questi discorsi manicheisti, gia 50 anni fa i verdi in germania ci hano fratturato i zebedei .ciao


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Affus
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e non si devono distruggere le foreste per fornire carta alle riunioni inutili


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nrt-ita
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Quello che è disonesto è IGNORARE dati così inequivocabili e allarmanti con la (ridicola) motivazione che un giorno la scienza potrebbe trovare delle scoperte energetiche inimmaginabili, che siamo pieni di petrolio da sfruttare, che se l'Africa venisse coltivata potrebbe sfamare miliardi di miliardi, ecc. ecc.

Il che oltretutto dimostra che non hai letto nessuno dei miei due post, o che non li hai capiti.

Ho già detto che non bisogna considerare solo l'aspetto energetico della crisi ecologica, ma anche e soprattutto quello ECOSISTEMICO. Il fatto che stiamo spazzando via centinaia di specie al giorno significa che stiamo vivendo in un modo che ci condurrà SICURAMENTE all'estinzione. E' solo questione di tempo.

Domani potremmo anche trovare riserve infinite di petrolio o addirittura inventare energia gratis e pulita per tutto il mondo, NON SERVIREBBE A NIENTE. Rimarremmo comunque diretti verso una sicura estinzione a causa del ritmo folle con cui stiamo distruggendo la biodiversità del pianeta.

Niente specie = niente ecosistemi = niente cibo, acqua e aria = niente umani.
Non so come metterla più semplicemente di così.

E dato che questa estinzione di massa non viene prodotta per errore o per tecnologie insufficienti ma per un semplicissimo fatto fisico (la biomassa del pianeta è LIMITATA, quindi se vogliamo aumentare la biomassa umana dobbiamo per forza ridurre quella animale e vegetale), questo problema non si risolverà finché non la smetteremo di aumentare costantemente di numero e di consumare sempre più risorse ambientali.

Ripeto: finché non la smetteremo di aumentare costantemente di numero e di consumare sempre più risorse ambientali, rimarremo condannati a estinguerci. A prescindere da riscaldamento globale, petrolio, energia pulita, e roba varia. E' questione di semplice LOGICA.

Le risorse ambientali di cui preoccuparci, ripeto, non sono SOLO energetiche, ma anche di terreno fertile (e quindi di capacità alimentare), di acqua potabile e di aria pulita.

Sì, oggi la produzione alimentare è aumentata enormemente, grazie agli sviluppi tecnologici della Rivoluzione Verde. Un ettaro di terra produce il doppio rispetto a 80 anni fa. Ma dato che anche il ritmo di erosione dei terreni fertili è aumentato di pari passo (vedi i ritmi sconcertanti a cui avanzano desertificazione ed erosione del suolo in tutto il mondo), questo non rappresenta affatto una soluzione. E' solo un aumento di produzione TEMPORANEO che come conseguenza avrà di esaurire i terreni fertili molto più rapidamente. Superficialmente sembra una buona cosa, in realtà non lo è affatto. Ha solo accelerato il disastro.

Sperare, come fai tu, che la tecnologia un giorno ci permetterà di aumentare ulteriormente la produttività alimentare è assurdo per due motivi:

1) Il fatto che stiamo erodendo il suolo fertile a questi ritmi in tutto il mondo vuol dire che siamo GIA' in grado di sfruttare al massimo il terreno, altrimenti non si esaurirebbe, quindi imparare a sfruttarlo ancora di più non è FISICAMENTE possibile. La quantità di nutrienti nel terreno è limitata.

2) Anche se domani scoprissimo come sfamare 1000 triliardi di persone, in ogni caso se non fermiamo l'estinzione di massa che stiamo portando avanti ci ritroveremo nel bel mezzo di un collasso ecologico, e le catene alimentari che ci permettono di produrre cibo scomparirebbero insieme a tutte le altre catene alimentari per noi "inutili". Quindi non scamperemmo all'estinzione nemmeno se per miracolo riuscissimo a produrre cento tonnellate di grano in un centimetro cubo di terreno.

Lo sai che in africa ,un intero continente se producesse potrebbe sfamare 100 volte gli abitanti della terra ?

Primo: c'è un motivo se non produce tanto. Clima inadatto e desertificazione sempre maggiore (sai di quanto si estende il sahara ogni anno?), impediscono di produrre oltre un certo limite. Immaginare che l'intera Africa sia composta di terreno fertile e goda di clima temperato non ha senso e non è onesto, perché non lo è e non lo sarà mai.
Secondo: produrre una certa quantità di cibo è una cosa. Produrla SOSTENIBILMENTE, in modo da poter continuare a farlo indefinitamente e nutrire tutti per sempre, è un'altra. Noi non stiamo producendo sostenibilmente, in modo equilibrato, stiamo bruciando tutte le capacità produttive del suolo subito, cosicché in futuro non rimarrà niente. Come dimostra il fatto che per produrre tutto il cibo che serve per nutrire 7 miliardi di persone stiamo perdendo migliaia di chilometri quadrati di terreno fertile all'anno. (fonte)

Bastano 7 miliardi di persone per causare danni simili alla biodiversità, al suolo fertile, all'acqua potabile e all'aria pulita. Ma secondo te potremmo essere 100 o 1000 miliardi di persone senza nessun problema.

Tu parli per fede (non necessariamente religiosa, esiste anche la fede ideologica), quindi non VUOI capire.

Continua pure a non leggere né quello che scrivo io né quello che scrivono biologi ed ecologi, e rimani convinto che non ci sia nessun problema, che non siamo sovrappopolati, che tutte le ricerche mentono e che dobbiamo continuare così perché Dio, Marx o chissà chi l'hanno detto.

Puoi portare il cavallo alla fonte, ma non puoi impedirgli di ignorarla e di continuare a bere il proprio piscio.


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Affus
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Quello che è disonesto è IGNORARE dati così inequivocabili e allarmanti con la (ridicola) motivazione che un giorno la scienza potrebbe trovare delle scoperte energetiche inimmaginabili, che siamo pieni di petrolio da sfruttare, che se l'Africa venisse coltivata potrebbe sfamare miliardi di miliardi, ecc. ecc.

Il che oltretutto dimostra che non hai letto nessuno dei miei due post, o che non li hai capiti.

Ho già detto che non bisogna considerare solo l'aspetto energetico della crisi ecologica, ma anche e soprattutto quello ECOSISTEMICO. Il fatto che stiamo spazzando via centinaia di specie al giorno significa che stiamo vivendo in un modo che ci condurrà SICURAMENTE all'estinzione. E' solo questione di tempo.

Domani potremmo anche trovare riserve infinite di petrolio o addirittura inventare energia gratis e pulita per tutto il mondo, NON SERVIREBBE A NIENTE. Rimarremmo comunque diretti verso una sicura estinzione a causa del ritmo folle con cui stiamo distruggendo la biodiversità del pianeta.

Niente specie = niente ecosistemi = niente cibo, acqua e aria = niente umani.
Non so come metterla più semplicemente di così.

E dato che questa estinzione di massa non viene prodotta per errore o per tecnologie insufficienti ma per un semplicissimo fatto fisico (la biomassa del pianeta è LIMITATA, quindi se vogliamo aumentare la biomassa umana dobbiamo per forza ridurre quella animale e vegetale), questo problema non si risolverà finché non la smetteremo di aumentare costantemente di numero e di consumare sempre più risorse ambientali.

Ripeto: finché non la smetteremo di aumentare costantemente di numero e di consumare sempre più risorse ambientali, rimarremo condannati a estinguerci. A prescindere da riscaldamento globale, petrolio, energia pulita, e roba varia. E' questione di semplice LOGICA.

Le risorse ambientali di cui preoccuparci, ripeto, non sono SOLO energetiche, ma anche di terreno fertile (e quindi di capacità alimentare), di acqua potabile e di aria pulita.

Sì, oggi la produzione alimentare è aumentata enormemente, grazie agli sviluppi tecnologici della Rivoluzione Verde. Un ettaro di terra produce il doppio rispetto a 80 anni fa. Ma dato che anche il ritmo di erosione dei terreni fertili è aumentato di pari passo (vedi i ritmi sconcertanti a cui avanzano desertificazione ed erosione del suolo in tutto il mondo), questo non rappresenta affatto una soluzione. E' solo un aumento di produzione TEMPORANEO che come conseguenza avrà di esaurire i terreni fertili molto più rapidamente. Superficialmente sembra una buona cosa, in realtà non lo è affatto. Ha solo accelerato il disastro.

Sperare, come fai tu, che la tecnologia un giorno ci permetterà di aumentare ulteriormente la produttività alimentare è assurdo per due motivi:

1) Il fatto che stiamo erodendo il suolo fertile a questi ritmi in tutto il mondo vuol dire che siamo GIA' in grado di sfruttare al massimo il terreno, altrimenti non si esaurirebbe, quindi imparare a sfruttarlo ancora di più non è FISICAMENTE possibile. La quantità di nutrienti nel terreno è limitata.

2) Anche se domani scoprissimo come sfamare 1000 triliardi di persone, in ogni caso se non fermiamo l'estinzione di massa che stiamo portando avanti ci ritroveremo nel bel mezzo di un collasso ecologico, e le catene alimentari che ci permettono di produrre cibo scomparirebbero insieme a tutte le altre catene alimentari per noi "inutili". Quindi non scamperemmo all'estinzione nemmeno se per miracolo riuscissimo a produrre cento tonnellate di grano in un centimetro cubo di terreno.

Lo sai che in africa ,un intero continente se producesse potrebbe sfamare 100 volte gli abitanti della terra ?

Primo: c'è un motivo se non produce tanto. Clima inadatto e desertificazione sempre maggiore (sai di quanto si estende il sahara ogni anno?), impediscono di produrre oltre un certo limite. Immaginare che l'intera Africa sia composta di terreno fertile e goda di clima temperato non ha senso e non è onesto, perché non lo è e non lo sarà mai.
Secondo: produrre una certa quantità di cibo è una cosa. Produrla SOSTENIBILMENTE, in modo da poter continuare a farlo indefinitamente e nutrire tutti per sempre, è un'altra. Noi non stiamo producendo sostenibilmente, in modo equilibrato, stiamo bruciando tutte le capacità produttive del suolo subito, cosicché in futuro non rimarrà niente. Come dimostra il fatto che per produrre tutto il cibo che serve per nutrire 7 miliardi di persone stiamo perdendo migliaia di chilometri quadrati di terreno fertile all'anno. (fonte)

Bastano 7 miliardi di persone per causare danni simili alla biodiversità, al suolo fertile, all'acqua potabile e all'aria pulita. Ma secondo te potremmo essere 100 o 1000 miliardi di persone senza nessun problema.

Tu parli per fede (non necessariamente religiosa, esiste anche la fede ideologica), quindi non VUOI capire.

Continua pure a non leggere né quello che scrivo io né quello che scrivono biologi ed ecologi, e rimani convinto che non ci sia nessun problema, che non siamo sovrappopolati, che tutte le ricerche mentono e che dobbiamo continuare così perché Dio, Marx o chissà chi l'hanno detto.

Puoi portare il cavallo alla fonte, ma non puoi impedirgli di ignorarla e di continuare a bere il proprio piscio.

il sovranumero ti crea incubi notturni, a me no .
se in africa ,un pezzo di terra non coltivato invece di concimarlo e ararlo un uomo e una donna soltanto , ci fosero mille uomini inseme , non ci sarebbe piu la fame . però se dove abiti tu , invece di disboscare , ci avessero lasciato i leoni e gli uccelli paduli, forse era meglio,forse saresti nato in africa in mezzo alla natura come piace a te . ti sarebbe piaciuto nascere su un atollo del pacifico ed appartenere a una tribu di carnivori ? Ci puoi sempre andare tanto si trova ancora un po di paesaggio da quelle parti .


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nrt-ita
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se in africa ,un pezzo di terra non coltivato invece di concimarlo e ararlo un uomo e una donna soltanto , ci fosero mille uomini inseme , non ci sarebbe piu la fame .

Idiozia tipica di chi non conosce il problema.

1) L'Africa sta già venendo sfruttata il più possibile. Non produce più di così perché il resto dei territori sono deserti o già erosi da decenni di agricoltura, oppure sono selve che vanno mantenute allo stato selvaggio. Non c'entra niente quanti contadini ci mandi, NON PUO' produrre di più.
Ma se anche si aumentasse la produzione di cibo o gli aiuti alimentari, in ogni caso la fame non scomparirebbe, perchè:

2) uno dei contributi più originali di Quinn è stato proprio svelare che aumentare la produzione di cibo peggiora la fame anziché risolverla.
Apparentemente sembra un controsenso, ma non è così.

Quegli aiuti alimentari non fanno che peggiorare la sovrappopolazione di quelle zone, aumentando il cibo disponibile e quindi producendo sempre più persone che si troveranno a vivere in una zona priva del cibo necessario per nutrirli adeguatamente. Grazie a questi aiuti, la fame non solo non scompare, ma addirittura peggiora sempre più.

Peter Rosset, direttore esecutivo dell'Institute for Food and Development Policy, nel suo libro "Lessons from the Green Revolution" ha affermato: “Se la storia della Rivoluzione Verde ci ha insegnato qualcosa, è che l'aumento della produzione di cibo è sempre accompagnato da un aumento della fame”.

Se anziché mantenere quelle popolazioni scollegate dalla capacità di sostentamento del proprio territorio le nazioni ricche smettessero di interferire, la popolazione di quelle zone calerebbe da sola, come avviene per ogni specie ogni volta che ci sono troppi individui per il cibo esistente. I membri più forti si approprierebbero delle poche risorse disponibili e sopravviverebbero, e i più deboli morirebbero. La popolazione continuerebbe a calare fino a raggiungere un numero abbastanza piccolo da poter essere sfamato con ciò che il proprio territorio produce autonomamente, e così la fame scomparirebbe.

Certo, farla scomparire in questo modo sarebbe un processo brutale, e le morti per fame sarebbero incalcolabili. Se si vuole evitare questa sgradevole conseguenza, si può adottare la soluzione della graduale diminuzione della produzione alimentare proposta da Quinn, che mira a risolvere il problema della fame senza far scoppiare conflitti per il cibo e senza causare carestie.

Per inciso: a creare la fame in Africa è stato proprio il fatto che noi civilizzati abbiamo fatto aumentare la sua produzione alimentare: le tecniche agricole che noi civilizzati ci siamo premurati di insegnare ai popoli primitivi africani hanno permesso loro inizialmente di ottenere più cibo di prima, e quindi di aumentare di numero, ma poi hanno impoverito ed eroso il suolo, che non ha più potuto produrre abbastanza cibo per sfamare tutte le persone che ormai esistevano. La popolazione è aumentata enormemente, e poi si è ritrovata senza mezzi di sostentamento stabili. Ed ecco che è nata la fame (che non è affatto esistita da sempre in Africa, ma è il risultato delle interferenze della nostra civiltà in un sistema che fino ad allora era stato stabile).

ti sarebbe piaciuto nascere su un atollo del pacifico ed appartenere a una tribu di carnivori ?

Altra stronzata tipica di chi non sa di che sta parlando. Nessuno qui sta proponendo di tornare INDIETRO e vivere di nuovo come i popoli tribali. Si sta proponendo di andare AVANTI. Di creare un modo di vivere NUOVO con i pregi di entrambi senza i difetti di nessuno dei due (tribale e civilizzato).

il sovranumero ti crea incubi notturni, a me no .

Perché tu sei pazzo, stupido o così indottrinato dalla PROPAGANDA della nostra civiltà da non vedere neanche l'evidenza. E' l'unica spiegazione.

I dati che ti ho fornito nelle risposte precedenti dimostrano con certezza che di questo passo ci estingueremo (basterebbero solo quelli sull'estinzione di massa attualmente in corso a dimostrarlo), ma a te la cosa non sembra grave, perché sei IPNOTIZZATO dalla propaganda della nostra civiltà, e quindi anche senza aver mai davvero studiato il problema sei convintissimo di stronzate come:

1) dobbiamo continuare a produrre sempre più cibo per sfamare gli affamati (in 40 anni che lo facciamo la fame non solo non è scomparsa ma è AUMENTATA incessantemente, ma ha perfettamente senso continuare con questa strategia senza cercarne di nuove, non è vero?)

2) c'è ancora spazio in abbondanza quindi non siamo sovrappopolati (e che importa se tutte le ricerche ecologiche dicono che consumiamo già il 50% di risorse in più di quello che potremmo e che stiamo devastando suolo, acqua e aria? Guarda quanto spazio libero c'è ancora! Certo, sono tutti deserti o ghiacciai incapaci di produrre un chicco di grano, ma vabbé... quello che conta è lo spazio fisico, non la capacità portante del territorio, non è vero? Perché gli umani non hanno bisogno di cibo, gli basta lo spazio in cui esistere. Geniale.)

3) la tecnologia ci salverà (certo, finora per ogni problema che ha risolto ne ha creati altri due, ma prima o poi sicuramente risolverà tutto e creerà un paradiso... basta avere FEDE. Nel frattempo, continuiamo a distruggere gli ecosistemi da cui dipendiamo.)

4) fame e sovrappopolazione non sono un problema BIOLOGICO ma sociale. Non dipendono dal fatto che la popolazione di qualunque specie cresce inevitabilmente al crescere della produzione di cibo, no, è una questione sociale e non biologica (e quindi va risolta con roba come maggiore educazione, maggiore tecnologia e stronzate varie che negli ultimi decenni hanno SEMPRE fallito e addirittura hanno fatto peggiorare le cose, ma questo non ha alcuna importanza e dobbiamo continuare lo stesso con questa strategia senza cercarne di migliori...)

5) chiunque si azzardi a mettere in discussione i DOGMI sopra elencati è un pazzo, o uno che vorrebbe vivere in caverne, o uno che odia l'umanità, o un razzista elitario che vuole sterminare tutti i non-bianchi, o un agente del NWO, ecc., e quindi va ignorato senza neanche stare a sentire che dice. Per carità, non ascoltatelo, non sia mai vi accorgiate che i dogmi della vostra cultura sono tutte stronzate!

PROPAGANDA. Niente di più.
Tanta gente è troppo occupata a ritenersi più furba degli altri per accorgersi di bersi una valanga di stronzate.

P.S.
Riguardo l'accusa di elitarismo e di NWO: la proposta di Quinn, tra le altre cose, propone di sostituire al tipo di ricchezza della nostra civiltà (che è materiale e cumulabile e quindi non può che causare divari tra ricchi e poveri) un altro tipo di ricchezza, basata sul supporto reciproco e quindi non cumulabile, immateriale e inesauribile.
Questo annienterebbe qualunque divario tra ricchi e poveri e farebbe perdere a chi è in cima ogni predominio. Non esattamente il genere di proposta che farebbero le elite folli del NWO...

P.P.S.
Noto inoltre che hai completamente IGNORATO la questione dell'estinzione di massa di origine umana che stiamo portando avanti ogni giorno, e il fatto che di questo passo ci porterà all'estinzione. Non hai neanche provato a smentirla o a discuterne. Però hai ribadito che non c'è motivo di preoccuparsi.
I miracoli dell'ipnosi culturale.

Maggiori informazioni (in caso tu sia stanco di parlare a vanvera): http://nuovarivoluzionetribale.uphero.com/faq.html


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Affus
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senti a me la cosa che importa è che non si estigua l 'uomo,anzi si moltiplichi e abiti la terra ....capito ? la specie uomo !dico ! che non è un nemico delle specie ma lo sono chi è nero di speranza e pessimista ,anzi manicheo.
Gia 50 anni fa i verdi con dati scientifici affermavano che avevamo 25 anni di tempo per cambiare ,poi ci saremmo estinti e lo dicevano con dati scientifici, cioè con la scienza darwiniana del cavolo!!!!
con quelle teorie dove voi ve la cantate e ve la suonate ,fatevi delle pugnette che nessuno vi cred piu !!!
segure le vostre teorie significa estinguersi veramente , oltre che distruggersi. Perchè hai evitato di dire che l uomo senza giustizia non può abitare la terra e si autodistrugge ?


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nrt-ita
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senti a me la cosa che importa è che non si estigua l 'uomo,anzi si moltiplichi e abiti la terra ....capito ?

Certo. Quello che non ha capito sei te: anche lo scopo di chi mette in guardia sui danni catastrofici che la sovrappopolazione sta causando e causerà in futuro è di evitare l'estinzione dell'uomo.
Ti ho già detto di leggere queste FAQ: http://nuovarivoluzionetribale.uphero.com/faq.html , ma a te di capire di che stai parlando a quanto pare non frega nulla.

la specie uomo !dico ! che non è un nemico delle specie ma lo sono chi è nero di speranza e pessimista ,anzi manicheo.

Chi fa notare dei semplici DATI DI FATTO non è pessimista, semplicemente non è un coglione che scambia la cecità volontaria per "ottimismo".
Se ti trovi in un edificio in fiamme e qualcuno ti indica il fuoco e ti dice che bisogna spegnerlo altrimenti morirete, quello non è pessimista. E se lo ignori e gli dici che bisogna avere speranza e ottimismo, tu non sei ottimista, sei un coglione.
Inoltre, ripeto: leggiti le FAQ. Viene detto chiaro e tondo che la specie umana non è affatto nociva, e che a essere nociva è SOLO la nostra cultura.
Ma a te di capire il punto di vista opposto fotte una sega, vero? Finché puoi pontificare e crederti il paladino della giustizia che combatte contro i fanatici, sei contento.
Imbecille.

Gia 50 anni fa i verdi con dati scientifici affermavano che avevamo 25 anni di tempo per cambiare ,poi ci saremmo estinti e lo dicevano con dati scientifici, cioè con la scienza darwiniana del cavolo!!!!

Ah, ecco il problema. Sei uno di quelli che rifiuta la scienza e parla solo ed esclusivamente per fede religiosa, fregandosene del fatto che la realtà la contraddica e la smentisca inequivocabilmente.
Potevi dirlo subito che eri un fanatico religioso, almeno risparmiavo tempo.

E riguardo le previsioni:

1) Riguardano il punto di non ritorno, ossia il punto oltre il quale la distruzione comincia ad autoalimentarsi e peggiorare sempre di più e non c'è più modo di fermarla neanche smettendo ogni attività distruttiva dell'ambiente, non riguardano l'estinzione umana in sè, che potrebbe avvenire dopo decenni da quel punto. Quindi non si può dire se si sono avverate o no.

2) Se anche quelle prime previsioni fossero sbagliate, questo non vuol dire che non ci estingueremo, di questo passo. Il modo in cui vive la nostra civiltà è LOGICAMENTE destinato a estinguersi, dato che distrugge a ritmi sempre più rapidi risorse non rinnovabili (specie, terreno fertile, ecc.). E' una questione di LOGICA. Potranno volerci anni o decenni in più di quanto stimato in prima istanza, ma alla fine succederà sicuramente.

Se ti trovi in un edificio in fiamme, i pompieri ti dicono di uscire di lì perché in 5 minuti il fuoco arriverà anche nella tua stanza, e dopo 6 minuti invece ancora non è arrivato, che fai? Dici: "I pompieri sono proprio dei fessi, avevano detto 5 minuti e invece ne sono passati 6 e sono ancora vivo, quindi non serve che esca di qui"?

Oddio, tu potresti anche pensarla, una cosa del genere.

segure le vostre teorie significa estinguersi veramente

Indicare dei dati di fatto e la loro unica conclusione logica non significa inventarsi teorie. So che questi paroloni (logica, teorie) ti spaventano, ma fai uno sforzo. Se un sistema presenta risorse limitate e che si rinnovano molto lentamente, e quelle risorse vengono distrutte molto rapidamente, qual è l'unica conclusione logica?

Io eviterei di cianciare di "teorie" che neanche esistono (e che se esistessero, tu non proveresti nemmeno a esaminare). Tantovale scriverti "coglione" in fronte, a questo punto.

Perchè hai evitato di dire che l uomo senza giustizia non può abitare la terra e si autodistrugge ?

Se l'iscrizione te la pago io, ci vai alle elementari, così magari impari a esprimerti e si capisce che cazzo cerchi di dire?

Mi pare di capire, comunque, che tu stia parlando di giustizia morale, non solo di tribunali e carceri (che abbiamo già) e che tu stia dicendo che se non diventiamo tutti più buoni, giusti e retti e non raddrizziamo tutti i torti di questo mondo, ci estingueremo.
Colossale puttanata, per vari motivi:

1) richiede un cambiamento della natura umana, cosa che non avverrà mai. In secoli o millenni di prediche sul diventare tutti più buoni, la situazione non solo non è migliorata, ma ha continuato a peggiorare. Continuare a sperare in questa soluzione non significa essere ottimisti, significa essere ottusi e idioti.

2) ti permette di non fare niente e di aspettare un miracoloso cambiamento della natura umana che non avverrà mai, e nel frattempo pontificare e sentirti tanto superiore a tutti. Quindi pure pigro, oltre che idiota.

3) essere ingiusti tra di noi non ci porterà all'autodistruzione. Potremmo anche ucciderci, stuprarci, sfruttarci e rapinarci a vicenda tutto il giorno, cosa che in effetti stiamo facendo, comunque la nostra specie non si estinguerebbe.
Il motivo per cui si estinguerà è che continuiamo ad aumentare di numero a ritmi assurdi (77 milioni di persone all'anno), e di conseguenza continuiamo a distruggere sempre più e sempre più rapidamente l'ambiente da cui DIPENDIAMO per sopravvivere. Di questo passo, è solo LOGICO che finiremo per far crollare gli ecosistemi da cui dipendiamo, e quindi per autoeliminarci.

Ecco perché anziché predicare che dobbiamo diventare tutti più buoni, preferisco mettere in guardia sui danni ecologici che stiamo causando col nostro modo di vivere e sulle inevitabili conseguenze catastrofiche che avranno, a lungo andare.


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mincuo
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Io non me ne intendo molto, quindi mi informerò, certo poteva anche mettere un link su queste 200 specie che si estinguono ogni giorno o dire un pò quali intanto. Che poi fanno 73.000 specie all'anno, e se prendi 10 anni fanno 730.000. Insomma, mica poche.
Ripeto non ne so molto e mi informerò.

Speriamo solo che questo qui non sia come in storia dove è un analfabeta completo.
Ad esempio:
-Tolomeo e decine di altri prima di lui avevano ipotizzato la terra che girava intorno al sole, e lo stesso Tolomeo scrisse nella prima pagina del suo trattato che per lui quell'ipotesi era perfettamente possibile.
Lui preferiva l'altra (la terra ferma) per via del centro di attrazione come ipotizzavano al tempo, cioè una ragione scientifica (per le conoscenze dell'epoca) e non per credulità.
In sostanza che l'uomo o gli animali stessero attaccati alla terra gli funzionava se la terra era il centro di attrazione, ma non se lo fosse stato il sole, perchè in quel caso avrebbero dovuto essere attratti verso il sole.
Si può biasimarlo perchè non aveva capito ancora le varie gravità dei pianeti, e pensasse a un centro di attrazione di tutto, ma non perchè fosse un bigotto.
-Nel medioevo le idee si discutevano eccome, la cesura che fa è da bambini di quinta elementare. In ogni epoca si discutono le idee se no non verrebbe neanche la successiva, che è sempre frutto di un maturare di idee precedenti.
-Galileo non disse mai "eppur si muove". Lo inventò un giornalista 200 anni dopo questo slogan.
-Il Reich Millenario di Hitler è un altro falso PSYOP che circola da sempre.

Speriamo che sia più accurato per le specie.


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nrt-ita
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Io non me ne intendo molto, quindi mi informerò, certo poteva anche mettere un link su queste 200 specie che si estinguono ogni giorno o dire un pò quali intanto. Che poi fanno 73.000 specie all'anno, e se prendi 10 anni fanno 730.000. Insomma, mica poche.
Ripeto non ne so molto e mi informerò.

...ho messo una caterva di link a riguardo alla fine del primo post, subito sotto al saggio, proprio per fornire delle fonti su questa estinzione di massa...
(Poi, che vuol dire che poteva dire QUALI specie si estinguono? Che vuoi, il nome esatto di ogni singola specie che si estingue ogni giorno?? Perché?)

Tolomeo e decine di altri prima di lui avevano ipotizzato la terra che girava intorno al sole, e lo stesso Tolomeo scrisse nella prima pagina del suo trattato che per lui quell'ipotesi era perfettamente possibile.

Il sistema tolemaico nella mente del pubblico generico è un sistema in cui la Terra è al centro e il sole le orbita attorno. Quinn voleva solo fare un esempio molto famoso e comprensibile di conoscenza apparentemente fondata e plausibile ma in realtà errata. Che senso ha andare a spulciare la filosofia tolemaica e obiettare su questo punto? Cerchiamo di non guardare il dito che indica la luna. L'argomento del saggio è ben altro.

Nel medioevo le idee si discutevano eccome, la cesura che fa è da bambini di quinta elementare. In ogni epoca si discutono le idee se no non verrebbe neanche la successiva, che è sempre frutto di un maturare di idee precedenti.

Infatti Quinn non ha detto che nel Medioevo le idee non si discutevano. Dice (a ragione) che all'epoca i criteri di valutazione delle idee erano ragionevolezza e autorità, anziché verificabilità e ripetitibilità, e che col metodo scientifico di oggi (fatto di esperimenti e verifiche) c'entravano poco.
Voleva indicare, insomma, come il nostro modo di considerare la ricerca scientifica è cambiato dal Medioevo a oggi. Di nuovo, guarda la luna, non il dito.

Galileo non disse mai "eppur si muove". Lo inventò un giornalista 200 anni dopo questo slogan.

Ma io che l'ho scritto a fare, subito dopo questa frase: [NdT] ??
Cosa l'ho scritto a fare?

Il Reich Millenario di Hitler è un altro falso PSYOP che circola da sempre.

Teoria che suona anche interessante, ma che con l'argomento di questo saggio (ossia, come stiamo procedendo all'autoeliminazione distruggendo gli ecosistemi da cui dipendiamo), non c'entra una fava, dato anche anche il Reich millenario era solo un esempio intercambiabile con innumerevoli altri.

Smettetela di guardare il dito, Cristo santo...


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shoona
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 201
 

Daniel Quinn considera questo saggio "una concisa espressione del messaggio fondamentale di tutti i miei libri".

Non so chi sia questo Quinn però da quel poco che leggo sono sostanzialmente in accordo con lui anche perché io quello stile di vita lo attuo sostanzialmente da tempo . Lo seguirò con più attenzione. Grazie per l'articolo.


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mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

Io non me ne intendo molto, quindi mi informerò, certo poteva anche mettere un link su queste 200 specie che si estinguono ogni giorno o dire un pò quali intanto. Che poi fanno 73.000 specie all'anno, e se prendi 10 anni fanno 730.000. Insomma, mica poche.
Ripeto non ne so molto e mi informerò.

...ho messo una caterva di link a riguardo alla fine del primo post, subito sotto al saggio, proprio per fornire delle fonti su questa estinzione di massa...
(Poi, che vuol dire che poteva dire QUALI specie si estinguono? Che vuoi, il nome esatto di ogni singola specie che si estingue ogni giorno?? Perché?)

Tolomeo e decine di altri prima di lui avevano ipotizzato la terra che girava intorno al sole, e lo stesso Tolomeo scrisse nella prima pagina del suo trattato che per lui quell'ipotesi era perfettamente possibile.

Il sistema tolemaico nella mente del pubblico generico è un sistema in cui la Terra è al centro e il sole le orbita attorno. Quinn voleva solo fare un esempio molto famoso e comprensibile di conoscenza apparentemente fondata e plausibile ma in realtà errata. Che senso ha andare a spulciare la filosofia tolemaica e obiettare su questo punto? Cerchiamo di non guardare il dito che indica la luna. L'argomento del saggio è ben altro.

Nel medioevo le idee si discutevano eccome, la cesura che fa è da bambini di quinta elementare. In ogni epoca si discutono le idee se no non verrebbe neanche la successiva, che è sempre frutto di un maturare di idee precedenti.

Infatti Quinn non ha detto che nel Medioevo le idee non si discutevano. Dice (a ragione) che all'epoca i criteri di valutazione delle idee erano ragionevolezza e autorità, anziché verificabilità e ripetitibilità, e che col metodo scientifico di oggi (fatto di esperimenti e verifiche) c'entravano poco.
Voleva indicare, insomma, come il nostro modo di considerare la ricerca scientifica è cambiato dal Medioevo a oggi. Di nuovo, guarda la luna, non il dito.

Galileo non disse mai "eppur si muove". Lo inventò un giornalista 200 anni dopo questo slogan.

Ma io che l'ho scritto a fare, subito dopo questa frase: [NdT] ??
Cosa l'ho scritto a fare?

Il Reich Millenario di Hitler è un altro falso PSYOP che circola da sempre.

Teoria che suona anche interessante, ma che con l'argomento di questo saggio (ossia, come stiamo procedendo all'autoeliminazione distruggendo gli ecosistemi da cui dipendiamo), non c'entra una fava, dato anche anche il Reich millenario era solo un esempio intercambiabile con innumerevoli altri.

Smettetela di guardare il dito, Cristo santo...

E chi guarda il dito? Io ho detto che dice della cazzate in storia. E questo è palese. Se poi secondo te si inventano le leggende e queste corroborano il "senso di un discorso" io non sono d'accordo, perchè posso inventare qualunque balla allora per "corroborare" il senso di ogni discorso.
Ma questa si chiama propaganda.
E questo poi vale anche per il metodo "scientifico" che nella vulgata è una scoperta improvvisa, e non esisteva niente nel Medioevo, ma non è vero, è un'evoluzione, e parziale. Esisteva. E il metodo scientifico non era solo per fisica o astronomia. Ma matematica, logica ecc...
Si tratta di ignoranza crassa frutto di storia divulgativa da quattro soldi, che fa delle separazioni per ragioni ideologiche oltre a raccontare un Medioevo (1000 anni, e sono almeno 4 i Medioevi) fasullo e di cartapesta.

Io le fonti le ho cercato un pò. E cercherò. Ma le fonti non sono il giornalista che ripete la stessa cosa che dice un altro giornalista che dice la stessa cosa che dice un altro giornalista ancora, citando qualcosa che poi non trovi. Di quel tipo di fonti, ad esempio che Gheddafi abbia bombardato 10.000 civili, ne trovavi a centinaia che concordavano tutti i giorni su tutte le TV radio. giornali ecc.
Peraltro era falso.

Io sono interessato a capire che vuol dire 200 specie al giorno morte.
1) Animali, o anche vegetali, o anche batteri, o pure virus.
Sono specie o sono sottospecie? ecc...
2) Se e quante ne nascono eventualmente di nuove.
3) Quante ne morivano prima, e nel caso quante ne nascevano prima.
30 o 50 anni fa o 100 anni fa.
4) E cioè quanto dipende o no dalla popolazione. Perchè per assurdo se ne sono sempre morte 180 tra animali insetti batteri vegetali ecc..ha un valore, se invece prima erano 0 o 10 allora ne ha un altro di valore.
Quindi lo vorrei sapere.
Non è il dito, è cercare di capire e in generale di non bersi la qualunque solo perchè la dice Tizio o Caio. Che magari ha un interesse, e non dico nel suo caso, ma talvolta capita....Io comunque sono abituato così.
Quindi troverò il catalogo preciso di quelle morte da questi studi. Lunghino immagino perchè fanno 73.000 in un solo anno. Non è che sono fissato o mi interessa imparare a memoria il nome, ma avranno pure un nome.
Se no uno mica può dire che sono morte "a naso" come metodo scientifico.
E sono pure interessato a sapere come si fa a dire "ogni giorno" "al mondo". Perchè allora ci sarà un sistema di osservazione scientifica imponente, in tutto il mondo, e giornaliero, costante, che registra, non solo ma è in grado di asserire che una specie, quella, quel giorno, e così ogni giorno, si è estinta, così capisco anche come fa a dirlo, perlustrando palmo a palmo?, e ognuno facendolo nella sua zona di osservazione e mandando tempestivamente i dati a un centro, e ognuno di queste migliaia (o milioni?)di osservatori concordando che quella specie, stesso nome e cognome, si è estinta nella sua zona.
E lo troverò allora questo, perchè mica è una cosetta da nulla.
E così capisco meglio come funziona. Sbagliato? Può darsi.
Sono gusti miei. Mica devono essere però i tuoi. Ognuno ha i suoi. A te è sufficiente che Daniel Quinn o Pinco Palla ti racconti la sua? Benissimo, ma questo non ti autorizza a dire che allora tu sei quello che guarda la luna e io il dito, e che sei il più furbo del reame, come non autorizzerebbe me a dire che sei un pò boccalone, e non l'ho mai detto infatti.
5) Come e dove si trova il consumo, dove cioè sono gli studi. Cerco infatti.

Mica però ho detto che questo signore mi è antipatico, ho detto che in storia è un semi-analfabeta, e confermo, e che quindi spero meglio nel resto.


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Mah...io ho approcci meno analitici.
Le specie in estinzione ogni anno sono 30.000 ma non e' importante il numero, quello che conta e' che viene detto che siamo sull'orlo di una serie di estinzioni senza precedenti almeno nell'era umana (viene paragonata a quella dei dinosauri).
Che c'e' da scoprire qui? E' perfettamente verosimile e coincide con la percezione che abbiamo tutti di un alterazione degli equilibri biologici

Ora uno non si puo' mettere a sviscerare a fondo pure questa questione e quindi si studia il linguaggio di chi scrive e con quello non ti sbagli mai
Per linguaggio intendo il tipo di sintassi, i vocaboli, il tentativo o meno di essere particolarmente persuasivo, l'enfasi, la ripetitivita' degli schemi, la spontaneita' o l'essere affettato etc etc

Nel caso di Quinn abbiamo il corrispondente di un Modigliani con qualche base in piu'; Modigliani magliaro, lui lamentoso. Entrambi affabulatori che non si peritano aqll'occorrenza di sparare balle su argomenti che hanno appena orecchiato.

Dov'e' che Quinn si dimostra irrimediabilmente vuoto di contenuti? Semplice: noi siamo in un'epoca diversa da tutte le altre, siamo a un bivio dove si prendera' una strada e almeno in uno dei due casi non si potra' mai piu' tornare indietro.
Una persona seria capisce una cosa prima di tutte e cioe' la coincidenza di una percezione di alterazione degli equilibri biologici con una percezione, meno precisa ma piu' inquietante, di alterazione degli equilibri sociali e della scala di valori. E qui ATTENZIONE: perche' e' la seconda che ha generato (nella coscienza comune e individuale) la prima e si ha il coraggio di parlare della prima solo perche' non si osa nemmeno guardare in faccia la seconda.

Quinn parla ancora di umanita' come di un grande gruppo umano; con qualche differenza certo ma con un destino e un'ontologia comune.
Non e' piu' cosi' e le differenze sociali stanno per cristallizzarsi in qualcosa di molto piu' radicale delle disuguaglianze fra classi come le abbiamo conosciute; questa sara' la tragedia "ecologica" non certo la possibilita' di una scomparsa della specie umana alla quale si oppone altrettanto ridicolmente una specie di sdolcinata palingenesi new wave (che lui chiama rinascimentale, ammesso che sappia cos'e'stato il rinascimento) nel senso del bello e del buono che sarebbe stata considerata infantile gia' negli anni sessanta. E anzi sono discorsi del genere e il fatto che vengano presi sul serio che mi fanno capire che il bivio lo abbiamo gia' ampiamente superato.

C'e' molto altro da dire ma lasciamo perdere...scrivo dell' a me ignoto signor Quinn perche' sto a 12000 km a est, perche' sono le 5 del mattino e sto con il fuso orario che non mi fa dormire e per di piu' sono quattro giorni che mangio praticamente lava fusa e napalm a colazione, pranzo e cena...in pratica sto superando una prova iniziatica...;)
Passo il tempo scrivendo dei massimi sistemi...


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