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Il pericolo della spirale ucraina: lo scatto del drago occidentale


GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2197
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Sarò telegrafico, per quanto mi riuscirà possibile.

Se quanto scrive Blodet (QUI) che molto spazio sta dedicando alla vicenda non verrà smentito, allora la conseguenza coerente è che: "Huston abbiamo un problema" (che potrebbe coinvolgerci direttamente).

GROSSO!

La questione è semplice: cosa ne farà Putin di quelle informazioni prese "sul campo"?

La reazione che potremmo leggere come un "disperato" tentativo di costruire immediatamente un immagine di propaganda "ad ogni costo" anti-putiniana e al contempo la censura serrata di tutti i media e di tutti i "pensieri contrari" che direttamente o indirettamente dicono qualcosa di favorevole alla azione di Putin per costruire quel "fronte del diniego" al semplice ragionamento che metta sotto lente critica la NATO o il fronte occidentale, un armamantario la cui "potenza di fuoco" abbiamo già visto all'opera in questi due anni per l'aspetto sanitario, insieme al cambio repentino della propaganda occidentale tutta insieme e compatta, ci suggerisce che il problema è percepito in modo molto serio.

MOLTO serio.

In pericolo è l'infrastruttura paramafiosa del WEF (evidentemente). Perché il materiale di cui potrebbe già disporre Putin potrebbe essere più che sufficiente per far saltare qualsiasi credibilità residua ha ancora questo regime agli occhi della massa rimasta inebetita dal tremendo bombardamento propagandistico. C'è il rischio di perdere troppo consenso.

Ovviamente anche l'ONU deve essere parte del teatrino e di qui lo sforzo immane di ottenere SUBITO la condanna NETTA e congiunta verso la Russia. Mi ricorda tanto la fretta che fu fatta per invadere l'Iraq pieno di armi di distruzione di massa.

Sta gente mente, mente sempre, mente con un abilità straordinaria. Ed è molto lesta a intendere il pericolo e agire di conseguenza. Come il Gatto e la Volpe.

Ma l'orso russo, messo che abbia ovviamente già a disposizione queste informazioni, non sembra per nulla ansioso di farle sapere al resto del Mondo, come dovrebbe dato che più aspetta, meno probabilità ci sono che possano uscire dalla Russia o essere bollate diversamente da "fake" indipendentemente dalla bontà delle prove cumulate.

Quindi o è falsa la notizia, ad esempio perché le informazioni non sono giudicate sufficienti o non è del tutto dimostrabile la loro fondatezza e quella che vediamo contro Putin è solo l'isteria dovuta al fatto che l'agenda ha trovato un nuovo motivo per proseguire la sua demolizione controllata delle economie non digitali, oppure la logica di Putin è quella di portare avanti indipendentemente da tutti i discorsi "pro-Trump" che inneggiano a una vicina "liberazione" dell'occidente dal cancro di Davos, solo la messa in sicurezza del territorio russo. Cioé a lui interessa unicamente instaurare un governo fantoccio in Ucraina e tenere la NATO a sufficiente distanza dai confini russi. In tal caso il materiale catturato viene utile come semplice mezzo di ricatto.

Questo significa che Putin ha effettivamente in mente di creare due zone di "libero scambio". Una occidentale e una orientale (sino-sovietica) con il medio-oriente in mezzo a fare da cuscinetto "ibrido". In altre parole, ci sarebbe metà del mondo che prosegue la sua attività di libero scambio in modo simile a come è accaduto in occidente negli ultimi settant'anni e uno occidentale che evolverà "isolato" da quest'ultima. Con quali conseguenze economiche "suicide" è un attimo intenderlo.

Ovviamente questo quadro non è accettabile per l'élite di Davos che (ricordo) ha una capacità di manovra pressoché assoluta in occidente ma è in crisi di credibilità. Quindi ha senso che sia cercata in ogni modo la "false-flag", cioè la provocazione abbastanza teatrale da sembrare verosimile con cui "convincere" l'opinione pubblica in massa che Putin sia davvero cattivo-cattivo e che va eliminato ad ogni costo.

Cioé che l'élite occidentale è davvero perversa-perversa e piuttosto che fare un passo indietro giocherà il tutto per tutto per salvarsi il culo e lo farà (come sempre giocando con il culo degli altri) cercando la nostra approvazione e dove non la otterrà farà strame, cioè come Assange, per ridurre la critica al silenzio.

Quindi arriverà all'opzione atomica. Che non essendo agibile direttamente come minaccia verso la Russia, dato che non ci sono i presupposti strategici (gli ordigni) sufficientemente vicini per un firs-strike, allora verrà fatta esplodere (anche manualmente?) per incolpare i russi che d'altronde hanno già usato quelle tattiche, ma lontano dai centri abitati e su obbiettivi esclusivamente militari.

Se è così dovrà essere una crisi nucleare e dovrà essere una esplosione in un centro abitato per fare il massacro più ripugnante che si possa concepire e dovrà essere messa in scena in modo che la colpa ricada sulla Russia. Poi la propaganda che avrà preparato il terreno in occidente per addossare la colpa a Putin (e non ai depravati che avevano tutto da guadagnarci) farà il resto e l'opzione nucleare a tutti i costi, che l'occidente potrà dire di aver voluto evitare fino all'ultimo "perché buono", sarà aperta. Con tutto ciò che ne consegue.

Di nuovo, se è così (ed io non lo so) ancora una volta, manipolati per bene, stiamo per regalare le sorti del nostro futuro al pegio del peggio dell'ingnoranza che l'umanità riesce a esprimere. Quella più ripugnante e devastante.

All'umanità possiamo quindi dare un certo tempo ancora (un paio di mesi?) per "svegliarsi" e fermare lo scempio, per esempio cominciando a fare contro-informazione intelligente, NON AGGRESSIVA, che qualsiasi espressione di quel tipo configura in automatico il torto e ci porta verso la disperazione, dicendo ad esempio che i profughi che fuggono dall'Ucraina, fuggono per la guerra di Putin ma anche per le politiche scellerate di Z. che di certo non hanno niente a che vedere con la sicurezza degli ucraini, ma solo con la sua personale.

Insomma, ai due pesi e due misure, si risponde con un peso per ogni misura e si cerca dove domina la certezza della propaganda, unicamente sempre e solo di insinuare il dubbio. Tutto qui.
 
Per il resto (sempre secondo me) se ancora vorrà, se ne dovrà occupare il cielo.

sarah hanno apprezzato
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Arian Van Heisen
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 86
 

Certo, tutti noi dobbiamo usare i social specialmente You tube per diffondere la contro informazione corretta su tutti i video rispondendo ad ogni commenti positivi fatti al video in modo stringato e senza offese  mettendo in evidenza tutte le contraddizioni.


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Maryland
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 246
 

Ciao,

la controinformazione è troppo lenta e poco adatta, loro ci bombardano di propaganda, occorre quindi fare contropropaganda, semmai.

Dire "non aggressiva" non è appropriato, siamo in guerra! E non parlo di Russia e Ucraina. Occorre, invece, comunicare con parole forti e immediate cosa sta succedendo in modo da farlo capire al volo.

L'unica possibilità che abbiamo è lottare con chi sa come farlo:

https://comedonchisciotte.org/chi-sono-i-vivi-intervista-al-portavoce/

Ho indicato un loro canale web, nel commento all'articolo linkato.

Ciao

 


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sarah
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 507
 

Buonasera @ GioCo,

l'articolo di Blondet ci offre in effetti un ottimo spunto di riflessione su questo scenario. Credo sarà impossibile verificarne l'assoluta veridicità perché si tratta di informazioni strettamente legate alla strategia militare che difficilmente potranno essere indagate a fondo o rivelate. Non mi è chiaro a quali fonti esattamente faccia affidamento B. poiché non ho immediatamente compreso l'origine dell'articolo. Sarebbe interessante ricercare altre informazioni, per esempio valutando l'enorme mole di "bibliografia" e "sitografia" citata dall'autore. Dunque, allontanandosi doverosamente dalle fanfare mediatiche che ci consegnano all'ennesimo esercizio di commozione corale nazional popolare, mi impongo cautela e provo a riflettere allargando, per quanto consentano le mie conoscenze, lo sguardo alla storia recente. Putin è al potere da lungo tempo, egli è stato il primo e finora unico vero leader russo dell'era post-sovietica, trascurando il rampante Boris Eltsin. Nei primi anni del suo governo aveva manifestato atteggiamenti in qualche modo filo-occidentali, stringendo rapporti positivi con politici europei come J. Chirac e G. Schroeder che lasciavano intravedere persino un avvicinamento progressivo della Russia alla NATO. In questo senso, l'evento più significativo è forse il decantato vertice di Pratica di Mare concluso con le dichiarazioni congiunte del Cavaliere padrone di casa e di Putin stesso, tanto che nell'entusiasmo dei mass media di allora, l'integrazione russa nell'Alleanza sembrava ormai irreversibile. Poi gli equilibri sono effettivamente mutati: da un lato Putin ha senza dubbio assunto una posizione più indipendente e forse più autorevole nel suo paese e dall'altra la NATO ha dimostrato slanci crescenti di espansione verso i confini orientali d'Europa e lo ha fatto in un modo non esattamente conciliante, in contraddizione con il suo motto " not one inch eastward", lasciato ormai indietro ai tempi dei trattati bilaterali di disarmo. E qui sorge la prima domanda ( ed era ora, dirà lei ): come è finito il lungo flirt di Putin con la NATO? O meglio, visti i trascorsi di cui abbiamo detto, esisterebbero davvero segreti occidentali inarrivabili persino ai servizi di informazione russi che sarebbero caduti nelle loro mani solo ora con l'invasione dell'Ucraina? Con particolare riferimento al bioterrorismo, non posso non pensare di nuovo ai primi mesi del 2020: allora l'Italia ( unico paese al mondo in quel momento al di fuori della Cina ad aver dichiarato la presenza del corona virus ) ricevette in gran fretta una vera e propria missione militare russa che aveva tutto l'aspetto di un'ispezione sul campo che non è neppure stato possibile occultare agli occhi della stampa e della popolazione. Si è trattato di questo? C'erano davvero informazioni urgenti che la Russia non conosceva e doveva acquisire anche a rischio di rivelare la sua "ignoranza" a troppi spettatori? Non conosciamo neppure la posizione del governo italiano in quel caso, che ha dovuto affidarsi all'imbarazzante versione dell'aiuto umanitario. C'è da credere che oggi in Ucraina si sia passati direttamente all'azione per appropriarsi con la forza di informazioni fondamentali? Eventuali altri sviluppi di tipo militare o terroristico sarebbero difficilmente prevedibili se in Ucraina si fossero svelate informazioni tali da mettere in forte imbarazzo una buona parte della leadership europea e americana. Non si tratta ovviamente che di dubbi e di domande personali. Grazie comunque per la segnalazione molto interessante.


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