Il redde rationem d...
 
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Il redde rationem della Storia


Black_Jack
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Ma vedi che coincidenza, ho appena fatto un post che siamo alla fine del mondo e subito Bifo mi copia a man bassa.
Come al solito capisce perché ha talento ed è intelligente ma si limita a graffiare la superficie.
C'è ben altro da dire (che si vedeva chiaramente dall'inizo degli anni '90).
Il problema non è di sovrapproduzione, caduta tendenziale etc etc, finanza sregolata o altro del genere, si tratta di un problema politico, di rapporti sociali, di rappresentatività democratica. Quel che è peggio, o forse meglio, è che tutte le aporie e le false narrazioni - sia quelle propagandistiche a uso del popolo sia le "autonarrazioni" in cui ci si autogiustifica la propria egemonia rappresentandola come foriera di un progresso "per tutti" a lungo termine - stanno per entrare in cortocircuito.
In parole povere significa una cosa gravissima di cui sembra che non ci si renda conto: non sarà piu possibile una narrazione positiva della società.
A questo si risponde: ma lo sappiamo già.
No, il problema è un altro che non riguarda la sfera privata o limitata a gruppi ristretti tipo partitini, salotti, amici, colleghi di lavoro.
Esiste un'altra dimensione comune che è essenziale, che si regge su una visione del mondo "autorizzata". Non è necessario che ci si creda ma è quella autorizzata secondo la quale si può pensare che sia realmente possibile la società "buona".
Poi viene tradita, siamo d'accordo, ma la visione è quella e ha un valore fondativo valido per tutti.
Quello che sta per accadere è che questa visione autorizzata positiva non sarà piu possibile, questo stravolgerà i termini dello stare insieme e farà deragliare la storia portandola su terreni inesplorati, sui quali non si sa come ci si deve muovere. Durerà un certo spazio temporale, non so quanto, ma in questo slot tutto potrà succedere.

Perché potrebbe accadere questa apocalisse del senso stesso della societa e in cosa consisterà?
Noi viviamo insieme su un patto fondamentale, mille volte tradito, che però consideriamo valido, vero, buono. Questo comune sentire rende possibile accettare di essere dominati e sfruttati - in misura molto diversa - nella vita comunitaria.
In breve si tratta di una promessa e di una profezia: la società esiste per il bene degli individui, la società tratta tutti come uguali dotati di uguale importanza, a chiunque verrà dato abbastanza per vivere dignitosamente, a tutti si dà la possibilità di salire nella scala sociale, la società garantisce il progresso e i fallimenti sono dovuti a normali incidenti di percorso, senza la società così come la concepiamo sarebbe peggio.
Ma stiamo per arrivare al punto in cui al contrario dovremo renderci conto che
questo modello di società che per adesso consideriamo l'unico possibile si fonda su un sistema che prevede rigidamente lo sfruttamento e il sacrificio cruento dei piu deboli, sulla disuguaglianza strutturale, sulla cristallizzazione dei rapporti di classe e di ricchezza quindi sulla negazione progressiva della possibilità di salire nella scala sociale.
Mi spiego meglio: queste cose alcuni le hanno capite, forse molti (anche se solo al livello elementare di "Viviamo in un mondo di merda il piu pulito ha la rogna") ma tra poco porteranno a cancellare del tutto la visione precedente il che minerà le basi della società portando a una totale crisi di sfiducia, di risentimento e di odio sfrenato contro le classi dominanti egemoni

Lo vediamo gia con i terroristi suicidi islamici o pseudo islamici: si tratta di gente che anche se non ridotta alla fame ha perso la speranza in una società buona quindi, come inevitabile conseguenza, non si cura piu della propria stessa vita.
Se dovesse verificarsi quella apocalisse del senso condiviso "autorizzato" della società i fenomeni tipo terrorismo suicida si moltiplicherebbero a dismisura in un mondo in cui il timone dell'economia è diventato ingovernabile.

La prova evidente e incontrovertibile che siamo in un cul de sac è che le classi dominanti sono arrivate al punto in cui se mollano la presa del dominio/sfruttamento migliorano la situazione di una grande parte delle masse che piano piano si stanno impoverendo a livelli insostenibili ma al tempo stesso creerebbero i presupposti perché queste masse acquistino una consapevolezza dei propri diritti nei termini di quel patto sociale autorizzato secondo il quale tutti partecipano alla vita democratica e alle decisioni politiche della comunità. Ma anche piccolo dettaglio a pretendere di poter dire la propria sui criteri di redistribuzione della ricchezza...
Significherebbe che la classe egemone sarebbe costretta in un periodo di tempo abbastanza breve a perdere il proprio potere ossia in buona sostanza quello che iniziava ad accadere negli anni 70.
Questo è considerato inaccettabile dai dominanti che quind stanno cercando di rinchiudersi in un ghetto da dove potranno controllare il potere politico, la produzione della ricchezza, l'accesso alle nuove tecnologie

La mia opinione è che sono partiti in anticipo rispetto ai tempi. È un piano di auto isolamento avrebbe potuto funzionare solo a uno stadio di sviluppo tecnologico molto piu avanzato dell'attuale, un ipotetico stadio dove la disuguglianza di accesso al progresso avrebbe dovuto essere molto maggiore, e quindi ci sono ottime speranze di poter vedere con i nostri occhi la "fine del mondo".

Non ci sarà una presa di coscienza ma solo lotta feroce però è solo dalla lotta disperata condotta insieme che nascono la coscienza politica e il vero senso di appartenenza, non da altro.


Citazione
cdc_16
Estimable Member
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Ti dico come la vedo io.

L'essere umano di base tende alla vita, avendo un'opportunità anche risicata proverà a soddisfare i propri desideri e le proprie necessità.
Se l'opportunità sarà totalmente assente potrà uscire di senno, ma finchè vedrà una piccola possibilità tenderà sempre a vivere, formando una famiglia, creando, socializzando ecc... ecc...

Non ci sono incompetenti in direzione come alcuni scioccamente credono, funziona tutto in maniera impeccabile secondo il loro punto di vista, se le cose si metteranno male, avranno sempre il tempo e il modo per restituire la piccola possibilità e ri-acquietare gli animi.
Sono e saranno sempre in anticipo.

Ormai è tardi, grazie al progresso tecnologico e a chi vi ha creduto ecco la realizzazione dell'irreversibilità.

L'unica soluzione che vedo è un radicale intervento chemioterapico misto alla speranza di non conservare le condizioni per un ripristino immediato.
E' più sensato confidare sul clima, su un'asteroide, in Dio o negli alieni che non nell'uomo, almeno non quello presente oggi.


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Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
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Non so perchè, mi torna in mente una frase:
"quel che il bruco chiama 'fine del mondo' il resto del mondo lo chiama 'farfalla' ".


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Black_Jack
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Non so perchè, mi torna in mente una frase:
"quel che il bruco chiama 'fine del mondo' il resto del mondo lo chiama 'farfalla' ".

Forse perché è il senso del mio post...
Probabilmente dovevo metterci una didascalia, hai ragione.


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